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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/10/11 in tutte le aree
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C'è un ulteriore rilievo da fare sugli scudetti. E riguarda il modo in cui appaiono lavorati i fondi. Gli esemplari con lo scudetto grande di solito non manifestano una differente superficie tra i campi dentro le partizioni dello stemma e il campo sgombro al di fuori dello scudetto. A parte forse un'accenno di fondo a righe orizzontali nella partizione d'Angiò, a stento visibile: Mentre in quelli con scudetto medio / piccolo, i campi di alcune partizioni (particolarmente Medici, Farnese, Borbone e Angiò - meno o affatto quelle di Portogallo, Castiglia, Leon e Aragona) hanno i fondi lavorati con un effetto sabbiato, che rende opaco lo stemma rispetto al campo riflettente che lo circonda. La differenza appare drammatica negli esemplari in altissima corservazione, con fondi ancora specchianti. In questi esemplari, lo scudetto piccolo sembra molto più "rilevato" e aggettante di quello grande, alla vista più piatto. Peccato che le foto degli scanner appiattiscano questi particolari, ma dal vivo la differenza è notevole. Questa differenza si vede ancora molto bene nell'esemplare postato da Pietro, la cui immagine ha davvero un'ottima risoluzione, che permette di apprezzare la differente superficie pur in assenza di specchiature.2 punti
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Precisiamo, per una volta, che gli aspetti economici della questione sono marginali. Il punto dolente è l'accordo anti-mobbing che la lega sembra volersi rimangiare o, comunque, non vuole sottoscrivere. Dato che si sono verificati episodi concreti (3 volte alla Lazio, se ricordo bene) posso anche concordare con gli atleti, per una volta. Vorrei anche, però, che si impegnassero più incisivamente per i colleghi delle categorie inferiori. Forse pochi sanno che ci sono calciatori (in quella che, una volta si chiamava serie C) che guadagnano 1.500 euro al mese e non vedono lo stipendio per lungo tempo, a causa di crisi e fallimenti societari. Se, poi, volessimo approfondire l'argomento e discutere se non sia il caso che gli sport tornino ad essere dilettantistici, allora, sarebbe tutto un altro paio di maniche!1 punto
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Cara Giovanna, il fatto che abbia solo 12 anni non significa che si possa permettere di dire certe cose, anche perché chi si trova a leggerle non sa assolutamente quale sia la sua età. Non aggiungo altro.1 punto
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E' un Duit in rame della provincia di Utrecht, il più basso nominale della monetazione olandese dell'epoca (potremmo definirlo il centesimo di oggi, anche se allora non si usava il sistema decimale ;)) Coniato dal 1739 al 1793 è moneta sostanzialmente comune, anche se alcune annate sono un pò più rare. Non è il caso del 1791, la moneta in questa conservazione credo non valga più di 2-3 euro. petronius :)1 punto
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Da oggi sono disponibili, sempre per gli appassionati di questa monetazione, e scaricabili in formato PDF, nella Sezione Manuali - Monete Medioevali, i seguenti Nominali: 1) La Pubblica; 2) I 3 e i 9 Cavalii. Buona lettura a tutti.1 punto
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Zecca di Modena,soldo 1783, battuto sotto il Duca Ercole III D'Este (1780- 1796). M.I.R,864. Ciao Borgho.1 punto
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Ciao Giò, ti ringrazio per avermi indicato questa discussione alla quale forse non avrei altrimenti avuto modo di accedere, visto che normalmente "navigo" per altre sezioni del forum... La discussione mi ha molto incuriosito e coinvolto ed ho "tirato fuori" dal cassetto una piccola borsa contenente l'unica cosa di "carattere numismatico" lasciatami da mia madre: un certo numero di "caravelle" che, magari domani, andrò a rivedere, ma che nel frattempo, riprendendo la borsa, mi hanno fatto tremare le mani per l'emozione di ricordi filiali... ed una goccia impertinente che si è permessa di uscire dagli occhi... littlejohn1 punto
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Bonnasera a tutti ecco un'altro favoloso quartaro rarissimo .pre il piacere .....peso..1 gramo...diam 1,5....a prestu........ ;) ............rovercio.................... URL=http://imageshack.us/photo/my-images/685/b012j.jpg/][/url] ....a prestu1 punto
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Complimenti Fabrizio!!!! Un vero gioiellino! In più la patina bruno-rossastra è molto accattivante. Non posso che concordare con quanto detto da altri ben più esperti di me...SPL +, se non SPL / FDC, considerando che ci sono i consueti difetti, tra cui i punzoni dello stemma un pò logori e rigati...poi si dovrebbe vederla dal vivo perché la patina un pò zebrata è sempre ingannatrice. Ma la basetta del re Nasone si vede in modo apprezzabile e la ciocca ribelle sul collo (il mio particolare preferito) è ben rilevata. Questa particolare acconciatura mi induce a credere, in via del tutto deduttiva, che la celebre rarissima piastra 1815 pubblicata in uno studio di Michele Pannuti sia un tipo di transizione tra la piastra 1805 e quella del 1815-16. Perché l'effigie di questa piastra presenta la stessa ciocca sul collo e anche la basetta è più simile a quella del 1805. Questi dettagli (forse un tantino troppo "ribelli" e sbarazzini per tempi di restaurazione) scompaiono poi nella "ultimate version" del tipo 1815-16: http://www.mcsearch.info/record.html?id=20286 http://www.mcsearch.info/record.html?id=154881 Questa del 1805 è la prima piastra da cui scompaiono le iniziali dell'incisore e invece assumono un rilievo spropositato le iniziali del Maestro di Zecca, quel Luigi Diodati autore di un interessante trattatello di economia monetaria del 1790, sulla scia delle teorie dei grandi economisti del tempo, Galiani in testa. Luigi era peraltro fratello di Domenico, uno dei numismatici napoletani della prima ora, appena un paio di generazioni dopo il Vergara: Luigi DIodati (Treccani) Il disegno è invece opera del celebre incisore di pietre dure Filippo Rega, coadiuvato per l'incisione in acciaio da Rebora e Arnaud, ed è un vero capolavoro, che contrappunta sul metallo rilievi finissimi, come se si trattasse di un cammeo antico.Non è difficile intuire in quell'effigie "all'eroica" una derivazione di modelli dalla glittica antica: Splendidamente trasparente è invece il riferimento politico. L'appecoronamento della corona di Napoli alla potenza marittima britannica dopo i fatti del '99 era al suo massimo storico. L'omaggio è rivolto - come da te rilevato - ai cartwheel pence (penny e twopence) lavorati nella celebre officina inglese di Soho dove Matthew Boulton impiantò il primo torchio azionato dal vapore. Con questo torchio, oltre ai celebri cartwheel pence, furono coniati industrialmente milioni di gettoni, medaglie e monete, compresi i celebri monneron francesi del periodo rivoluzionario. Come per i monnerons, alla zecca di Napoli non viene ripresa (salvo alcuni esperimenti del 1804), la suggestione di realizzare in incuso la legenda del giro, com'era inizialmente prevista sui pence del 1797: http://sohomint.info/barber.html1 punto
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Salve, scartabellando un po la terza moneta potrebbe, e sottolineo potrebbe perchè solo la legenda ben nitida di dritto e rovescio può scogliere questo enigma, essere un denaro di Manfredi del tipo MyA, MIR 139. Punti di coincidenza: - al dritto nella legenda mi sembra di leggere proprio ...FRID.... - la croce al rovescio che divide la legenda ecco il link del nostro catalogo: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MNF/13 saluti1 punto
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Dalla foto sembrerebbe proprio di si, comunque è molto difficile poterlo stabilire con esattezza, andrebbe vista dal vivo.1 punto
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Concordo nelle identificazioni, per la terza è davvero difficile con queste foto, di aiuto è sicuramente la parte di legenda che si intravede al dritto e la croce che attraversa i campi al rovescio, ma i tipi possibili sono molti e la violenta ribaditura del rovescio (si nota lo spostamento di un braccio della croce in posizione più bassa) Prova ad inserire delle foto più nitide di quest'ultima non si sa mai, io in ogni caso più tardi do una controllatina. Saluti1 punto
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(primo a SX in basso)Zecca di Messina o Brindisi,denaro, battuto sotto Federico II (1220-1250). Spahr,113 -.(seconda a Dx) ,Zecca di Messina o Brindisi, denaro, battuto sotto Carlo I D'Angiò (1266-1285),Spahr,37.- La terza in alto non riesco a vederla bene!!! Ciao Borgho.1 punto
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Coltivare troppe passioni può essere dispersivo,loso.Ma credo che tutti ne abbiano almeno un'altra. Con una certa precisione,credo di poter affermare che Vela e Numismatica non si abbinino. Io pratico vela a livello che definire amatoriale,è un lusso.Tra l'altro,dovrò decidermi a prendere questo benedetto brevetto. Breve:le 500 lire vele ma in realtà bandiere al contrario,sono da invertire nella classificazione giusta/sbagliata. Sono giuste le bandiere in quella di Prova del 57,sbagliate in quelle destinate alla circolazione. Ho chiesto il conforto di un velista professionista,contattato per l'occasione .........sulle bandiere tirate in cima agli alberi,non agisce l'apparente,anche ammesso che si vada con andatura di poppa? le bandiere sono soggette all'apparente ovviamente. se vai di bolina stretta sono rivolte verso poppa un po' angolate se vai di poppa sono rivolte verso poppa, o più spesso mosce sulla loro asta, visto che di poppa l'apparente crolla. Che collezionisti numismatici,possano non avere confidenza con velame tirato a riva,si può pure capire ma che la Zecca prenda una cantonata del genere,no! :P (alla Zecca si Stato)1 punto
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