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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/15/11 in tutte le aree
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In effetti questa moneta euro è indifendifile. Veramente brutta. Non che io non sia disposto a cambiare idea se qualcuno mi offrisse una chiave di lettura che mi consentisse di apprezzarla. Per come la vedo ora, semplicemente mi chiedo come possano aver approvato un disegno tanto avvilente.1 punto
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Grazie Illyricum :) Anche se è solo un'ipotesi potrebbe essere una imitazione di questa tipologia "ufficiale": << Tetricus II. Romano-Gallic Emperor, AD 273-274. Antoninianus (19mm, 2.77 g, 6h). Colonia Agrippinensis (Cologne) mint. 7th emission, early AD 272-mid/late 273. CP IV ESV TETRICVS CAES, Radiate and draped bust right / SPE-S AVGG, Spes advancing left, lifting dress and holding flower. RIC V 270; Mairat 453; AGK 9a.>> Infatti: 1) come ha detto grigioviola la legenda del D/ è incompleta e mancante delle lettere iniziali C P. In questo modo la legenda inizierebbe con IV, come nella presente imitativa. Inoltre ho notato che la medesima legenda termina con una S, in piena compatibilità con l'esemplare sopra descritto che finisce con il titolo di CAES; 2) al R/ l'abbreviazione AVGG è concentrata solo su un lato della moneta, quindi non è spezzata a differenza della parola SPE-S, dal lato opposto, in piena compatibilità con l'esemplare illustrato. Spero che questa mia idea sia di qualche utilità. :)1 punto
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Personalmente sono d'accordo nel differenziare la rarità in base alla conservazione: molte monete, infatti, sono relativamente comuni alle basse conservazioni, ma diviene un'impresa trovarne in buone condizioni.1 punto
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A titolo di esempio, posto questo esemplare da 1 lek 1926 zecca di Roma, preso in un mercatino a 2 euro.1 punto
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La moneta è effettivamente rara, ma la conservazione è assai scarsa. C'è da dire che si tratta di una tipologia poco ricercata e per questo non costa molto. Ne ho due in collezione, in migliore conservazione di questa, pagati 1 euro e 2 euro. L'unico catalogo che riporta queste monete, insieme alle altre monete albanesi del periodo è il Montenegro, ma le sue quotazioni, come è noto, sono esagerate. saluti1 punto
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Tra l'altro, questa particolare vicenda è stata recentemente romanzata: di solito non leggo romanzi storici, ma questo non è poi malaccio. Alcune di queste monete di Quieto sono decisamente ben fatte, specie se consideriamo che era un usurpatore....alcune "ufficiali" di Gallieno che ho visto risultano - almeno dalle foto - qualitativamente meno curate. Ma mi pare che accada lo stesso anche per l'altro usurpatore dell'epoca, Postumo: le più belle mi sembrano proprio le sue.1 punto
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Salve. M chi dovrebbe avere paura non é chi "denuncia " il fatto ma chi lo commette o no, perché senno si rasenta l' omertá . Mi spiego se un venditore ha 2000 Feedback positivi e per caso stá vendendo una moneta che potrebbe essere o lo é falsa bé in questo caso si tratta di un errore del venditore. Ma se uno ha aperto da poco un profilo e inserisce diverse monete false bé li sicuramente chi deve avere paura é lui perché é un truffatore. Io dico solo di fare una lista con questi nominativi ma in un paese civile, nel senso ci educazione civica, bisognerebbe denunciare alle autoritá competenti la tentata truffa. Certo la cosa dovrebbe essere seguita da un curatore che dovrebbe verificare caso per caso i vari utenti sospetti e solo lui avrebbe facoltá di inserire i nominativi con i numeri delle inserzioni sospette e magari le foto che sono state inserite dal venditore come prova di reato. Si reato perché la truffa é un reato e quando uno cerca di vendere qualcosa per qualcos'altro sta commettendo un reato, no tu che cerchi di denunciare il fatto. Capisco che questo non ha nulla a che fare con la numismatica ma abbiamo nel sito una sezione apposta "legislazione" perché non chiedere lumi a loro?1 punto
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Un sincero e sentito grazie, Caio Ottavio, per questo tuo formidabile e prezioso lavoro. :) Non è affatto facile trovare notizie così dettagliate su un personaggio dell'antichità come Quieto ed averle a disposizione in una discussione così interessante e bella da leggere, corredata poi di una raccolta di monete tanto esemplare, è un'opportunità conoscitiva che va a favore di tutti e ti dà grande merito. :) Una piccola curiosità che ho trovato, mosso dalla curiosità che il tuo scritto mi ha motivato, è che Ballista si chiamava Callisto ma gli era stato dato quell'appellativo dal nome di un modello molto potente di catapulta. Come si dice: un nome un programma :D Enrico :)1 punto
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Ciao Caio Ottavio e complimenti. Trovo che la discussione sia veramente interessante ed esposta in modo molto esauriente, da vero storico. Bravissimo! :clapping: :clapping: :good: Spero di leggerne presto altre, perchè quelle che ho letto sono tutte bellissime. Soprattutto quando sono sotto forma di romanzo. :)1 punto
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La monetazione bizantina nel periodo tra l'ascesa al trono dell'imperatore Anastasio e la fine del VI secolo, segue sostanzialmente le caratteristiche della moneta romana del IV-V secolo. Nella tipologia monetaria, però, si avverte un sottile mutamento: rimangono, cioè, dominanti le figure dell'imperatore e della Vittoria, ma avviene in esse una trasformazione in quanto queste due figure si sacralizzano. L'imperatore perde il suo carattere di capo militare e la Vittoria si trasforma nell'angelo cristiano. Questa trasformazione mira all'intento di esaltazione della figura dell'imperatore che la moneta bizantina eredita dalla moneta romana. Tale intento, in ambito bizantino, rimane limitato soprattutto alla moneta d'oro. Esso è meno presente nella moneta d'argento e quasi nullo in quella in bronzo; tale scelta è condizionata dalla nuova concezione della persona dell'imperatore. Il solido è la moneta dei grandi commerci ed è quindi destinata a circolare anche al di fuori dei confini dell'Impero diffondendo così, ovunque, l'immagine dell'imperatore. Dal V secolo in poi si ritrovano: la riduzione del numero dei tipi monetari e l'introduzione progressiva di elementi cristiani, l'effigie dell'imperatore si riduce sempre di più a pochi elementi come barba e baffi e scompaiono anche i titoli imperiali. L'effigie imperiale assume così un valore simbolico ed è riconoscibile dagli attributi. Progressivamente, poi, scompaiono anche i temi pagani. E' in tale contesto generale che la moneta bizantina risulta permeata di simboli sui quali è davvero curioso poter riflettere e ricercare grazie a questa discussione molto bella. La porpora è in effetti un segno distintivo della suprema dignità dell'imperatore e questo non solo in ambito bizantino, ma in tutto il mondo antico. Nell'antica Roma l'uso della porpora era sottoposto a leggi molto severe che punivano con la pena capitale chi osava vestire di porpora pur non appartenendo alla famiglia imperiale. Essa era preziosa soprattutto perchè estremamente cara: era necessario uccidere 12000 conchiglie per ottenere 2 grammi di colore. Plinio il Vecchio scrive che la porpora più preziosa era quella che presentava una sfumatura di rosso intenso. Il rosso era sola una delle possibili tonalità della porpora e tali sfumature variavano in base alla mescolanza dei diversi molluschi utilizzati, dalle condizioni di luce alle quali i preparati venivano esposti ed agli agenti riducenti. I colori risultanti includevano il blu ed il porpora scuro. Per Vitruvio la porpora cambia colore in base ai luoghi di produzione e si adegua al corso del sole: ad Est e ad Ovest si trova una sfumatura di violetto, a Nord è scura mentre a Sud è rossa. A Bisanzio la porpora era prerogativa esclusiva dell'imperatore e della sua famiglia; tale caratteristica aveva un carattere non solo di preziosismo, ma soprattutto sacro. Il libro dell'Esodo recita: "Farai per Aronne, tuo fratello, abiti sacri che esprimano gloria e maestà [...] gli artigiani più esperti [...] faranno gli abiti di Aronne per la sua consacrazione [...] essi dovranno usare oro, porpora viola e porpora rossa, scarlatto e bisso". Anche il labaro che si vede nelle monete era di porpora ed indicava la presenza dell'imperatore nell'esercito e dove c'era la porpora, a Bisanzio, lì c'era l'imperatore: i suoi abiti erano colorati di porpora e tessuti con seta della più preziosa. La porpora, nell'antichità, veniva anche considerato il colore non solo più bello, ma anche il più stabile al punto che si riteneva fosse incorruttibile. Tale credenza proveniva dalla storia di Alessandro Magno in quanto si raccontava che quando si impossessò di Susa nel 331 a. C., la capitale di Dario, vi trovò una fortuna di vesti tinte di porpora. Esse erano lì conservate da oltre 180 anni ed i loro colori erano belli come quelli del primo giorno. Sulle monete non possiamo apprezzare questo colore fantastico del mondo antico, ma è presente perchè il colore venuto dal mare tingeva le vesti che vestono gli imperatori che vediamo incisi. Enrico :)1 punto
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ciao roby, ti allego qui le liste monete stranire ed euro che ho. Io cerco quelle indicate in lire, inoltre cerco due euro cc e monete straniere. se hai una lista fammi sapere. ciao Lista EuroCent Doppi1.doc Lista Lire Doppie1.doc Lista Monete Mondiali Doppie1.doc1 punto
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