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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/28/11 in tutte le aree
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Cari amici, sperando sia di vostro gradimento ricevere un nuovo lavoro storico-numismatico, abbiamo scritto "MONETE ED ... "ESCORT" NELL'ANTICHITÀ ". http://www.roth37.it/COINS/Escort/index.html Augurandovi una buona lettura, gli Autori Vi inviano cordiali saluti Sergio Rossi (roth37) & Ottavio de Manzini Dear friends, I think you agree to receive a new historical-numismatic paper. Therefore we wrote "COINS AND ... "ESCORTS" IN THE ANTIQUITY". http://www.roth37.it/COINS/Escort/index.html Best regards Sergio Rossi (roth37) & Ottavio de Manzini Chers amis, J'éspère qu'il vous plaira de recevoir un nouveau travail portant sur l'histoire et la numismatique. Nous avons donc écrit "MONNAIES AND ... "ESCORTS" DANS L'ANTIQUITÉ". http://www.roth37.it/COINS/Escort/index.html Cordialement Sergio Rossi (roth37) & Ottavio de Manzini2 punti
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Ecco una dracma di Pakor II (78-105). Ottenne il trono sconfiggendo Vologases II. Sulle monete il suo nome compare come "Arsace Pacor", cioè "Reale" per indicare che lui era il vero Re, ma questo fa capire che il regno era conteso anche da altri. Fra essi Artabano III e Vologases III. roth371 punto
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Salve. Per dare un'idea, a chi non c' é mai stato, ho pensato di fare un piccolo montaggio delle due giornate che ho vissuto a Verona. Purtroppo non vi sono molte monete perché vista diffidenza dei venditori non mi sono risciato a chiedere il permesso. Comunque questo video secondo me dá l'idea dell'atmosfera che si respira. Questo é il spero proprio che vi piaccia.Stó preparando una versione con una qualitá maggiore da scaricare e masterizzare su un dvd cosi da poterlo vedere in un comune dvd player. Ciao1 punto
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La monetapiù grande del mondo! http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2011/10/27/visualizza_new.html_666846959.html1 punto
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Gia' nel 1975 Cesare Bobba, pur essendo un commerciante, prendeva una forte posizione negativa verso le Prove e le Monete speciali per numismatici Anche per voi sono semplici curiosita' e non parte integrante di una collezione seria di monete ? O al limite un complemento non fondamentale insieme ai falsi d' epoca ? Per di piu' le alte quotazioni raggiunte nelle recenti contrattazioni rispecchiano il reale valore o si tratta di una bolla speculativa creata da una temporanea moda verso questi tondelli ? Cosa ne pensate ? Cosi' , come un monito , scrive il Bobba a conclusione del suo articolo : Si torni alle origini , si collezionino soltanto le monete vere, le monete che sono state e sono i reali mezzi di pagamento1 punto
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:good: non ti sbagli Layer è così, hai visto come è stato facile....diciamo che io ci ho messo un pò di tempo "senza alcune indicazioni però". :angry: parli di trasferimento dati....passaggi, non credi che i Rif. andrebbero controllati, non dico tutti, ma almeno come in questo caso, a cavallo da un Maestro di Zecca all'altro. Fatto questa premessa, possiamo affermare, senza il dubbio dell'esistenza di questa moneta siglata IAF del 1593, tanto da far dubitare che Giovanni Antonio Fasulo, avesse potuto iniziare la sua attività in zecca prima della data dichiarata in numerosi documenti e cioè il 1594, anno in cui si nota la prima sigla IAF su una moneta: il Tornese con cornucopia PR 84b, Corpus Vol. XX 1263. Mi auguro che la segnalazione giunga a tutti gli studiosi di questa monetazione, per non incorrere nello stesso errore, in caso di eventuali lavori futuri. ;) P.S. Si potrebbe apportare l'opportuna modifica anche nel nostro catalogo. Grazie1 punto
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Giuliano. Un nome. Solo un semplice nome e nulla di più. Anzi, forse qualcosa di meno. Un'eco. Eco lontano che non è riuscito a giungere alle nostre orecchie. Per quanto ci sforziamo di porre attenzione, forse, non potremo mai udire qualcosa di più su di lui. Ma, oltre a ribadire la sua caduta nell'oblio, la scomparsa del suo ricordo, conviene interrogarci: chi era Giuliano di Pannonia? In che epoca visse? Cosa fece? Quesiti in apparenza semplici che, per essere soddisfatti, abbisognano di un'analisi dei materiali piuttosto dettagliata. Marco Aurelio Sabino Giuliano, i cui luogo e data di nascita sono tutt'oggi sconosciuti, operò in un periodo compreso tra il 283 e il 286 d.C. sul territorio italiano. Addirittura le fonti antiche sono discordanti sulla vicenda di questo usurpatore. Secondo Aurelio Vittore, a differenza dello storico Zosimo che gli attribuiva il ruolo di Prefetto del Pretorio (ipotesi non del tutto scartata), Giuliano era un Corrector, cioè un governatore regionale, con sede in Italia Settentrionale. Venuto a conoscenza della morte dell'Imperatore Caro, nel 283 d.C., e successivamente di quella di Numeriano (284 d.C.), Giuliano colse l'occasione per affermare la propria supremazia e appagare la sua ambizione facendosi elevare al trono imperiale con l'appoggio delle province della Pannonia. Questo dato è confermato oggettivamente in quanto sono state rinvenute delle monete con il suo nome coniate a Siscia e recanti una legenda che celebra le province pannoniche. Ancor prima di poter affermare pienamente il proprio potere il novello imperatore si vide costretto ad affrontare una seria minaccia proveniente dalla Britannia: infatti, Carino, fratello di Numeriano, reclamando per sè il trono di Roma, si mise a capo delle truppe di stanza in quella Provincia e marciò finchè non raggiunse l'Italia dove risiedeva la corte di Giuliano. All'inizio dell'anno 285 d.C., quando anche l'usurpatore potè radunare un valido esercito da contrapporre al rivale, si giunse all'unico scontro che fu definitivo: le legioni fedeli a Giuliano furono sonoramente sconfitte, l'imperatore stesso fu catturato e ucciso nei pressi dell'odierna Verona. Sulla fine della vicenda di questo usurpatore il principale storico Aurelio Vittore è contraddittorio: nell'Epitome egli narra che Giuliano morì a Verona, mentre nel Liber afferma che costui trovò la morte in Illiria. Ci viene in aiuto l'altro importante storico di questo periodo, Zosimo: secondo lui, infatti, Giuliano fu eliminato in Italia e non al di fuoi dei suoi confini. Per questo motivo io sono propenso a credere che il teatro della disfatta di questo usurpatore si debba collocare verosimilmente nei pressi di Verona e non in Illiria. La storia ci tramanda il nome di un terzo personaggio di nome Giuliano che si ribellò in Italia tra il 1º marzo 286 (Massimiano diviene Augusto) e il 1º marzo 293 (Costanzo Cloro e Galerio sono nominati Cesari). Per alcuni studiosi questo Giuliano è da ricondurre al medesimo Giuliano di Pannonia di cui abbiamo parlato fino ad ora. Forse, anche se non è del tutto da accantonare, questa ipotesi è poco attendibile anche perchè, nell'opera di Aurelio Vittore, l'usurpazione del terzo Giuliano viene esposta in un secondo momento. Si nota, cioè, che in Epitome, 38. Vittore dà già per morto Giuliano di Pannonia, mentre la narrazione degli eventi che videro protagonista il terzo Giuliano sono collocati successivamente in Epitome, 39. Comunque, anche la rivolta di quest'altro Giuliano finì tragicamente: asserragliatosi in una città dell'Italia per difendersi dalle truppe fedeli al potere centrale, egli si gettò su una pira in fiamme vedendo che i nemici avevano aperto una breccia nelle mura e stavano per sopraffare i suoi seguaci.1 punto
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http://www.repubblica.it/esteri/2011/10/28/foto/australia_la_moneta_pi_grande_del_mondo-24033968/1/?ref=HRESS-9 La zecca di Perth, in Australia Occidentale, ha coniato la più grande e più preziosa moneta d'oro al mondo. Pesa poco più di una tonnellata di oro puro ed è stata valutata circa 45 milioni di euro. Una squadra di 12 artisti e tecnici ha lavorato per quasi un anno per creare la moneta, che misura 80 cm di diametro e ha uno spessore di 12 cm. Sul retro, l'effige della regina Elisabetta II (ansa) chi la compra ?!? :D mah .....1 punto
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"La moneta in se non ha una storia perchè non ha circolato, ma basti citare il periodo storico in cui è stata coniata e per ordine di chi. Già basta e avanza..". Scusa, ma dovresTi considerare il fenomeno in prospettiva. Le monete d'oro di V.E.III hanno acquisito valore numismatico a distanza di molti anni dalla loro emissione. Quando vennero emesse non se le filava praticamente nessuno perchè erano coniazioni pressochè prive di interesse numismatico. Esattamente come lo sono le attuali monete d'oro commemorative in lire ed in euro. Però fra 50/100 anni le attuali monete saranno proposte rispettivamente come le uniche monete d'oro denominate in lire emesse dalla Repubblica ovvero come le prime monete d'oro in euro dopo il passaggio dalla lira alla moneta unica. Oggi queste definizioni non ci fanno nè caldo e nè freddo. Ma fra qualche decennio potrebbero avere sui collezionisti lo stesso effetto di quello che Tu hai scritto a proposito delle monete d'oro di V.E.III. M.1 punto
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E aggiungiamo per il nuovo amico che, sembra, in epoca antica ci fu persino un asse d'argento, che le fonti chiamano "libella" e che forse corrisponde a questa rarissima moneta: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RC/26 Aggiungo una curiosità, che sicuramente è banale per tutti ma che io, più neofita di altri, da principio non avevo capito :huh: . Il nome ses-tertius deriva da semi-terzo. Infatti il sesterzio nasce come quarta parte del denario, e quindi - sino alla ritariffazione del denario stesso - valeva due assi e mezzo (SII). Ebbene, ses-tertius significa appunto [due assi e] metà del terzo :)1 punto
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Se volete vedere come erano quelle ceramiche "oggi sparite" eccole qua. Foto scattata in una chiesa di Pisa in occasione della visita "guidata" da Monbalda. Saluti1 punto
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La filosofia? Magari! Ad averli oggi peronaggi e persone in grado di parlarne con competente competenza...di cercare una via, almeno la via, non pretendo traguardi. Smarrita la via (della spienza intesa come conoscenza...) sostituita, come è stato, con una sorta di famo...spennemo...magnamo...guidiamo (la BMW...appunto...) turlupiniamo, lucriamo e speculiamo, a mio medesto ma convinto avviso, analisi tecniche come quella in corso non portano molto lontano. Quanto dura? (Ancora...) Quanto costerà...' Si ripara la camera d'aria? Ma se il copertone è usurato?! Verranno tempi nuovi e modalità nuove... Una crisi sistemica sarà probabilmente inevitabile. Qualche crac...si sentirà...è nella fisica. Speriamo qualcuno non deciderà di premere qualche bottone...probabilmente non lo faranno. Speriamo che qualche crisi geopolitica locale non degeneri...probabilmente lo eviteranno. Speriamo! Ma la Merkel già dice che l'implosione dell'euro porterà alla fine della pace nei prossimi 50 anni...dico, ma vi rendete conto? Vi rendete conto di cosa si possa arrivare a dire...e se fosse vero? Quando? Quanto dura ancora? In queste condizioni? Qui sta il duro del gioco...si guadagna tempo perchè non lo sa nessuno. Nel contempo nessun tecnico si illude o crede che si possa continuare in un giochino che ormai funziona male. Ma se il giochino è in mano a chi l'ha rotto...finchè non lo tolgono dalle mani...si naviga a vista. Ristrutturamo, famo, magnamo (a buffo), ricapitalizziamo, dilazioniamo, guidamo, cartolarizzamo, diluiamo, finanziamo, nuovi target, depauperiamo (svendiamo) patrimoni sovrani....stop! Mi sono stancato! Non serve a niente, non servirà a niente. Un cambiamento è inevitabile...speriamo non debba avvenire per forze endogene...fisicamente spontanee...sempre cruente per definizione.1 punto
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Sono d'accordo con Giovanna. Un Raduno (la maiuscola non è a caso) per essere definito tale non può limitarsi a quattro chiacchiere col vicino di sedia durante l'ora o poco più del pranzo o, peggio, a un aperitivo in piedi al bar alle 11 di mattina, come ha proposto qualcuno. Bisogna prendersi il tempo dovuto, e per questo è necessario almeno un pernottamento. A questo punto, vi racconto le mie esperienze, che diventano anche la mia proposta :) Come alcuni di voi sanno, frequento Verona e gli altri convegni in compagnia di mio fratello, filatelico. Il forum filatelico http://www.lafilatelia.it/forum/, organizza l'incontro di Verona da prima che la moneta.it fosse creato, e a questi incontri giocoforza (ma con piacere) partecipo anch'io. Sia il venerdì che il sabato, ci ritroviamo tutti a pernottare nello stesso albergo. Parlo di 30-40 persone a sera, chi resta tutte e due le sere, chi, la maggior parte, una soltanto. L'albergo utilizzato finora ha anche il ristorante, nel quale si consuma tutti insieme la cena, alla quale partecipano anche utenti di Verona e dintorni (fino a Venezia) che poi vanno a dormire a casa, e utenti che non hanno trovato posto lì per dormire, e si son dovuti arrangiare da qualche altra parte. Numerosa è anche la partecipazione di mogli/fidanzate (lo dico per chi avesse problemi familiari, tipo moglie che non lo lascia dormire fuori da solo la notte :D). Dopo cena, l'albergo ci lascia a disposizione i tavoli del ristorante, e una volta sparecchiato, fino all'una-le due di notte, è tutto un mostrare e scambiare album di francobolli, raccontare storie ed esperienze e, quando a furia di parlare la gola diventa secca, fare una puntata al bar, tenuto aperto appositamente per noi fino a tarda ora (ovviamente le consumazioni si pagano). Nell'ultimo anno, complice la finale di Champions con l'Inter, per vedere la quale l'hotel non era attrezzzato, siamo andati a cena fuori Verona e siccome ci è piaciuto abbiamo continuato anche se l'Inter non c'era più :( ma al ritorno (mezzanotte o giù di lì) abbiamo ancora avuto la possibilità di sederci ai tavoli del ristorante e continuare le nostre chiacchierate. E poi la mattina ci si incontra di nuovo a colazione, si saluta chi parte, ci si dà appuntamento in fiera e per il pranzo. :) Ecco, questa è la mia idea di raduno. Naturalmente, se si vuol fare qualcosa del genere bisognerà pensarci per tempo. Qualcuno dovrà assumersi l'impegno dell'organizzazione e incominciare a contattare gli alberghi possibili almeno un paio di mesi prima del convegno, fissando un tempo limite per l'iscrizione, che sarà presumibilmente dettato dall'albergo, che sicuramente vorrà delle garanzie, e poichè credo nessuno di noi abbia voglia di garantire 30 o 40 camere con la sua carta di credito sarà necessario, come del resto fanno i filatelici, versare anticipatamente l'intero importo del pernottamento (ed eventuale cena presso l'hotel) o almeno una sostanziosa caparra, nelle mani dell'organizzatore che, se non scappa con la cassa :lol: darà poi conferma defiitiva all'albergo. Questo per il momento è tutto, in attesa di sentire le vostre opinioni in merito, e per altri eventuali particolari sui raduni filatelici. petronius oo)1 punto
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Sinceramente non capisco il discorso di G. Aulisio. Forse ho capito male. Un bene culturale inglese è meno importante di un bene culturale italiano, greco o medio orientale...? Quindi ci sono beni culturali di serie A e di serie B o C o Dilettanti..? Non credo che sia la quantità a determinare il pregio di un bene culturale, anzi! Chi ne possiede meno li valorizza di più. E le informazioni inglesi sono più preziose proprio perchè poche. Dirò di più. Una volta, passeggiando per Ravenna, vidi una chiesetta medievale in stato di totale abbandono. La indicai a mia moglie e le dissi: Vedi, se quella chiesetta fosse stata a Walbrzych sarebbe stata il più importante monumento della città... Arka1 punto
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