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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/11/11 in tutte le aree
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Ciao approfitto della mia modesta esperienza con la fotografia e di un suggerimento dato ad un utente in un altro post per pubblicare una piccola guida sulla fotografia delle monete. Si tratta di un metodo che spero sia utile agli utenti alle prime armi, non certo agli esperti del forum oo) Non so se esiste già un post del genere o una sezione adatta per questo post, nel caso invito i curatori a spostarlo nella sezione più opportuna. La moneta va posizionata verticalmente poggiata magari al dorso di un libro, o comunque qualcosa di scuro, sul piano (scrivania o altro ci deve essere un cartoncino nero per evitare riflessi,) la fotocamera va poggiata di fronte a circa 15 cm e va attivata la funzione macro, in genere rappresentata dal simbolo di un fiore, il flash va disabiltato e la moneta deve essere illuminata possibilmente con luce naturale se si dispone di un locale luminoso, altrimenti con una luce obliqua per evitare riflessi. La fotocamera al momento dello scatto deve essere assolutamente ferma perchè in queste condizioni il tempo di scatto aumenta considerevolmente e si rischia di ottenere una foto mossa. Le suddette indicazioni già bastano per ottenere un buon risultato, se poi la fotocamera lo permette si può usare qualche regolazione più avanzata: Ad esempio va regolato il bilanciamento del bianco per avere il colore naturale della moneta indipendentemente dal tipo di luce usata, l'autofocus deve essere impostato sul centro del campo ovvero la moneta, l'esposizione dev'essere misurata sempre nella stessa zona ed eventualmente regolata manualmente, poi.... poi basta se no Oliviero Toscani si prende d'invidia.... oo)1 punto
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Ho la fortuna e l'onore di conoscere buoni collezionisti, alcuni grandi,tutti hanno un loro progetto, una linea da seguire nel loro collezionare, io pomposamente la chiamo " la loro missione "; lo fanno con grande impegno, passione, precisione, in alcuni casi per lo studio che c'è alle spalle è quasi un doppio lavoro. Ma il filo conduttore che li accomuna, che ritorna quasi comei un ritornello , è un grande cruccio, che chi più, chi meno, hanno dentro il loro animo : hanno la gioia immensa della loro " costruzione ", ma hanno anche un cruccio di non poterla comunicare in modo integrale e completo al mondo. Tempo fa parlavo con un collezionista che io chiamo " il grande ", mi diceva sto preparando un catalogo su un file di tutta la mia collezione , è il mio " coccodrillo ", perchè coccodrillo gli chiedo, perchè quando non ci sarò più è pronto per mia moglie con tutti i dati fondamentali compreso un prezzo di massima per la nota casa d'asta ; ridendo, dice, magari ci faranno anche un bel album. Tutte queste cose mi esprimono sempre una grande tristezza ; gli chiedo ma perchè questo album,catalogo non farlo uscire prima , diciamo adesso ? Mi risponde, sarebbe la mia più grande gioia,un coronamento di un lavoro , di una grande passione, non sai quanto darei per poterlo fare . Ma perchè non lo fai allora ? Tu dovresti capire le mie paure, le mie perplessita, qualche moneta di cui non riesco a ricostruire la provenienza, qualche ricevuta che non trovo più, la paura poi di un'esposizione importante per rischi furti, maleintenzionati,l'invidia anche di qualcuno e potrei continuare..... Capisco gli rispondo, capisco, però, c'è sempre un però, se questo per te è importante, se una buona parte del tuo cammino lo hai compiuto, io una scelta, magari con qualche avvertenza e cautela la farei, io me la giocherei questa sfida, fallo magari per il forum o per un stretta cerchia di conoscenti, io me la giocherei alla grande questa partita, nonostante tutto....pensaci, mi raccomando, pensaci. Questo è quello che purtroppo frulla nella testa di molti collezionisti, vorrebbero,ma motivi di opportunità li consigliano di non fare nulla col risultato di non poterne essere fruitori loro stessi e tutti quanti noi collezionisti altettanto appassionati. Nel forum ,un grande uomo e anche un grande collezionista, almeno per me, l'ha fatto però,io metto sempre prima l'uomo,poi il numismatico, scusatemi....quindi qualche atto di buona speranza e fiducia c'è. Passando ad altro un giovane del forum un giorno mi chiese, ma come si fa ad avere consenso ed essere seguiti in un forum come Lamoneta, domanda difficile, ma se devo proprio risponderti ,ti dico usa sempre il cuore, cerca sempre di essere te stesso, la gente capirà,per i doppi giochi, le bugie,l'ipocrisia c'è già la vita....., anche sul forum, no, no,giocatelo con sincerità e leggerezza il forum,almeno questo io ti consiglio. Per gli auguri ,i rendiconti, i programmi per l'anno nuovo anche per il forum, al prossimo post Cari saluti, Dabbene1 punto
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Ciao Piras, probabilmente è come dici tu,ma quanto tempo fa? io per circa tre mesi ho cercato in rete e alla fine mi sono buttato su questa... ciao Eldo... sicuramente non ultimamente o negli ultimi tre mesi... il prezzo comunque è buono, visto anche che, a mio parere, le "napoletane" ultimamente sono un po' in rialzo.... poi, non vorrei fare l'esperto (non lo sono) o il saggio del momento ma vorrei dirti che se ti piace una moneta prendila o cerca di prenderla ma se non ti piace aspetta il momento opportuno, prima o poi ci sarà qualche asta o convegno dove apparirà la moneta che più ti aggrada.... io è da qualche annetto che sono dietro ad una piastra e finora ancora non ho trovato ancora quella giusta tranne che ad un convegno l'anno scorso o due anni fa dove però era venduta "giustamente" ad un prezzo un po' fuori dalle mie risorse .... però era davvero bellissima, mannaggia!!!! Su quanto evidenziato sono d'accordo, è inutile e contro-producente andare di fretta, soprattutto se si è giovani e si ha tutta una vita avanti si rischia di fare solo il gioco degli speculatori, le monete girano, e nel giro di qualche anno te ne capita sempre un esemplare analogo. Ma ci sono anche casi in cui il rapporto qualità-prezzo è ottimo o la moneta è di grande rarità, in quel caso bisogna allora investire subito. C'è un detto napoletano che dice: "Ogni lassat è perdut".1 punto
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A me sembra piú un caduceo (Farmacia): che spesso in effetti è confuso con il bastone di Esculapio (Medicina) :1 punto
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Non finiro mai di esaltare le doti e la genialità di questo popolo... Il video è straordinario.. :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: Ben tornato fra noi caro Francesco.. :) P.S. Sarebbe interessante sapere se altri appassionati, abbiano avuto il modo di inbattersi in qualche altro esemplare di 10 Tornesi testa grossa con le iniziali del grandissimo Anrea Cariello. Ciao, visto che sono passati due anni e più e non ci sono le foto della moneta in questione provvedo a rinfrescare la memoria1 punto
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Regno di Napoli: Ferdinando II Piastra da 120 Grana 1841 con contromarcata “ BOMBA” Questo ampio tondello fece storia per la sua famosa contromarca riferita ai “moti del 48” avvenuti a Palermo e Messina, e conseguentemente al comportamento del sovrano nei confronti del popolo insorto. BOMBARDAMENTO DI MESSINA Già precedentemente osannato dai liberali con gli appellativi di “novello Tito” o “pacifico Giove”, divenne “Re Bomba” perché consentì il bombardamento di Messina del 5 settembre 1848. La città, come l’intera isola, era insorta con l'appoggio discreto dell'Inghilterra, interessata da una parte a "mettere le mani" sulla Sicilia, isola strategica per il controllo del Mediterraneo, dall'altra parte desiderosa di ostacolare la politica di Ferdinando II, a cui non aveva mai perdonato lo “sgarro” tentato con la questione dello zolfo siciliano. Il 1° settembre 1848 la marina militare Napoletana ancorò al largo di Catona, presso Reggio e nella notte si avvicinò alla costa dell’isola per impadronirsi di una batteria degli insorti situata a fior d’acqua nei pressi del villaggio di Contessa, fuori Messina. La flotta iniziò il bombardamento alla mattina del 2 settembre e poco dopo dal bastione Blasco della Cittadella di Messina, nelle mani dell’esercito regolare, effettuarono una sortita 4 compagnie di pionieri che, coperti dal fuoco navale, incendiarono gli affusti dei cannoni. Nel pomeriggio del 4 settembre si imbarcarono a Reggio, 250 ufficiali e 6400 uomini di truppa. Lo sbarco delle truppe in terra siciliana iniziò alla mattina del 5 settembre a 3 miglia da Messina, protetto dal fuoco delle pirofregate e delle cannoniere. Dopo 3 giorni di aspri combattimenti, l’8 settembre le truppe regie entrarono in Messina. MOTI RIVOLUZIONARI Il 12 gennaio del 1848 la rivolta scoppiò in Sicilia, a Palermo, e nonostante l'invio di oltre cinquemila soldati, portò all'evacuazione del capoluogo siciliano Per arginare i tumulti scoppiati in tutto il regno, Ferdinando promulgò, l'11 febbraio, la costituzione e nel marzo seguente per volontà dei liberali al governo, interrompendo un lungo periodo di pace, fu inviato un contingente di truppe al comando di Guglielmo Pepe a combattere contro l'Austria a fianco dei Sardi. La rivoluzione in Sicilia e gli avvenimenti napoletani del 15 maggio, con cruenti scontri tra le truppe e i liberali, indussero Ferdinando a sciogliere la camera e richiamare l'esercito dal nord. Nel maggio 1849 la sommossa della Sicilia fu domata con le armi. La costituzione non venne abrogata ufficialmente: fu semplicemente messa in disparte. Questi avvenimenti pesarono non poco sul carattere e sull’entusiasmo del Re, che però continuò a perseguire il suo personale disegno di sviluppo della Regno: i popolani continuarono ad essere al centro della sua attenzione.1 punto
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Buona sera, Vorrei fare una considerazione, riguardante la progressiva svalutazione rispetto al Fiorino della valuta a "Piccoli" Le considerazioni sono basate sugli studi del Bernocchi relative al periodo 1252 - 1533 ricordo che il fiorino rimane praticamente costante per tutto il periodo il rapporto tra il fiorino d'oro e la moneta d'argento, a meno di fluttuazioni e scostamenti limitati nel tempo dovuti a contingenze determinate, se consideriamo il contenuto di metallo puro rimane pressochè costante La svalutazione è dovuta fondamentalmente allo svilimento della lega per essere più esplicito il fiorino è rimasto fondamentalmente immutato, nel fatto che il suo intrinseco e il suo peso non sono cambiati (a meno di variazioni minori nel taglio), non sono cambiate nella forma le monete minute che però in ragione della riduzione del loro titolo sono dovute aumentare di numero per esprimere la stessa quantità di argento. mi scuso per l'off topic cordialità1 punto
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Sì l'abbiamo vinta. Ai tempi in cui retrocesse l'Inter non c'era. Ah già ma per loro cambiarono le regole, altrimenti si sarebbero messi a piangere1 punto
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http://www.mernick.org.uk//leadtokens/newsletters/LTT1012.pdf ai numeri 12.13.14 trovi tipi analoghi ai tuoi - tessere mercantili ( XVII° secolo)- Questo è un altra tessera mercantile anch'essa del 17° secolo e la puoi trovare in questo link dove ci sono diverse tipologie http://www.colchestertreasurehunting.co.uk/numbers/15thCtokens.htm1 punto
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Sperando di far cosa gradita! riporto qualche breve cenno sulla monetazione di Ancona della Repubblica Autonoma. 1233 - Papa Gregorio IX rimprovera in un breve di "minaccia di scomunica" che agli anconetani è stato tollerato il fatto di essere l'unica nella Marca a battere moneta. Questo è l'unico dato certo. 1233 Ancona già batteva moneta. Ma nessun documento esiste a testimoniare chi abbia autorizzato Ancona a battere moneta. Né a livello papale, né a livello imperiale. Diversamente la Chiesa avrebbe quantomeno evidenziato la cosa nel "Breve" sopra citato di Gregorio IX, che più che una autorizzazione risulta essere una "conferma" a posteriori. La storia ci racconta che Ancona fu sempre vicina alla Chiesa, ma nello stesso tempo per difendersi dagli attacchi della città di Venezia fu altrettanto vicina all'Imperatore d'oriente che poteva così disporre di un porto sicuro e strategico per tentare di riunificare l'antico impero romano. Sembra che,anche a detta di molti storici e numismatici, Ancona abbia iniziato a battere moneta in maniera autonoma, considerata anche l'importanza che aveva assunto nel suo ruolo di principale città della Marca, di uno dei principali porti del Mediterraneo e degli scambi internazionali con la Dalmazia, Alessandria (Egitto), Costantinopoli, ecc. in strettissima concorrenza con Venezia. Nel gennaio 1170 in un documento di cessione del castello di Vergigno al comune di San Ginesio (MC) si parla di moneta ravennate ed anconitana (documento segnalato dal Castellani, ma riportato già da Benigni Telesforo in Colucci G.: Delle Antichità Picene - Fermo 1793). Di recente, dal volume di Dubbini e Mancinelli si legge dai Regesti Senigalliesi (sec. VII-XII) che "i denari ravennati ed anconitani sono citati dal 1114 al 1199, e che in quel periodo le transazioni avvenivano anche con denari lucchesi, veronesi e attraverso scambi di merci varie". Da una serie di studi si evincerebbe inoltre che sino alla metà circa del XIII secolo, la produzione monetaria anconitana sarebbe solo di "denari" (piccioli) del peso indicativo di gr. 0,785 ed un titolo d'argento di poco meno del 20%. Verso la metà del XIII secolo, si parla di una Convenzione Monetaria tra Ravenna ed Ancona del 1249 (convenzione che tra l'altro nessuno avrebbe potuto visionare) ed a seguito della quale sarebbe nato il "denaro grosso" (quello che viene oggi classificato come "Grosso primitivo") del peso indicativo di gr. 1,41 ed un titolo d'argento superiore al 980%°. Attorno al 1280 (vedi anche i recenti studi, molti dei quali sono riportati sulla pubblicazione L'agontano, una moneta d'argento per l'Italia medievale, curato da Lucia Travaini, ottobre 2001 e con i contributi Saccocci, Matzke, Rossi, ed altri che mi scuseranno se non li ho citati; come pure i contributi su Atti e memorie della deputazione di Storia Patria delle Marche, maggio 1997) abbiamo la nascita del "grosso agontano/anconitano che nasce, a detta di moltissimi studiosi più per esigenze legate ai commerci internazionali che non a problemi di circolazione interna, e che aveva un peso di circa gr. 2,35 ed un titolo di argento del 965%°. Continua. PS: Essendosene parlato poco sopra (scacchi) segnalo che dalla ricognizione fatta nel 1756 ritrovate nella tomba di San Ciriaco (Santo protettore di Ancona) , lo stesso Saccocci riferisce che si tratterebbe di una decina di monete appartenenti alle zecche di Venezia, Pavia, Lucca e che sembrerebbe siano state inserite nell'urna tra il 1097 ed il 1107. Questo lascerebbe supporre che la moneta anconetana, pur se fosse esistita (?), probabilmente non aveva ancora raggiunto un adeguato riconoscimento.1 punto
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Ciao Paolo, sarei un pò curioso di capire, permettimi e senza ironia, cosa ti ha spinto ad acquistare questo lotto (che con il prezzo ci può anche stare)....non credo che tu sia andato a caccia dell'affare, visto lo stato di conservazione....sicuramente l'hai fatto perchè stai iniziando a mettere su un pò di monete di questa bellissima monetazione; se posso darti un consiglio così come l'ho ha fatto Favaldar, per le prossime......poche ma almeno con un grado di conservazione in più; io direi che per alcuni pezzi, tipo la mezza piastra "Sebeto" il BB va più che bene, altrimenti quando più avanti avrai fatto un pò di esperienza e ne vedi passare degli altri un pò più belli li vorresti sempre cambiare, un BB in collezione si può sempre tenere. Ci siamo passati un pò tutti. ;)1 punto
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Tartachiara, lo dici ad uno che le proprie monete le tiene libere nei vassoi come cardellini (per continuare sull'esempio ornitologico di Cembruno) tranne alcune in altissima conservazione e con lustro di conio :blink: . Allora, partiamo dalle monete più semplici da gestire:quelle in argento, se le tenete all'aria fanno una cosa stupenda, la patina!, si ci vuole parecchio ma ce la si può fare :rolleyes: Ma occhio!! quelle con lustro di conio si patinano anche e possono tendere a vedere velato quel magnifico riflesso dalla patina, quindi de gustibus (in caso si vedano le istruzioni per l'uso circa il rame) Il gentile amico, mi perdonerà se non ricordo il suo nick, che chiedeva info su come proteggere i propri fcd e che ha iniziato la discussione, ha chiesto appunto un modo per proteggerli, e cosa meglio di una bella corazza in plastica dura? per venire al dubbio di collezionistabari, come ben saprai di questi simpatici oggetti ve ne sono di diverse misure, quindi ognuno si sceglierà la misura adatta, bastano pochi millimetri in più rispetto al diametro della moneta ed ecco che i movimenti saranno minimi... a meno che..... non opti per la scelta di scuoterle come maracas ( e allora Conga!!! :D come dice sempre un mio amico, ma questa è un'altra storia!), e non credo sia questo il tuo intento :ph34r: . Il rame, come tutti i metalli tranne l'oro che è incorruttibile, si patina, quindi fai sicuramente (dipende da quello che ci vuoi fare, per me si!) bene a toglierla da quella plasticaccia brutta sporca e che fa venire le foto delle fetecchie!. ora le cose sono essenzialmente due: le tue monete in rame fdc sono in rame rosso si o no?: - se la risposta è affermativa hai di fronte a te un dubbio amletico: vuoi farla patinare, perdendo almeno in parte il rame rosso o no? se la risposta è NO consiglierei di chiuderla in una capsula (della sua misura! oo) ), se la risposta è invece SI, mettila sui tuoi adorati vassoi in velluto, non ci metterà molto a patinarsi, ma occhio a rigirare la frittata di tanto in tanto, altrimenti ti diventa come un biscotto di una nota marca: con le facce di colori diversi! :D - se la risposta alla domanda iniziale è negativa: allora la moneta è già patinata e non mi porrei altri scrupoli se non l'evitarle urti, scossoni, intemperie, nubifragi e maremoti. una volta poi ho visto una genialata incredibile di un nostro utente, ma occhio è per gente millimetrica! ;) , in pratica utilizzava dei dischetti in gommapiuma, prima lo sagomava della dimensione interna della capsula, e poi al centro di questo bel biscottino faceva un altro buco del diametro questa volta della moneta... una volta posizionata la moneta al centro di questo salvagente numismatico,e dopo aver chiuso il tutto dentro l'adorabile capsula di cui sopra, questa, il nostro beneamato nummo, non si sposta neanche con le cannonate napoleoniche! :ph34r: Altrimento, ma attenti è solo per numeri 1, ma 1 indiscutibilmente assoluti in the world, l'oggetto mistico, il Santo graal di ogni collezionista ossessivo compulsivo con manie di persecuzione da agenti atmosferici, cioè un qualcosa di più alto, molto di più, della stessa "vetta d'Italia"...mi emoziono quasi solo a nominarlo, Il QUADRUM, un'opera di ingegneria meccanica capace di sfidare i secoli e lo spazio....in pratica quello che vi dicevo prima, che è fatto in casa, ma con il gusto di spendere molto di più e soprattutto..... di una figç%&aggine (non so se si può dire) incredibile! cioè anche se ci metti i tappi di plastice delle bottiglie d'acqua lì diventano un oggetto di culto.... scusate se sono stato un po colorito e soprattutto prolisso, ma parliamo spesso di queste cose, con una rapida ricerca si ottiene tutto no? buona serata a tutti vostro devotissimo providentiaoptimiprincipis1 punto
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