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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/01/11 in tutte le aree

  1. Ho sempre pensato che il collezionismo numismatico porta verso chi lo pratica tanti ritorni positivi e anche ,non nascondiamolo, qualche aspetto negativo ; ma oggi voglio parlare solo degli aspetti positivi che sono tanti, per esempio ci porta a studiare di tutto, storia, economia, politica economica, studiamo le varie zecche a cui siamo interessati, le varie monetazioni,apprendiamo tanto e in vari campi e questo è molto positivo, qualcuno ci guadagna collezionando, qualcuno ci perde,ma al momento non ci interessa, i conti li faremo più avanti a tempo debito,di certo ci divertiamo, passiamo del tempo libero in serenità col nostro hobby preferito, ma l'aspetto che ho sempre considerato come il più importante è quel ritornare fanciulli ,il ritorno al passato che ogni forma di collezionismo contiene e che il collezionismo numismatico di certo incarna. Perchè dici questo, vi chiederete ? Cercherò di spiegarmi meglio con qualche breve esempio: il collezionista che incontro dal commerciante aveva un'agendina, collezionava denari degli imperatori romani, ovviamente aveva segnato con precisione quelli che aveva e quelli che gli mancavano, al commerciante diceva Traiano celo, Vespasiano celo, Nerva manca.....,il commerciante lo guarda e dice Nerva....Nerva ... forse ce l'ho,forse no,il collezionista si agita spera ovviamente che sia un celo e quando il commerciante gli dice lei è fortunato c'è, gli occhi del collezionista brillano,sono felici, in quel momento è tornato un bambino....., d'altronde non assomiglia tutto questo al celo, manca, delle figurine Panini dei calciatori di quando eravamo bambini....di certo ci avviciniamo molto, con gli ovvii contenuti culturali in più della numismatica. E ai convegni e ai mercatini ? Se non è un ritorno fanciullesco quando ti si avvicina qualcuno,guarda finalmente l'ho trovata, è una vita che la cerco,e in più è anche un affare ....( noi per definizione facciamo sempre affari chissà perchè ! ) ; o anche quando ci scambiamo le doppie o le monete che non vogliamo più o quando ci sono queste cene numismatiche dove girano le proprie monete, e allora facciamo vedere agli amici gli ultimi acquisti di cui siamo fieri, molto orgogliosi....sono i nostri giocattoli culturali ,e quando parliamo di loro mentre mangiamo insieme, tutti per un'ora o due dimentichiamo il quotidiano, spesso difficile, tortuoso e foriero di problemi e allora tiriamo fuori, anche se per poco, quel poco di fanciullesco che è in ognuno di noi ....... un ritorno piacevole al passato,uno stacco dal presente e forse questo è l'aspetto che conta di più per tutti noi. Concordate ? o sono solo pensieri al vento ?
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  2. Anche questa moneta, come quella di Piergi, non dovrebbe essere presente nel testo di Cammarano. Qui in particolare possiamo distinguere la parola "ET" che nei due esemplari del Corpus Luiginorum, datati 1665 e con le medesime legende, appare come monogramma. La zecca è Torriglia essendo la moneta battuta a nome della principessa Violante Lomellini Doria e presentando nello stemma due gigli ed un'aquiletta. A nome della stessa esistono anche luiigini attribuiti dal Cammarano alla zecca di Loano, ma in questo caso lo stemma presenta tre aquilette.
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  3. Salve Panormos. 1) Carthage, Zeugitana; AE 16, uncertain Sicilian mint, late 4th-early 3rd Century BC. Obverse: Head of Tanit left wearing jewelry and hair up . Reverse: Horse standing right, palm-tree behind. SNGCop 113, Müller 163; 2.66 gm. 2) SPAIN, Gadir. Circa 125-100 BC. Æ 27mm (13.67 g, 7h). Head of Herakles-Melqart left, wearing lion skin; club on shoulder / Two fish left; pellet-within-crescent between heads, pellet and kerykeion between tails. De Guadan 57; CNH p. 89, 57; SNG BM Spain 306-8.
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  4. Per le 100 Lire guarda anche quelle del 1993, se trovi quelle con la testa piccola hanno un piccolo valore anche in conservazione medio bassa, ti allego una foto per capire la differenza. Buona caccia. Saluti Marfir. :)
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  5. Medaglia celebrativa in ottone/rame, dell'Incoronazione ufficiale della Madonna dell'Arco ( comune di Sant' Anastasia),avvenuta 8 settembre 1874, Pomigliano d'Arco (Napoli). D/ Quadro, con la Madonna e Gesù entrambi coronati,in alto a DX la colomba (Spirito Santo) suo attributo. R/ Scritta su sei righe con sopra la corona .Questo santuario venne eretto(posa della prima pietra) il primo maggio 1593,la struttura della chiesa venne terminata verso l'inizio del XVIII sec.Ciao Borgho
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  6. Comunque nei paesi scandinavi la tutela del minore viene fatta seriamente e quindi una norma come quella di cui si sta discutendo non deve stupire più di tanto. Personalmente sono daccordo. Meglio la loro normativa iper protettiva che la nostra che consente a bambini piccoli di essere lasciati in strada dalla mattina alla sera a mendicare o peggio. In Italia siamo ancora lontanisssimi da una tutela del minore efficace.Non siamo certo l'unico paese ad essere carente, certo, ma non siamo nemmeno all'avanguardia.
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  7. Un momento non mischiamo le carte in tavola finendo, come sempre, che la numismatica in Italia è la sagra dell'ovvio. I lavori vanno sempre valutati per ciò che sono e non in un confronto complessivo all'interno della rivista. Non sarebbe corretto dal punto di vista metodologico e soprattutto si tratta di confrontare articoli e studi che trattano tematiche completamente diverse, di epoche diversissime e di utilità che nulla hanno in comune. Per lei potrà essere poco apprezzabile il mio articolo, ma per chi tratta la monetazione napoletana medioevale quello studio è invece utile. A riprova di ciò le confesso che sono stato contattato da alcuni studiosi (anche dall'estero) della materia per un confronto e per ottenere informazioni utili in merito a ciò che è descritto all'interno di esso. Ecco quindi che paradossalmente poche pagine risultano invece utili, più di quanto si possa credere all'apparenza. Scuso senza dubbio l'utente Giov60 per la sua affermazione, ma Giov60 spero mi scuserà se sostengo che non conosce affatto la monetazione napoletana medioevale ed i relativi contesti di ritrovamenti. Perché se così non fosse, saprebbe certamente che quel segno non può essere qualcosa di "malconiato" per stile e fattura, così come saprebbe quanti esemplari esistono con lo stesso simbolo (in maniera autonoma intendo, quindi non apprendendolo dall'articolo), inoltre saprebbe quali sono i ritrovamenti di robertini attualmente noti e censiti in bibliografia, sia nel caso di ripostigli che di reperimenti singoli sporadici, così come potrebbe sapere che un ritrovamento in una determinata condizione in Gran Bretagna potrebbe significare anche molto altro... e così via... Se l'utente Giov60, invece, queste cose non le conosce, dimostra di rilasciare un commento inappropriato su qualcosa che ignora, differentemente se ne è informato, dimostra di non aver capito fino in fondo quell'articolo. Infine se l'utente Giov60 non nutre interesse verso questa monetazione, perché commentare lavori altrui su queste tematiche !?! Mah... Per quanto concerne lo studio pregevolissimo di Debernardi, deve sapere che lo scrivente ha omaggiato di alcune copie della rivista in oggetto una serie di amici studiosi di Roma repubblicana (disinteressati alla monetazione napoletana - per intenderci), che per varie ragioni non ne erano in possesso. Ho valutato questo lavoro, per le mie minime conoscenze in materia, di grande interesse, per cui mi è sembrato giusto informare di questo contributo chi non poteva saperlo. Racconto questo aneddoto cercando di comunicare in che modo io vivo la numismatica, un po' all'antica, provando interesse anche per ciò che non conosco e cercando di condividere cultura e sentimenti. Detto ciò, invio virtualmente i complimenti all'autore di questo studio sui denari, utile e, a mio parere, portato avanti nella miglior forma possibile. Si tratta di uno studio complesso nella fattispecie dell'argomento, che tanto fa parlare da tempo, ma non difficoltoso nella lettura. . L'importante è che chi è realmente interessato a quell'argomento abbia compreso, quindi registri ed utenze sono fondamentali e devono essere mantenuti, altrimenti si confonde investigazione e ricerca con divulgazione e scopiazzamenti. PN effettivamente cerca un equilibrio tra scienza e divulgazione quindi può stare bene anche lì il lavoro di Debernardi. Il lavoro notevole di Debernardi in realtà serve a puntualizzare ed a rafforzare alcuni aspetti, che in fin dei conti, almeno per grosse linee, erano già noti. La datazione proposta si è già vista in diversi studi, ricordo Caccamo Caltabiano anzitutto...e siamo a metà degli anni settanta se ben ricordo, poi una grande conferma è venuta anche dallo studio di Graziano sulla monetazione capuana che si lega inequivocabilmente a quelle date nella seriazione e nei nominali. Ma Giov60 lo sapeva?
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  8. Penso possa tradursi: "Bonn fiorisca e si conservi" ovvero "Bonn fiorisca e mantenga il suo carattere". Insomma credo qualcosa del genere, non è facilissimo renderlo, ma penso che il senso sia quello!
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  9. D'accordissimo con tutto quello che è stato detto dagli utenti che mi hanno preceduto, e ti consiglio di tenere da parte comunque una moneta per tipo e per anno anche solo per il ricordo della nostra vecchia lira.... ;) poi se fossi in te cercherei: 500 lire 1991 "testa piccola" se ne trovi una la riconosci confrontandola con una con la testa normale (più grande) 200 lire 1977 "mezza luna sotto al collo" la riconosci perchè nel dritto, nel lato dove c'è la testa, sotto al collo potresti trovare una piccola mezza luna, è è escrescenza di metallo, fatta forma di mezza luna 100 lire dal 1955 al 67 tieni da parte le più belle, molto probabilmente avrai monete che arrivano al massimo al BB, ma non si sa mai, puoi sempre farle vedere ad un amico esperto o alla "peggio" ad un commerciante 50 lire dal 1954 a 1967 stessa cosa delle 100 lire, l'unica che devi comunque conservare indipendentemente dallo stato di conservazione è la 50 lire del 1958 ciao maxxi :)
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  10. per alcune tipologie di monete esiste ancora un discreto margine di differenza tra il prezzo "ebay" (quando io parlo di ebay parlo sempre di ebay commerciante ufficiale con regolare rilascio di ricevuta fiscale, quindi senza considerare privati & c.) ed il prezzo "asta tradizionale" / "negozio di numismatica". dipende da diversi fattori, primo fra tutti l'ubicazione del seller ebay... per esempio un carausio preso in italia lo pagheresti decisamente di più del carausio preso da un seller inglese ebay, perchè? perchè in inghilterra sono monete più collezionate, hanno un mercato più vivo e lì si trovano decisamente più facilmente e anche gli esemplari scoperti recentemente possono essere regolarmente commercializzati e immessi nel mercato. quindi è più facile fare mercato e comperare monete a prezzi più convenienti. la casa d'aste e il negozio italiano truffano? assolutamente no! semplicemente a loro volta reperiscono il materiale da privati (vecchie collezioni) o da altri rivenditori e quindi (e legittimamente) devono avere un guadagno ed ecco spiegato il perchè del prezzo più elevato. non ci vedo nulla di male quindi nel vedere la stessa moneta più o meno cara a seconda del mercato in cui si inserisce. l'importante è cercare di capire chi sta dall'altra parte chi è, cosa vende e in qualità di cosa vende e poi ognuno è libero di fare le proprie valutazioni. io non sono un compratore... colleziono "notizie", articoli, libri e immagini, però ciò non mi impedisce di cercare di capire determinate logiche di mercato!
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  11. Buonasera littlejohn, vedo la sua moneta solo ora. Come lei ha già detto, si tratta effettivamente di un follis dell'imperatore Giustiniano emesso nella zecca di Antiochia/Theopolis. L'anno di regno mi pare però essere il 38° (564/65): X X X G II. L'officina è la "gamma". Sul perché di questa curiosa degenerazione delle legende dei folles e su alcuni suoi spezzati emessi in questa zecca a partire dal 35° anno di regno di Giustiniano, gli studiosi hanno fatto alcune ipotesi. Secondo Bellinger [1966] ciò sarebbe dovuto ad un massiccio ingresso in zecca di incisori completamente analfabeti. Dello stesso parere è anche Morrison [1970, ] e Grierson [1982]. Hahn [1973] e Hahn, Metlich [2000] apparentemente non si sbilanciano, riportando sia la teoria di Bellinger e Grierson, sia quella di Bates [1970] secondo il quale le legende scorrette sarebbero da vedere come una sorta di vendetta da parte di incisori pagani, fortemente perseguitati nel 562. Questa seconda ipotesi, sebbene assai suggestiva, tuttavia non spiegherebbe la longevità del fenomeno, protrattosi fino al tempo di Maurizio Tiberio. Monete come la sua sono comunque note e censite in diversi esemplari nelle principali opere di riferimento (Wroth, DOC, Morrison, Hahn, Sear, Hahn-Metlich). Spero di esserle stato d'aiuto. Attendiamo comunque altri interventi ed eventuali, ulteriori approfondimenti. Cordiali saluti, Teofrasto
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  12. Citazione del Murari a parte, oggi si parla quasi unicamente di investimenti di vario genere , plusvalenze, redditività e si perdono di vista i veri e impriscendibili valori di alcune cose, fortunato è il collezionista che riesce a scovare e avere tra le mani una moneta unica o quasi unica, una variante, una moneta che può ridesegnare un aspetto scientifico o storico di una monetazione, questo credo che sia incommensurabilmente più gratificante e soddisfacente di qualsiasi plusvalenza, almeno questo lo è per me.
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  13. 1) Breve Premessa Geografica Occorre in primo luogo, sgombrare il campo da eventuali confusioni, in merito alla locazione esatta della ZAR, pertanto provvedo a postare una interessante cartina, che mostra la suddivisione politica del Sud Africa nella seconda metà del 1800: Come si evince dalla soprastante cartina, la zona in blù costituiva la Colonia del Capo, sotto dominio inglese sin dall'inizio del XIX secolo; in rosso è la Provincia autonoma del Natal, anch'essa britannica, ma che conservava un modesto margine di autonomia; la zona arancione rappresenta appropriatamente lo Stato Libero dell'Orange, l'altra repubblica fondata dai Boeri, che sarà fedele alleata della ZAR, nelle guerre combattute contro l'imperialismo britannico. Infine in verde, abbiamo il territorio della ZAR stessa. Bisogna precisare, che per un brevissimo periodo il territorio del Natal, fu la prima Repubblica indipendente fondata dai coloni Boeri, ma resistette solamente per quattro anni (1839-1843), prima di venire occupata dall'Inghilterra. Per questo motivo, i Boeri, pur di non rimanere sotto il giogo Britannico, decisero di trasferirsi a nord, verso le montagne, nei territori che sarebbero diventati proprio lo Stato Libero dell'Orange e la ZAR.
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