Vai al contenuto

Classifica

  1. cometronio

    cometronio

    Utente Storico


    • Punti

      2

    • Numero contenuti

      1152


  2. Caio Ottavio

    Caio Ottavio

    Utente Storico


    • Punti

      2

    • Numero contenuti

      2266


  3. Reficul

    Reficul

    ADMIN


    • Punti

      2

    • Numero contenuti

      11800


  4. mistura

    mistura

    Utente Senior


    • Punti

      1

    • Numero contenuti

      231


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/13/11 in tutte le aree

  1. Spocchia culturale: se la conosci, la eviti. La vera "rivoluzione" sta nello scambio e nell'accesso libero alle informazioni. Il bello è che non dobbiamo aspettare che qualcuno assalti la Bastiglia o inventi l'aeroplano. Ognuno di noi può farsi la sua piccola rivoluzione su misura, e tutti insieme possiamo cambiare il mondo senza neppure accorgerci che lo stiamo facendo. Siete Anacronistici, invece di preoccuparvi di mantenere il vostro pseudo-status di Custodi del Sapere dovreste essere propositivi e vicini alla massa aiutandola a percorrere la strada giusta (quella scientifica) e non umiliarla e schifarla ad ogni occasione. Il medioevo è finito... siamo nel 2011 sveglia! ...e questo è un Forum. Se tu mi dai una moneta e io ti do una moneta ognuno di noi ha una moneta. Se tu mi dai un'idea e io ti do un'idea ognuno di noi ha due idee. Questa è la ricchezza che la rete ci offre.
    2 punti
  2. Ae è la sigla del bronzo, i numeri 1,2,3,4 credo siano una semplice classificazione stabilita a tavolino. Non credo che ci sia un motivo preciso per i numeri. Se il diametro è inferiore a 17 mm (come appunto 15-16mm) è un AE4. p.s. attenzione a non confondere AE1, AE2, AE3, AE4, con R1, R2, R3, R4... che indica il grado di rarità.
    1 punto
  3. 1 punto
  4. Buona serata caro martino, la tua moneta credo sia un bezzone da 6 bagattini coniato a Venezia. Quello che dovresti leggere intorno al busto di San Marco è: SAN MARCVS VEN. Dall'altro lato c'è il busto della Madonna che regge Gesù Bambino ed intorno le iniziali R C L A ; nell'esergo "6" tra stellette La moneta è stata coniata dal 15° secolo(per la precisione dal 1604) fino alla fine della Repubblica Saluti Luciano
    1 punto
  5. A me la moneta sembra autentica, ha solo un po' di incrostazione; io ho un denario di Traiano con un'incrostazione simile che è molto tenace. :) Attendi altri pareri per sicurezza.
    1 punto
  6. parlavo dell'iraq, pensavo fosse facile da capire... Già il primo intervento peccava di cretinsmo e provocazione. Questo secondo lo comferma e rilancia. Falla finita. Confido che tu ci riesca... cretinismo e provocazione !! ma come si permette?? se nel giorno della commemorazione dell'attentato talebano alle torri gemelle, mi permetto di rispondere a delle ALLUSIONI DEL TUTTO FUORI LUOGO ""ALMENO IN QUESTO GIORNO DI CORDOGLIO"" scrivendo o urlando VIVA L'AMERICA non ci trovo niente di cretino .... confido che lei riesca a comprendere
    1 punto
  7. Salve a tutt* capisco un poco il silenzio che si è creato negli ultimi due giorni su questa moneta, conseguente un poco a quanto ha detto adolfos, ma anche quanto ricordato da ghira, ovvero la scarsa possibilità di dire molto di più almeno su certe parti della moneta senza termini di paragone chiari, e soprattutto senza vederla direttamente per sciogliere alcuni dubbi. Per il momento almeno da parte mia volevo concludere dicendo solo alcune cose: Sono molto contenta che anche Andrea sia intervenuto in questa discussione e che ci abbia portato un contributo con il suo occhio, la sua esperienza e le sue vaste conoscenze, così come è avvenuto in precedenza anche con altri utenti. Lo so che magari alcuni di voi avranno letto la cosa come un simpatico rimando tra due esperti, e dal quale era meglio tirarsi in disparte, ma da parte mia in buona sostanza non è così (ma penso anche per Andrea per come lo conosco e per come si è posto nell'occasione). Sarà che la mia attività si dispiega soprattutto nel settore archeologico, dove si è abituati a lavorare in gruppo ed a confrontarsi in modo costruttivo, non avendo lo scopo di dimostrare questo o quello, ma di capire ciò che si ha di fronte, e dove l'occhio e l'esperienza contano moltissimo, ma può servire ad individuare una traccia archeologica o ad interpretarla anche l'occhio privo di alcune sovrastrutture del neofita o della persona meno esperta. Ed il forum per me, come avevo detto pure allo stesso Andrea qualche tempo fa, rappresenta un'agorà virtuale che, in assenza di molte altre opportunità di confronto sui temi numismatici nella mia città, mi dà l'occasione di venire a conoscenza di molte monete nuove, ma anche di riflettere ed discuterne con altri appassionati e studiosi lontani, in modo per me divertente e molte volte davvero stimolante e costruttivo. Vi ricordate anche i casi passati, come il denaro discusso con VV64 o altri pezzi strani ;) ? Questa discussione, anche con gli ultimi interventi, ne è un esempio. Quindi continuiamo così come abbiamo fatto fino ad ora, nel senso del ruolo del forum ricordato anche da Mario (ah, la bellezza e le ambiguità della lingua italiana: sarà Federico, ma io non ho letto risentimento nelle sue parole...). Se poi invece alcuni modi di trattare gli argomenti o di intervenire sulle monete da parte mia, vi dessero fastidio, o non vi sembrassero propri, fatemelo sapere, che correggerò il tiro :). La moneta di ghira5 è diversa per tipologia (forma del tondello, spessore del tondello e quindi metrologia ponderale, epigrafia) dall'unica con trattino nella C raffigurata sulla pubblicazione di Miranduolo, le cui immagini sono state già postate in passato in questa discussione; non per questo è di minore interesse, anzi, per me è di qualche rilievo proprio per questo, e per un'altra serie di motivi legati anche alla sua possibile cronologia, in corrispondenza ad altri dati noti e/o in mio possesso sulla monetazione lucchese e volterrana. Da qui le osservazioni anche per il punto ed altre piccole anomalie ... Nel frattempo è stata contattata Cristina Cicali, con la quale stiamo cercando di combinare un incontro per vedere la moneta dal vivo e confrontarci anche con lei su questo pezzo. Anche perchè stiamo valutando un possibile progetto di pubblicazione insieme su queste tematiche (Lucca, Pisa e Volterra....), delle quali il forum sarà al corrente e probabilmente facente parte, as soon as possibile ;) Dunque un caro saluto a tutt* e ...a presto ! MB
    1 punto
  8. Direi "Enrico il Leone di stirpe imperiale".
    1 punto
  9. Salve a tutti! Vi mostro oggi un gettone piccolino, ma ricco di grande testimonianza storica. Prima di postarlo, voglio pero' descrivervi le circostanze storiche che lo hanno generato per poi chiedere, sopratutto a quelli di voi che sono Torinesi , di commentare, correggere ed aggiungere note e fatti utili ad una sua maggiore comprensione. Questo mio tondello in bronzo dorato, porta sul Diritto l'immagine di Gianduja II , Re del Carnevale e la data del suo innalzamento altrono (1872). Sul Retro invece e' il valore del buono stesso: 20 litri di vino.Ovvero una piccola damigiana di vino. Il Catalogo di Numismatica e Monete riporta la versione medaglia che con un diametro di 36mm. Esibisce sul Diritto l'immagine diGianduja elevato al trono (1872) mentre sul retro l'immagine del Palazzo di Carignano. Per capire pienamente il significato di questo gettone bisogna tornare indietro nel tempo, all'anno 1861 , tempo in cui Torino raggiunse l'apice politico essendo divenuta sede di Governo dell'appena formato RegnoD'Italia. Con l'espandersi dell'orgoglio civico , l'anno seguente , un gruppo di illustri cittadini guidati dal conte Ernesto di Sambuy, dette vita ad ungruppo di azione civica che con il nome di Societa' di Gianduja aveva lo scopo principale di organizzare ed espandere le celebrazioni del carnevale di Torino. Prima pero' che i piani di questa Societa' fossero messi inopera il 15 Settembre 1864 avvenne un fatto politico di grande importanza: la Convenzione di Settembre. Cioe' fu firmato un accordo fra il nascente Governo Italiano guidato dal ministro MarcoMinghetti e Napoleone III di Francia. Il trattato richiedeva all'Italia il rispetto della sovranita' degli StatiPontifici rimasti ancora indipendenti e che si assumesse la parte dei debiti proporzionale ad i territori pontifici annessi. In contraccambio la Francia avrebbe proceduto con una graduale ritirata delle sue truppe dai territori pontifici. Inoltre per calmare le preoccupazioni del Pontefice che temeva che il Governo Italiano volesse rimanere a Torino per velocemente annettere lo StatoPontificio e trasferire la capitale a Roma, il trattato includeva un protocollo segreto in cui condizionava l'accordo stesso al trasferimento in 6 mesi della capitale da Torino a Firenze. Appena una settimana dopo la firma del trattato, firmato in Parigi, la notizia dell'esistenza di un protocollo segreto si sparse immediatamente per le strade di Torino. Alla notizia che la capitale sarebbe stata spostata a Firenze il popolo torinese inferocito comincio' a protestare immediatamente. Temendo il peggio il Ministro Minghetti chiamo' i gendarmi dalle citta' limitrofe . Nel pomeriggio del 21 Settembre i corpi di polizia si riversarono sulla folla riunita in Piazza San Carlo ed usando sciabole e bastoni la dispersero momentaneamente. Piu' tardi, in serata, la protesta riprese. Per disperdere la folla sempre piu' vasta ed arrabbiata questa volta la polizia sparo' direttamente su di essa facendo 57 morti e centinaia di feriti. Il giorno seguente, con la proptesta che non mostrava di calmarsi ma che anzi aumentava di numero ed intensita', la polizia sparo' dinuovo direttamente sulla folla fittissima lasciando 100 morti in piazza. Sentendo aria di rivoluzione. Re Vittorio Emmanuele II sciolse l'intero Governo il 23 Settembre 1864, solo 8 giorni dopo aver firmato la Convenzione di Settembre. Nonostante tutto questo, il Parlamento Italiano approvo' il trattato agli inizi di Ottobre ed inizio' il trasferimento degli uffici da Torino immediatamente. Lo stesso Vittorio Emmanuele II temendo per la sua incolumita', si trasferi' a Firenze. Pochi mesi dopo la rivolta edopo il trasferimento della capitale a Firenze La Societa' Gianduja presiedette la rinnovata edizione del Carnevale1865. Lo spettacolo comprendeva carri con gruppi mascherati , fuochi di artificio ed una esibizione di vini. In risposta all'alta disoccupazione del tempo la citta' di Torino contribui' 5.000 lire alla Societa' di Gianduja per la messa in opera di un ballo di beneficienza per i disoccupati e le vittime del massacro di Settembre. Il successo di questa edizione porto' all'espansione del Carnevale nel 1866 enegli anni seguenti. La festa occupo' una parte piu'ampia della citta'. Furono aumentate le rotte delle parate dei carri ed aumentate le Piazze cittadine a disposizione del Carnevale. Nel 1867 fu aggiunta al programma una competizione di vini. Negli anni successivi una lotteria di vini, una competizione di bestiame bovino, come pure un' esposizione di prodotti regionali. Durante tutte queste festivita'la figura di Gianduja spiccava sempre in modo prominente, nei teatri, nelle canzoni come pure nelle presentazioni publiche. La Societa' di Gianduja promoveva queste "feste" con mesi di anticipo usando annunci sulla gazzetta del Popolo ed a partire dal 1867 sulla Gazzetta Piemontese. Gli annunci (30 o piu'..)prendevano forma di bollettini firmati da Gianduja.Il culmine delle celebrazioni era rappresentato dalla FIERA FANTASTICA diGianduja durante la quale la Giuria distribuiva medaglie con l'immagine di Gianduja e Giacometta. Il poeta e "cantautore" Cesare Scotta creo' diverse canzoni popolari in Piemontese che mostrano la profondita'dell'identificazione della popolazione locale con la Maschera. Scotta scrisse perfino la "Giandujeide" opera in cui si raccontava la vita di Gianduja. In una rappresentazione di tale spettacolo in piazza Vittorio durante il Carnevale del 1968 lui stesso impersono' il ruolo di un adulto Gianduja. In una breve canzonetta dallo stesso titolo Scotta fece ripetere al coro, dopo ogni stanza, questo brindisi inneggiante a Gianduja ed ai suoi Giandujot. LaGiandujeide venne poi ripresentata in tutti I carnevali sino al 1893. Tuttavia il grande ruolo diGianduja nel carnevale del 1865 non e' stato quello del personaggio gioviale delle feste , ma quello di grande riconciliatore politico. Durante le celebrazioni della Domenica del 26Febbraio Re Vittorio Emmanuele II ritorno' a Torino per assistere allospettacolo. Mentre attraversava in carrozza scoperta Piazza San Carlo , luogo dei due massacri di appena cinque mesi prima, Federico Dogliotto a cavallo gliblocco' il passo. Dogliotto era vestito daGianduja, in maniche di camicia ma con il caratteristico tricorno ed il codino.Con il tricolore con lo stemma Savoia in mano disse al Re:" Vede Maesta'che ho gia'donato la mia giacca? Ma sono'pronto, se necessario, a donare anche questa povera camicia per Lei e per ilbene dell'Italia". Vittorio Emmanuele II, commosso dal gesto, allungo' la mano per stringere quella di Gianduja. La litografia di Felice Cerruti Bauduc rappresentante questa simbolica stretta di mano, circolo' rapidamenteper tutto il Piemonte, cementando la lealta' dei " Ij Fieuj d'Gianduja" a Vittorio Emmanuele II ed al Regno D'Italia. Dopo questa lunga chiaccheratavi posso presentare ora il mio tondello. Inviterei chiunque avesse informazioni sulla tipologia dei gettoni dellaFesta Fantastica di condividerle e se avesse altri gettoni simili di postarli in questa discussione in modo che la loro imagine non vada persa. Con un po' difortuna si potrebbe cosi' ricreare un interessante inventario di questi storici ed interessantissimi gettoni. Sarei anche interessato a postarel'immagine del gettone ne Catalogo di Numismatica e Monete se mi verra' indicata la scheda giusta. Buon divertimento! Lamberto Dati Metrologici: Peso 1,6 gr. Diametro 22mm. Spessore: 1,18mm Asse: Nessuna Rotazione
    1 punto
  10. Ma la guerra è venuto negli Stati Uniti nel 1941. Nichel fu un metallo necessario per strumento in acciaio e altre applicazioni critiche durante la guerra. Il metallo scarseggiava, e come in altri paesi, una lega surrogata è stata sostituita da tradizionale rame-nichel della 5-cent moneta. Il problema, tuttavia, era uso diffuso della moneta in distributori automatici, juke-box, e telefoni di paga. Una composizione senza nichel che pesava 5 grammi e consegnato una firma elettro-magnetica simile alla moneta di rame-nichel è stato richiesta, altrimenti molte, molte migliaia di macchine a monetee telefoni di paga, in particolare---avrebbero bisogno di essere alterato. La soluzione è stata una strana combinazione di tre metalli (rame .560, argento .350, manganese .090) che ha fornito il giusto peso, firma elettro-magnetico, e soddisfacente colore. Prevedeva che i "nichel d'argento," che erano coniati 1942-1945, sarebbero essere estratto dalla circolazione dopo la guerra. Questi "warnickels", pertanto, sono state arredate con distintivo mintmarksmolto molto più grande del solitoe in una posizione diversa. Invece della solita posizione a destra del Monticello, "nichel d'argento" del 1942-1945 visualizzata loro gigante mintmarks sopra il Monticello. C'è qualcosa di altro strano il marchio di zecca visualizzato dalla 1944P warnickel illustrato qui. Oltre al D per Denver e S per San Francisco mintmarks visibile sulla monetazione U.S., per la prima volta in assoluto, c'è un P di Philadelphia. Dopo la guerra il governo fece qualche timido tentativi di ritirare il "warnickels", ma le monete continuarono a circolare per decenni. C'era un tocco con il loro colore, tuttavia. Nichellini d'argento è venuto dalla zecca un po ' più bianca che il solita nichel di 5-cent, ma alla fine esposto alle intemperie per un colore più scuro rispetto alla versione di rame-nichel. Dopo pochi anni il marchio di zecca grande non era necessario per distinguerli. Loro colore più scuro, leggermente verdastro li tradì invece. :) v. ---------------------------------------------------- But war came to the United States in 1941. Nickel was a metal needed for tool steel and other critical wartime applications. The metal was in short supply, and as in other countries, an ersatz alloy was substituted for the 5-cent coins traditional copper-nickel. The problem, however, was the coins widespread use in vending machines, in jukeboxes, and in pay telephones. A nickel-free composition that weighed 5 grams and delivered an electro-magnetic signature similar to the copper-nickel coin was required, otherwise many, many thousands of coin-operated machinesand pay telephones in particular--would need to be altered. The solution was an odd combination of three metals (.560 copper, .350 silver, .090 manganese) that provided the proper weight, electro-magnetic signature, and satisfactory color. It was intended that the silver nickels, which were coined 1942-1945, would be retrieved from circulation after the war. These warnickels, therefore, were furnished with distinctive mintmarksvery much larger than usualand in a different location. Instead of the usual position to the right of Monticello, the silver nickels of 1942-1945 displayed their giant mintmarks above Monticello. There is something else odd about the mintmark displayed by the 1944P warnickel illustrated here. In addition to the D for Denver and S for San Francisco mintmarks visible on U.S. coinage, for the first time ever there is a P for Philadelphia. After the war the government made some half-hearted attempts to withdraw the warnickels, but the coins continued to circulate for decades. There was a twist with their color, however. Silver nickels came from the mint somewhat whiter than the usual 5-cent nickel, but eventually weathered to a darker color than the copper-nickel version. After a few years the big mintmark wasnt necessary in order to distinguish them. Their darker, slightly greenish color betrayed them instead. :) v.
    1 punto
  11. 3) Esistono evidenti tracce monetali della barbetta "lanuginosa" portata da Nerone. Eccone un esempio dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze: AE Sesterzio della zecca di Roma risalente al 65 d.C. Al D/ IMP NERO CLAVD CAESAR AVG GERM P M TR P XIII P P, testa laureata con barba a destra. Al R/ PACE P R TERRA MARIQ PARTA IANVM CLVSIT, il tempio di Giano con finestra a grata verso destra e doppia porta chiusa a sinistra. Sopra, serie di ghirlande. Ai lati S-C. Rif.: RIC 354. Peso: 25,41 gr.
    1 punto
  12. Salve a tutti. E' una bellissima discussione: i miei complimenti a Illyricum, che sta avendo l'accortezza e la perizia di mettere assieme una così completa raccolta iconografica e didascalica, e anche a Gianfranco che ha avuto questa splendida idea. Ho già letto molto attentamente tutto ciò che c'è scritto e vorrei fare delle piccole annotazioni, se posso: 1) Illyricum , ti ricordi bene quando dici che esiste una moneta imperatoriale con il ritratto giovanile di Augusto barbuto: l'ho trovato ed è da mettersi in connessione con un evento particolare. Procedo con al descrizione: AR Denarius forse di zecca africana emesso nel 36 a.C. Al D/ IMP CAESAR DIVI F III VIR ITER RPC, testa nuda di Ottaviano rivolta verso destra con barba leggera e rada fatta spuntare in segno di lutto per la morte di Cesare ed effigiata per motivi propagandistici (messa in risalto della "pietas" filiale). Al R/ COS ITER ET TERT DESIG, vista frontale del tempio a quattro colonne del Divino Giulio Cesare (come attesta la dicitura DIVO IVL sull'architrave). Attraverso i battenti d'ingresso si intravede la sua statuta che lo ritrae ormai divinzzato. Sul timpano una stella a otto punte. Nel campo, a sinistra, un altare per i sacrifici alla figura divina. Rif.: Cr. 540,2; Syd. 1338. Peso: 3,82 gr. Dopo la morte di Cesare ed il suo celebre funerale organizzato scenicamente da Antonio, che aspirava a raccogliere la sua eredità, Caio Ottaviano, rientrato intanto in Italia ed essendo stato nominato figlio adottivo da Cesare nel suo stesso testamento, fece costruire un tempio nel Foro nello stesso luogo dove il corpo del Dittatore era stato cremato e dove fu eretto un altare temporaneo. Infatti, all'epoca della coniazione di questa moneta, il monumento non era ancora terminato,ma in fase di costruzione. Si intuisce bene il disegno propagandistico di Ottaviano se si mettono in relazione la sua effige barbuta in segno di lutto e devozione verso il parente defunto (il rispetto della tradizione faceva molta presa sulle folle dell'Urbe) e il finanziamento per la costruzione (celebrata su questo tondello) di un così grande edificio in onore dell'uomo che ha cambiato i destini di Roma e adulato dai suoi concittadini. Mi fermo qui perchè mi rendo conto che non è questo il momento adatto per parlarne. :)
    1 punto
  13. Ringrazio vivamente ocio e robe79 per gli scambi effettuati con assoluta onestà. :) Mauro
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.