Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/31/11 in tutte le aree
-
Vi posto un recente acquisto; un testo che mi ho cercato più volte di acquistare e che ho cmprato di recente. Ho sempre avuto per questo Santo che cade il 6 di ottobre, giorno della mia venuta al mondo :) . Ha spuntato cifre considerevoli in tempi recenti, ed ho trovato questo esemplare a buon prezzo da un commerciante ... anche se trovo il rovescio inquietante ho deciso lo stesso per l'acquisto. Stato Pontificio Alessandro VIII (Pietro Ottoboni di Venezia) 1689-1691 Testone sd Roma Arg.9,076 32,17mm D/ • ALEXANDER • – VIII • PONT • MAX • stemma ovale in cornice a fogliami sormontato da triregno e chiavi decussate con cordoni. Rv. SANCTI • BR – VNONIS • San Brunone inginocchiato sulle nubi; con le bracci allargate ed una corona di sette stelle a sei punte i cerchio attorno al busto; a destra il triregno e sotto, nel giro, armetta D’Aste. T/ liscio ↑ buon BB Rara Volto del santo leggeremente appiattito, e sinistre macchie rosse al rovescio.1 punto
-
Cari amici, sperando sia di vostro gradimento ricevere un nuovo lavoro storico-numismatico, abbiamo scritto "MONETE ED ... "ESCORT" NELL'ANTICHITÀ ". http://www.roth37.it/COINS/Escort/index.html Augurandovi una buona lettura, gli Autori Vi inviano cordiali saluti Sergio Rossi (roth37) & Ottavio de Manzini Dear friends, I think you agree to receive a new historical-numismatic paper. Therefore we wrote "COINS AND ... "ESCORTS" IN THE ANTIQUITY". http://www.roth37.it/COINS/Escort/index.html Best regards Sergio Rossi (roth37) & Ottavio de Manzini Chers amis, J'éspère qu'il vous plaira de recevoir un nouveau travail portant sur l'histoire et la numismatique. Nous avons donc écrit "MONNAIES AND ... "ESCORTS" DANS L'ANTIQUITÉ". http://www.roth37.it/COINS/Escort/index.html Cordialement Sergio Rossi (roth37) & Ottavio de Manzini1 punto
-
Nell'ultimo periodo oltre al collezionare mi sono messo a guardare come certi tondeli siano molto snobbati, infatti queste monete che in alta conservazione sono anche piacevoli ormai vengono a mio parere svendute. Approfittandone ho comprato sia il 93 che il 94 BI e ho gia messo gli occhi sui 93 e 94 Roma anche se un po più cari ma anche decisamente rari. http://imageshack.us/photo/my-images/810/img0013wl.jpg/ http://imageshack.us/photo/my-images/708/img0017yx.jpg/ saluti Marco1 punto
-
http://numis01.zxq.n...DF/Promis10.pdf In fondo al Promis , nelle tavole, se guardi l'immagine nr 38 è raffigurata una variante della parpagliola di Frinco con il blasone modificato, e credo... che possa essere come quello da te postato. ..... Per quanto riguarda la legenda, si notano nelle contraffazioni di Frinco, dove ha utilizzato la dicitura .."SIT NOMEN DNI BENED.. non solo per le monete Francesi.... nella tua quella legenda ... ci sta E' solamente una mia ipotesi.....!1 punto
-
Per curiosità... qui ci sono alcune monete di Masserano http://www.sixbid.com/nav.php?p=viewsale&sid=304&cid=9644&s=b1 punto
-
Lo scudo dei Fieschi (lo puoi vedere bene nel link a sixbid che ti ha lasciato Profausto) ha nel primo e quarto angolo un leone rampante e nel secondo e terzo delle bande diagonali come pure nello stemmino centrale, per cui se mi dici che nel primo vedi un'aquila e nel secondo vedi dei fiori non ci siamo e sinceramente nemmeno guardando sul Gamberini o sul Promis (abati di S.Benigno) non ho trovato nulla. L'unica maniera per cercare di risalire e' attraverso il blasone appunto....1 punto
-
Le aree monetarie non scompaiono neppure oggi nell'Europa Unita (o presunta tale), figuriamoci allora quando un paese disperso tra le colline langarole non sapeva nemmeno se era sotto i Savoia, sotto i Gonzaga o sotto chi altri... L'euro non circola forse anche fuori dagli Stati in cui è moneta corrente, talvolta anche a valori maggiori dei cambi ufficiali? Senza andare troppo lontano da casa tua, basta che vai in Svizzera e trovi un uso dell'euro parallelo a quello del franco. O nell'Europa dell'Est, con giochi di mercato nero che non sono altro che attualizzazioni di quello che facevano tante volte i cambiavalute qualche secolo fa. Un conto è una tipologia unica della monetazione ufficiale delle zecche ducali, un altro è la moneta utilizzata dalla gente dell'epoca. I Savoia non emettevano reali da 8, eppure ci sono prove di un loro utilizzo non trascurabile nel Seicento all'interno del Ducato. Oppure, le parpagliole di Milano continuavano a circolare anche oltre il Sesia a fianco di cavallotti o dei pezzi da soldi post-riforma di Vittorio Amedeo I. In economia ancora più che in fisica, forse, vale la teoria del caos di Lorenz (anche se la primissima formulazione è di Alan Touring): un battito d'ali di farfalla in Brasile può scatenare un uragano in Texas. Nessuna riforma può avere un'efficacia realmente completa, perché le leggi dell'economia trascendono spesso le volontà delle amministrazioni (tanto più se mostrano poca lungimiranza: mai come in questi mesi hai degli esempi concreti di quanto ti sto dicendo). Ciao. E.1 punto
-
1 punto
-
"Insomma non è detto che per me una moneta sia una moneta, solo perché un'autorità emittente l'ha concepita come tale. Se un catalogo vuole fare una lista completa che usi pure il criterio legale, la scelta è sicuramente condivisibile, ma non per questo è l'unica possibile" No, infatti, non è l'unica possibile. In realtà la mia "provocazione" non è rivolta tanto nei confronti di chi, con coerenza, considera allo stesso modo monete emesse in epoca diverse ma con "vocazione" analoga, quanto piuttosto verso chi non considera le odierne commemorative come monete ed è invece pronto a riconoscere dignità di moneta a nummi "storicizzati" del Regno che in nulla differiscono per funzione dalle prime. M.1 punto
-
1 punto
-
Grazie a Minerva e a tutti coloro che hanno contribuito a questo vasto lavoro di straordinario interesse. :) Aggiungo un picccolissimo contributo. Il mito del pavone rimase vivo anche in età longobarda come dimostra questo meraviglioso bassorilievo dell'epoca. Per approfondire può essere utile questo link. Un saluto a tutti. :) http://www.santagiulia.info/museo_di_santa_giulia/bassorilievi_longobardi/index.htm1 punto
-
Cari amici del Cordusio, volevo ringraziarvi per la vostra cortesia, poi il tempo mi è passato e sono stato sopraffatto dalle cose da fare. Oggi ho riaperto il file che volevo mandarvi allora, che non feci perchè non mi convinceva, ve lo mando oggi e ve lo "prendete" così com'è. E' il mio solito gioco di rubare gli spunti dalle mie poesie preferite (...voi non lo sapete ma io mi rilasso così). Mi sono immaginato di trovare nei banchetti del Cordusio una moneta "impossibile" (o medaglia, non si sa bene) conosciuta in un solo esemplare in oro (34,5 gr) e in un esemplare, con legenda leggermente diversa, in argento di cui ha scritto un articolo il Pesce (Il doge Giano II di Campofregoso ha battuto moneta?) e di chiedere consiglio ad un'Eccellenza (il forum) su come noi piccoli collezionisti, senza adeguate risorse, possiamo ambire ai pezzi più prestigiosi e rarissimi se non unici. Tutto il resto si capisce da sè.... Mi perdonerà il Giusti, per lo scherzo, e gli altri amici che non ho citato (...perchè non mi sono venute le rime giuste ma vi avevo in mente tutti). CORDUSIO Vosta Eccellenza, che mi sta in cagnesco per que' pochi scherzucci di dozzina e mi guarda con occhio un po' furbesco perchè voglio moneta genovina. O senta il caso avvenuto di fresco a me che girellando una mattina càpito nel Cordusio di Milano e fra le bancarelle vedo un Giano!! M'era compagno un bravo giovinetto che scrive sempre post spettacolosi, un tal Dabbene, sempre assai corretto coi suoi racconti molto spiritosi. Che fa il nesci, Eccellenza? o non l'ha letto? Ah, intendo; il suo cervel, Dio lo riposi, in tutt'altre faccende affacendato, a questa roba è morto e sotterrato. Giano era un doge molto ricercato, perchè non risultavano monete battute sotto il breve suo dogato, Giano II, intendo, non sapete quanto stupito fossi e affascinato, non stavo nella pelle, converrete: di questo pezzo se ne sa assai poco; per questo il fiato mi si fece fioco. Quanto costa - gli chiesi - qual'è il prezzo? Cinquantamila euro! Io non lo nego d'aver provato un senso di ribrezzo, che lei non prova in grazia dell'impiego. Poi mi guardò, con sguardo di disprezzo; Scusi Eccellenza, al timido diniego che pronunciai, insieme al vilipendio, pensando al mio miserrimo stipendio. Vedendolo assopito allora chiesi: Che posso fare, quindi, d'ora in poi? Sperando nei consigli milanesi. Le rarità non sono adatte a voi! Al bando le monete genovesi, mettete fotocopie nei vassoi! Senza denari occorre esser più scaltro! Poi l'Eccellenza disse: Avanti un altro!1 punto
-
Fin qui si è vista l’associazione del pavone con la regina degli dei, il motivo dell’associazione tra la divinità e l’animale che per gli antichi, però, godeva di ulteriori significati legati al concetto di immortalità. I pagani prima ed i primi cristiani successivamente, infatti, ritenevano che le carni del pavone non si decomponessero e che risultassero refrattarie alla cottura. Si pensava poi che il pavone, in autunno, perdesse le piume per poi vedersele ricrescere, bellissime, in primavera e tale accadimento suggeriva un’associazione simbolica con l’argomento della rinascita e della rigenerazione in un’ottica di ciclicità ben presente anche nella ruota che questo animale fa con la coda. Queste credenze e la simbologia annessa hanno procurato un’associazione tra il pavone e la resa iconografica del concetto di consacrazione. L’imperatrice, dopo la morte, veniva consacrata così come accadeva per l’imperatore e veniva ad essere eletta nella schiera degli dei. Il tramite tra l’ormai tramontata vita terrena e quella divina delle auguste la vediamo resa figurativamente tramite il pavone in diverse monete come in questo denario di Antonino Pio per Faustina con al dritto il busto drappeggiato, a destra dell’augusta e la legenda DIVA FAVSTINA. Al rovescio: CONSECRATIO pavone a destra (RIC 1702). Nel seguente sesterzio vediamo Faustina II in apoteosi mentre vola su un pavone. Al dritto DIVA FAV-STINA PIA busto drappeggiato a destra. Al rovescio: CONSECRATIO con Faustina velata, con scettro in mano, seduta su un pavone che vola verso destra (RIC 1702). Altra resa iconografica dedicata alla scomparsa delle imperatrici la troviamo sul seguente denario di Marco Aurelio per Faustina dove notiamo al dritto il busto drappeggiato a destra dell’augusta e la legenda DIVA FAVSTINA PIA. Al rovescio: CONSECRATIO ed un trono vuoto con uno scettro appoggiato in diagonale. Davanti un pavone (RIC 745). Nel seguente aureo di Flavia Giulia, unica figlia di Tito e dopo tribolate vicende anche moglie di Domiziano, troviamo il pavone usato sia come tributo all’immortalità del padre dell’augusta, ma in particolare come simbolo di concordia. La donna, infatti, prima era stata ripudiata e poi ricevuta dal marito Domiziano. L’uniformità e la concordanza armoniosa dei colori sulle penne del pavone rende bene il messaggio sotteso alla figura dell’animale. Al dritto vediamo il busto di Giulia drappeggiato, rivolto a destra e con i capelli raccolti in alto sulla fronte mentre dietro in una lunga treccia e la legenda IVLIA AVGVSTA. Al rovescio: DIVI TITI FILIA ed un pavone andante a sinistra mentre fa la ruota con la coda (RIC 683). Il pavone compare anche su alcune monete degli imperatori come Ostiliano, Gallo e Volusiano ma in occasione di raffigurazioni architettoniche dedicate al tempio di Giunone Marziale. Lo vediamo nel seguente antoniniano di Volusiano con al dritto il busto dell’imperatore drappeggiato, corazzato e con corona radiata a destra. La legenda IMP CAE C VIB VOLVSIANO AVG. Al rovescio Giunone seduta davanti al suo tempio con pavone al fianco: la legenda IVNONI MARTIALI (RIC 171). I pavoni erano animali che venivano utilizzati come decoro anche nei giardini degli imperatori e le loro uova erano un ghiotto alimento destinato ai banchetti della famiglia imperiale. Vediamo la sua forma elegante e colorata in questo affresco ritrovato a Pompei. Enrico :)1 punto
-
E’ come se la natura si fosse messa d’impegno per utilizzare tutti i suoi colori più belli, le forme e le simmetrie per riempire di grazia il pavone che fin dal tempo degli dei dell’antica Grecia è diventato uno degli attributi simbolici di Era. L’origine dell’associazione simbolica tra il pavone ed Era è da ricercarsi nel mito della sacerdotessa Io, consacrata al culto della regina degli dei, donna tanto bella che non le fu possibile sfuggire allo sguardo di Zeus che se ne invaghì al punto da innescare le gelosie della moglie. Era trasformò Io in una giovenca e collocò come suo custode Argo, il gigante che tutto vede. Euripide scrive che Argo possedeva cento occhi ed era sempre vigile al punto che la notte, quando dormiva, in realtà cinquanta occhi riposavano mentre gli altri vigilavano guardinghi. Zeus però non era del tutto disposto a rinunciare ad Io ed incaricò Ermes di neutralizzare la custodia dell’indiscreto custode. Il vaso greco che abbiamo appena visto e che ci fa conoscere la strana natura di Argo, ci permette anche di vedere la scena in cui il custode viene ucciso da Ermes liberando così Io dalla prigionia. Quando Era venne a conoscenza dell’uccisione del suo eroe, trasferì i cento occhi di Argo sulla coda del pavone che da quel giorno divenne animale a lei sacro e simbolo della vigilanza, della custodia e dell’accortezza. Il mito di Io è quasi interamente incardinato sul senso della vista e sulle emozioni che motivano lo sguardo ad essere attento e presente, critico e vigile come quello di una moglie o di una madre. Già Omero si era soffermato a descrivere l’intensità dello sguardo regale di Era: occhi mossi spesso dalla gelosia e dall’ira: forze che poi si mutavano in crudele vendetta. La regina degli dei usava spesso gli uomini per i suoi progetti distruttivi e sceglieva i suoi eroi mandando loro delle piume di pavone mentre lei stessa si muoveva sopra un carro trainato dai pavoni. Il mito che dà origine all’elezione del pavone come animale di Era risultò molto importante nell’antica Grecia anche perché Argo, “il vigile custode che dorme e veglia con cent’occhi in fronte” (Stazio, Tebaide, VI), apparteneva alla stirpe che darà i natali all’eroe Perseo che proveniva dall’Argolide ed il suo nome verrà impiegato per enunciare quella che diverrà la Persia dove i Seleucidi fecero costruire, per sé stessi, il prezioso “trono del pavone” che era tempestato di zaffiri, rubini, smeraldi, perle e miriadi di altre pietre preziose che davano colore e luce ad una struttura d’oro, retta da pavoni e con un baldacchino che di questi animali ne imitavano la coda. Vediamo riprodotto questo inestimabile mobile in un’antica miniatura persiana di molto successiva al regno dei Seleucidi. I Romani accolsero sia la mitologia greca che molti dei simboli ad essa collegati e vediamo così che anche a Roma Giunone è quasi sempre rappresentata con il pavone al suo fianco. Le valenze simboliche dell’animale dai cento occhi, allusivo alla gelosia ed alla vigilanza muliebri, lo rendevano espressione dell’animo femminile ed è così che lo vediamo comparire prevalentemente nelle monete coniate per le auguste ed accompagnato dalla presenza di Giunone come in questo denario di Giulia Mamea che riporta al dritto IVLIA MAMAEA AVG ed il busto dell’augusta drappeggiato e rivolto a destra. Al rovescio: IVNO CONSERVATRIX Giunone ed il pavone (RIC Alessandro Severo 343). Vediamo Giunone ed il pavone anche nel seguente sesterzio di Faustina con al dritto: FAVSTINA AVGVSTA con il busto dell’augusta drappeggiato e rivolto a destra. Al rovescio IVNONI REGINA con Giunone di fronte, con il capo a sinistra mentre regge una patera ed uno scettro. Alla sua sinistra un pavone (RIC 1651).1 punto
-
Il Pennuti non parla di due gigli è che fanno riferimento aggiungendo di loro questa fantomatica variante al tipo P.20 1b. Ognuno ,purtroppo,in Numismatica può scrivere e pubblicare cio che vuole,poi chiaramente sta al lettore numismatico decidere se crederci o meno. Purtroppo!1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.