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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/22/11 in tutte le aree
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Che orrore! Anche il più crudele degli uomini merita rispetto nella morte e invece ci vengono riproposte, più volte nello stesso giornale le immagini orrende di un linciaggio. Il corpo di un essere umano è sacro anche per chi non crede che sia un'immagine di dio. Viviamo in un mondo spietato, ancora caratterizzato dalla legge della jungla, ma la cosa più grave, secondo me, è che stiamo rendendo i nostri giovani insensibili, assuefatti alla violenza, alla morte. Tali spettacoli son ben più osceni della nudità, che tanto scandalizza i benpensanti. Non lamentiamoci poi dei frutti di tali insegnamenti! Protesto contro l'ossessiva ripetizione delle immagini che ci rendono tutti partecipi di un linciaggio.1 punto
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Bellissimi, complimenti, il primo con la prima legenda del nostro catalogo (fiore C I) e il secondo con la seconda legenda (CGI) .... http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV40/1 Cari saluti1 punto
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Dovrebbe essere un double Turnois à la croisette - Villefranche de Rouergue- FRANCISCVS D.G. FRA REX - Troi lis poses deux et un sans trilobe R/ SIT NOMEN BENEDI Croisette dans un quadrilobe annele FRANCISCUS Ier 1525-15471 punto
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Potrebbero essere due Filippo di Cleves PS: tra l'altro sul CNI c'è anche la sigla IC1 punto
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e una devozionale ovale quindi fa pensare al XVIII ma lo ''scalino'' la porta nel pieno XVII stupenda superbio ritrovamento ! :) andrea1 punto
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Ciao Druso Galerio :) Condivido la tua osservazione sull'interpretazione più schietta da dare alla battaglia del Frigido che, quantomeno formalmente, non può essere definita come l'ultima lotta tra cristianesimo e paganesimo. Flavio Eugenio, infatti, nonostante simpatizzasse per la rinascenza del paganesimo, era pur sempre un cristiano. Possiamo però dire, da quanto le fonti ci riportano, che Teodosio si lasciò manipolare dalle pressioni ecclesiastiche ed alla fine faceva ciò che i vescovi gli imponevano. S. Ambrogio, ad esempio, già con Valentiniano II aveva fatto valere il principio secondo cui "se uno legge le Sacre Scritture si accorge che sono i vescovi a giudicare gli imperatori ed un buon imperatore non disprezza l'aiuto della Chiesa, ma lo cerca". Con Teodosio vediamo che la politica nei confronti dei pagani, in un primo momento, risultò ambigua in quanto ad essi non era proibito di effettuare sacrifici ed era solo vietata la divinazione; fu solo nel 391 che venne vietata in modo netto la funzione dei luoghi di culto pagani che di conseguenza vennero chiusi; fu da quel momento che Teodosio interpretò il proprio ruolo come quello di un esatto contrappunto rispetto al passato con un rovesciamento delle persecuzioni in precedenza inflitte dai pagani ai cristiani. Tale sterzata venne operata, indirettamente, proprio da S. Ambrogio che già nel 388 aveva costretto Teodosio a lasciare impunito il vescovo di Nicephorium Callinicum (in Mesopotamia) che aveva fatto incendiare una Sinagoga. Teodosio aveva concesso agli ebrei, fino ad allora, molta liberalità e protezione in nome della stretta amicizia che aveva con il sommo sacerdote Gamaliele VI ed in nome di tale legame era propenso a punire il vescovo mandante di tale persecuzione, ma Ambrogio seppe fargli un buon lavaggio del cervello: rifiutò la celebrazione di Messe finchè non fosse stata revocata la punizione inflitta al vescovo ed annullato l'ordine di ricostruzione della Sinagoga. Nel 390 Teodosio, non avendo ancora capito la lezione di "catechismo", aveva ordinato un'esecuzione in massa per vendicare il linciaggio, avvenuto nel circo di Tessalonica, di un Maestro dei Soldati illirico, pagano, che si chiamava Buterico. Ambrogio rifiutò la Comunione a Teodorico finchè non avesse fatto penitenza e rimediato all'iniziativa contro i Cristiani. Queste vicende ci fanno comprendere quanto Teodosio fosse malleabile ed è il filosofo Zosimo, profondamente pagano, che ebbe a dire: "la nostra epoca (quella di Teodosio) ha rischiato di essere mandata in malora dagli asini". Enrico :)1 punto
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Mah, francamente quello delle 8 neanche l'ho sentito e alle 2:40 a casa non si e' mosso niente e l'impressione in ufficio e' stata che la segretaria chiattona del piano di sopra fosse cascata per terra.1 punto
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indipendentemente dal giudicare se era un Buono o un Cattivo ( non stà a Noi farlo), Concordo col dire che certe immagini o video non vanno resi pubblici. Ciao Massy1 punto
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Complimenti Caio per questa nuova ricerca, la zona della battaglia del Frigido è una zona che conosco piuttosto bene, essendo di Trieste, e vorrei fare una precisazione riguardo le avverse condizioni meteorologiche che portarono alla sconfitta delle truppe di Eugenio, il protagonista è la Bora. Nel secondo giorno di battaglia, le truppe di Arbogaste erano ancora in grado di organizzare una difesa e tentare di recuperare il vantaggio, grazie alla posizione favorevole. Fu in questa fase che si inserì la Bora. Nella valle del Vipacco la Bora può soffiare in qualunque stagione dell’anno, raggiungendo velocità di 80-100 chilometri orari e anche oltre, molto oltre. Era stata la presenza di questo vento a indurre i Romani ad abbandonare una precedente linea di comunicazione lungo la valle e a costruire la strada che s’inerpicava sino a Castrum ad Pirum per giungere a Castra. La direzione della Bora, est-nord-est, faceva sì che soffiasse alle spalle dei soldati di Teodosio e contro quelli di Arbogaste. Gli effetti delle raffiche di vento sono così descritti da Orosio: “I dardi scagliati per mano dei nostri ricevevano una spinta per aria superiore alle forze umane e non cadevano quasi mai se non infliggendo colpi più profondi. Inoltre quel turbine di vento, strappando gli scudi, sferzavai volti e i petti dei nemici”. Il vento, per di più, scompaginava le formazioni di Arbogaste e rigettava indietro le loro frecce. Meglio non lanciare frecce controvento... La croce di Teodosio La croce a forma di di T, come l'iniziale dell'imperatore, è stata innalzata nel 1994, in occasione dell' anniversario dei 1600 anni dalla battaglia che coinvolse l'armata di Teodosio con quella di Eugenio. La croce si trova in cima al villaggio di Vrhpolje, nel punto dove, si dice, Teodosio pregò per il successo finale.1 punto
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Scusate, ma sempre a fin di bene devo fare un'integrazione a quanto sopra riportato: mi sono accorto, sempre BCNN alla mano che Orazio Celentano entra in carica il 21 ottobre del 1636 (pag.10 riga 1) ma poi sempre nella stessa pag. riga 21 trovo maestro di zecca Giovanni Andrea Cavo 6 ottobre 1636. Il Bollettino dice: Il 6 ottobre 1636, avendo pagato mille ducati fu immesso nella carica. Ciò mi fa presupporre che Orazio Celentano sia entrato in carica prima del 21 ottobre o che Giovanni Andrea Cavo dopo il 21 ottobre. Ritornando all'intervento precedente ho riscontrato che la stessa ambiguità è presente nel Tornese del 1635 PR 99 sigla O/C e che anche nel Grano del 1635 PR 62 abbiamo lo stesso problema del PR61 ma a differnza di quest'ultimo il Corpus al n° 756 riporta tale moneta ed indica come maestro di zecca Orazio Celentano. A questo punto carissimi amici, se le monete esistono (io purtroppo non le posseggo :P ) credo che la data dell'entrata in zecca di Orazio Celentano vada rivista.1 punto
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Buona sera a tutti, ho voluto ringraziare prima Eligio per il suo interessamento a questa discussione, dopodichè ecco il motivo di questo intervento: Moneta da un Grano anno 1633 descritta dal PR al n° 61 sigle O/C nel Corpus Vol. XX manca; Ho notato che essi autori nell'elencazione dei Maestri di Zecca sotto il regno di Filippo IV indicano come data della carica di Orazio Celentano l'anno 1636; Mi chiedo allora come è possibile che sul Grano in questione è impressa (modifico e dico è indicata) la sigla O/C ? Bollettino Anno L-LI 1966 alla mano descrivo: 16 novembre 1630 - 24 novembre 1634, in questo periodo è mastro di zecca Lorenzo Salomone; 25 novembre 1634 - 31 dicembre 1634 fu mastro di zecca per breve periodo, a causa della sua morte Gian Carlo Celentano (non sigla); 21 ottobre 1636 - inizi di ottobre del 1636 ( ? ) fu mastro di zecca Orazio Celentano. Come potete ben notare da ciò che si è scritto, Orazio Celentano entrerebbe in zecca non prima del 21 ottobre del 1636, di conseguenza................. :o :o Credo che questo sia uno dei tanti casi "ambigui" da verificare. Ciao Pietro e alla prossima. P.S. per la soluzione dei precedenti post diciamo che ci sto lavorando. ;)1 punto
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La signora ritratta sulle 500 lire è Letizia Savonitto, la moglie dell'incisore Pietro Giampaoli, una foto o un ritratto, cercando in rete, non l'ho mai trovato, posso suggerirti questa discussione a proposito delle "500 lire caravelle" :) http://www.lamoneta.it/topic/79429-gli-stemmi-misteriosi/ Ciao, Exergus p.s. le imbarcazioni al verso sono le tre caravelle di Cristoforo Colombo.1 punto
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Anche un "salve" sarebbe sufficiente... vedo che l'educazione non è il tuo forte.1 punto
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la solita storia: 1) utente trova monetine mister day 2)utente pensa di avere un tesoro e vuole subito il cash 3)utente scopre sito lamoneta dove corre voce ci siano esperti disponibili A GRATIS 4) utente apre decine di discussioni con richiesta del valore della moneta senza neanche preoccuparsi di cosa sia 5) utente si arrabbia molto perche' gli si risponde con ironia che la moneta non vale niente 6) utente pensa che la numismatica sia fatta di furbi che lo vogliono fregare e mette inserzione sul noto sito con prezzi di partenza da capogiro. Secondo voi questi utenti hanno o avranno mai qualche interesse per le amate monetine ?1 punto
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Debbo rappresentare all'illustre collega Bizerba (detto Michele...:)) i miei complimenti e una sincera solidarietà per l'excursus squisitamente tecnico rappresentato nei precedenti post. Medesima solidarietà per essere riuscito il medesimo Michele (detto Bizerba...:)) ad agganciare note tecniche e riflessioni giuridiche...al mondo quotidiano del collezionismo. Infine esprimo nei confronti di Dabbene solidarietà e merito per aver tracciato una concreta e sapiente via di uscita alla diatriba, sempre nel merito del collezionismo privato che sarebbe ormai disponibile alla migliore collaborazione nei confronti della fruizione di un patrimonio minuziosamente e sapientemente salvaguardato e custodito (dai medesimi collezionisti). Dall'unione del pensiero espresso dall'ottimo Bizerba e dalle note rappresentate da Dabbene - peraltro intelligentemente introdotte da Paleologo - credo sia ipotizzabile un futuro più sereno e produttivo per il collezionismo numismatico. In tal senso attendiamo che si inizi a lavorarci tecnicamente e propositivamente, così da pervenire ad una riforma/bonifica dell'approccio oggi cogente (vigente): chiaramente improntato a non voler mollare l'osso e ad una sorta di caccia alle streghe. Possiamo per altro verso riconoscere ad Aulisio un cristallino desiderio di salvaguardia del nostro patrimonio storico ed archeologico che fa onore al medesimo. Al riguardo mi consento di muovere due sole riflessioni di estrema concretezza. - 1) La numismatica e i relativi ambiti sono terreni estremamente difficili sia sotto il profilo tecnico, che quello culturale...ancora di più sotto l'aspetto ambientale. Il purista dovrebbe abbandonare il collezionismo non appena se ne accorge...a voler essere estremamente coerente. Una qualunque persona avveduta, navigata e pragmatica...idem, anche se per motivi non necessariamente etici e deontologici, ma per evitare delusioni, seccature e possibili remissioni. Infatti ciò accade...più spesso di quanto si pensi. Di qui, anche, deriva il relativo scarso numero di appassionati, almeno in Italia. E non è un bene...anzi! Trattasi tuttavia di una situazione che porta ad una sorta di sterile nichilismo che, l'ottimo Aulisio comprenderà...non è nemmeno nell'interese della numismatica colta e scientifica, atteso che: lasciare le monete ai soli specialisti dello Stato non credo sia la migliore soluzione possibile...purtroppo. Uno dice: e perchè mai? Perchè siamo in Italia...grande e complesso paese di difficile comprensione, come gli studiosi anglosassoni stigmatizzano con analisi stringenti e provate ;). Caro Aulisio...Lei sa perchè nei monetieri pubblici italiani (escludiamo il Vaticano) è molto difficile trovare delle monete veramente importanti o di buona/grande conservazione (cioè godibili artisticamente e/o storicamente)? Si dia una risposta e non costringa me a darla...si, ecco, è quella giusta! Lei sa quante monete - da sempre - si sono perse purtroppo e distrattamente, dopo essere state ritrovate? Lei sa quante monete catalogate non si ritrovano o non sono quelle originali uscite dallo scavo...naturalmente solo perchè sono troppe e si possono perdere, disguidare, rovinare in quanto cadono per terra...si cancerizzano per l'umidità o finiscono in altri magazzini e contenitori, non per altro. E quante monete sono state decontestualizzate in corso di scavo...naturalmente perchè sfuggite al saggino ed al pennello od alla rete di filtraggio...o perchè smarrite immediatamente dopo lo scavo. Lei sa quante monete, pur di relativa conservazione e non sempre di autentico interesse giacciono nei sotterranei di istituti pubblici?...Sono decine e decine di migliaia e non si sa bene cosa stiano a fare...perse ed immobili nell'oscurità e nell'umidità. Vede...non se ne esce mica in questo geniale paese fatto di talenti individualisti...che non per niente hanno dato luogo al Rinascimento. 2) Se vogliamo, per converso incentivare e bonificare (in tutti i sensi) la numismatica...io tralascerei il passato...tanto non possiamo cambiarlo. Peraltro sembra che nell'ambito internazionale vi sia un grande fervore ed una messe di nuovi appassionati a tutti i livelli...che propiziano un rilancio della numismatica. Dalla nuda terra esce ormai poco materiale per vari motivi, compreso l'esaurimento dei ritrovamenti sporadici e superficiali. Tutti ormai ci vanno con i piedi di piombo, ben consapevoli di potersi cacciare nei guai. Questo Forum è al riguardo coerente e correttamente allineato al rispetto delle norme. Credo che i tempi siano maturi per dar corso tecnicamente a qualcosa di nuovo, probabilmente migliore, che si ripercuoterebbe positivamente su tutto l'ambiente e questo Sito si adopera perchè ciò accada. Incentiviamoci e lavoriamoci su...ecco il da farsi. Grazie per l'attenzione.1 punto
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Buona sera a tutti. L'Associazione Numismatici della Sardegna torna a tediarVI ..( con uno studio del sottoscritto su un aspetto poco o per nulla noto sulla data di decorrenza del corso legale della moneta da centesimi 20 di nichelio misto, coniata a nome di Umberto I. Lo studio prende le mosse dalla scoperta di un Decreto Ministeriale che anticiperebbe la decorrenza del corso legale della moneta di alcuni giorni rispetto alla decorrenza stabilita dal Regio decreto 26 aprile 1894, nr. 161. Grazie alla collaborazione tecnica di incuso che ha consentito di caricare lo studio qui: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/docs/201110/Nichelinopdf.pdf ora potete darci un'occhiata tutti. Non siate troppo severi e fatemi sapere cosa ne pensate... Saluti. Michele1 punto
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Scusami ma non sono completamente d'accordo con te sul fatto che i difetti sono noti a tutti i numismatici. Non credo che il piu' informato dei collezionisti sia informato su tutte le varianti di conio, piccoli difetti, mancanza di firme incisori, data, o altri particolari. Credo che il mondo collezionistico sia fatto di tappe. Si impara pian piano, a volte prendendo delle fregature, a volte magari facendo qualche piccolo affaruccio per colmare i nostri vuoti in collezione. Non mi sento proprio di condividere il tuo pensiero...non si puo' incolpare chi, magari, anche ingenuamente, crede di portarsi a casa un pezzo raro. La colpa secondo il mio modesto parere e' di qualche farabutto che di questa ingenuita' e anche della buona fede delle persone ne fa un'arma per guadagnare in modo losco e illecito. :ph34r:1 punto
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