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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/18/11 in tutte le aree
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Sono diversi mesi ormai che pratico questo ambiente, cioè quello numismatico. Ho letto tanti post e articoli scritti da persone con cui ho la fortuna di condividere questa passione. Leggendo cerco sempre di farmi un idea della persona che ha scritto, inoltre dai vari articoli vengono fuori episodi che mi portano a riflettere il suo carattere numismatico. Evitando di essere colui che giudica, ma solo che osserva, volevo condividere queste riflessioni con voi, per discuterne la eventuale veridicità Ho suddiviso il collezionista in 8 fasce: Esiste il collezionista "disinteressato". Questi sono i collezionisti con una fascia di reddito molto elevato. Loro non acquistano per conoscere la storia che quella moneta può offrire, ma lo fanno solo come fonte di investimento. La possono riutilizzare per ricavarci sopra dopo un determinato tempo, o per fare regali a persone che potrebbero essere utili. Il grande collezionista Da questi uomini scaturisce sempre il meglio che la parola "numismatica" possa offrire. Nelle collezioni in loro possesso si può attraversare il periodo storico che esso ha deciso di raccontare. Il grande collezionista é in grado di raccontare ognuna delle monete che tiene in collezione aggiungendo, nel caso ci fossero, ogni tipo di variante e anche qualche aneddoto riguardante i falsi. Ovviamente conosce peso misura e la quantità di puro che contiene la moneta. Lui é uno storico numismatico che ha fatto della sua vita un motivo di studio adottando abnegazione e sacrificio. La provenienza di una moneta da quella collezione fa' si che essa diventi un oggetto ancora più ricercato, perché l'acquirente sà che oltre la moneta potrà vantarsi di dire "proveniente dalla collezione del Signor ..." Ve ne sono pochi, é quei pochi che ci sono, sanno che hanno un posto riservato nell' olimpo numismatico. Il commerciante E come si farebbe senza di lui? Lui é colui che ognuno di noi cerca di farselo amico per poi magari chiedere uno sconticino :-) Ma, loro, furbi, te lo fanno, tanto il prezzo e maggiorato, e si aggraziano il cliente . Uomo preparato conosce a memoria tutte le monete contenute nel cavò. Pronto sempre ad accontentare le richieste di un cliente. Non si affeziona alle monete perché sà che al momento giusto lui le cederà. Il ricercatore Non si vedono spesso nei mercatini, perché se il mercatino apre il mattino alle otto, loro sono già lì alle sette, l'hanno girato tutto, aiutando persino ,nel caso giovasse, il montaggio della bancarella. Le mogli ed i mariti di queste persone negli ultimi dieci anni sono diminuiti drasticamente, la causa è un virus che ha bloccato il proprio consorte. Non a letto! Il virus in questione si chiama Internet che li porta a BLOCCARSI davanti al monitor tutto il tempo possibile con buona pace della coniugazione familiare. Ma cosa cerca? Lui cerca l'Affare che gli cambierà la vita, e che gli permetterà di fare un plus di 10000%. Vi sono diverse sotto categorie di ricercatori. Ci sono gli studiosi, lo sprovveduto, il ragazzino, ma tutti hanno sicuramente in comune le patacche che malauguratamente si sono portati a casa. A volte però riescono ad ottenere ciò che cercano ed é lì che la loro fama ne viene accresciuta. il cacciatore Come un cacciatore lui ha il fiuto per le prede, capisce subito che in quella moneta vi è un ottimo affare . Per ottenere ciò che vuole è capace di utilizzare ogni espediente leale, o sleale , l' importante e raggiungere lo scopo. La conoscenza della sua preda, nel nostro caso la moneta, è di fondamentale importanza, cosi come il suo habitat . Non è la persona a cui confidare che sta scadendo un'asta di un pezzo raro con un misspelling ( errore di battitura ). Lo studioso. Possedere una moneta per lui non è più importante che studiare la storia che in essa è racchiusa. I volumi posseduti da lui sulla numismatica fanno invidia pure alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. È contento quando può dividere la sua conoscenza con gli altri, e per questo motivo se si ha la fortuna di conoscere uno studioso e si è appassionati, non lo si deve far scappare. Collezionista puro Se l'amore per la numismatica si potesse regalare dovreste portarla a lui. Lui la ama! Colleziona tutto ciò che è moneta, senza guardare il valore intrinseco, ma elusivamente lei. Non conosce il numero dei pezzi della sua collezione, ma è contento quando ne può aggiungere un'altra. Di questa fascia fanno parte tutte le nonnine che mettono la moneta portata dal nipote che vive in America nello scrigno che tengono nella credenza. L'appassionato Il volubile. Appassionato... ma quanto ? La passione può svanire in un giorno, un mese, un anno, o forse mai. Normalmente la passione inizia da un ritrovamento con relativa prima ricerca, quando questa porta ad un responso positivo i più furbi mettono da parte oppure aumentano la collezione. Gli altri se ne disfaggono con esiti a volte catastrofici. Queste persone hanno bisogno aiuto per capire se la numismatica fa' al caso loro. Come avete potuto leggere, ho cercato di caricare i vari aspetti da me notati in modo un po' esagerato, essendo consapevole di essere la persona meno adatta a tracciare profili caratteriali, leggetela con semplicità, come se doveste chiedere ad un bambino cosa pensa della mamma, se vuole bene più alla mamma od al papa oppure cosa fa la mamma quando il papà non è in casa ( grande la Milo quella volta!! ). Grazie Gio1 punto
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In esergo c'è qualcosa, che potrebbe essere, ad esempio COS... visto che mi sembra di intravedere SC nel campo. Non dico che sia questo, ma forse potrebbe essere qualcosa di simile1 punto
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Medaglia devozionale ovale con appendici globulari,bronzo / ottone, fine XVI, inizio XVII sec.- D/Con molta probabilità si tratta di S. Francesco D'Assisi,la parte davanti al santo non è molto chiara! R/ San Michele Arcangelo con lancia (o spada) nella mano DX e nella SX tiene la bilancia (suoi attributi),sotto i piedi il demonio.Insolita rappresentazione di S. Michele A. di stile molto giovanile e lineamenti fini,non comune. Ciao Borgho.1 punto
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Buona giornata Mamma mia...ci vorrebbe il tenente Orazio del CIS. :) Dal diametro che riferisci, penso si tratti di un Soldo da 12 bagattini ed in proposito credo non ci siano dubbi. L'unica lettera che si distingue decentemente è la "A" che sta proprio sopra la croce terminale dell'asta retta dal doge e mi sembra anche la successiva "N". I dogi in questione, che hanno questa particolarità - A N - sarebbero: Antonio Prioli - ANT ° PRIO° Francesco Contarini - FRANC ° CON° Francesco Molin - FRANC ° MOL° Francesco Morosini - FRAN ° MAVROC° Giovanni Corner II - IOAN ° CORN° Francesco Loredan - FRANC ° LAVRED° In tutti questi soldi i dogi hanno l'asta terminante con una croce e l'orifiamma... :( A questo punto si dovrebbe procedere al controllo delle immagini per poter restringere il campo in base all'iconografia dei tipi.....ma come si fa? :( Io non me la sento di pronunciarmi....che stile ha? Non scorgo null'altro che mi faccia protendere per l'uno o l'altro doge. :unsure: Forse la risposta, benchè banale, è data dal calcolo delle probabilità; al nome del doge Antonio Prioli ne sono stati emessi a carrettate ed è tra quelli più facilmente trovabili; molto di più rispetto agli altri. La mano sul fuoco, però non ce la posso mettere. Mi spiace. :) Comunque dici bene, il tempo speso per questa ricerca, non è perso, anche se il soldo è in condizioni penose.....chissà cosa ha passato. :blink: Saluti Luciano1 punto
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Forse mi sono espresso male, cerco subito di rimediare... Il principato di Masserano era un'entità territorialmente molto piccola, di pochi chilometri quadrati, all'interno del Ducato di Savoia (se non ricordo male l'attuale comune di Masserano ha un'estensione di 27 kmq), con una popolazione che contava qualche decina di fuochi. Rispetto ai territori circostanti aveva un'autonomia giuridica, perché i Fieschi prima e i Ferrero non erano feudatari dei Savoia, ma dipendevano dal papato. Tradotto in altre parole, era come se fossimo di fronte ad una Repubblica di San Marino dell'epoca, annegata nella realtà territoriale di un altro Stato. Per il principato di Masserano la zecca non era una necessità, perché le monete che circolavano nel posto erano quelle milanesi, monferrine e sabaude. In altre parole, non era dalla zecca locale che sarebbe arrivato il circolante da utilizzare all'interno del principato, che tra parentesi era economicamente molto arretrato e depresso. A Masserano (ma lo stesso accadeva a Desana, Passerano, Frinco, Castiglione delle Stiviere, Solferino, ... solo per citare le più famose dell'epoca) si coniavano contraffazioni di monete "forestiere", che venivano quindi esportate tramite specifici canali verso il luogo in cui circolava il prototipo. Per dare un esempio concreto, il fatto che a Masserano si coniassero imitazioni dei Kreutzer tedeschi o svizzeri non voleva affatto dire che venissero spesi sul posto. Semplicemente in quel preciso momento c'era una convenienza a coniare quel tipo di moneta piuttosto che un'altra (es. il Kipper und Wipper, oppure contatti con mercanti tedeschi, ...). Idem per quasi tutte le altre tipologie, dai pezzi più piccoli fino ai talleri e ai ducatoni. Il discorso è molto articolato e ci sarebbe da ragionarvi sopra per ore, ma il principio è semplice: a Masserano si coniavano monete non per uso locale, ma per mercati esterni. I massaranesi avrebbero avuto nelle loro tasche qualche quarto o grosso, di Savoia o di Monferrato, delle parpagliole di Milano. Se tra di essi ci fossero stati dei pezzi locali, era solo perché nel circolante dell'area monetaria sabauda - cui Masserano apparteneva - c'era una forte concentrazione di questi pezzi contraffatti. Quindi attenzione alle denominazioni che i vari Promis, CNI, MIR e altri danno alle monete coniate a Masserano. E soprattutto, non pensate che le monete di Masserano circolassero lì. E.1 punto
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Buona serata Borgho c'ho pensato anch'io, ma il peso dovrebbe essere superiore a quanto riferisce frisax; il 4 soldi ha in media un peso gr. 1,00 - 1,08 Troppo e troppo poco consunta per arrivare a pesare qualche decimo; per questo ho pensato al soldino. Saluti luciano1 punto
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Buona serata Soldino gr. 0,32 medio e diam. 12 E' il penultimo tipo emesso con la legenda LAVS TIBI SOLI emissione dal 1486 fino al 1585 Le iniziali del doge mi sembrano quelle di Leonardo Loredan 1501-1521, ma posso sbagliare Saluti Luciano1 punto
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Mi pare un discorso un pò perverso.... mi pare che qui nessuno abbia scritto di non collezionare FDC o chi colleziona FDC è un cretino, ci mencherebbe..... chi ne ha le possibilità fa benissimo a cercare questa liretta in FDC o quasi, ammesso la trovi. Il problema è l'inverso, ossia che se qualcuno compra una moneta rarissima ma in conservazione non eccelsa c'è sempre qualcuno che deve denigrare la moneta. A volte ho letto pure discorsi assurdi, tipo, con quei soldi ci prendevo una moneta comune ma in FDC eccezionale... ma che c'entra? E' come se io comprassi un chilo di patate e qualcuno mi dicesse "beh, ma con quei soldi ci compravi tre etti di mele che sono più buone"....... :huh:1 punto
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ciao Renato, non tutti hanno le possibilità o la necessità di collezionare monete FDC o in alta conservazione, poi ognuno della propria collezione fa ciò che vuole. io sono appassionato di monete mi piacciono in tutte le conservazioni.. proprio ieri ho comprato le 2 lire 1862 Napoli in conservazione Mb però mi piaceva come moneta e sono felice di averla comprata.. sicuramente non mi permetto di chiamare "cosa" una moneta comprata da un ragazzo collezionista con la tua stessa passione, come hai fatto tu in una risposta di questo post.. Secondo me c'è da incoraggiare i giovani e far passare il messaggio di "collezionare solo FDC" è sbagliato, mia opinione.Forse anche per questo non si vedono tanti giovani avvicinarsi a questo tipo di collezionismo.. Io sono contento di avere quella moneta nella mia collezione e questo penso sua l'importante.. Saluti Luca1 punto
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