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  1. Exergus

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  2. giulira

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  4. villa66

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/21/11 in tutte le aree

  1. Salve a tutti. Apro questa nuova discussione per trattare di un nuovo personaggio la cui vicenda mi ha incuriosito alquanto. Spero che anche questa sia di vostro gradimento. :) <<Che cosa ti basta, se Roma non basta?>> (Lucano, Farsaglia). Una figura scomoda. Di Flavio Eugenio si conosce molto poco. Di certo si sa che nacque intorno al 345 d.C. circa e praticò degli studi approfonditi fin dalla giovinezza che non solo gli aprirono la mente e l'animo, ma gli garantirono una stabile carriera culturale iniziata come maestro di grammatica latina e di retorica. Sotto Valentiniano II occupò la carica di magister scriniorum, ovvero capo della cancelleria. Proprio a causa della sua vasta cultura potè occuparsi della corrispondenza imperiale e della redazione di documenti ufficiali, rimanendo negli ambienti più vicini alla corte. Valentiniano II, però, morì il 15 maggio del 392 d.C. in circostanze poco chiare: fu, infatti, trovato impiccato ad un albero nei pressi di Vienne, in Gallia. La morte dell'Imperatore d'Occidente portò lo scompiglio nel suo regno e il sospetto nel cuore di Teodosio I, Imperatore d'Oriente. A questo punto, per ovviare alla critica situazione di stallo che si andava costruendo, Flavio Arbogaste, generale franco e influente personalità durante il regno del defunto Valentiniano, elevò alla porpora, nella città di Lione, il nostro Eugenio. Era il 22 agosto del 392 d.C. Grazie all' indispensabile appoggio di questi, il nuovo Imperatore d'Occidente si guadagnò l'appoggio delle tribù dei Franchi nominando magister militum, capo dell'esercito, lo stesso Arbogaste. Teodosio non lo riconobbe mai come legittimo imperatore di Roma, ciononostante Eugenio non si diede per vinto: mandò più volte dei messi alla corte orientale cercando in tutti i modi, sempre legalmente, di farsi accettare anche dal collega che, purtroppo, respinse tutte le sue richieste e le sue pretese. Quindi, fu bollato come usurpatore. Visto che non si riusciva a trovare un compromesso con Teodosio, Eugenio si dedicò alla cura dell'apparato burocratico romano che rinnovò totalmente. Essendo un uomo di cultura questa fu al sua prima preoccupazione, lasciando le incombenze militari all'amico Arbogaste. Grazie ai suoi precedenti studi, l'Imperatore/usurpatore fu molto tollerante nell'applicare i suoi provvedimenti. Egli, infatti, era di religione cristiana, ma non impedì la rinascita del filone pagano all'interno dell'Occidente da lui governato. Ai vertici della macchina statale troviamo, quindi, pagani come Virio Nicomaco Flaviano che tornò ad occupare il ruolo di Prefetto del Pretorio per l'Italia toltogli in precedenza a causa dell'emissione di editti anti-pagani. Flaviano era inoltre amico e correligionario di Arbogaste e quindi la sua rimessa in auge fu alquanto attesa e scontata. Eugenio, tollerando la presenza dei pagani nei suoi territori, in barba agli editti sopracitati, fece riaprire anche alcuni luoghi di culto come il tempio di Venere e Roma e fece restaurare l'altare della Vittoria nella curia romana. Come se non bastasse i pagani ritornarono definitivamente al potere in questo periodo grazie anche alla concessione da parte di questo Imperatore di celebrare apertamente le festività religiose non cristiane. A questo punto la politica lasciò il passo alla religione e la risposta dei cristiani non si fece attendere: Sant'Ambrogio, il potente vescovo di Milano, lasciò la sua città all'arrivo della corte di Eugenio e Teodosio I, suo acerrimo nemico, intensificò le persecuzioni contro i pagani e proibì la professione della loro fede nei territori di sua competenza. Come mossa finale nominò suo figlio Onorio, intorno agli inizi del 393, Augusto d'Occidente, volendo togliere di mezzo anche dal punto di vista politico, lo scomodo Eugenio che si rivelò l'opposto di ciò che rappresentava Teodosio in Oriente. Alla luce di questi fatti il governo dei due Augusti non sarebbe mai potuto essere pacifico e unanime. Lo stesso Arbogaste capì che la diplomazia aveva fallito e che la parola, adesso, sarebbe passata inevitabilmente alle armi. Conclusa una veloce pace coi Germani renani, il generale franco si preparò per la guerra civile: nella primavera del 394 Teodosio, a capo di un numeroso esercito, si diresse verso Occidente con l'intenzione di eliminare una volta per tutte Eugenio, il cui esercito era guidato da Arbogaste. I due schieramenti si incontrarono nei pressi del fiume Frigido: entrambi godevano del supporto di alleati barbari, Eugenio di quello dei Franchi e Teodosio di quello dei Visigoti. Ne risultò una battaglia campale: l'Imperatore d' Occidente attaccò subito i nemici servendosi degli alleati che, però, furono respinti. In questa prima fase la difesa organizzata da Arbogaste ed Eugenio aveva funzionato: l'Oriente aveva subito moltissime perdite e i loro alleati furono costretti a retrocedere. Fiduciosi dei loro progressi, i reggenti dell'Occidente mandarono dei distaccamenti ad accerchiare le truppe di Teodosio, lasciando, però, degli spazi tra le loro postazioni. Ciò non sfuggì alle truppe orientali che approfittarono delle cattive condizioni metereologiche che imperversavano in quel giorno e attaccarono gli occidentali nei loro punti deboli. Fu la catastrofe. Per Eugenio ed Arbogaste non ci fu più nulla da fare. Il loro destino era segnato. Era il 5 settembre del 394 d.C. quando il generale franco si tolse la vita per non cadere in mano nemica. Eugenio fu invece catturato e portato al cospetto di Teodosio I che, considerandolo un usurpatore, lo condannò a morte. Flavio Eugenio, Augusto d'Occidente, fu decapitato il giorno dopo la battaglia, il 6 settembre del 394 d.C.
    2 punti
  2. la solita storia: 1) utente trova monetine mister day 2)utente pensa di avere un tesoro e vuole subito il cash 3)utente scopre sito lamoneta dove corre voce ci siano esperti disponibili A GRATIS 4) utente apre decine di discussioni con richiesta del valore della moneta senza neanche preoccuparsi di cosa sia 5) utente si arrabbia molto perche' gli si risponde con ironia che la moneta non vale niente 6) utente pensa che la numismatica sia fatta di furbi che lo vogliono fregare e mette inserzione sul noto sito con prezzi di partenza da capogiro. Secondo voi questi utenti hanno o avranno mai qualche interesse per le amate monetine ?
    2 punti
  3. Ritornando allo "stemma Y"... Intanto io ci vedo "una cosa del genere": poi cercherò di addurre qualche argomentazione che potrebbe, a mio avviso, giustificare la presenza di Pegaso sulla prima moneta in argento della Repubblica Italiana, senza pretendere di avere la verità in tasca. Su Wikipedia le notizie riguardo Giampaoli sono scarne, ma questa potrebbe essere significativa: "Soldato nella Grande Guerra, fu fatto prigioniero e deportato in Ungheria. Qui, da un altro prigioniero russo, apprese i primi rudimenti dell’arte incisoria." Grazie alla segnalazione di un amico, ho scoperto che: "Lo stemma della Regione Toscana è costituito dal "Pegaso" tratto da una medaglia attribuita a Benvenuto Cellini, in colore nero su bianco, inserito in uno scudo sannitico con colore di fondo rosso, sormontato dalla scritta REGIONE TOSCANA" "Il Pegaso del Cellini fu scelto, per la sua origine mitologica, dal segretario del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale (C.T.L.N.) quale simbolo della libertà del popolo italiano. Il Pegaso, insieme a Perseo e Bellerofonte, rappresenta l'eroe che costruisce la pace, combatte il caos e il male e propone valori positivi" http://www.comuni-italiani.it/09/stemma.html Ritengo improbabile, per non dire impossibile, che Giampaoli non ne fosse a conoscenza. Grazie dell'attenzione, Exergus p.s. dite pure quello che vi pare, vi pregherei solo di evitare commenti del tipo: "A me sembra un canguro, Giampaoli sognava di andare in 'Australia" :)
    1 punto
  4. Io non ho parlato di puntare il dito contro nessuno però... semplicemente credo si possa esporre un fatto... io ho comprato questa moneta da tizio che mel' ha venduta al doppio del suo prezzo, io ho visto sul giornale che tizio tenta di vendere una moneta al triplo del prezzo reale... qualcuno tirerà le somme.... non è un giudizio... forse però è una lista è nera... Secondo me c'è troppa chiusura verso l' argomento... quando Cigoi vendeva i suoi falsi per il mondo, in molti se ne erano accorti, ma nessuno prendeva parte contro di lui perchè era un' autorità del tempo e perchè non si poteva parlare male di Luigi Cigoi tra brave persone, una persona l' ha fatto ed è grazie a Kunz se oggi i falsi Cigoiani sono un numero decentemente ridotto.... credo che se c'è una comunità numismatica, quella debba lavorare proprio per tutelarsi... e sta a chi ha le capacità, secondo me, mettere in guardia tutti gli altri... questo non vuol dire assolutamente che oggi debba nascere una discussione con il titolo "non comprate più da tizio"... ma almeno fare presente che tizio ha cercato di imbrogliarmi! e se proprio il nome di tizio non si può fare (credo che comunque si possa), almeno capiamoci, come in questa discussione in cui il nome dell' impresa non è scritto in lettere ma è palese... così si cresce insieme e ci si tutela a vicenda, perchè nello specifico, se lui ha fregato una persona, adesso non fregherà più nessuno di questo forum credo!
    1 punto
  5. Argomento divertente! Ecco la voce nel mio notebook per questa 500-markkaa: Anche se non il primo di questo tipo (c.18,500 erano datate 1951), i pezzi di 500-markkaa 586.500 datato 1952 come questo una sono essenzialmente la prima delle Olimpiadi monete commemorative del mondo moderno. Secondo un Concorso del Mondo Monete Commemorative, da Thomas W. Becker, un "prototipo della moneta è stato progettato nel 1939." Dopo la capitale giapponese di Tokyo era dimesso come host pianificata dei giochi estivi 1940, capitale della Finlandia, Helsinki, divenne la scelta successiva. Ma i sovietici invasero la Finlandia nel 1939, WWII cominciò, e sono stati annullati i giochi olimpici del 1940. Come questo 1952 500-markkaa illustra, però, il design di ‘39 moneta ha fatto ottenere finalmente un'occasione per celebrare un'Olimpiade, anche se era una dozzina di anni più tardi del previsto. (Il primo commemorativa olimpico invernale è il 1964 50-scellino austriaco, quello con il saltatore con gli sci). :) v. ------------------------------------- Fun topic! Here is the entry in my notebook for this 500-markkaa: Although not the first of this type (c.18,500 were dated 1951), the 586,500 500-markkaa pieces dated 1952 like this one are essentially the first of the modern world’s Olympic commemorative coins. According to a Pageant of World Commemorative Coins, by Thomas W. Becker, a “prototype of the coin was designed in 1939.” After the Japanese capital of Tokyo had resigned as the scheduled host of the 1940 summer games, Helsinki, Finland’s capital, became the next choice. But the Soviets invaded Finland in 1939, WWII began, and the 1940 Olympic games were cancelled. As this 1952 500-markkaa illustrates, though, the ‘39 coin design did finally get an occasion to celebrate an Olympics, even if it was a dozen years later than planned. (The first Winter Olympic commemorative is the 1964 Austrian 50-schilling, the one with the ski jumper.) :) v.
    1 punto
  6. Ho sempre saputo che gli stemmi sono 19, in realtà gli stemmi sembrano 21... ne sapete qualcosa? X Y Ciao, Exergus :)
    1 punto
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