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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/03/12 in tutte le aree
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Un'altra curiosita ..scoperta oggi in el orto di babu :pardon: .peso 07g diam 16 mm....questo mi pare unico ! ....; .............; a prestu3 punti
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Abbiamo dimenticato di inserire una postilla. La mettiamo qui: (*) questo studio si rivolge a lettori che abbiano almeno una minima conoscenza in materia. :blum:2 punti
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Questa la so, questa la so, questa la so :D Denario di Adriano. Publio Elio Traiano Adriano, noto semplicemente come Adriano stato un imperatore romano della dinastia degli imperatori adottivi che regnò dal 117 alla sua morte (138). Traiano, non avendo avuto figli, divenne di fatto il tutore del giovane dopo la morte dei suoi genitori. Anche la moglie di Traiano, Plotina, lo aiutò notevolmente nel cursus honorum. Inoltre sembra sia stata lei a spingerlo a sposare Vibia Sabina, anche lei parente di Traiano. Il matrimonio avvicinò ulteriormente il futuro imperatore alle stanze del potere, grazie anche agli ottimi rapporti intrattenuti con la suocera Matidia. Per il resto il matrimonio fu un fallimento. Dopo che l'imperatore Nerva ebbe nominato Traiano suo successore, presentandolo in senato nel 97, la carriera di Adriano fu notevolmente agevolata. Le cariche accumulate nel cursus honorum del futuro imperatore furono numerosissime. Per tre volte ricoprì la carica di tribuno militare presso una legione, rispettivamente la II in Pannonia, la XII in Mesia e la XXII in Germania. Fu anche questore, tribuno della plebe e pretore. Il senato, ricevuto un messaggio dal neo eletto, nel quale quest'ultimo riferiva di non essersi potuto sottrarre alla volontà dell'esercito, si allineò a sua volta. Sia i militari che i senatori trassero notevoli benefici dalla loro acquiescenza: i primi ricevettero il tradizionale donativo in misura più cospicua che in passato ed anche i membri del senato ebbero dei vantaggi. La fulmineità dell'ascesa al potere, accompagnata dall'eliminazione fisica dei principali potenziali dissidenti o concorrenti, portò ad un insediamento rapido, seguito da un continuo rafforzamento che durò per tutto il ventennio in cui Adriano rimase al potere. Fu uno degli imperatori morti naturalmente e non eliminati violentemente in una congiura. Anche la designazione del successore e il suo insediamento, dopo la morte di Adriano, non furono ostacolati. Il regno di Adriano fu caratterizzato da una generale pausa nelle operazioni militari. Egli abbandonò le conquiste di Traiano in Mesopotamia, considerandole giustamente indifendibili, a causa dell'immane sforzo logistico necessario per far giungere rifornimenti a quelle latitudini. La politica di Adriano fu tesa a tracciare confini controllabili a costi sostenibili. Le frontiere più turbolente furono rinforzate con opere di fortificazione permanenti, la più famosa delle quali è il possente Vallo di Adriano in Gran Bretagna. Qui Adriano, dopo aver terminato la conquista del Nord dell'isola, fece costruire una lunga fortificazione per arginare i popoli della Caledonia. Anche la frontiera del Danubio fu rinforzata munendola di strutture di varia natura. Adriano protesse notevolmente l'arte essendo egli stesso un fine intellettuale, amante delle arti figurative, della poesia e della letteratura. Anche l'architettura lo appassionava molto e durante il suo principato si adoperò per dare un'impronta stilistica personale agli edifici via via edificati. Sulla nascita di Adriano le fonti non concordano: alcune (come Elio Sparziano) sostengono che nacque a Roma dove il padre stava svolgendo importanti funzioni pubbliche, altre (come Dione Cassio) che Adriano nacque a Italica, a 7 km da Siviglia, in Hispania Baetica; la sua famiglia era originaria della città picena di Hatria, l'attuale Atri, ma si insediò ad Italica subito dopo la sua fondazione ad opera di Scipione l'africano. Il padre, Publio Elio Adriano Afro, era imparentato con Traiano. La madre, Domizia Paolina, era originaria di Cadice. Adriano aveva una sorella maggiore (Elia Domizia Paolina), una nipote (Giulia Serviana Paolina) e un pronipote (Gneo Pedanio Fusco Salinatore). I suoi genitori morirono nel 85/86 quando Adriano aveva solo nove anni. Malgrado avesse seguito personalmente più di una campagna militare, la più impegnativa quella dacica al seguito di Traiano, Adriano si dimostrò, oltre che esperto di cose militari, il che era prevedibile, anche un grande riformatore della pubblica amministrazione. Il suo intervento sulle strutture amministrative dell'impero fu molto approfondito e dimostra che era parte di un piano globale che l'imperatore andava applicando, mano a mano, alla struttura dell'esercito, alla difesa dei confini, alla politica estera, alla politica economica. Adriano aveva una sua visione dell'impero e cercava di uniformare le singole parti al suo disegno. La sua filosofia risulta evidente dai suoi atti: il ritiro da territori indifendibili, il controllo dei confini basato su difese stanziali, la politica degli accordi con gli stati cuscinetto che non facevano da interposizione fra il territorio dell'impero e quello dei popoli confinanti. Altro caposaldo della politica adrianea fu l'idea di ampliare, quando possibile, i livelli di tolleranza. Si fece promotore di una riforma legislativa per alleggerire la posizione degli schiavi i quali si trovavano in situazioni disumane allorché si verificasse un crimine ai danni del dominus. Anche nei confronti dei cristiani mostrò maggiore tolleranza dei suoi predecessori. Di quest'ultima questione rimane testimonianza, intorno all'anno 122, in un rescritto indirizzato a Gaio Minucio Fundano, proconsole della provincia d'Asia. In esso l'imperatore, a cui era stato richiesto come comportarsi nei confronti dei cristiani e delle accuse a loro rivolte, rispose di procedere nei loro confronti solo in ordine ad eventi circostanziati emergenti da un procedimento giudiziario e non sulla base di accuse generiche. Un'altra riforma operata da Adriano fu quella dell'editto pretorio. Questo strumento normativo consisteva in una esposizione di principi giuridici generali che il magistrato comunicava al momento dell'insediamento. Con l'andar del tempo, questi principi costituirono un nucleo di norme consolidato (edictum vetus o tralaticium) al quale ogni pretore aggiungeva le fattispecie che intendeva tutelare. Tecnicamente la finalità dell'editto era quella di concedere tutela processuale anche a rapporti non previsti dallo ius civile. Con la riforma adrianea, che l'imperatore affidò al giurista romano Salvio Giuliano negli anni dal 130 al 134, l'editto venne codificato, approvato da un senatoconsulto e divenne perpetuo (edictum perpetuum). Sempre in campo giuridico Adriano pose fine al sistema ideato da Augusto che, concedendo ad alcuni giuristi lo ius respondendi ex auctoritate principis, aveva consentito che il diritto si espandesse progressivamente attraverso l'opera creatrice di alcuni esperti scelti dall'imperatore stesso. Adriano sostituì al gruppo di giuristi isolati frutto dello schema augusteo un consilium principis che contribuì alla progressiva burocratizzazione di questa figura, togliendole l'indipendenza residuata. Adriano protesse notevolmente l'arte essendo egli stesso un fine intellettuale, amante delle arti figurative, della poesia e della letteratura. Anche l'architettura lo appassionava molto e durante il suo principato si adoperò per dare un'impronta stilistica personale agli edifici via via edificati. Villa Adriana a Tivoli fu l'esempio più notevole di una dimora immensa costruita con passione, intesa come luogo della memoria, intessuto di citazioni architettoniche e paesaggistiche, di riproduzioni, su varia scala, di luoghi come il Pecile ateniese o Canopo in Egitto. Anche a Roma il Pantheon, costruito da Agrippa, fu re-instaurato, edificato nuovamente, sotto Adriano e con la forma definitiva che tuttora conserva (non fu semplicemente restaurato). La città fu inoltre ulteriormente arricchita di templi, come il tempio di Venere e Roma e di edifici pubblici. Sembra che spesso l'imperatore in persona mettesse mano ai progetti il che, secondo Cassio Dione Cocceiano, portò ad un conflitto con Apollodoro di Damasco, architetto di corte ufficialmente investito dell'incarico progettuale. Sempre secondo lo storico, Adriano, infastidito dalla disistima dell'architetto che lo riteneva poco più di un dilettante, sarebbe arrivato al punto da esiliarlo e poi farlo eliminare. Anche in questo caso, come già con Tacito nei confronti di Tiberio, è difficile capire quanto lo storico riferisca fatti reali e non illazioni dettate da animosità nei confronti dell'imperatore. Adriano, benché sempre secondo Cassio Dione disconoscesse Omero, fu un umanista profondamente ellenofilo nei gusti. Molto noto è il legame sentimentale con un giovane greco: Antinoo. Nel 130, durante un viaggio in Egitto, Antinoo misteriosamente cadde nel Nilo e morì. Sulla sua morte furono sollevati molti dubbi ma la questione rimarrà per sempre oscura e non si può escludere che si sia trattato di suicidio o omicidio. Travolto dal dolore, Adriano, in onore del defunto, fondò la città egiziana di Antinopoli, nella quale fece edificare un tempio dedicato al culto di Antinoo divinizzato, assimilato al dio egizio Osiride. Per il resto della vita Adriano commissionò centinaia (se non migliaia) di statue di Antinoo. La passione e la profondità dell'amore di Adriano furono mostrate in busti e statue rinvenuti ovunque in Europa, che rappresentano un ragazzo dal fascino malinconico, caratterizzato da un volto tondo con guance piene prive di qualsiasi peluria, labbra sensuali, e folta capigliatura a grosse ciocche mosse che ricoprono le orecchie. Chiedo Venia, spero di non avervi annoiato, ecco che arriva la moneta. D/ HADRIANVS AVGVSTVS volto di Adriano R/ COS III oggetti funerari(?) Chiedo conferme, anche sulla rarità (su acsaerch ho faticato a trovarla... ) e una possibile valutazione (riferito anche al fatto che l'ho trovata a fatica)1 punto
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Ciao, il segreto non lo è poi tanto però diciamo che il mio lavoro mi porta a conoscere alcuni dati sensibiliti,soprattutto reddituali e patrimoniali, di tutti dal giardiniere del comune di Canicatti a Fiorello a Brunetta ecc.ecc. Una volta entrando alla Camera dei deputati per incontrare...mmm,il sig. Rossi,parliamo di numismatica e lui mi invita a casa a vedere la sua collezione,accetto. Vado a casa (casa x modo di dire) sua e vedo monete di tutti i tipi sparse nei contenitori di velluto rosso,poi mi dice "questa è per i ladri se entrano",battutone. Poi,esce un attimo,cambia stanza e torna con ...l'IMPOSSIBILE !!! Aveva monete con la scritta Prova a profusione,le 500 lire Cavelle '57 erano ridicole,roba mai andata sui mercati e mai ci andrà.Poi mi fa "Senta,in tanti anni di Repubblica solo io ho avuto più monete rare che il 90% degli italiani;le scambio con i colleghi,mi danno anche monete dal 1700 ad oggi,e vuol sapere la cosa bella ?? Mai Pagato una lira !!! " Ora facciamo 2 calcoli,in un quinquennio su 1000 politici,quanti amano la numismatica ? Dobbiamo partire dal 1948 data in cui è entrata in vigore la Costituzione. Tutto ciò per dire una cosa che da collezionista mi fa pensare,so tutto sul fatto che magari fanno una moneta a 1500 esemplari e ne circolano 10,che se andsse sul mercato tanto ben di Dio si svaluterebbero tante monete,poi hanno anche francobolli e banconote rarissime,ma ste regalie una bella tassetta ??? Credo di aver visto monete per ... 1 milione di euro,poi c'è quello che non ha voluto farmi vedere chissà perchè. Allora penso a me,a quanto mi costa prendere una moneta Vittorio Emanuele III che colleziono,che forse ora si compra meglio ma.. cosa ? L'oro è oro,idem l'argento,io sogno di vedere in collezione in primis le monete per me esteticamente appaganti,ma ste 5 lire del 1914 Quadriga,rimarranno un sogno e magari il foglio del Senatore Rossi le venderà per una Ferrari.sigh1 punto
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Eh sì! Non avevo ancora visto una palmetta con i "capitelli" ... ... nel 1260 (?) P.S. ...o non sarà che un simpatico zecchiere agricoltore ha fatto gli innesti alla palma per la produrre le noci di cocco dei genovini? ...1 punto
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Aggiorno la situazione della mia strenna Natalizia: 1° coppia di monete da 1 e 2 cent 2009 Slovenia ad andrea7200it spedita con prioritaria 20-12-2011 consegnata 27-12-2011 2° coppia di monete da 1 e 2 cent 2009 Slovenia a saldi-saldi spedita con prioritaria 20-12-2011 consegnata 24-12-2011 3° coppia di monete da 1 e 2 cent 2009 Slovenia a gasp.are spedita con prioritaria 20-12-2011 consegnata 03-01-2012 4° coppia di monete da 1 e 2 cent 2009 Slovenia a zeroeuro spedita con prioritaria 23-12-2011 consegnata 28-12-2011 5° coppia di monete da 1 e 2 cent 2009 Slovenia a vitt.emanumi spedita con prioritaria 28-12-2011 consegnata 03-01-2012 tutte le strenne sono state consegnate e la cosa mi riempe di felicità :) perché da un lato 5 utenti di lamoneta sono stati accontentati, dall'altro almeno per una volta non sono sparite delle prioritarie :) BUON ANNO A TUTTI!!!! :) :friends:1 punto
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Tutela del patrimonio artistico ed archeologico Il cittadino in possesso di beni di valore artistico od archeologico deve adempiere ad una serie di obblighi. Infatti è bene osservare le seguenti prescrizioni: 1) in caso di acquisto è necessario chiedere il certificato di autenticità e provenienza del bene all'antiquario; 2) comunicare, in caso di ritrovamento fortuito, la scoperta (entro le 24 ore successive) ad una delle seguenti autorità: a) alla Soprintendenza competente per territorio; B) al Sindaco del Comune ove ha avuto luogo la scoperta; c) alla locale Autorità di Pubblica Sicurezza. Le citate autorità valuteranno se intervenire e, in caso positivo, prima del loro arrivo, gli oggetti non dovranno essere rimossi, salvo che sussista il pericolo di furto o deterioramento per altri motivi. In tal caso sarà utile fotografarli nel luogo di ritrovamento e custodirli obbligatoriamente (ovviamente nei limiti del possibile). Le eventuali spese per la custodia e la rimozione sono a carico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Lo scopritore ha diritto a un premio consistente alternativamente nel rilascio di parte delle cose ritrovate, in una somma di denaro o in un credito da detrarre sul totale delle imposte che annualmente il soggetto corrisponde all'Erario. Lo scopritore che si sia introdotto o abbia ricercato in un fondo altrui senza il consenso del proprietario o del possessore, oltre ad incorrere nelle previste sanzioni penali, non ha diritto al citato premio; 3) comunicare, ad una delle Autorità sopra indicate, l'acquisizione del bene, se avvenuta a titolo diverso da quello d'acquisto (successione ereditaria, legato, gratuito, o per qualsiasi altro motivo); 4) per l'esportazione del bene, consentita solo in via temporanea, è necessario ottenere l'autorizzazione da uno degli uffici competenti della Soprintendenza, che potrà rilasciarla o negarla con motivato giudizio. 5) i beni possono essere introdotti in Italia permanentemente solo dopo aver ottenuto un certificato da uno degli uffici competenti della Soprintendenza, sulla base di una documentazione idonea ad identificare il bene ed a comprovarne la relativa provenienza. Qualora invece si volesse introdurre il bene solo per un determinato periodo di tempo (per esposizioni in fiere, mostre, etc.) dovrà richiedersi al predetto ufficio il certificato per l'importazione temporanea; 6) il trasferimento del bene da un luogo all'altro del territorio dello Stato è consentito a meno che non vi siano particolari e specifici limiti imposti allo stesso dalla Soprintendenza; 7) è bene, infine, che i possessori di opere d'arte conservino una o più fotografie dell'opera che in caso di furto o smarrimento saranno consegnate alle autorità per essere inserire nell'archivio delle "opere da ricercare" del Ministero per i Beni Culturali. Gruppo "Tutela Patrimonio Archeologico" della Guardia di Finanza Via Raffaele Costi, 77/89 00155 Roma - Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004) - Elenco delle Soprintendenze - Elenco Uffici Esportazione delle Soprintendenze - Modulistica La Guardia di Finanza, attraverso il Gruppo "Tutela Patrimonio Archeologico" del Nucleo Polizia Tributaria di Roma, svolge un'attività diretta a contrastare il traffico illecito di reperti archeologici e di opere d'arte, a sorvegliare il "mercato antiquario", accertando l'eventuale compravendita di "pezzi" cui sarebbe vietato il commercio. Le ricerche archeologiche, di esclusiva competenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, sono effettuate dalle Soprintendenze Archeologiche competenti per territorio. Il citato Dicastero può comunque rilasciare apposita concessione a soggetti pubblici e privati. Lo scavo archeologico clandestino è sanzionato penalmente. I beni che compongono siffatto patrimonio sono soggetti ad un regime differenziato rispetto agli altri beni mobili ed immobili. --------------------------------------------------------------------------------1 punto
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In effetti avevo guardato ma prima mi era "insieme la vista"...!... Interessante il tipo....! ( della famiglia dei duri di orecchio.. - accusato di aver sottratto denaro dei depositanti della zecca... http://www.treccani....io-Biografico)/1 punto
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Già, Atena come Pegaso o Poseidone, hanno una gran quantità di emissioni... Forse questa sarà la mia scelta. In effetti, non ho interesse a collezionare tutte le Atena emesse, ma attorno al nocciolo della mia collezione (meduse e gorgoneion) vorrei avere una serie di monete che aiutino ad inquadrare e ampliare il mito di medusa e il valore che ha avuto nella cultura classica. Per questo magari opterò per un numero limitato di ognuno dei soggetti correlati, magari scelti per diversità di stile, epoca e zecca. In realtà sono uno strano collezionista, non punto a concludere serie ma a correlare tra loro monete con temi diversi, emesse in periodi storici e luoghi diversi. M :P1 punto
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Primo marengo del 2012 20 Lire 1857 Genova Vittorio Emanuele II Regno di Sardegna Millesimo che ricercavo da tempo ; pur essendo classificato solo NC non si vede spesso p.s. ora mi rimane da trovare il 1853 G. per chiudere la serie dei colli lunghi1 punto
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Ecco ....une monetina con A .la prima per il 2012 ........ :good: un'altra di piu a studiare............peso 0.5g diam 16mm .............URL=http://imageshack.us/photo/my-images/841/a005d.jpg/][/url]1 punto
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Per informazione oggi l'Irlanda ha emesso il 2 euro CC dedicato ai 10 anni dell'Euro. Tiratura molto alta e confermata a 3.000.000 di esemplari. Ecco il link ufficiale : http://www.centralbank.ie/press-area/press-releases/Pages/CentralBankIssues%E2%82%AC2CointoCommemorate10YearsofEuro.aspx1 punto
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Salve Aemilianus, purtroppo senza foto andiamo avanti a tentoni. Il denaro tornese è stato coniato (e imitato ) su larga scala. Cmq la legenda PROVINCIALIS porterebbe ad una coniazione provenzale. In particolare ad una emissione di Carlo I d'Angiò con al D/ + K . COMES . P . FI . RE . F . (KAROLVS COMES PROVINCIE FILIUS REGIS FRANCORUM) ; Nel campo la croce R/ + PROVINCIALIS ; Castello tornese sormontato da giglio. Spero possa essere utile.1 punto
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Le monete che ho richiesto sono 75 (3 rotolini) la spedizione la facciamo con raccomandata, raccomandata 1 o con assicurata?.( La persona che è in Austria risiede in italia e quindi spedirebbe dall'Italia) 12,35 euro l'assicurata 9.08 euro raccomandata 1 7.35 euro raccomandata Io opterei per assicurata, più sicura e in caso di perdita del pacco ci dovrebbe anche essere un rimborso, dico dovrebbe perchè con le poste non si può mai sapere. Incidenza sul costo finale: raccomandata 2.098 euro a moneta raccomandata 1 2.1510 euro a moneta assicurata 2.1647 euro a moneta Tutto ciò se và a buon fine la trattativa, cosa di cui ho la certezza quasi matematica.1 punto
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Se cè una cosa che si può dire dei politici italiani è che a contraddistinguerli vi è un fattore molto importante....l'estrema furbizia....dubito che uno di essi abbia ceduto un bene al 40 % del suo reale valore. Ma probabilmente è l'eccezione che conferma la regola. Luca1 punto
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piccolo segno al dritto e al rovescio che non pregiudica la freschezza della moneta che direi essere al Top.1 punto
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Nonostante i vantaggi indiscussi, che le nuove tecnologie hanno apportato allo studio della numismatica, credo che sia ancora impagabile il piacere provato nello sfogliare un bel libro... Per fortuna una cosa non esclude l'altra, ma si completano a vicenda.1 punto
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ciao, anche perchè con con quello stipendio...forse sono anche un po nostre.... :P ciao sku1 punto
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Credo che durante tutta la Repubblica siano state coniate una ventina di prove. Si tratta forse di deputati del Regno Lombardo-Veneto ? Le monete a tiratura 1500 sono cose di altri tempi. Se pure le facessero oggi non avrebbero mercato. Scusami, ma io credo di no. Le monete da un milione si contano sulle dita di una mano.1 punto
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Perché perderesti il desiderio, perderesti il piacere di ricevere monete una volta impensabili da avere, perderesti il momento nel quale ti brillano gli occhi perché con i sacrifici di 5 anni di lavoro ti sei comprato una "signora" moneta; non saresti più spinto dalla passione ma dalla voglia di racimolare e racimolare. Per questo spero di non diventare mai tanto ricco da non dover pensare... In fondo le monete sono come le donne (o come gli uomini nel caso delle donne)...quant'è più bello riuscire a uscire con una ragazza dopo che l'hai desiderata per un secolo rispetto a quella che si scioglie subito ai tuoi piedi? Le accetti tutte e due ma le soddisfazioni son diverse... :)1 punto
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Salve a tutti! volevo dirvi che il 2 gennaio spedirò le ultime due lettere che ancora devo spedire. mi scuso con aramis per non avergli ancora restituito i soldi che erroneamente mi ha dato in più senza accorgersene, e che il 2 provvederò a restituire. mi scuso anche con prandi a cui per motivi tecnici non ho potuto spedire la sua lettera. ringrazio ancora stradix per avermi restituito a sue spese una moneta (quella di prandi) che gli ho spedito per errore. poi volevo sapere di farfallozzo, emilio_manolio, quando vogliono ritirare le loro monete! con l'occasione vi saluto! e vi auguro un fine 2011 sereno e un bell'inizio del 2012. grazie a tutti per la vostra partecipazione! terrò aggiornato questo post! ciao arrivate tutte! Il 01 dicembre 2011: 1 - 3 hawk78 P ---> NA ---> arrivata il 12/12/2011 2 - 6 Parasiempre R --->ME ---> arrivata il 7/12/2011 3 - 7 money_59 R ---> CE ---> arrivata il 7/12/2011 4 - 12 nerone69 R ---> VT ---> arrivata il 3/12/2011 5 - 4 iacchetti P ---> SA ---> arrivata il 5/12/2011 Il 02 dicembre 2011: 6 - 1 alelollo R ---> VI ---> arrivata il 6/12/2011 7 - 2 Fulvione R ---> TO ---> arrivata il 10/12/2011 8 - 11 andrea7200it R ---> CH ---> arrivata il 6/12/2011 Il 05 dicembre 2011: 9 - 14 ciccio 86 R ---> FR --->arrivata il 7/12/2011 10 - 8 desert_twister P ---> LU ---> arrivata il 7/12/2011 11 - 18 vv64 R ---> FI ---> arrivata il 12/12/2011 12 - 22 pepps8 R ---> NA ---> arrivata il 13/12/2011 13 - 5 caramba76 P ---> MO ---> arrivata il 7/12/2011 Il 06 dicembre 2011: 14 - 13 legioprimigenia R ---> FG ---> arrivata il 12/12/2011 15 - 15 sarasofia R ---> PI ---> arrivata il 7/12/2011 16 - 9 donax P ---> RM ---> arrivata il 8/12/2011 17 - 10 farghitto P ---> RM ---> arrivata il 13/12/2011 18 - 25 afornaini R ---> TV ---> arrivata il 13/12/2011 Il 09 dicembre 2011: 19 - 16 plino82 P ---> AG ---> arrivata il 23/12/2011 20 - 17 fulmine P ---> AO ---> arrivata il 15/12/2011 21 - 26 USTER_RANGERS R ---> BA ---> arrivata il 13/12/2011 22 - 27 agos1977 R ---> BT ---> arrivata il 15/12/2011 23 - 28 aramis76 R ---> VI ---> arrivata il 15/12/2011 Il 12 dicembre 2011: 24 - 29 valentino 73 R ---> VE ---> arrivata il 15/12/2011 25 - 23 pilletta P ---> PT ---> arrivata il 16/12/2011 26 - 33 peppinopriscosuperstar R ---> TV ---> arrivata 20/12/2011 27 - 31 alberto-89 R ---> VI ---> arrivata il 15/12/2011 28 - 24 giangi_75it P ---> RA ---> arrivata il 15/12/2011 arrivate 28 di 28 STATO DEI BREVIMANO 2011 Contattatemi per fissare un appuntamento. 21 gerry74 S ---> consegnate il 18/12/2011 19 aqua S 32 emilio_manolio S STATO DELLE SPEDIZIONI GENNAIO 2012 1 - 34 saldi-saldi P 3 - 30 prandi63 R 2 - 20 farfallozzo S1 punto
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E ora il nuovo esemplare: Nummus et Ars 78/2011, 24 g. ? Dal semplice confronto fra i vari esemplari, con particolare attenzione verso quelli da collezioni più antiche, come il BM e l’Ashmolean, si nota come il contorno perlinato al diritto sia molto netto, con perline quasi perfettamente sferiche e la testina sopra il cane, pur di stile piuttosto modesto, abbia rilievi consoni e l’occhio sferico; inoltre il cane ha le fauci spalancate, con lingua penzolante. Al rovescio l’incavo operato dall’incisore è sempre evidente e con contorni netti. E’ da osservare che TUTTI gli esemplari noti, a un esame più attento, risultano essere riconiati, forse su vecchi didrammi. Interessante è la presenza in almeno due esemplari (a e g) piuttosto scentrati delle tracce di un altro contorno perlinato. Nel caso dell’esemplare Lanz 125, pur essendo censito normalmente dalla Hurter, si nota come il bordo perlinato sia molto più irregolare e le perline appaiono “svirgolate”, non giustificabili da uno scivolo di conio (non avvertito in altre parti della moneta). L’occhio della testina appare oblungo. Il cane non mostra la lingua penzolante. Al rovescio l’incavo è molto sfumato e i rilievi appaiono appiattiti e pastosi, non giustificabili da una normale usura del conio. Quindi questo esemplare dovrebbe essere giudicato PROBABILMENTE FALSO, fabbricato negli anni ’70. L’esemplare di Nummus 78 si presenta quasi identico a Lanz, pur essendo chiaramente un diverso esemplare. I rilievi appaiono leggermente ancora più pastosi e la zampa anteriore sinistra del cane appare ispessita. L’impressione che se ne ricava è che si tratta di un clone ricavato da Lanz 125, il quale risulta poi venduto più recentemente da Varesi, nel 2007, e quindi reso disponibile in Italia probabilmente per ricavare un clone con diametro appena più ridotto (con perdita del bordo perlinato, forse perché troppo “sospetto”). Quindi anch’esso dovrebbe essere dichiarato FALSO.1 punto
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Questa splendida moneta in elettro di grandissimo stile, bella come gli esemplari creati dai maestri incisori operanti in Sicilia 80 anni prima (nel periodo periodo di Dionisio I 415 - 400 a.C.) battuta dalla zecca di Siracusa nel periodo di Agatocle riporta dietro le teste sia al D/ che al R/ 2 lire. http://www.acsearch.info/record.html?id=24597 Syracuse Time of Agathocles. Electrum-100 Litrae 317/310. Obv. SURA(KOSIWN) Head of Apollo, laureate, facing l., behind him a lyre. Rev. SOTEIRA Head of Artemis facing r., wearing a triple pendant earring and a pearl necklace. Her long hair is tied in a knot behind and over a diadem. Behind her neck quiver and lyre. 6,51 gr. ciao sku1 punto
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Area Aitna- Mercenari da Adranon (Sicilia IV sec. a.C.): http://www.acsearch.....html?id=254729 SICILY, Aitna Area. Mercenaries from Adranon. Circa 344-336 BC. Æ Drachm (30mm, 26.11 g). Laureate head of Apollo left / Lyre with seven strings. CNS III 2 st 4/5 = Virzi 512 (this coin); SNG Morcom 873; SNG ANS 1153. Fine, green and black patina. Overstruck on a Syracuse Æ Drachm, Athena / Dolphins flanking sea star (CNS II 62). From the Tony Hardy Collection. Ex Numismatica Ars Classica I (19 May 1999), lot 1137; Tom Virzi Collection. Come riporta correttamente la descrizione, la moneta è riconiata su dracma dionigiana, infatti al rovescio si vede chiaramente la stella quasi al centro della Lira. ciao sku1 punto
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Esprimo il mio punto di vista, parziale e non certo esaustivo, sulla pertinente domanda di Lucullo. Si tratta sostanzialmente di una caccia all'indizio. La magistratura monetaria, su cui tra l'altro sappiamo davvero poco, era una magistratura minore, posta ai primi gradini del cursus honorum. In termini generali un primo indizio è ricavabile dall'eventuale carriera del tresviro che, nel caso in cui fosse sfociata in un consolato, ci consentirebbe di identificare con ridotto margine di errore l'identità del magistrato stesso. Un eventuale consolato è una sorta di manna, ma lo stesso principio è applicabile nei confronti di altri tipi di carica, di cui è possibile trovare traccia nelle fonti annalistiche o storiche. Identificata la magistratura maggiore ricoperta dal monetario, si ricostruisce la carriera politica dell'interessato, ricavando con lieve margine d'errore l'anno di emissione della moneta. Non sempre bisogna arrivare alla carica del vigintisexvirato, in certi casi è necessario tirare in causa un'edilità curule, una questura, ecc... e in queste circostanze è la moneta stessa a dirci dove cercare. Altro indizio fondamentale è ricavabile dagli aspetti stilistici e da alcune particolarità della moneta stessa, che potremmo definire "sommariamente datanti". Ciascuna moneta non va vista singolarmente ma va inserita nell'insieme delle emissioni repubblicane e nella relativa cronologia. Il caso citato in questa discussione è a mio avviso un chiaro esempio di tale metodologia. Lo stile è un dato secondo me oggettivo. Mettere in discussione la datazione al 128 è ovviamente possibile, ma solo se nel contempo viene messa in discussione anche la datazione del denario della Quinctia, della Fabia, della Cassia e degli altri stilisticamente affini. Per contro, riuscendo ad identificare uno solo di questi magistrati e riuscendo conseguentemente ad inquadrare cronologicamente uno solo di questi denari si ricavano indizi utili anche per le emissioni stilisticamente affini. Preciso che non mi sono mai avventurato in simili ricostruzioni, ogni tanto mi è semplicemente capitato di volerle verificare, prendendo magari in mano testi presumibilmente non considerati dal Crawford di turno. Non dimentichiamo però che in questo contesto magistrato monetario ed iconografia vanno necessariamente posti su differenti piani cronologici. La caccia è quindi doppia. Penso che anche lord-jon abbia sfruttato un testo o comunque una fonte "alternativa" e quando si parla di guerre e battaglie scritti attuali ed antichi sono particolarmente generosi. Venendo al dunque, per quanto mi riguarda posso dirti che l'interpretazione che ho proposto si basa su un passo del libro XXXIII dell'opera di Tito Livio: 42) aediles plebis Cn. Domitius Ahenobarbus et C. Scribonius Curio [maximus] multos pecuarios ad populi iudicium adduxerunt: tres ex his condemnati sunt; ex eorum multaticia pecunia aedem in insula Fauni fecerunt. ludi plebei per biduum instaurati, et epulum fuit ludorum causa. Aedilis plebis - tra i loro compiti vi era il controllo dei mercati e degli approvvigionamenti, nonché l'organizzazione di giochi pubblici La spiga è secondo me allusiva a questa carica (erano anche custodi del tempio di Cerere). Il Domizio Enobarbo da me chiamato in causa ha ricoperto tale carica e durante il suo mandato ha multato dei fittavoli dei pascoli pubblici. Con il ricavato fu costruito un tempio sull'isola di Fauno. Il passo si conclude menzionando i Giochi Plebei, che durarono due giorni (rovescio del denario in questione)1 punto
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Cari amici...ancora una volta tutta la mia solidarietà. Ho già scritto più di una volta che sono stato oggetto di provvedimento analogo, con tutte le conseguenze del caso. Peraltro, pur essendo avvocato non mi sono difeso da solo, in ossequio alla raccomadazione del Consiglio dell'ordine che inivita ad evitarlo... per non rischiare di apparire parziale. Ergo...anch'io ho aperto il portafogli per il Collega che validamente mi ha coadiuvato e la cui parcella è stata una media tra i minimi ed i massimi di spesa...come quasi sempre accade per tutti. A parte le rotture di scatole e i cali dell'umore. Ma se non avessi avuto una documentazione regolare in appoggio...la cosa sarebbe stata ben peggiore. Per alcuni anni ho fatto l'acquariologo...il fumettaro (topolino) e ho messo in vetrina qualche trenino. Mi metto a nudo. Non sorridete...confido nella vostra indulgenza. Poi...la numismatica ha vinto ancora una volta...ma senza provenienze e tracciabilità non ho più acquisito nulla. Ho scambiato trenini e fumetti con un numismatico professionista (in quel momento lui schiavo di tali passioni!!! :crazy: ) in luogo di monete...la cui documentazione mi sono comunque fatta dare. Capirete tutti che non è il momento, con i problemi sociali ed economici attuali, per spingere per una riforma della normativa. Ma potrebbe essere opportuno creare qiualcosa in questo sito...una discussione aperta...una sottosezione...qualcosa per rendere visibile che ci siamo e cosa chiediamo. Faremo qualcosa al riguardo. Auguri a tutti.1 punto
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Dopo le anticipazioni dello scorso ottobre sul ritrovamento di una tomba femminile databile fra il 600 e il 650 durante le indagini archeologiche condotte a Lucca, in Via Elisa, preliminari alla ristrutturazione di “Casa Betania”, di proprietà della Congregazione delle Suore Ministre degli Infermi, è possibile confermare il rilevante interesse delle acquisizioni su Lucca d’età longobarda scaturite dai lavori di scavo. La tomba - prima di questo tipo a Lucca - raccoglieva le spoglie di una donna appartenente all’aristocrazia della città, deposta in cassa lignea con i suoi oggetti di ornamento personale: un paio di orecchini a cestello in argento finemente cesellato, rinvenuti ancora “in posto” ai due lati della mandibola; un pettine in osso decorato a incisione adagiato sul ventre. Ma dallo sviluppo dello scavo è apparso che la tomba della “Dama con gli Orecchini” si inseriva all’interno di un gruppo di almeno sette sepolturecollocate all’interno di un edificio costruito con possenti muri in ciottoli e malta. Si tratta chiaramente di una chiesa cimiteriale e le caratteristiche architettoniche ancora leggibili, che tradiscono l’acquisizione dei modelli del V e VI secolo d’area milanese e ravennate, avallano l’interpretazione. Le tombe sono disposte per “righe”, orientate in senso sud-ovest/nord-est, secondo un uso peculiare di questo momento storico, che vede anche a Lucca e in Toscana la progressiva “contaminazione” delle tradizioni romane e di quelle germaniche. I dati stratigrafici confermano che la chiesa fu eretta tra V e VI secolo. È stata subito valutata la possibilità di identificarla con la chiesa suburbana di San Gervasio, di cui i documenti lucchesi attestano l’esistenza già nel 739, e la collocazione presso l’attuale chiesa di Santa Maria Foris portam (“Santa Maria bianca”); tuttavia potrebbe trattarsi di altra fondazione di cui non ci è giunta notizia dalle fonti documentarie. Essa costituisce un ritrovamento eccezionale, essendo la prima di così antica fondazione che affiora dall’attività di scavo a Lucca – dopo i resti di San Bartolomeo in silicescoperti nel vicino complesso del San Ponziano, nel 2005 – e, soprattutto, getta una luce particolare sulla storia del vivace sobborgo detto “di Cipriano”, sorto fuori della porta orientale della Lucca altomedievale lungo l’antica via che portava a Firenze, luogo di residenza di eminenti famiglie dell’aristocrazia longobarda, da cui provengono vescovi e personaggi di spicco dell’alta società lucchese dell’VIII secolo: Pertuald, il fondatore di San Micheletto; Peredeo vescovo, suo figlio; la famiglia del vescovo Pietro, fondatrice di San Bartolomeo in silice. L’affioramento durante gli scavi del margine sud dell’antica via inghiaiata (ricalcata dalla via Elisa), che correva a pochi metri dall’edificio ecclesiastico, completa la ricostruzione della topografia di questo settore della contrada, la cui vita si è protratta fino ai secoli centrali del Medioevo, tra X e XI secolo. In questo momento sia la chiesa che l’area cimiteriale risultano dismesse, incise da profonde fosse e scassi di ogni genere, finalizzati al recupero di materiali da costruzione, che preludono a una nuova urbanizzazione di cui sono sopravvissuti solo esigui lembi di strutture messe in opera con materiale di spoglio. Sono gli stessi anni in cui anche i documenti registrano che la chiesa di San Gervasio era ridotta a rudere: un’inquietante coincidenza o un possibile indizio supplementare per l’identificazione dell’edificio affiorato nello scavo? I lavori di scavo sono stati eseguiti dalla ditta Giunta Sauro sotto la conduzione dell’archeologo Alessandro Giannoni e la direzione scientifica del dott. Giulio Ciampoltrini della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana. Il corredo è attualmente sottoposto alle analisi di laboratorio nel Centro di Restauro della Soprintendenza per i Beni Archeologici, mentre le indagini antropologiche sono state affidate – nella tradizione di proficua collaborazione che ha recentemente portato alla ricostruzione della “Fanciulla di Vagli” – al gruppo di lavoro del professor Gino Fornaciari, ordinario di Paleopatologia presso l’Università di Pisa. FONTE: Soprintedenza per i Beni Archeologici della Toscana1 punto
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