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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/17/11 in tutte le aree
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Buonasera a tutti gli illustri membri del forum. Era da un pò di tempo che volevo sottoporre alla vostra attenzione questo tondello, ma volevo prima attendere il ritorno del nostro incommensurabile curatore. Inoltre oggi finalmente ho ricevuto la visita del mio amico fotografo che si è portato dietro tutta la sua costosissima attrezzatura per fotografare un pò di monete...così, almeno finché Fabrizio non ha terminato di illuminarmi con le sue lezioni di fotografia, ho un pò di materiale che spero di riuscire a sottoporvi nel corso della pausa natalizia. Ma veniamo alla moneta. Si tratta di un carlino o alfonsino d'argento del secondo tipo secondo il Pannuti-Riccio (P. R. n. 5). recentemente attribuito da alcuni studiosi alla zecca dell'Aquila (D'Andrea-Andreani, n. 70). Pur privo del segno di zecca nel campo, presenta infatti rilevanti analogie stilistiche con il carlino certamente aquilano (nello stile dell'effigie e nella punteggiatura a coppie di stellette). Non fosse che questo esemplare ha una stella in più. posizionata nel campo del rovescio in basso a destra, sotto la protome di leone. L'esemplare risulta coniato in argento e pesa 3,52 grammi. La stelletta sotto la protome è particolarmente nitida e rilevata, ed è da escludere l'ipotesi di una ribattitura, di cui peraltro non vi è traccia in altri punti del tondello. Potrebbe essere messa in connessione con un altro esemplare (D'Andrea-Andreani n. 68), certamente coniato a L'Aquila (quest'ultimo reca infatti l'aquiletta in campo al rovescio) e che presenta due stellette in eccesso nel campo del diritto (una tra i pali d'Aragona, una sopra la croce di Gerusalemme). Anche la legenda del rovescio a mio giudizio presenta elementi rilevanti. Essa coincide perfettamente con quella descritta nel Corpus XVIII a pagina 74 al n. 173: Si tratta al rovescio di una legenda molto regolare, con le singole parole in epigrafe scandite da coppie di stellette, e con una coppia di rosette in apertura e in chiusura. L'aspetto singolare è che vi è un'altra stelletta, chiusa tra i segni di interpunzione e l'ultima coppia di rosette. Insomma, si tratta di una stelletta a cui viene data in legenda la stessa rilevanza di una parola. La stessa rilevanza che, in un altro esemplare presumibilmente aquilano (D'Andrea-Andreani n.69), veniva attribuita ad un misterioso segno a forma di tenaglia terminante in una croce. Tutto questo sembra voler intenzionalmente investire la stelletta di un significato particolare. Mi affido alla vostra esperienza, sperando che qualcuno più fortunato di me voglia fornirmi i riscontri con il Perfetto, che molta cura e attenzione ha dedicato a questi piccoli segni nella sua importante opera sulla zecca aquilana.1 punto
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Se hai deciso di venderla, e ti hanno davvero offerto 10.000, è una buona offerta.1 punto
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Ma dai... :blink: Ok, ammettiamo per ipotesi la catastrofica disgregazione della zona Euro. Ammettiamo pure la fantascientifica ipotesi che si torni a una lira molto simile a quella che abbiano usato fino al 2001 (ma ne dubito, i cambi sarebbero tutti da ripatteggiare, difficilissimo dire quali sarebbero i parametri di circolazione della NUOVA lira, e sottolineo nuova, perchè avrebbe ben poco in comune con quella vecchia), secondo te il governo italiano cancella la prescrizione di tutte le tipologie andate fuori corso negli scorsi anni, va a chiedere a collezionisti e commercianti numismatici di rimettere in circolazione le lire fuori corso, addirittura pure quelle della vecchia monetazione che non si usano più da 60 anni? :blink: A questo punto perchè non far tornare in vigore pure i vecchi sesterzi e denari romani, intanto che ci siamo? :ph34r: Se davvero si disgregasse la zona Euro il governo dovrebbe organizzarsi per coniare e stampare monete e banconote nella nuova valuta che verrà, che delle vecchia lira avrà, forse, solo il nome.1 punto
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La moneta della rivolta Negli anni intorno al 1220/22 i ribelli Mussulmani contro Federico II si radunavano sulle montagne della Sicilia Occidentale. Erano guidati da Muhammad ibn 'Abbad discendente dell’ultimo eroe mussulmano di Sicilia arroccato nella città di Entella. Federico II ne pone l’assedio che dura dal 17 luglio al 18 agosto 1222 e che si conclude con la resa di Muhammad ibn 'Abbad e dei suoi figli che verranno poi impiccati. Durante il periodo della ribellione Muhammad ibn 'Abbad battè moneta di un’ unica e sola tipologia: un dirhem leggero in argento. Il luogo della battitura non è conosciuto, ma si pensa che sia ad Entella stessa. La tipologia differisce parecchio dalle frazioni di dirhem battute in Sicilia in epoca aghlabida e fatimida. Il tondello è largo e sottile, la leggenda è incisa in caratteri arabi fluenti detti "naskhi" invece che nei più piccoli e stilizzati caratteri "cufici" utilizzati in epoca precedente. La coniazione è stata relativamente abbondante in quanto oggi si conta un buon numero di esemplari battuti con diversi conii. Lungo il bordo esterno, quando è integro, è presente un cerchio di perline, ai due lati si legge: Al dritto :Non c'è Dio se non Allah Muhammad è il profeta di Allah Al rovescio :Muhammad ben 'Abbad comandante dei musulmani1 punto
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Aggiungo anche io le mie impressioni. Location perfetta: sala grande, albergo di livello, ottimamente collegato. Espositori: di tutto un po' dalle cartoline, ai francobolli, alle monete, alla cartamoneta. Troppi tavoli o troppo stretti... e non ci si girava! Prezzi e qualità: lo sapete come funziona no? ;) Per quanto mi riguarda, ho trovato e ho comprato, facendo come al solito selezione e usando giudizio. Ho notato con molto piacere che c'erano anche un paio di stranieri che vendevano cartamoneta e che incontro a Verona, speriamo si sparga la voce per il futuro. Considerando il livello di Roma, direi oltre le aspettative e un bravo a Walter Nasi, quantomento per l'impegno ad organizzare il convegno. C'è comunque da lavorare. Chissà che la prossima volta, se ci sarà, non si faccia tesoro degli errori.1 punto
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Questa discussione è intitolata Mala tempora currunt che, di per sé, la dice tutta; ma la frase - che, se la memoria mi assiste, è di Cicerone - continua in maniera molto più allarmante: sed peiora parantur....1 punto
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Ragazzi che ne dite se accompagniamo gli eventi con un pò di musica ?1 punto
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Ciao Mario ....le 17 monete, sono dichiarate non autentiche....sono patacche...ha!ha!1 punto
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Non sono un Avvocato, ma questa mi sembra più la banca del buco che un'organizzazzione di malfattori, a parte che tutti avrebbero diritto ad avere una perizia di parte sugli oggetti,ma ripeto l'onere della prova dovrebbe essere sempre da parte delle autorità. In ogni caso mi sembra eccessiva comunque la pena , perchè capirei se avessero fatti dei commerci ingenti ma due unguentari e 15 monete ,poi abbiamo gli assassini , che manco per sbaglio ne viene preso uno , o nel malagurato caso dopo qualche anno sono già ai lavori sociali, c'è un disquilibrio nella giustizia italiana evidente e in questo caso mi sembra che non sia stata data la possibilità di difendersi e discolparsi, almeno da una lettura veloce così sembra......1 punto
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Un ultimo post e poi per quel che mi riguarda chiudo l'argomento (per ragioni di sopravvivenza su parlo d'informatica tutto il santo giorno e se partecipo al forum la sera é per parlare di monete... :) ). Esatto. Ma: 1. devi essere già sotto controllo tu 2. associare la connessione ad un sito e le attività effettivamente svolte su questo sono due cose diverse. 1. No Incuso: si puo' monitorare l'attività di un client, e di conseguenza indirettamente, un supposto utente specifico (in realtà si sta monitorando, attraverso vari passaggi, il traffico in partenza da una macchina, non una persona). Ma si puo' anche monitorare, a livello di uno dei nodi intermedi di cui sopra (e non tutti i nodi sono uguali: alcuni sono piu' "nodo" di altri...), tutto il traffico diretto verso un IP (un server, un sito) specifico. 2. Sul concetto di "connessione ad un sito" va spesa qualche parola. Il protocollo HTTP è un protocollo stateless, ossia un protocollo che si basa sul fatto che nello scambio tra due entità (tipicamente un client ed un server) non sia conservata memoria di cio' che é avvenuto negli scambi precedenti. Questo vuol dire che la "connessione" é limitata ad una richiesta che io posto al server HTTP ed alla risposta che lo stesso mi ritorna. Dopodiché si riparte da zero. Se mi metto davanti al forum e leggo, sfoglio, scrivo, ogni volta che "clicco" qualcosa che implica una nuova richiesta al server (e quindi una risposta) stabilisco una nuova connessione. Di conseguenza il concetto di "connessione ad un sito", se inteso nel senso che stabilisco una connessione con qualcosa dopodiché svolgo determinate attività nell'ambito della connessione stessa, quindi chiudo la connessione (esempio: telefono a qualcuno, stabilisco una connessione e nell'ambito della connessione dialogo, pongo domande, ricevo risposte, dopodiché riattacco) non si applica al protocollo HTTP, ossia al protocollo che utilizziamo per accedere al forum e per navigare su internet in generale. Volendo rimanere sulla stessa similitudine il dialogo che abbiamo con un sito é piu' simile ad uno scambio di SMS (doppio) che ad una telefonata: ogni volta é una comunicazione a sé. Ad ogni click, oltre al contenuto che stiamo postando (sia questo la richiesta di vedere una pagina, o la richiesta di pubblicazione di un post che abbiamo scritto) rimandiamo una certa quantità di informazioni (sotto forma di cookies, di tokens, o annidate nell'header HTTP) che fanno si' che il server ci riconosca, che non siamo costretti a fare login ogni volta, che ci ritroviamo nel punto in cui ci aspettiamo ritrovarci, ecc. Non esiste pertanto la differenza tra la "connessione ad un sito" e le "attività effettivamente svolte su questo": ogni "attività" é una nuova connessione che porta con sé tutto il corredo di informazioni necessario per la sua esecuzione, e per darci, nella risposta, l'impressione che effettivamente si tratti di un dialogo. Detto altrimenti, per rispondere al rilievo, a livello di tracciabilità non esiste qualcosa che "facciamo sul sito": tutto quello che facciamo sul sito é in realtà fatto in rete in maniera autoconsistente. Questo è il passaggio chiave... o hai il tuo PC sotto crontrollo (e questo non capita se utilizzi un forum come lamoneta.it) o i file di log in questo caso li deve fornire l'amministratore del server, altrimenti si brancola nel buio totale. Dal provider ci si va con l'IP e a quel punto si fa una ricerca mirata. Questo vale per tutti i casi "normali", è chiaro che per crimini di una certa gravità si può fare altro... come ad esempio la rogatoria internazionale per accedere a PC ospitati in webfarm all'estero. g.ausilio quello che dici è vero ma è come dire che tra la Napoli-Reggio Calabria passano dei latitanti e quindi la polizia se vuole può rintracciarli. Il passaggio della normativa citato non é molto pertinente. Su internet si possono fare varie cose. Tra queste attaccare un utente, ed a questo che si riferisce il passaggio. L'attacco ad un'utenza é una cosa, cio' di cui si parlava, ossia il tracing e l'analisi delle comunicazioni, un'altra. Non hanno nulla a che vedere. Sulla Napoli-Reggio Calabria non ci sono caselli in cui qualcuno si preoccupa di fare la fotocopia dei documenti e l'analisi del DNA di tutti coloro che passano, ottenendo ed archiviando evidenza del luogo di partenza e di quello di destinazione. Fosse cosi' avremmo forse molti meno latitanti (ammesso che effettivamente ci sia un traffico di latitanti sulla Napoli-Reggio...). Ribadisco: non é assolutamente mia intenzione fare terrorismo. Pero' internet é quello che é... E credo sio doveroso non chiudersi gli occhi Cio' non intacca in alcun modo, e ritengo non debba intaccare in generale, il rapporto col forum, che ritengo uno strumento eccezionale a disposizione di tutti noi. Il mio nick é composto dal mio cognome e dall'iniziale del mio nome (nome che tra l'atro frugando tra i post é agevole rintracciare), ho pubblicato in questo thread un pezzo "classico" (per quanto oggettivamente bruttino, molto) di provenienza non certificata, ho anche fornito il famigerato indirizzo IP... Perché? Perché non ho nulla da nascondere. Chi ha qualcosa da nascondere... meglio che rinunci a internet.1 punto
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Mi spiace ma non è assolutamente così, lamoneta.it gira su un server dedicato (tra l'altro situato in Francia). Gli amministratori sono i soli ad avere accesso agli indirizzi IP e senza di questi gli inquirenti non potrebbero chiedere nulla ai provider. NON MI E' STATO CHIESTO MAI UN INDIRIZZO IP PER FOTO INVIATE SUL FORUM, eccezion fatta per la storia della collezione reale. Salvo rari casi di terrorismo internazionale e giri di pedofilia gli inquirenti non si mettono a fare gli hacker per violare macchine. Telefonano e chiedono informazioni... o ti vengono direttamente a trovare. Credo che affermazioni di questo genere, totalmente infondate, siano pericolose, lesive e del tutto fuorvianti. P.S. Forse la persona in questione amava frequentare ll noto sito di vendita che di queste vittime ne miete quotidianamente. Reficul, nel mio post ho ben specificato che non mi riferivo al caso particolare, ma bensi' a quello che é tecnicamente possibile fare avendo determinati mezzi a disposizione in termini di tracciabilità sulla rete. Una volta partito dal PC dell'utente il messaggio HTTP se ne gironzola non poco sulla rete, prima di approdare sull'infrastruttura di erogazione di un sito. A titolo esemplificativo di seguito riporto i nodi attraverso i quali passa un messaggio postato dal mio PC prima di arrivare all'infrastruttura d'erogazione dell'ISP che ospita il sito de lamoneta (da notare che non mi trovo troppo distante dal server che ospita il forum, e di conseguenza il percorso potrebbe essere notevolmente più lungo nella sua tratta mediana se accedessi da un'altra località). 1 5 ms <1 ms <1 ms neufbox [192.168.1.1] 2 30 ms 34 ms 25 ms 1.57.9.109.rev.sfr.net [109.9.57.1] 3 * 57 ms 25 ms 165.27.3.109.rev.sfr.net [109.3.27.165] 4 30 ms 38 ms 32 ms 230.220.96.84.rev.sfr.net [84.96.220.230] 5 28 ms * 103 ms 010G.th2-1-6k.routers.ovh.net [86.66.127.118] 6 27 ms 34 ms * gsw-2-6k.fr.eu [213.186.32.162] 7 30 ms 37 ms 30 ms rbx-g1-a9.fr.eu [213.251.128.105] 8 35 ms * 78 ms vss-3-6k.fr.eu [94.23.122.237] 9 29 ms 30 ms 37 ms lamoneta.it [94.23.70.76] I primi quattro nodi appartengono alla rete del mio provider internet, l'ultimo (e con ottime probabilità il penultimo) all'ISP che ospita il forum, quelli intermedi ad altre entità. Il mio post prima di arrivare all'applicazione che gestisce il forum e di essere archiviato nella base dati ha attraversato (in chiaro) un certo numero di nodi. Quello che é accaduto al mio messaggio durante il percorso non é dato saperlo. Certo é che non sono mancate le occasioni per tracciarlo, se qualcuno con "potenti mezzi" avesse voluto farlo. Né di tracciare tutti i messaggi passanti per un nodo e diretti al medesimo indirizzo IP (server). E questo senza disturbare né il service provider né gli amministratori del sito, né violando alcunché (se non la privacy...). Ribadisco: questo é un discorso riferito ad internet in generale, non certo specificatamente al forum e men che meno al caso specifico citato in alcuni post precedenti. Internet é fatta cosi', in assenza dell'utilizzo di meccanismi di sicurezza specifici (e anche in quel caso non é detto), é un libro aperto. E di questo tutti gli utilizzatori dovrebbero essere coscienti.1 punto
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Ben sapendo che le mie foto assolutamente non potevano competere con quelle di ranieri, nel mio piccolo e con gli scarsi mezzi a disposizione mi son comunque cimentato nell'impresa. Il dritto forse forse potrebbe pure sopravvivere al confronto (con un bell'aiuto certo ;) ), ma il R/ non c'è stato storia di mettere in evidenza i fondi straordinariamente lucenti... vabbè... c'ho provato lo stesso... un salutone a tutti, F.1 punto
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