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  1. dabbene

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/23/11 in tutte le aree

  1. Se per i Gatti di Vicolo Miracoli Verona è musica, è beat, se per altri è l'Arena, la lirica, o Giulietta e Romeo, per i Lamonetiani Verona è la Numismatica. Verona è un refrain, un ritornello che ritorna nei collezionisti numismatici due volte l'anno, di Verona si incomincia a parlare molto tempo prima del Convegno ; tu vai a Verona ? è la classica domanda, stabiliti in quanti si va, si decide in primis dove dormire, e quindi parte la macchina organizzativa, residence, alberghetti,camere ecc. , e come si va ? Treno, auto, e se auto, più siamo e meglio è così dividiamo la benzina, queste sono le prime domande che si pone il Lamonetiano. Il tam-tam intanto inizia sul forum, io vado, forse vado, non vado più, deciderò all'ultimo istante....., ma il Lamonetiano di solito è un cacciatore organizzato e da tempo pianifica le scelte e soprattutto si prepara .....il portafoglio per l'occasione. Il lamonetiano non è uno sprovveduto, è molto astuto, quando si entra al convegno bisogna stare attenti anche " agli amici ", meglio non averli vicini, se capita l'occasione meglio non avere concorrenza attorno ; e allora poichè è astuto, decide che è meglio andare il venerdì perchè il sabato, almeno lo dice lui, non c'è più nulla, hanno preso tutto, ultimamente c'è anche la tendenza di entrare il giovedì con qualche operatore commerciale, così li ho sistemati tutti..... C'è però anche il Lamonetiano accorto, questo li lascia sfogare, arriva la domenica mattina quando sono andati via tutti e i banchetti stanno per chiudersi, dice che questo è il momento propizio, dice sempre lui, le monete quasi te le regalano pur di vendere qualcosa alla fine. Ma alla fine è una festa corale, una festa della Numismatica, il vero raduno nazionale dei Lamonetiani è in verità Verona, arrivano da tutte le città, vengono, qualche volta non vengono, ma poi ritornano, a Verona prima o poi ritornano. E allora li vedi nei corridoi del salone, grandi abbracci, grandi incontri con chi si conosce solo virtualmente sul forum, c'è spirito di corpo, si fa il punto su alcune discussioni, su iniziative varie, su articoli che devono decollare, finalmente l'approccio è reale. Ma il momento di massima coesione e fratellanza arriva al fatidico pranzo del sabato; come dissi in un'altra discussione " davanti a un buon bicchiere di vino " anche il più schivo partecipa al vero momento reale comunitario : lo stare insieme, il parlare di numismatica, del forum, finalmente viso a viso tutti insieme. E' questo il momento in cui si capisce che il forum esiste realmente ed è riuscito alla fine in una delle " sue missioni ", aggregare tante persone non solo virtualmente sotto il segno della Numismatica e creare una simbiosi tra loro. Alla fine persone che si sono viste magari solo per la prima volta si alzano e si salutano come vecchi amici, si ripromettono di scriversi sul forum e di rivedersi al prossimo Verona e nel ripronunciare Verona, il nome della città diventa simbolo non solo numismatico ma di un momento di coesione e conoscenza, il momento della condivisione della nostra passione comune. Per il numismatico Lamonetiano a questo punto Verona diventa magica......, direi quasi un rito, un rito che si ripete e che ci accomuna......, il rito di Verona .
    2 punti
  2. con questa discussione vorrei offrire gratuitamente le mie soluzioni (ma accetto consigli) per "fogli fai da te" per ospitare gli euro raccolti dalla circolazione qui sotto li proporrò appena saranno pronti (prevedo almeno 2-4 fogli a settimana): AUSTRIA: PDF - Visio - AUSTRIA 2002-2003-2004 PDF - Visio - AUSTRIA 2005-2006-2007 FRANCIA: PDF - Visio - FRANCIA 1999-2000-2001 PDF - Visio - FRANCIA 2002-2003-2004-2005-2006 GRECIA: PDF - Visio - GRECIA 2002-2002EFS-2003 PDF - Visio - GRECIA 2004-2005-2006 ITALIA: PDF - Visio - ITALIA 2002-2003-2004 PDF - Visio - ITALIA 2005-2006-2007 ITALIA FOGLI SPECIALI con 2 Euro A e B: Foglio1 - Foglio2 - Foglio3 FINLANDIA: PDF - Visio - FINLANDIA 1999-2000-2001 PDF - Visio - FINLANDIA 2002-2003-2004 PDF - Visio - FINLANDIA 2005-2006-2007 --------------------- 2 EURO COMMEMORATIVI 2 EURO COMMEMORATIVI ToR 2007 2 EURO COMMEMORATIVI EMU 2009 sono chiaramente da stampare ritagliare e bucare e sono compatibili con i fogli 30 caselle standard (UNI30) PS spero siano utili a qualcuno !
    1 punto
  3. Anche io condivido tutto... direi che chi vede il Veronafil si innamora... si innamora della numismatica, dei numismatici, dei dialetti diversi che svolazzano tra i banchi imbanditi di monete, si innamora della gente più disparata che compra una lira della repubblica italiana o un solido antico, ma tutta unita dalla grande passione comune, si innamora talmente tanto che oggi, a nemmeno un giorno di distanza, non vede già l' ora di tornare a respirare l' aria profumata di festa e di metallo che solo a verona si respira per due volte all' anno.
    1 punto
  4. è morto facendo ciò che amava, e certo ogni pilota che arriva a quei livelli, è conscio che ogni volta che va in pista rischia la vita. Una fine dolorosa, ma in un certo senso migliore di altre.
    1 punto
  5. Vorrei ora fare un appunto... "Leggendo tra le righe" mi è sembrato di cogliere una tendenza che non di rado emerge in certe discussioni di questa sezione, ovvero quella di porre sullo stesso piano iconografia della moneta e nome del magistrato. Questa è ovviamente la norma in ambito imperiale ma non lo è in ambito repubblicano. A tal proposito, con i dovuti limiti tipici delle eccessive generalizzazioni, potremmo comunque dire che prima di Silla l'iconografia della moneta rimanda, sul piano cronologico, a soggetti e ad eventi antecedenti la data di emissione e legati al magistrato per tramite gentilizio mentre, nel periodo post-sillano, l'iconografia inizia a riflettere eventi coevi all'emissione e direttamente riconducibili alla persona del monetale. Può sembrare cosa scontata e da poco, ma tale passaggio è estremamente importante. Anche la numismatica testimonia che la res pubblica è vissuta ed è esistita grazie e per le famiglie, trasmettendoci poi quel lento declino dell'ordinamento gentilizio che ne segnò la morte. Per noi è molto difficile inquadrare e comprendere un ordinamento di questo tipo in quanto, dalla tarda repubblica, per tutta la fase imperiale ed anche nella società attuale è l'individualismo a regnare sovrano. Difficile proporre un paragone con un'entità attuale, ma ci provo ugualmente... premetto però che andrò a toccare un tasto piuttosto "scomodo", sperando di non urtare la sensibilità di nessuno. Quanto segue dovrà essere interpretato inquadrando il tutto a livello di fenomenologia sociale, tutto ciò che riguarda la sfera della legalità va ovviamente escluso dal discorso (forse non era neppure il caso di dirlo, ma meglio mettere le mani avanti). Teniamoci forte... una gens repubblicana, a livello di entità sociale e soprattutto di struttura, presenta a mio avviso non poche analogie con un clan mafioso. Al centro di un tale ordinamento vi è una famiglia, un pater familias, esponenti minori della famiglia stessa ed un elevato numero di affiliati e clienti. Si tratta di una famiglia molto allargata, che offre aiuto e protezione in cambio di servigi e sostegno "sociale" e "politico". Nella Roma repubblicana tutto ciò è lecito ed anzi, è la sola realtà esistente. In un ipotetico ambito mafioso, paradossalmente poco dinamico ed unitario a livello di entità complessiva, possiamo ipotizzare che la famiglia A operi nel "settore" 1, la famiglia B nel "settore" 2, la famiglia C che abbia collusioni con le poltrone di potere del palazzo X e la famiglia D con quelle del palazzo Y. Ciascuna di questa famiglie ha avuto, in un remoto passato, un capostipite, primo "mitico operatore dello specifico settore", che ancora oggi è fonte di "prestigio" e che legittima lo status operativo del "clan". Puntando ad apparire come entità complessiva, queste famiglie batterebbero ipotetiche monete la cui iconografia principale mirerebbe a valorizzare l'entità complessiva superiore, ovvero il gruppo di clan, lasciando tuttavia a ciascun responsabile dell'emissione la possibilità di palesare lo status operativo e/o "sociale" della propria famiglia. In tale ottica il monetale della famiglia A porrebbe il numero 1, indicativo del settore ove il suo clan opera ed ha sempre operato, quello della famiglia B un 2, quello della C una X e quello della D una Y. Tali simboli potrebbero anche essere sostituiti da un richiamo al sopra citato "primo mitico operatore dello specifico settore". Tuttavia, come effettivamente sarebbe in un ipotetico ambito "mafioso", in ambiente repubblicano il quadro non è statico e non è unitario. Per conservare il proprio status la famiglia deve mantenere collusioni su larga scala, deve mantenere e gestire clienti ed affiliati. Chi ha potuto contare su un antico "mitico primo operatore" parte avvantaggiato, ma un clan può subire sia scissioni interne che attacchi provenienti dall'esterno ad opera di gruppi emergenti. Scissionisti e nuovi clan devono tuttavia tentare di legittimare la propria posizione, anche a loro serve uno specifico settore operativo ed un prestigioso capostipite. Simboli prima ed intere iconografie poi sono, sulle monete della Roma repubblicana, richiami a queste legittimazioni, mitiche, di fondazione, "operative" o "fattuali". Esiste però una sostanziale differenza, le gentes patrizie più antiche hanno avuto modo di manipolare l'annalistica ufficiale, anche demitizzando tradizioni religiose al fine di storificarle inserendo come protagonisti i primi esponenti della propria famiglia, mentre i nuovi rami scissionisti e le nuove famiglie di potere hanno dovuto puntare su eventi e personaggi di un passato più prossimo. Così, da una parte, alcune famiglie hanno potuto vantare ascendenze divine o ai limiti del divino mentre altre sono riuscite a legittimare, in toni quasi sempre minori, la propria posizione puntando sulla storia più recente e sfruttando episodi o personaggi di differente caratura. Non dimentichiamo che in ottica romana l'essere prediletti dagli dei equivaleva ad una legittimazione del potere "a prescindere"... ed è per questo che sui tondelli non mancano forzature che in alcuni casi ci fanno oggi quasi sorridere. Silla stesso, nobile decaduto, sfruttò tale strada... ma lo fece a livello individuale, qui sta la sostanziale differenza col passato. E' bene sottolineare che il "settore operativo" o meglio il ruolo della gens all'interno del sistema propriamente repubblicano viene sostanzialmente tracciato e mantenuto nel tempo. La numismatica testimonia, in modo più o meno evidente, tracce di questo conservatorismo, sovente individuabile mediante l'incrocio dei tipi monetali con gli scritti annalistici. Ecco alcuni esempi: La Decia era "la famiglia della devotio": http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G45/1 La Cassia, ed anche il ramo dei Cassii Longini, si batteva per la libertà: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G25/1 http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I4/4 ...la libertà del popolo: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G189/1 I Fabii erano prediletti per ricoprire importanti cariche sacerdotali: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G224/1 E, suo malgrado, il portatore per eccellenza di questo conservatorismo gentilizio fu un certo Giunio Bruto: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I3/2 http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I3/1 http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I3/15 Rimarcare ciò che la famiglia è e ciò che la famiglia ha fatto a Roma e per Roma, questa è la sostanza ed il monetale doveva e voleva esternare questa sostanza. Sulla moneta di Gianfranco il responsabile dell'emissione ha voluto sottolineare il trionfo di un antenato, primo legittimo portatore di quell'agnomen che diede vita ad un ramo "scissionista" dei Cornelii. Alla fine fa piacere notare che le ideologie proprie dell'ordinamento repubblicano poco hanno a che fare con quelle di tipo mafioso! ;) :)
    1 punto
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