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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/24/11 in tutte le aree
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Parto con l'Osservatorio Rarità. Scusatemi se ho anticipato un po' i tempi, ma mi sembra che sia un progetto utile al forum e mi sembra altrettanto utile parlare di questo progetto in un'unica discussione, come ampliarlo, come procedere, cosa togliere. Inserisco la tabella che a mio avviso servirà da riferimento, ciò non toglie che chiunque possa inserirne un'altra giudicata migliorativa alla mia. Lo schema si chiama MONETE RARE mod1, dato che la prima scheda era riferita esclusivamente a monete con una tiratura max di 2.000.000 di pezzi mentre ora, come già diceva pier75, è stata sistemata con le monete a tiratura di 5.000.000 di pezzi, le celle con le monete a tiratura più alta di 2.000.000 di pezzi sono state colorate diversamente dalle altre. Mi aspetto che tutti partecipano a questo nuovo progetto. In questo post e nel successivo, TROVATE CARICATO DIRETTAMENTE IL FILE IN EXCEL SENZA COLLEGAMENTI ESTERNI !! TROVERETE I REGOLAMENTI AGGIORNATI SU COSA POSTARE E COSA NON POSTARE ALL'INTERNO DEL FILE NELLA PAGINA "REGOLE" N.B. Le news non sono altro che monete anche di alta tiratura che non sono mai state trovate/segnalate all'interno di questa discussione. All'interno del file troverete tutte le monete già segnalate con il nome di chi ha fatto il ritrovamento, tutte le monete non ancora segnalate possono essere inserite in questa discussione. Tutti i ritrovamenti dovranno essere postati con il seguente form: Taglio: Nazione: Anno: Tiratura: Città: Condizioni: Al ritrovamento, per essere poi inserito nel file, dovrà essere allegato una foto con a lato il nick di chi ha trovato la moneta, non verrano considerate le foto "prelevate" da internet NUOVE REGOLE 2024 come pubblicare.pdf 2024 commemorative AeB.pdf 2024 regole.pdf 2024 estero.pdf 2024 regole1.pdf1 punto
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Salve a tutti. Questa volta l'oggetto della nostra discussione non è un personaggio poco conosciuto o che ha fatto grandi cose. Vorrei, infatti, affrontare un argomento ancora tutt'oggi dibattuto e tutt'altro che chiuso. Ma, per capire la conclusione di questo mio piccolo intervento, bisogna analizzare bene la storia di due legioni che hanno servito Roma e i suoi generali. LEGIO V MACEDONICA Legione di origni incerte, forse composta per volere di Pompeo Magio. Passò agli ordini di Giulio Cesare prima del 4 aprile 46 a.C., dato che si hanno notizie della sua presenta durante la battaglia di Tapso, in Africa, dove i cesariani sconfissero i pompeiani che, grazie ad un patto di alleanza col Re Giuba I, disponevano anche di elefanti. Molto probabilmente la legione si distinse nel combattimento contro questi pachidermi e di qui deriva un suo ipotetico simbolo: l'elefante, appunto. Gli emblemi "ufficiali" erano l'Aquila accompagnata dalla Vittoria alata e il Toro (foto sopra). Il suo appellativo era "Urbana", perchè, molto probabilmente, era composta da reclute provenienti dall'Urbe, la capitale Roma, e messi agli ordini del Console Caio Vibio Pansa intorno al 43 a.C. come guarnigione di difesa alla Città durante la guerra civile tra C. Ottaviano e M. Antonio. Si sa per certo che la V legione era di stanza in Macedonia (da cui deriva il suo appellativo più famoso e usato di "Macedonica") nel 44 a.C. e che fu sconfitta da Ottaviano durante la battaglia di Philippi ( 4 e 23 ottobre 42 a.C) dato che si era schierata con i cesaricidi. Partecipò anche alla battaglia di Azio nel 31 a.C. e, successivamente, fu adoperata prima nei Balcani e poi in Oriente (forse Galatia) per partecipare alla restituzione delle insegne militari perse dall'esercito di Crasso a Carrhae. Ma, cosa molto importante ai fini della nostra ricerca è sapere che la Legio V fu per la prima volta in Oriente agli ordini di M. Antonio durante la sua spedizione contro i Parti (36-35 a.C.). Prese parte anche alla campagna partica condotta da Corbulone e, nel 66 d.C., intervenne allo scoppio della prima Guerra Giudaica militando agli ordini dell'allora generale Flavio Vespasiano. Alla fine della Guerra e dopo l'anno dei quattro imperatori, la Legio V Macedonica si trasferì in Moesia. Combattè contro i Daci sotto Traiano e nuovamente contro i Parti sotto Lucio Vero, contro i Marcomanni, i Sarmati e i Quadi sotto Marco Aurelio, per poi passare al servizio di Settimio Severo dopo essere stata agli ordini di Pescennio Nigro e Clodio Albino. Quando la V sconfisse un esercito di mercenari in Dacia, nel 185 o nel 187, ricevette il titolo onorifico di Pia Constans ("Pia e affidabile") o Pia Fidelis ("Pia e leale"). Pur restando di stanza a Potaissa per tutto il III secolo, la V Macedonica combatté in diverse occasioni, guadagnandosi onori ed encomi. La V Macedonica fu probabilmente distrutta nella battaglia di Yarmuk (636) contro gli Arabi. La moneta emessa da M. Antonio per la Legio V Macedonica (?): 1) AR Denario di M. Antonio, zecca itinerante, battuta intorno al 32-31 a.C. Al D/ Nave pretoria con la legenda ANT. AVG. III VIR. R.P.C. Al R/ Aquila legionaria tra due stendardi con LEG V. Rif.: Craw., 544/18; Bab., 110; Syd., 1221. Bisogna dire che generalmente la legione per cui furono coniate queste monete è riconosciuta come V Macedonica, ma non tutti gli studiosi sono d'accordo. Quest'ipotesi fu appoggiata anche dallo Gnecchi. Ma io ho avuto qualche dubbio in merito a quest'affermazione: infatti, la serie legionaria di M. Antonio è databile tra il 32 e il 31 a.C., cioè il periodo più prossimo alla battaglia di Azio (31 a.C.). Ora, sappiamo che la Legio V Macedonica (che all'epoca dell'invasione partica di Antonio non si chiamava ancora così) partecipò solo precedentemente ad una campagna militare sotto il comando dello stesso Antonio tra il 36 e il 35 a.C. Quindi, mi chiedo, se all'epoca della battaglia di Azio la V Macedonica militava per C. Ottaviano, come poteva M. Antonio emettere questi denarii per una legione a lui ostile? Oltre all'incongruenza storica c'è anche quella cronologica: campagna partica, unica occasione in cui la Legio V fu condotta da Antonio => 36-35 a.C.; serie legionaria di Antonio => 32-31 a.C. Per non ribadire, poi, il fatto che la Legio V parteggiava per Ottaviano ad Azio. Quindi, l'ipotesi dello Gnecchi non mi sembra del tutto plausibile. Bisogna, allora, andare avanti e cercare un'altra Legio V per cui furono battuti questi denarii tra il 32 e il 31 a.C. Infatti: LEGIO V ALAUDAE. Nota anche come V Gallica fu creata da Giulio Cesare nel 52 a.C. I suoi soldati provenivano dalla gallia Transalpina. Il fatto che fu soprannominata Alaudae lo si deve alla cresta di origine celtica che portavano sugli elmi. Riconosciuta dal Senato, prese parte prima alle guerre galliche e poi trasferita in Spagna. A Tapso diede grande prova di valore: si racconta, infatti, che nel corso della suddetta battaglia, dopo aver sostenuto e respinto con sommo coraggio un attacco di grandi pachidermi africani, alla stessa fu dato come simbolo, proprio l'elefante. La V Alaudae combatté poi per Marco Antonio dal 41 a.C. al 31 a.C. e, probabilmente, prese parte alla battaglia di Azio. Dopo il suicidio di Antonio, la legione entrò a far parte dell’esercito di Augusto (30 a.C.). Dopo la battaglia di Azio fu posizionata prima nella Gallia Aquitania e poi lungo la frontiera renana dal 19 a.C., dove rimase e combatté fino a circa il 69 d.C. in numerose guerre. Nel 69 prese parte alla prima battaglia di Bedriaco nel corso della guerra civile, dalla parte di Vitellio. Incerta è la data di scomparsa di questa legione, che sembra sia stata distrutta o durante la campagne daciche di Domiziano (nell'86), oppure pochi anni più tardi ad opera dei sarmati Iazigi nel 92 durante la seconda fase della guerra suebo-sarmatica. CONCLUSIONE Mettendo a confronto quanto detto fino ad ora credo sia più credibile affermare che i denari LEG V di M. Antonio furono emessi per la Legio V Alaudae e non per la V Macedonica, proprio per i motivi che ho avuto già modo di esporre: 1) l'unica spedizione effettuata dalla Legio V Macedonica agli ordini di Antonio risale al 36-35 a.C., mentre la moneta in questione è stata battuta tra il 32 e il 31 a.C. (incongruenza cronologica); invece la Legio V Alaudae fu fedele ad Antonio per un periodo compreso tra il 41 e il 31 a.C.; 2) la Legio V Macedonica fu inglobata nell'esercito di Ottaviano dopo la disfatta di Filippi (42 a.C.), quindi nel 32-31 a.C. non poteva assolutamente parteggiare per Antonio, dato che era sotto il comando di Ottaviano. Quindi Antonio non avrebbe certo battuto moneta per una legione avversaria (incongruenza storica). La Legio V Alaudae, per contro, avendo combattuto per Antonio nel periodo suddetto (41-31 a.C.) e fu assunta da Ottaviano solamente nel 30 a.C. In questo caso, Antonio avrebbe potuto benissimo coniare monete per la sua Legio V (Alaudae, però). Bibliografia e fonti: Manuale Hoepli compilato da F. Gnecchi dal titolo "Monete Romane" - Milano 1896; Wikipedia: Legio V Macedonica; Legio V Alaudae. L'immagine della moneta è tratta dal sito di Moruzzi Numismatica.1 punto
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Dicci dicci :) Amici tutti, finalmente il libro è alle stampe. E' stata una bella impresa ma con estrema soddisfazione ci tengo a dirvi che ci siamo. Ho rivisto settimana scorsa le bozze e ho dato gli ultimissimi ritocchi prima che iniziasse la rilegatura della copertina. Posso anticiparvi alcune cosette. Innanzitutto ho cercato di dare ancora più attenzione ai dettagli: la definizione delle immagini è senza dubbio tra le migliori che si possa avere attualmente in commercio. Alcune monete sembrano addirittura in 3D! questo grazie alla modalità di stampa di ultimissima generazione utilizzata. Secondariamente, come immagino già sappiate, questo libro comprende tutte le monete di questa zecca, dal medioevo all'unità d'Italia. Oltre 500 monete illustrate e descritte con svariati ingrandimenti di dettagli, al fine di meglio comprendere le particolarità significative di alcune monete. L'interessenza e la frequentazione assidua di alcuni "veterani" della numismatica mi hanno fatto scoprire particolarità e aneddoti, ai più sconosciuti, relative alla storia delle monete di questa zecca (e della loro rarità). Il riferimento alle più importanti aste numismatiche del secolo scorso (Santamaria, Ruchat, Ratto ecc) impreziosiscono senza dubbio la descrizione di alcuni importanti pezzi. Ho cercato di dire qualcosa di nuovo, forse ancora non approfondito in precedenza sulle monete fiorentine, mantenendo comunque il riferimento diretto con le più importanti monografie di questa zecca (cfr. Bernocchi, Galeotti, Di Giulio ecc.). Credo sia un buon lavoro... perlomeno l'impegno e il tempo dedicati alla stesura di questa monografia sembrerebbero suggerirlo (4 anni). Poi mi direte voi... Spero di vedervi in molti alla presentazione e di conoscervi personalmente qualora non vi abbia già conosciuto in passato. Alessio1 punto
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Guardando la base d'asta di 55.000 euro di Inasta numero 37 si può capire la rarità estrema del pezzo... Complimenti ancora per l'acquisto pinky , veramente un pezzo di storia dei Savoia e Italiana del '400... Che tutto il mondo ci invidia oo)1 punto
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Una moneta come questa meriterebbe delle foto migliori. Si tratta di un ducato di Carlo I Al D/ + KAROLVS DVX SABAVDIE PC- Semibusto del duca con berretto e corazza, volto a destra, entro cordoncino liscio Al R/ + SIT NOMEN DOMINE BENEDICTVM - Scudetto sabaudo inclinato con elmo cimiero e lambrecchini tra due nodi in palo, ento cordoncino liscio. AU mm 23 g 3,45 CNI 13 Biaggi n196 Cudazzo 224 R 10 PC è la sigla del maestro Pierre Baligny, operante a Chambèry. Questa tipologia riinisce in sè tre caratteristiche: lo scudo crociato di Amedeo V, il cimiero con testa leonina di Amedeo VI e la legenda dei grossi di Amedeo VII. Secondo Promis i ducati con ritratto hanno sostituito quelli con il duca a cavallo a partire dal 1485, quando variò il rapporto tra oro e argento.1 punto
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