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  1. Caio Ottavio

    Caio Ottavio

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/11/11 in tutte le aree

  1. Salve. Si tratta di un bronzetto imitativo barbarico che si rifà ad un antoniniano postumo di Claudio II detto il Gotico ( 268-270 d.C.) coniato durante il regno del fratello più giovane di nome Marco Aurelio Claudio Quintillo ( 270 d.C.) Al D/ [DIVO] CL[AVDIO], testa radiata rivolta a destra. Al R/ CON[sECRATIO], Altare illuminato. Rif.: Imitazione del RIC 261. Rarità: C, Comune. Di possibile zecca gallica o britannica.
    2 punti
  2. Salve, sul "Portale Numismatico dello Stato", sono scaricabili in formato pdf, tutti i 20 volumi del Corpus Nummorum Italicorum. http://www.numismaticadellostato.it/cniVolumi.do?prov=H:BDN:CNI:CNIV Saluti
    2 punti
  3. riporto la traduzione delle sigle: VOT = Vota , votis VOT V , X , XX = Vota quinquennalia, decennalia , vicennalia VOT X ET XX = Votis decennalibus et vicennalibus VOT X MULT XX = Votis decennalibus multis vicennalibus VOT XX SIC XXX = Votis vicennalibus feliciter solutis, sic tricennalis solventur
    1 punto
  4. "Impastato" è un aggettivo che si riferisce ai dettagli di una moneta. Non ho foto esplicative da mostrarti, ma puoi pensare a una moneta con i dettagli non ben definiti, come ad esempio un'immagine in bassa definizione rispetto ad una in alta. Certamente una moneta fusa presenta sicuramente dettagli molto più impastati rispetto ad una coniata, ma anche monete provenienti da coniazione possono avere i dettagli impastati, perchè i conii sono stati preparati dai falsari in maniera poco curata. Per finire, ci sono anche casi di monete con dettagli impastati ma originalissime, come ad esempio i 5 e 10 cent Impero in bronzo coniati negli ultimi anni di guerra.
    1 punto
  5. Il quesito relativo alla moneta in discussione è estremamente interessante. Condivido in pieno le perplessità relative al fatto che la moneta possa essere ciò che rimane di un denario suberato: è del tutto improbabile che i rilievi che tutt'ora vediamo potessero risultare così netti e ben visibili qualora in precedenza ci fosse stata l'argentatura. Allo stesso tempo, però, la moneta non solo appare coniata, ma la patina sembrerebbe autentica e tenderei ad escludere la possibilità che un falsario si applicasse a fare un denario in bronzo in considerazione del fatto che, per l'antica Roma, il denario in argento era una moneta fondamentale per il sistema monetale in genere. Affrontando il problema da un punto di vista più generale, notiamo che Quinto Sicinio è stato l'unico membro della gens Sicinia a coniare monete. Due dei suoi denari (Bab. 1 e Bab. 4), insieme alla legenda Q. SICINIVS III VIR (Quintus Sicinius, triumvir) riportano al Rovescio: C. COPONIVS PR. S. C. (Caius Coponius, praetor). La causa di ciò è da ricercarsi nel fatto che le coniazioni delle monete di Quinto Sicinio sono avvenute durante la Guerra Civile tra Cesare e Pompeo. Quest'ultimo era fuggito in Oriente con il Senato e tutte le forze militari ed aveva affidato una parte della sua flotta al pretore Coponio, ancorato a sua volta lungo la costa della Caria e dell'isola di Rodi. Lì stabilitosi, aveva necessità di battere moneta per saldare il salario alle truppe ed incaricò della coniazione uno dei membri del collegio monetario di quell'anno e questo era appunto Quinto Sicinio. Egli, però, si trovava lì con Coponio, ma era solo un un magistrato urbano di Roma e dovette sottostare ad alcune condizioni particolari perchè le nuove monete potessero avere corso legale ed essere accreditate nel commercio dell'Oriente: doveva menzionare che esse erano coniate sotto l'autorità del Pretore che comandava le truppe ed ottenere l'autorizzazione del Senato. Al di là, quindi, di tutti i dubbi che rimangono sulla moneta, si potrebbe anche ipotizzare che il pezzo che vediamo si collochi all'interno di queste circostanze storiche che potrebbero aver causato la necessità di coniare delle monete "di fortuna" e con penuria di metallo nobile. Enrico :)
    1 punto
  6. Buona Domenica il tipo è di quelli che hanno le iniziali del massaro alle spalle del doge; quindi andiamo dal doge Tommaso Mocenigo al doge Agostino Barbarigo, cioè dal 1415 al 1501. Il fatto che si veda la "D" alle spalle del doge, mi fa pensare a quello coniato sotto il dogato di Francesco Foscari che può avere le iniziali "D I" (una di fianco all'altra o una sull'altra); oppure "DZ" (poste come la precedente) - Dario Zusto - oppure "*D" (uno sull'altra) - massaro sconosciuto - io opterei per il tipo "DI" (una sull'altra). Anche l'iconografia mi conforta in questa ipotesi. Saluti Luciano
    1 punto
  7. In molti credono che il vecchio adagio "chi semina vento raccoglie tempesta" calzi a pennello alle politiche estere degli USA e che quanto é loro capitato sia null'altro che il frutto delle mire economiche americane..... Non mi interessa, almeno in questo particolare frangente. Circa 3000 innocenti civili (non solo americani, ricordiamolo) sono stati uccisi in quel famigerato attentato. A tutti loro, ed alle persone che volevano loro bene, deve andare il nostro pensiero in questo triste decennale.
    1 punto
  8. Ottimo, Caio Ottavio ;) Aggiungo solo che per il Cohen la catalogazione è: C. 37
    1 punto
  9. Salve. Secondo me la classificazione corretta è: AR Denarius della zecca di Roma emesso intorno al 197 d.C. Al D/ L SEPT SEV PERT AVG IMP X, testa laureata a destra. Al R/ ANNONAE AVGG, la Personificazione dell'Annona stante a sinistra regge spighe di grano e cornucopia poggiando un piede su una prua di nave. Rif.: RIC 107. Non potrebbe essere la RIC 501 per questi motivi: 1) le legende non coincidono; 2) lo stile della tua moneta è riconducibile evidentemente alla zecca di Roma, mentre la RIC 501 è della zecca provinciale di Laodicea, quindi di stile differente; 3) in base alle considerazioni precedenti la data di emissione cambia ( la tua, cioè RIC 107, si data al 197 d.C., mentre la provinciale RIC 501 è datata al 198-202 d.C.) Se non mi sbaglio, la titolatura del R/, dove recita AVGG, starebbe ad indicare il regno congiunto di Settimio Severo e Caracalla. Il primo in qualità di Augusto ed il secondo come Cesare.
    1 punto
  10. parlare di vendetta per una sanguinosa guerra per il petrolio per me non ha senso, per quanto riguarda la disumanità bisognerebbe cercare gli effetti delle novità belliche che gli usa sperimentano sulla popolazione di ogni guerra in cui partecipano.
    1 punto
  11. quante storie per un pugnetto di monete, neanche io sono riuscito a prenderle le fdc; e allora???........ pazienza anche se l' INCM ha fatto schifo riguardo i suoi metodi di distribuzione è sempre meglio di altre zecche che ti vendono rotoli da 2 euro cc a 57 euro a roll; l' INCM sulle loro fdc non ci hanno guadagnato niente a metterle in vendita online; inoltre sono monete nate per circolare..... la possibilità c'è stata, la fortuna non a tutti....
    1 punto
  12. Ciao, moneta non in conservazione eccelsa ma sicuramente degna di nota per l'errore dell'incisore. I baiocchi di Clemente XII per Gubbio sono relativamente comuni, per quanti difficili da trovarsi in alta conservazione; l'esemplare che hai postato sarebbe corrispondente al tipo classificato dal Muntoni al n° 199 a Var.I, per la presenza della stella in alto nel campo del rovescio. Però in più c'è la legenda con "GVBBOI" che non è presente sul Muntoni, variante che non ricordo di avere mai visto in precedenza, sicuramente più rara della tipologia "standard" :rolleyes: Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  13. Mi sembra di capire che qui avevi dei dubbi rigurado a "creazioni fantasiose". Colgo l'occasione per esprimere il mio interesse per la risposta di littlejohn. La moneta può essere stata pure restaurata e c'è a chi piace così e a chi piaceva senza l'intervento del restauratore, questi sono gusti personali e non valutazioni oggettive. Forse il dubbio sorge in un punto: l'immagine numero 11, quella più somigliante, postata da littlejohn, presenta al R/, dietro le spalle del prigioniero in piedi a sinistra della palma, degli scudi, così come appaiono dietro all'altra figura, dal lato opposto. Ora, confrontando questo particolare con l'immagine iniziale, si può notare come i contorni di questi scudi, forse poco visibili e deteriorati, siano stati trasformati nei prolungamenti delle vesti svolazzanti del personaggi. Questo può essere uno degli interventi di restauro così invasivi che hanno portato alla "idealizzazione" o a "creazioni fantasiose" di cui facevi menzione? Se è così, il restauratore è andato un po' oltre modificando, anche se di poco, l'iconografia della moneta. Con quale obiettivo? Rendere l'esemplare più appetibile? Come ho già detto all'inizio, tutto ciò può rimandare a gusti personali. Posto le immagini per dei confronti.
    1 punto
  14. [quote name='mauro790' date='30 giugno 2005, 13:53']perchè a tutti questi, io compreso dico solo che -  a meno che siano ricchi - non avranno "mai la serie sede vacante"[/quote] E chissenefrega non ce lo mettiamo?
    1 punto
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