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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/19/11 in tutte le aree
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Salve a tutti. Come anticipato dalla descrizione che accompagna il titolo di questa discussione, vorrei trattare di un noto personaggio della prima dinastia imperiale romana, una delle mie preferite, dal punto di vista storico, soprattutto. Gaio Asinio Gallo era figlio di uno degli uomini politici più importanti e in vista della Res Publica che rispondeva al nome di Gaio Asinio Pollione. Lo ritroviamo con Cesare, Marco Antonio e, infine, riuscì ad ottenere una buona posizione sotto il suo rivale, Ottaviano Augusto. Grazie alla sua capacità di arrampicatore sociale riuscì ad approfittare della situazione politica travagliata di questo periodo per riuscire a ritagliarsi un posto quantomeno indipendente nel nuovo assetto governativo di Roma: il Principato di Augusto. Pollione fu ricordato in particolar modo come oratore e autore di carmi e poesiole che, in primo momento, attirarono critiche fortemente negative da parte del famosissimo Virgilio. Ma, in un secondo momento, il poeta latino lodò l'attività letteraria di Asinio Pollione. Perché questo cambiamento di opinioni da parte di uno dei più famosi scrittori della classicità? Semplice: Virgilio possedeva degli appezzamenti di terreno nei pressi della sua città natale, nelle campagne di Mantova, a cui era molto legato (sembra che fosse l'eredità paterna). Pollione fu incaricato dallo stesso Augusto di provvedere al congedo dei veterani che avevano combattuto per lui nella recente guerra civile. La questione dei veterani era un problema serio che affliggeva Roma fin dai tempi di Cesare e di Gaio Mario, il grande riformatore delle legioni, nonchè zio dello stesso Giulio Cesare. Ebbene, Pollione doveva sgomberare i vasti territori della pianura nei pressi di Mantova e dintorni per frazionarli e consegnarli come dono di congedo ai veterani. Naturalmente questa situazione non era favorevole per Virgilio che, per tenersi le sue proprietà, strinse amicizia con l'inviato di Augusto, riuscendo nel suo intento. Il successo, tuttavia, era solo apparente: una seconda ondata di congedi non risparmiò i terreni di Virgilio che gli furono strappati assieme al loro carico di ricordi. Quindi, il padre del nostro Gallo, fu un politico, un militare e un letterato di grande spessore, nonostante venga dipinto come un uomo poco disponibile e tutt'altro che ben disposto nei confronti dei suoi sottoposti. Sulle orme del genitore, anche Asinio Gallo, di cui non si conosce la data precisa (alcuni propendono per l'anno 41 a.C.) nè il luogo di nascita, intraprese la carriera politica e, conseguentemente, oratorio-letteraria. Infatti, ci rimane la notizia che fu l'autore di un libro dal titolo "De comparatione patris et Ciceronis", in cui dava la palma oratoria al padre, come se si fosse trattato di una gara di eloquenza tra il padre, che, a quanto pare, teneva in grande considerazione, e Cicerone, l'altro grande politico, primo oratore nell'Urbe, unico ostacolo per la carriera oratoria di Asinio Pollione. Con quest'opera, anadata perduta, suo figlio Gallo tenta quasi di riscattarlo mettendolo al di sopra del suo "concorrente" e facendolo uscire vincitore dalla disputa - cosa che nella realtà storica sarebbe stato un po' difficile credere. Entrato, così, in Senato, Gallo, intorno all'11 a.C., sposa Vipsania Agrippina, figlia del celebre Marco Vipsanio Agrippa e prima moglie di Tiberio Claudio Nerone, futuro figlio adottivo del Princeps, nonchè Imperatore a sua volta, a cui, si dice, fosse molto affezionato. Il divorzio forzato fu una triste delusione per entrambi, ma solo in questo modo il nostro Gallo riuscì ad entrare negli ambienti che circondavano la dinastia Giulio-Caludia. Percorrendo con velocità le tappe del Cursus Honorum, venne nominato console nell'8 a.C. e proconsole in Asia tra il 6 e il 5 a.C. Fu l'incarico più prestigioso che ricoprì. Proprio in questo periodo furono coniate le monete recanti al sua effige, unico materiale che ci fornisce, oggi, il suo ritratto. Il suo astro iniziò a calare quando provò a conquistare le attenzioni della vedova di Germanico, Agrippina. Tiberio non vedeva di buon occhio il suo comportamento nei confronti della parente e, nel 30, indusse il Senato a dichiararlo nemico pubblico e detenuto in condizioni davvero ostili. Lo si capisce dalle parole dello storico Cassio Dione (58.3): <<Non aveva compagni o servi con lui, non parlava con nessuno e non vedeva nessuno, eccetto quando qualcuno doveva portargli del cibo, di scarsa qualità e quantità, tanto che non gli dava nessuna forza o soddisfazione da portarlo alla morte>>. La sua fine è alquanto dubbia, ma grazie alle testimonianze di storici come Tacito, possiamo affermare che morì di fame in prigionia intorno al 33 d.C. Agrippina, la vedova da lui corteggiata, morì nello stesso anno, nel mese di ottobre. Questa coincidenza indusse l'Imperatore Tiberio ad accusarla, nonostante fosse deceduta, di immoralità e adulterio. Per questo subì la damnatio memoriae, ma solo marginalmente, sotto il regno di Tiberio: dopo la morte dell'Imperatore, infatti, questa pratica nei suoi confronti fu ritirata. Si conclude così la vicenda storica e biografica di uno dei personaggi più importanti del Principato di Augusto. Non potevano mancare le monete coniate a suo nome, prima di tutte quelle emesse durante il suo governatorato in Siria (tratte dal web): 1) Bronzo AE 16, zecca di Temnus, in Aeolis. Battuta intorno al 6-5 a.C. Al D/ si trova la legenda greca ACINIOC GALLOC AGNOC che accompagna la testa nuda rivolta a destra di Gallo; al R/ AROLLAC QAINIOU TAMNITAN circonda la testa coronata di edera di Dioniso verso destra. Rif.: RPC 2447. Segue la serie di esemplari coniati per Augusto: 2) AE Sesterzio coniato nella zecca di Roma intorno al 16 a.C., quando Asinio Gallo era monetiere di Augusto. Al D/ OB-CIVIS-SERVATOS, dove CIVIS sta in uan corona di foglie di quercia, OB al di sopra e SERVATOS al di sotto, con ai finachi due rami di lauro; al R/ C ASINIVS C F GALLVS III VIR A A A F F , intorno a S-C larghi, nel campo. Rif.: RIC I 370; BMCRE 157 = BMCRR Rome 4594. 3) Dupondio in oricalco della zecca di Roma, datato al 16 a.C. Al D/ AVGVSTVS TRIBVNIC POTEST in una corona di quercia; al R/ CASINIVSGALLVSIIIVIRAAAFF intorno a S-C larghi, nel campo. Rif.: RIC 372. 4) AE Asse in bronzo della zecca di Roma datato al 16 a.C. Al D/ CAESAR AVGVSTVS TRIBVNIC POTEST, testa di Augusto nuda rivolta a destra; al R/ C ASINIVS GALLVS III VIR AAAFF che circonda S-C nel campo. Rif.: RIC I 373; Cohen 369; BMCRE 161.1 punto
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LUCIUS CLODIUS MACER In quel mese di maggio dell’anno 68 se qualcosa bolliva in Africa non era la temperatura esasperata dalle sabbie roventi che il vento spingeva verso la costa dalle dune dell’entroterra, o quantomeno non solo quella… erano le notizie che giungevano da Roma e da altri territori dell’Impero. Nella sua tenda da campo, Clodio Macro legato d’Africa, si agita nella tensione di una decisione che non riesce a prendere, che forse neppure vuole prendere, anche se Calvia Crispinilla insiste che un atto di forza serve a spingere l’ago della bilancia, e Calvia Crispinilla oltre ad essere donna molto ricca è anche molto vicina alle “questioni” di Nerone. Certo sembra facile a dirsi a parole, ma Roma è Roma e Nerone è Nerone… su certe cose non si può mica scherzare troppo… interrompere la fornitura di grano per Roma… è aperta ribellione verso l’Imperatore… È vero che l’astro di Nerone è in netto declino, ma un’azione di rottura portata fino a queste conseguenze non si rivolge solo contro l’Imperatore… significa mettersi contro il popolo di Roma, contro lo stesso Senato. A favore si deve calcolare l’appoggio della III Legione Augusta, sotto il proprio comando, ma anche così le acque agitate dagli echi di una guerra civile rischiano di tramutarsi un una tempesta e Clodio Macro è in grado di pilotare la nave politica in mezzo a flutti così torbidi…? Galba sta facendo i conti delle sue forze e, seppure reso prudente dal fallimento di Vindice, tuttavia non trascura di affilare, per adesso non ancora del tutto apertamente, le sue armi, e con lui anche le armate delle Gallie e dell’Hiberia… Agitare le acque e sconcertare il nemico… tattica non inventata al momento, ma comunque sempre funzionante… e quel Clodio Macro, laggiù in Africa, sembra proprio il tipo adatto a distrarre l’attenzione di Nerone da quel che sta covando nell’occidente dell’Impero… magari una incoraggiatina a quei fermenti di rivolta africana possono rivolgersi favorevolmente verso la causa di Galba: Servius Sulpicius Galba Augustus Imperator, suona bene… sì, suona decisamente bene… Anche Galba dice che non si può più tardare… si sente un po’ preso per il collo, si sente soffocare al pensiero di qualcosa che ritiene essere più grande di lui… La fornitura di grano per Roma è stata interrotta, e con questo atto è stato sigillato lo stato di aperta ribellione… Ma qui gli eventi corrono troppo alla svelta e, nel frattempo, l’astro di Nerone si è eclissato ed all’orizzonte è sorto quello di Galba… Fidarsi è bene, ma… e poi perché ciò che è riuscito a Galba, non può riuscire anche a Clodio Macro… Le forze della III Legione Augusta potrebbero non essere sufficienti per reggere un eventuale scontro, per cui occorre cercare l’appoggio di altre milizie… e potrebbe fare proprio al caso l’arruolamento della I Legione Macriana Liberatrix… due legione sono sempre meglio di una sola… Questo Clodio Macro comincia a dare fastidio: prima si ribella a Roma rifiutandogli il grano africano (veramente, sotto sotto, l’istigazione era proprio di Galba e di quella Calvia Crispinilla), poi arruola una seconda legione, infine si mette a battere moneta… Bisogna dare atto del fatto che sulle monete non si è attribuito alcuna prerogativa particolare e che, anzi, il ripristino della sigla SC su moneta d’argento può significare solo la sottomissione alla volontà del Senato… tuttavia questo può essere anche solo il segno di un “inizio” Clodio Macro deve sparire… Forse il procuratore Trebonio Garuciano può essere l’uomo del destino… Ed il destino arriva puntuale al suo appuntamento… è già ottobre e la temperatura non è più così arroventata in Africa, ma per Clodio Macro questo non fa più nessuna differenza… e la I Legione Macriana Liberatrix non serve più a niente… Clodio Macro (Lucius Clodius Macer) Di questo pretendente all’Impero non si conoscono le origini e neppure la nascita. Di lui sappiamo che nell’anno 68 era legato d’Africa (propretore) e che tentò di imporsi sulla scena politica grazie all’appoggio delle due legioni III Augusta alle sue dipendenze e I Macriana Liberatrix da lui arruolata. Morì nell’ottobre dello stesso anno 68 ucciso per volere di Galba.1 punto
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Sono diversi mesi ormai che pratico questo ambiente, cioè quello numismatico. Ho letto tanti post e articoli scritti da persone con cui ho la fortuna di condividere questa passione. Leggendo cerco sempre di farmi un idea della persona che ha scritto, inoltre dai vari articoli vengono fuori episodi che mi portano a riflettere il suo carattere numismatico. Evitando di essere colui che giudica, ma solo che osserva, volevo condividere queste riflessioni con voi, per discuterne la eventuale veridicità Ho suddiviso il collezionista in 8 fasce: Esiste il collezionista "disinteressato". Questi sono i collezionisti con una fascia di reddito molto elevato. Loro non acquistano per conoscere la storia che quella moneta può offrire, ma lo fanno solo come fonte di investimento. La possono riutilizzare per ricavarci sopra dopo un determinato tempo, o per fare regali a persone che potrebbero essere utili. Il grande collezionista Da questi uomini scaturisce sempre il meglio che la parola "numismatica" possa offrire. Nelle collezioni in loro possesso si può attraversare il periodo storico che esso ha deciso di raccontare. Il grande collezionista é in grado di raccontare ognuna delle monete che tiene in collezione aggiungendo, nel caso ci fossero, ogni tipo di variante e anche qualche aneddoto riguardante i falsi. Ovviamente conosce peso misura e la quantità di puro che contiene la moneta. Lui é uno storico numismatico che ha fatto della sua vita un motivo di studio adottando abnegazione e sacrificio. La provenienza di una moneta da quella collezione fa' si che essa diventi un oggetto ancora più ricercato, perché l'acquirente sà che oltre la moneta potrà vantarsi di dire "proveniente dalla collezione del Signor ..." Ve ne sono pochi, é quei pochi che ci sono, sanno che hanno un posto riservato nell' olimpo numismatico. Il commerciante E come si farebbe senza di lui? Lui é colui che ognuno di noi cerca di farselo amico per poi magari chiedere uno sconticino :-) Ma, loro, furbi, te lo fanno, tanto il prezzo e maggiorato, e si aggraziano il cliente . Uomo preparato conosce a memoria tutte le monete contenute nel cavò. Pronto sempre ad accontentare le richieste di un cliente. Non si affeziona alle monete perché sà che al momento giusto lui le cederà. Il ricercatore Non si vedono spesso nei mercatini, perché se il mercatino apre il mattino alle otto, loro sono già lì alle sette, l'hanno girato tutto, aiutando persino ,nel caso giovasse, il montaggio della bancarella. Le mogli ed i mariti di queste persone negli ultimi dieci anni sono diminuiti drasticamente, la causa è un virus che ha bloccato il proprio consorte. Non a letto! Il virus in questione si chiama Internet che li porta a BLOCCARSI davanti al monitor tutto il tempo possibile con buona pace della coniugazione familiare. Ma cosa cerca? Lui cerca l'Affare che gli cambierà la vita, e che gli permetterà di fare un plus di 10000%. Vi sono diverse sotto categorie di ricercatori. Ci sono gli studiosi, lo sprovveduto, il ragazzino, ma tutti hanno sicuramente in comune le patacche che malauguratamente si sono portati a casa. A volte però riescono ad ottenere ciò che cercano ed é lì che la loro fama ne viene accresciuta. il cacciatore Come un cacciatore lui ha il fiuto per le prede, capisce subito che in quella moneta vi è un ottimo affare . Per ottenere ciò che vuole è capace di utilizzare ogni espediente leale, o sleale , l' importante e raggiungere lo scopo. La conoscenza della sua preda, nel nostro caso la moneta, è di fondamentale importanza, cosi come il suo habitat . Non è la persona a cui confidare che sta scadendo un'asta di un pezzo raro con un misspelling ( errore di battitura ). Lo studioso. Possedere una moneta per lui non è più importante che studiare la storia che in essa è racchiusa. I volumi posseduti da lui sulla numismatica fanno invidia pure alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. È contento quando può dividere la sua conoscenza con gli altri, e per questo motivo se si ha la fortuna di conoscere uno studioso e si è appassionati, non lo si deve far scappare. Collezionista puro Se l'amore per la numismatica si potesse regalare dovreste portarla a lui. Lui la ama! Colleziona tutto ciò che è moneta, senza guardare il valore intrinseco, ma elusivamente lei. Non conosce il numero dei pezzi della sua collezione, ma è contento quando ne può aggiungere un'altra. Di questa fascia fanno parte tutte le nonnine che mettono la moneta portata dal nipote che vive in America nello scrigno che tengono nella credenza. L'appassionato Il volubile. Appassionato... ma quanto ? La passione può svanire in un giorno, un mese, un anno, o forse mai. Normalmente la passione inizia da un ritrovamento con relativa prima ricerca, quando questa porta ad un responso positivo i più furbi mettono da parte oppure aumentano la collezione. Gli altri se ne disfaggono con esiti a volte catastrofici. Queste persone hanno bisogno aiuto per capire se la numismatica fa' al caso loro. Come avete potuto leggere, ho cercato di caricare i vari aspetti da me notati in modo un po' esagerato, essendo consapevole di essere la persona meno adatta a tracciare profili caratteriali, leggetela con semplicità, come se doveste chiedere ad un bambino cosa pensa della mamma, se vuole bene più alla mamma od al papa oppure cosa fa la mamma quando il papà non è in casa ( grande la Milo quella volta!! ). Grazie Gio1 punto
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Ragazzi ho capito.....qui se non c'è Peter che posta la vedo dura è...... :lazy: :lazy: Allora ok :clapping: appena arrivato......e guardate che ritratto. Ditemi qualcosa in più.1 punto
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Ciao Evidentemente questa medaglia non suscita la curiosità dovuta o forse ha una storia così tortuosa che nessuno vuole cimentarsi a spiegare cosa mai sia questa medaglia. Peccato, speravo molto che qualcuno mi desse una mano a scoprire cos' è, come succede per le monete penso che anche le medaglie abbiano la loro storia e vada scoperta e raccontata a tutti noi che abbiamo questa passione. Grazie comunque a tutti voi. A presto. renato.ber1 punto
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E' una punta che nasce da globetto, Travaini gruppo C2 (C2a invece la punta passa in mezzo al globetto).1 punto
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Sul forum non si può parlare di politica. Questo fa parte del regolamento, ma credo anche che se ne debba interpretare lo spirito. Il fine ultimo è quello di evitare diatribe eccessive ed offese varie, quasi sicure quando si toccano certi argomenti. Credo, quindi, di potere riportare una notizia di cronaca politica, senza che si offenda alcuno... Oggi seduta al Senato: durata: 6 minuti e 1 secondo presenti: 11 Io devo fare i salti mortali, per combinare le ferie con i miei colleghi, al fine di garantire l'assistenza ai clienti (in pratica, in agosto, devono essere sempre presenti 2-3 persone su 5). L'anti-politica sarà pure qualunquismo ma gli anti-politici? Offeso qualcuno? Forse se qualche palla al piede, parassita sociale è iscritto al forum si sarà offeso... in questo caso, mi fa piacere, l'intento era questo! Per inciso, gli offesi siamo noi italiani!1 punto
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le monete da 10 euro tedeschi fdc sono tutte dall 2002 sino all ultima del 2010 in argento 925/1000 con un diametro 32,5mm ed il peso di 18 g dall 2011 viene emessa l ultima moneta in fdc d'argento ma con caratteristiche diverse arg 625/1000 peso 16g diametro identico alle altre 32,5mm la prossima ed ultima moneta che postero sara l ultima moneta da 10 euro argento in fdc che emettera la germania.... da questa in poi verranno emesse fdc solo in rame e nichelio mentre in fondo specchio andranno avanti a coniare monete d argento con le nuove caratteristiche arg 625/1000 e peso di 16 g quindi qui termina la mia collezione da 10 euro tedeschi in argento x la circolazione.... :angry: :angry: :angry: :angry: :huh: :huh: :huh: :huh: :huh:1 punto
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L'Italia è il paese dei privilegi. Quella dei politici è solo una delle categorie avvantaggiate, ma ve ne sono anche molte altre ( e qui spero di non alzare un polverone, spero di essere obiettivo ): medici, avvocati, notai, insegnanti delle scuole all'estero (categoria nota a pochi ma esiste), farmacisti, liberi professionisti si trovano obbiettivamente in condizioni di privilegio, vuoi per scarsa concorrenza, vuoi per condizioni privilegiate in confronto ai colleghi esteri, vuoi per gli scarsi controlli in tema di evasione fiscale. nella mia regione persino ai muratori conviene lo status quo, perchè gli permette di fare un numero enorme di lavori in nero con la quasi-certezza di zero controlli e di zero tassazione, con la conclusione che hanno un tenore di vita molto superiore ad un dipendente pubblico. Voglio fare la parte del diavolo, ma obbiettivamente chi tra voi, in condizione di privilegio, vi rinuncerebbe così facilmente???? sono convinto che tanti ci sarebbero, ma mai sarebbero la maggioranza :(1 punto
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Questa comunque non è politica ma costume,anzi,malcostume e degli italiani,in questo caso.Il sindaco che protesta vibratamente per mantenere il suo Comune,lo fa per quel principio per il quale si può parafrasare un detto "sacrifichiamoci e date" . Chiunque ha acquisito un privilegio,piccolo o grande,si riempie la bocca con belle frasi ma poi al momento di contribuire "chi,io?Non esiste proprio". Nella mia regione vogliono abolire la provincia di Benevento.A parte che non c'è niente di più inutile delle province,se leggeste le argomentazioni che usano sono a dir poco ridicole con richiami ai guerrieri sanniti.Come se un importanza storica,etnica,culturale,fosse sancita da una divisione amministrativa. E nessuno che dice "poi finisce la pacchia" che se ce ne fosse almeno uno,lo premierei quantomeno per la sincerità.1 punto
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ho riassunto su questa cartina quanto mi sembra di avere capito riguardo la comparsa e diffusione della ritrattistica rinascimentale : Uploaded with ImageShack.us1 punto
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