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  1. Corsodinazione

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/22/11 in tutte le aree

  1. Per gli appassionati della zecca di Palermo e non, un particolare tondello.. Peso: Gr. 4,9 Diam: Cm 2,4 Materiale: Ottone
    1 punto
  2. Vorrei segnalare uno scambio positivo con alessandro1970
    1 punto
  3. Lasciamo stare l'intuizione visionaria e restiamo, più pragmaticamente con i piedi per terra. Le intuizioni visionarie vanno benissimo e possono essere esplicitate in efficaci articoli in apposita sede sarà poi il mondo degli studiosi (o eventuali successive evidenze) a decretarne le fortune. Va benissimo l'intuizione ma occorrono delle prove, delle evidenze o quantomeno una costruzione logica che sostenga la tesi argomentata. Abbiamo visto in una recente discussione di un utente che sosteneva la derivazione dei "semi" delle carte da gioco dall'Aes gRave e Signatum romano che pur un'insolita e interessante intuizione ha difficoltà ad essere accolta in assenza completa di una qualche evidenza che non si basi solo su delle assonanze figurative. Ringrazio Acraf per l'utilissimo articolo/sunto di Boheringer. Ho sempre pensato che qualunque tesi possa liberamente venire sostenuta, ma indipendentemente dal consesso nel quale si intende sostenerla, congresso, conferenza, articolo scientifico, dibattito, e anche naturalmente forum, occorre sempre presentare delle basi logiche che possano supportarla. L'analisi del profilo artistico di un'emissione è importantissima e porta a dei risultati spettacolari quando condotta con grande conoscenza di base e capacità intellettuale, come ha dimostrato il Rizzo nella sua eccezionale opera, ma occorre seguire l'applicazione di un metodo che poggi su basi rigorose al fine di evitare pericolose estrapolazioni. Per il problema della pletora di frazionali che recentemente hanno invaso il mercato , soprattutto tedesco, credo che un occhio attento come quello posto e suggerito da diversi esperti qui sul Forum, non solo sia utilissimo per non lasciare nulla di intentato nell'esperire la plausibilità di certe coniazioni (litra di Tauromenion - di recente discussione - docet) ma anche per comunque inquadrare nell'opportuno ncontesto storico-geografico queste emissioni fornendo un utilissimo servizio agli utenti di questo forum.
    1 punto
  4. Un grazie va invece a Roberto che ha dato degno corredo ad un documento che subito ho ritenuto interessante ma che da profano non avrei mai saputo valorizzare convenientemente al di là della mera segnalazione. In merito alla domanda, come già ha specificato rcamil, 35000 sono gli scudi annui complessivi previsti per le coniazioni in argento, non è possibile dal documento presentato ricavare un dato preciso per le sole piastre.
    1 punto
  5. Ecco un A ....;......scoperto oggi in spolverendo il tireto del officio.................. ..............0,9 g ..........................URL=http://imageshack.us/photo/my-images/46/a002h.jpg/][/url] ...........à...prosima
    1 punto
  6. Ciao, grazie per i complimenti :) In realtà le quantità indicate sono complessive delle coniazioni divise per metallo, per l'argento si ha in più una divisione anche per nominali, essendo differenti le provvigioni per l'incisore a seconda della tipologia di moneta coniata. In particolare il capitolato di zecca del 1690, che vedeva come appaltatore/zecchiere Bartolomeo Granello, stabiliva una quantità annua pari a 35mila scudi per le coniazioni argentee, suddivisa in: Piastre, mezze piastre, testoni : 20 mila scudi Giuli : 10 mila scudi Grossi, mezzi grossi : 5 mila scudi Quindi, a parte i giuli (10 mila scudi = 100 mila giuli), per gli altri nominali la somma è sempre complessiva delle coniazioni di più tipologie e non si ha la possibilità di estrapolare le quantità precise relative alle sole piastre (anche non considerando le mezze piastre, non coniate, rimangono i testoni). Per questo occorrerebbe visionare i verbali di estrazione delle monete dalla zecca, che oltre alle quantità descrivevano anche le tipologie riportandone la descrizione delle impronte, ma i cui dati purtroppo non sono presenti sulla bibliogafia che ho consultato per l'articolo. Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  7. Posso fare una sommessa e pacata osservazione, dettata sia dalla mia esperienza sia dal mio personale carattere che ritengo essere innatamente molto mite e alieno dall'innescare inutili polemiche. Non è facile ma è sommamente auspicabile poter scrivere concetti che siano i più chiaramente espressi e con proprietà di termini, senza abbondare in allusioni più o meno nascoste, doppi sensi e anche ironie che poi trovano il loro tempo. Il primo ruolo del forum, nel caso delle monete antiche e quindi con tutto il loro carico di ben note problematiche (anche legali), è quello di favorire al massimo la conoscenza verso queste monete spesso così difficili da capire. Nel caso specifico delle litre di Himera con il dio Kronos/Fulmine, il buon Skubydu ha semplicemente sollevato alcuni problemi partendo da un semplice confronto fra esemplari noti che stanno comparendo sempre più nonostante fosse inizialmente considerata come una emissione molto rara, suscitando semplici e motivate perplessità ma senza accusare apertamente di falsità. Chi è dentro l'ambiente e con contatti anche con seri professionisti sa bene che questa litra è stata oggetto di falsificazioni e su questo non ci sono dubbi (lo dico senza inutili ipocrisie). Il vero problema è come aiutare a discernere monete buone da quelle false. Si tratta ovviamente di un discorso molto delicato e come tale va affrontato con una certa cautela e a monte si dovrebbe giudicare le monete "dal vivo" e non sulla base della sola fotografia. Però è anche vero che un semplice confronto fotografico, specie se si ha a disposizione buone foto di adeguata definizione, è possibile almeno formulare sospetti e quindi avere il diritto di analizzare i vari elementi. Forse sarebbe opportuno fare un passo indietro, e spiegare meglio le particolarità e le problematiche di questa rara emissione che ha la fondamentale caratteristica di riportare il nome IMEPAION quando la città era già stata distrutta nel 409 a.C. e non più riedificata. Presto riporterò la traduzione del noto lavoro di Boehringer, del 1989, che ha appunto analizzato il problema delle monete con IMEPAION ma del IV secolo a.C. Debbo precisare che le posizioni del Boehringer non sono state poi condivise dalla scuola italiana, in particolare dalla brava Tusa Cutroni. Una volta che avrò riportato e commentato i contributi del Boehringer proverò ad analizzare i vari esemplari noti, senza gratuite "sparate" ma con la massima obiettività possibile. Ringrazio Piakos per la sua attenzione e per la sua proficua discussione "Oboli che passione", ma preferirei rimanere in questa sede per continuare il discorso sulla litra in oggetto. In questa maniera ritengo che eviteremo inutili dispersioni.
    1 punto
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