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  1. cembruno5500

    cembruno5500

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/22/11 in tutte le aree

  1. Per quel che riguarda la numismatica, ho letto Ancient History from Coins, di Christopher Howgego, ma senza grandi emozioni o illuminazioni. Per il resto... tutto quel che mi capita sottomano! Giallacci, romanzacci, Salgari, Stevenson, London, Conrad. Per quel che riguarda gli ultimi quattro si tratta quasi sempre di riletture. Ma spesso , se sopra il mio capo passano nuvole belle, lascio il libro e leggo le nuvole... (il concetto non è mio, ma di Lin Yu Tang, in 'Importanza di vivere')
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  2. In una società fragile, dove le mutazioni avvenivano velocemente (conquiste, vendite di territori e interi principati,...) e le persone in grado di leggere erano pochissime la moneta assunse sicuramente un ruolo fondamentale alla comprensione del mondo intorno a sè e alla trasmissione di segnali, piccole pubblicità, messaggi a volte espliciti, a volte quasi subliminali. Per esempio gli Antiquores, coniati dall'Imperatore in comunione con il Santo Pontefice trasmettevano un segnale forte di quelli che potevano essere i rapporti fra le due grandi autorità che dominavano "l'Europa". Un denaro che riporta il nome della città con la dizione "comune" o "civitas" affianco a quello dell'autorità Imperiale è un chiaro segno di transizione, di convivenza. La trasmissione di un messaggio di Fede Cristiana attraverso la moneta è un fenomeno molto rilevante che si può constatare per tutto il medioevo. Oltre ai piccoli segni sospensivi (crocette, trifogli, globetti,....) e alle indicazione dell'autorità emittente si trova spesso la Croce (emblema della Chiesa) o, verso la fine del XII secolo, la raffigurazione di un Santo avente a che fare con la città di coniazione (Venezia: San Marco, Ancona: San Ciriaco, Viterbo: San Lorenzo,...). E' per me molto interessante studiare la mutazione del centro del potere che avviene fra XII e XIII secolo. Il potere Imperiale che piano piano scompare lasciando sempre più spazio di manovra ai comuni, che vanno acquistando l'indipendenza. Le legende che una volta riportavano solo il nome dell'Imperatore, il suo monogramma e un'indicazione dell'officina monetaria di produzione, si trasformano, cambiano tema e valore e assumono il ruolo di messaggeri di quel grande periodo che è stato la nascita dei comuni. Dall'oppressione da parte dell'esercito di un Imperatore sentito lontano e distante dai problemi dal popolo sottomesso alla partecipazione di tutti i cittadini in un'assemblea civica. Quasi un ritorno alle antiche poleis greche. Questo secondo me è un lasso di tempo eccezionale, che ha determinato la nascita di una di quelle strutture che oggi gestiscono il potere e che merita di essere analizzato e studiato con cura, non solo dal punto di vista storico ma anche numismatico. Ciò non sarebbe certo possibile se la moneta non ne fosse una chiara testimone. ;)
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  3. Ma non c'è l'Italia unita da 150 anni e la Repubblica da 65? Forse sarebbe arrivato il momento di vedere le cose sotto un'altra prospettiva...
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  4. Sarebbe interessante riuscire a leggere quale lettera ci fosse sotto la M sovrastata dal ° (segno di zecca di Città del Mexico). L'esemplare di cui posto la foto ha una L ed è del 1689. Molto raro. Anche perchè totalmente identificabile. E' in vendita a 2000 dollari. ( http://www.mexicancoinsandmore.com/servlet/the-721/Mexico-Cob-8-Reales/Detail ) @@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@
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  5. II° parte E i rematori delle galee commerciali? In verità tra i rematori della marina mercantile e da guerra non c’erano, in questo tempo, grosse differenze; erano le stesse persone , solo che le prime accettavano l'ingaggio volontariamente e percepivano un soldo che veniva pagato in parte anticipatamente. Leggiamo dal bel libro di Franco Masiero “Sulle Rotte della Serenissima” – 1983 Mursia, che di solito si poneva banco di arruolamento in San Marco, il padrone della nave assoldava piccole compagnie di musicanti che con trombe, pifferi, bandierine ed artifizi vari che richiamavano l’attenzione della gente. Sul banco coperto di ricchi panni si ponevano grandi piatti colmi di monete. Era tutta una messinscena, insomma, intesa ad invogliare i possibili marinai. ;) C’erano operai dei cantieri navali quando il lavoro era in fase di "stanca" e quindi non erano pagati; in questo modo un imbarco per un viaggio all’anno, nella stagione più favorevole, poteva risolvere qualche problema; c’erano i disoccupati, i debitori, i poveracci disposti a tutto. :( La paga dipendeva dal tipo di viaggio, della sua durata, dalla buona o cattiva fama dell’armatore ed è per questo motivo che notizie sul “quantum” sono assai scarse. L’importo “medio” che si può rilevare è di ca. 4 – 5 Grossi al mese e solitamente venivano versati subito i primi quattro mesi di paga, così che i rematori potessero essere allettati dalla quantità di danaro. Spesso con questo ingaggio il rematore si poteva permettere di lasciarne gran parte alla famiglia perché avesse un minimo di sostentamento in sua assenza; oppure gli servivano per pagare un debito contratto; quasi sempre una parte serviva per acquistare merci varie che il rematore poteva portare con se in franchigia. Dubito che il pagamento venisse effettuato, al momento dell’ingaggio, in piccoli, bianchi o quartaroli…mi piace immaginare che nei piatti posti sul banco ci fossero mucchietti di Grossi e poi, successivamente, di Soldini; insomma, se è vero che la quantità di moneta doveva allettare gli uomini ad imbarcarsi, certo facevano più bella figura dei mucchi di monete scintillanti e non di monetine minuscole e "nere". Certamente questi guadagnavano molto meno di un rematore imbarcato su una galea da guerra, ma i rischi che correva quest’ultimo erano molti di più rispetto al primo; c’è anche da considerare che il rematore della galea commerciale sfruttava la possibilità di rivendere nei porti che la nave toccava, le merci che aveva imbarcato in franchigia e quindi ricavare degli utili extra. Se la galea portava pellegrini in Terra Santa, questi beni in franchigia erano spesso generi alimentari e vino, che venivano venduti a questi passeggeri, spesso ignoranti delle cose del mare e del vitto che potevano trovare a bordo. :blink: Saluti Luciano
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  6. Ciao, più di così non posso:
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  7. Ramossen Salve. Qui tocchiamo un tasto molto doloroso per me perché io mi ritengo una " vittima " Savoiarda visto che prima di loro pochissimi se non nessuno lasciava il sud ( e stavamo male ) e dopo l`avvento di questa grande catastrofe ( tutte e sette le piaghe assieme più lo sberleffo ) ben 20 milioni di meridionali hanno lasciato il sud ( ovvio che erano braccia forti che hanno trovato da un altra parte quello che non avevano in casa loro, lasciando chi ci marciava, i più deboli, e i più poveri ) perché non vi era possibilità di trovare lavoro. Sono arrivati e hanno chiuso la ferreria in Calabria che dava da mangiare ha 1500 famiglie dicendo che era troppo in cima, ricostruendola a Terni su un altra cima, hanno smantellato alcune fabbriche portando i macchinari su nel Veneto, noi meridionali visto che non se ne poteva più ce ne andammo ma per poterlo fare si doveva pagare una tassa, sapete per cosa venivano utilizzati questi fondi ? Per permettere hai veneti di potersi fare la stagione estiva come gelatai all'estero. Hanno aggredito uno stato sovrano senza neppure inviare uno staccio di dichiarazione di guerra, subendo,i meridionali, dai bersaglieri, tra gli altri, il massacro a Pontelandolfo di ben 5000 anime parroco compreso,e al generale Enrico Cialdini ogni anno viene posta una corona alla memoria,e come se al generale Kurt Mälzer responsabile del massagro delle fosse Ardeatine di 335 romani si desse una corona in omaggio ogni anno. INCONCEPIBILE. "Si ma queste storie sono raccontate da borbonici" ma guarda tu un po' questi ingrati stanno in un hotel a 5 stelle e vanno raccontando che li sciogliamo nella calce viva, noi che per loro abbiamo inventato i campi di sterminio i primi nel mondo, sterminando 1 milione di soldati borbonici solo perché non volevano giurare fedeltà a al cugino del nostro amato re. Da quando ho iniziato la lettura del vero risorgimento, mi sono ripromesso di dire a chiunque sia ancora convinto che noi meridionali siamo solo degli sfaticati, buoni a nulla, o peggio ancora mafiosi, come sono andate la cose per capire perché noi oggi ci troviamo in questa situazione. Eravamo come dei colombi che stavano prendendo il volo per essere la prima nazione europea ( ah se Francesco II di Borbone regnava 30 anni invece che 1 cosa sarebbe oggi il regno PECCATO ), ma ci hanno tagliato le ali ed inoltre ci pigliano in giro perché non riusciamo a volare. Come gli ebrei hanno perdonato i tedeschi per l'olocausto, noi vi perdoniamo per i torti subiti, ma finitela di dire che i fatti non stanno cosi, perché la cosa mi fa' in..fervorare tanto.
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  8. Ciao, complimenti per il bel pezzo, sei un collezionista di grandi moduli d'argento o collezioni le Palermitane ? Ecco le mie opinioni : Per me un ottimo BB; pezzo molto valido (anche commercialmente) anche sei in molti ti diranno che queste sono monete che vanno acquistate in conservazione superiore; non gli dare retta............a meno che tu non sia un commerciante! Storia: che ti posso dire.......i trenta tarì vengono considerati le più belle monete del 700, quelli di Carlo VI furono i primi ad essere coniati dalla zecca di Palermo (Palazzo della zecca a Piazza Marina - qualche tempo fa sede dell'Ispettorato prov. dell'Agricoltura) il primo con data 1732 con l'iscrizione "oblita ex auro" e l'altro con data 1733 con l'iscrizione "ex auro...", la produzione di monete d'argento così grandi diede grossi problemi alle maestranze, e quindi vi sono spesso evidenti difetti di conio. La coniazione venne sospesa sotto Carlo di Borbone e riprese con Ferdinando coi pezzi datati 1785 - 1791 - 1793. Questo è quello che ricordo, ma ti segnalo una vecchia discussione in cui si è trattato il tema in modo approfondito. ecco qui (fai copia e incolla) :
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  9. Ciao tartachiara, La legge fondamentale riguardante la tua moneta è la seguente ed è integralmente riportata nel link che ti allego Legge 24 Agosto 1862 n. 788 Qui trovi la legge successiva in cui vengono determinati i diametri delle monete di cui sopra E infine nelle immagini che ti allego trovi il decreto che approva l'impronta delle monete che ti interessano. Se poi vuoi approfondire l'argomento Regi Decreti ad argomento monetario troverai molte altre informazioni consultando le seguenti discussioni: Saluti Simone
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  10. meriti un premio, te la dò io in FDC (però devi venire a Verona). Promesso
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