Io immagino un insegnante che sta spiegando argomenti complessi o interrogando. Non è che ha cento occhi. Se uno scherzo, più o meno innocente, di un ragazzo nei confronti del cane, causasse una sua reazione, come può finire? Ora, con tutto quello che c'è da fare, l'insegnante non può certo fare anche il dog-sitter.
All'interno della scuola serve del personale specializzato che sia in grado di dare sicurezza al non-vedente. Perché in realtà, piaccia o non piaccia, basta un semplice movimento del cane, per creare una situazione di potenziale insicurezza. E poi siamo davvero così ingenui da pensare alla presenza dell'animale come una forma di compensazione per la sventura capiatata al non-vedente?
A me non sembra che la soluzione migliore sia automaticamente quella di tenere il cane in classe, per quanto non è detto che sia da escludere a priori. Dare visibilità ad un argomento ed affrontarlo con serietà non sono la stessa cosa. E questo occorre saperlo, a mio avviso, prima di aprire un qualsiasi mezzo di comunicazione di massa.