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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/08/11 in tutte le aree
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Buon giorno a tutti. Francamente non comprendo questo "sconcerto" per la mancanza di risposte da parte della Casa Editrice di C.N. Già dal post nr. 106 di Giov60, scritto il 22 maggio scorso, abbiamo appreso che la Rivista è stata chiusa e che da mesi non venivano pagati gli stipendi ai dipendenti e collaboratori. Abbiamo anche appreso dal seguente link postato nell'intervento nr. 136 dell'8 giugno scorso: http://www.borsaitaliana.it/bitApp/viewpdf.bit?location=/nis_avv/pdf/2011/9739.pdf che le azioni ordinarie dell'Editoriale Olimpia S.p.a. sono state sospese a tempo indeterminato dalle negoziazioni, a partire dal 1°.6.2011. E' evidente che si tratta di una situazione prefallimentare, nella quale è probabile che non si risponda al telefono o alle mail non per cattiva volontà o per malcostume, ma semplicemnete perchè non c'è più nessuno che può rispondere, ammesso e non concesso che ancora le linee telefoniche, la luce e le altre utenze non siano state già slacciate per morosità. Ora, stupirsi che in un frangente del genere non si trovi un interlocutore o che non sia stato inviato a tutti gli abbonati un avviso tipo: "Caro abbonato, stiamo per fallire però vogliamo comunque esternarle i sensi della nostra riconoscenza per la sua fedeltà alla nostra rivista...", mi sempre davvero assurdo. I motivi per cui si è arrivati a questa situazione non li conosciamo, ma possono benissimo essere quelli di una normalissima crisi aziendale, analoga a quella che in questo periodo hnno dovuto sperimentare a loro spese (e a spese dei loro dipendenti) migliaia di imprese italiane costrette a chiudere i battenti. Tutto queso gridare all'ennesimo esempio negativo, all'inaffidabilità, alla forma mentale negativa, mi pare veramente fuori luogo in questa vicenda, anche tenendo presente il fatto che quello che, fra noi abbonati, ha perso economicamente di più nei rapporti con l'Editoriale Olimpia, ci ha rimesso al massimo 50 euro! Cosa dovrebbero allora dire i dipendenti che hanno perso il lavoro, i consulenti ed i fornitori dell'azienda che sono rimasti col cerino in mano per migliaia o decine di migliaia di euro? Saluti. Michele2 punti
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Ragazzi non ci crederete ma ho appena parlato con la Dott. Simona Giampaoli...ero emozionatissima, mi tremava la voce perfino... :rolleyes: La Dott. Giampaoli è stata gentilissima, ha risposto quasi immediatamente alla mia mail, siamo stati fortunatissimi, mercoledì partirà per le vacanze, scrivendomi di chiamarla al telefono. Quindi l'ho chiamata subito ed abbiamo parlato per un po', mi è sembrata molto contenta, me lo ha anche detto, che suo padre venga ricordato, le ho garantito che sul sito se ne parla molto spesso. Mi ha detto che possiede ancora dei gessi e che ce ne farà delle fotografie non appena può, del materiale è stato donato a dei Musei dopo la morte Di Pietro Giampaoli, a Trieste ed Aosta mi sembra, scusate ma ero in confusione totale, ma mi manderà una mail con tutte le indicazioni. Mi ha anche detto che le sembra di ricordare una discussione, per decidere quale stemma mettere, su Catanzaro e Reggio Calabria...alla fine hanno scelto Catanzaro visto che è presente il suo stemma. :) Comunque mi ha comunicato che ha scritto sulla vita di suo padre, è già uscito il 1° volume edito dalla Biblioteca Apostolica del Vaticano, mi manderà il titolo preciso. Un'altra importante notizia che mi ha dato è che ricorda una intervista fatta al padre e riportata in un libretto inserito in Cronaca Filatelica, dove parlavano proprio delle Caravelle, proverà a cercarlo e me lo invierà, sempre se lo trova, speriamo, penso che sarebbe molto interessante... :rolleyes: :) . Per oggi non ho altre belle notizie da darvi, non appena ne avrò altre le riporterò, le ho detto di fare con calma, che non abbiamo nessuna fretta, ma spero davvero di rileggerla e/o risentirla presto. Buona giornata a tutti, Giò :)2 punti
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Buongiorno a tutti, ho appena scritto alla Dott. Giampaoli, speriamo che la legga presto, potrebbe anche essere in vacanza...comunque se non ci sarà risposta a Settembre le rimanderò la mail. Ecco cosa le ho scritto. Buona giornata a tutti, Giò :) Buongiorno Dott. Giampaoli, mi presento: sono Patrizia Di Monte, alias Giovanna, Tutor del Forum di Numismatica LaMoneta.it. Abbiamo trovato l'indirizzo della sua mail su Internet. In questi giorni, sul sito, un nostro utente ha dato vita ad una discussione molto interessante sulle Caravelle, le famose 500 Lire in argento disegnate da Suo padre. Stiamo analizzando in particolare i due stemmi nascosti dalle spalle della donna, ci siamo chiesti se a volte Lei ne avesse qualche notizia, visto che non riusciamo a trovarne da nessuna parte. Le invio il link della discussione, le basterà cliccarci sopra e potrà leggere la discussione, se gentilmente la volesse leggere e darci qualche notizia in merito, sempre che ne abbia, ci renderebbe tutti felici. La ringrazio moltissimo per la Sua attenzione, sperando di leggerLa presto, nel frattempo Le invio i miei più cordiali saluti. Patrizia Di Monte2 punti
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Salve, stimolato dalla moneta di Danieles81, ho ripreso in mano uno degli esemplari che ho. Forse è già stato fatto, ma volevo divertirmi un po' con macchina fotografica e microscopio. Ho così deciso di fotografare i 19 stemmi di città e regioni italiane che circondano la signora Giampaoli. La moneta da dove ho tratto i particolari è questa: l'anno è il 1965 un po' di pazienza e metto gli stemmi uno per uno...1 punto
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Per far si che i collezionisti ne potessero collezionare una per ogni anno... :D :D . Dai scherzo, bella domanda la tua, vediamo se qualcuno ha notizie storiche in merito. Giò :)1 punto
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Add The "moneta lunga" was the accounting units used in administrative surveys. The difference between the Ducato d'oro (Zecchino) and Ducato d'argento from 124 or 160 of the writedown money is typically linked to the period and the amount of silver present in different currencies .. The Ducato d'oro (Zecchino) is the basis of which were briefed: Ducatone Leone = 124 Soldi Giustina Maggiore = 160 Soldi Ducatone Santa Giustina = 124 Soldi Ducatello = 124 Soldi What changed was the silver content and weight. Aggiungo La moneta lunga era l'unità contabile usata nelle rilevazioni amministrative. La differenza tra Ducato d'oro (Zecchino) e Ducato d'argento da 124 o 160 soldi è tipica della svalutazione legata al periodo e dalla differente quantità di argento presente nelle varie monete.. Il Ducato d'oro (Zecchino) è la base alla quale andavano ragguagliati i: Ducatone Leone = 124 Soldi Giustina Maggiore = 160 Soldi Ducatone Santa Giustina = 124 Soldi Ducatello = 124 Soldi Quello che cambiava era il contenuto d'argento ed il peso. :)1 punto
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Andrò controcorrente ma la cosa non mi indigna affato: credo infatti che in linea di principio ogni categoria lavorativa dalla più umile alla più "elitaria" abbia il diritto di adoperarsi per vedere riconosciuti i propri diritti e proteggere i propri interessi al di là della remunerazioni che percepisce e dello stile di vita che di conseguenza si può permettere, questo perchè "da esterno" ad una determinata categoria lavorativa non mi posso arrogare il diritto di conoscerne tutte le problematiche. PERO', naturalmente, molto diverso dovrebbe essere il peso sociale che le rispettive rivendicazioni dovrebbero comportare: per quanto mi riguarda i calciatori possono scioperare e interrompere il campionato fino al 2022 perchè sinceramente non è che me ne freghi molto del loro apporto alla società, diversamente se scioperassero ad oltranza operatori ecologici, fornai, medici, forze dell'ordine, etc etc allora si che sarei vivamente preoccupato... Saluti Simone1 punto
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è vero Ci sono pochi elementi....Non dici nemmeno se la macchina era scassinata oppure chiusa, secondo mè gli hanno fatto uno Scherzo. Ciao Massy1 punto
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Rileggendo questo interessante articolo, che non risolve il quesito posto in questa discussione, ho pensato di fare cosa gradita nel ricopiare "pari pari" tutto l'articolo. Spero di non infrangere nessuna regola editoriale o del forum, e se fosse la infrango per un buon proposito.... :P STORIE E SEGRETI DELLE "CARAVELLE" Sfogliando Cronaca Numismatica n.156 (ottobre 2003) leggevo la lettera di un collezionista riguardante i 2 euro cent emessi nel 2002 dalla Grecia dove, sulla faccia nazionale, è impressa una corvetta (utilizzata durante la guerra d'indipendenza contro i Turchi, nel 1821-1827) con le bandierine controvento. Chiaro il riferimento alla moneta, più famosa per noi italiani, la 500 lire d'argento tipo "Caravelle" delle quali è interessante ripercorrere la storia per portare tutti a conoscenza di tutti qualche curiosità e qualche segreto. Il merito di questa emissione fu dell'allora ministro del tesoro Giuseppe Medici; grazie al suo intervento, ogni cittadino potè far tintinnare nelle proprie tasche la prima moneta d'argento coniata dalla Repubblica Italiana. La prestigiosa novità ci inorgoglisce come popolo e ci mise alla pari di nazioni come Francia, Germania, Svizzera e Stati uniti che, già da tempo, coniavano monete d'argento per la circolazione. Ma volgeva anche al termine la legislatura, e il ministro voleva donare ai parlamentari qualche cosa di diverso e unico: una moneta d'oro da 10.000 lire anzichè la solita medaglia ricordo. Difficoltà nazionali e internazionali indussero tuttavia il senatore Medici a rinviare il tutto. Il progetto per la nuova moneta era già stato affidato a Pietro Giampaoli, capo incisore della zecca; il maestro aveva modellato una faccia del tondello sulla quale, centralmente, aveva posto un profilo femminile in stile rinascimentale ispirato alla propria consorte, Letizia Savonitto, circondato nel giro da stemmi di città e regioni d'Italia. L'idea piacque tanto al Ministro che volle che il soggetto campeggiasse sul dritto della nuova moneta da 500 lire d'argento. Il messaggio agli Italiani doveva essere chiaro:dopo il periodo buio della guerra e quello difficile della ricostruzione, il paese rivedeva la luce avviandosi verso il nuovo rinascimento. Per l'altra faccia del tondello si era ipotizzato un soggetto di tipo naturalistico, una rosa, ma ci si rese ben presto conto che questo fiore poco si adattava allo stile e al messaggio che la moneta doveva dare, e ciò indusse i responsabili della zecca di studiare un nuovo soggetto. Tuttavia, tra gli impegni assunti in zecca dal Giampaoli e il tempo che, come al solito, stringeva (la fine della legislatura era vicina), l'allora direttore della zecca, il Dott. Pasquale Carbone, decise di estendere l'incarico ad altri incisori, tra i quali Guido Veroi. Il giovane incisore capì di giocarsi il proprio futuro e che, se avesse centrato l'obbiettivo, si sarebbe affermato definitivamente nel campo della medaglistica. Dopo un primo momento di scoramento, all'insegna del vuoto creativo Veroi ebbe una felice intuizione: collegò l'inizio del Rinascimento con la scoperta dell'America, con il viaggio di Cristoforo Colombo e, quindi, con l'idea delle tre caravelle. Disegnati alcuni bozzetti iniziali della Nina, della Pinta e della Santa Maria, in navigazione, Veroi creò un modello in gesso da un ulteriore bozzetto, definitivo, che presentò al Direttore della zecca di Roma. Il risultato fu un successo e, scelto il modello, fu subito approntato per il passaggio al pantografo al fine di ricavarne una matrice dalla quale passare ai punzoni e ai conii. Poco dopo, fu anche battuta una moneta "progetto" in bronzo dorato da 10.000 lire ed un'altra, in argento da 500 lire, diversa da quella che sarebbe poi stata la moneta "prova". Finalmente uscita dalla pressa, la moneta "prova" fu donata ai parlamentari dell'epoca. La fresca emissione sembrava godersi il meritato successo, era piaciuta molto al pubblico quando, il 10 dicembre 1957, un capitano di marina, tale Giusco di Calabria segnalava, con una lettera indirizzata ad un noto quotidiano romano,. che le bandierine degli alberi maestri delle tre caravelle erano disposte "controvento" cioè verso sinistra. L'ufficale chiedeva, inoltre, se si potevano correggere essendo ancora in fase di prova. L'articolo pubblicato da "Il Tempo" suscitò subito grande scalpore, tanto che le autorità competenti affrontarono seriamente il problema. Il 19 dello stesso mese, lo stesso quotidiano pubblicò una lettera di un colonnello del Genio Navale (L.T.) che controbatteva la tesi precedente. Diceva: "si riesce a navigare anche controvento; e la disposizione delle vele che appaiono sulla moneta, in tutta la loro ampiezza, confermava non trattarsi di errore, nella direzione delle bandierine, ma di esatta disposizione. Mentre per vedere le bandierine spinte in avanti, si sarebbero dovuti vedere le vele di profilo, quasi come sottili spicchi di luna". Praticamente, le bandierine possono trovarsi controvento anche quando il vento è contrario alla direzione della rotta, cioè quando il vento spira da prora anzichè da poppa. Non si trattava dunque di un errore, ma di navigare con vento di bolina. Valutati tutti questi punti, e non essendo ancora iniziata la coniazione vera e propria, si decise comunque di capovolgere le bandierine, orientandole verso destra, per mettere fine al dibattito nazionalpopolare che ne era scaturito. Come ha affermato lo stesso Veroi, per correggere le bandierine, in pochissimo tempo rifece il disegno, calco e modello, quindi il nuovo conio. E molte sono le evidenze che portano a confermare che le monete di prova e quelle di normale circolazione provengano da conii diversi. Infatti la moneta di circolazione non differisce solo per le bandierine a destra e per l'assenza della dicitura "prova" ma, da uno studio da me eseguito, sono emerse numerose altre differenze, sia sul rovescio che sul contorno. Innanzitutto, la leggenda del contorno in rilievo, nella moneta "PROVA" presenta la "U" di "REPUBBLICA" secondo l'ortografia moderna e le stellette, prima e dopo la data, sono interamente in rilievo. la leggenda del contorno, in rilievo, nelle monete di circolazione, presenta invece la "V" di REPVBBLICA" secondo l'ortografia antica dell'italiano (come delle altre lingue che derivano dalla lingua latina" e le stellette hanno il solo bordo in rilievo. Tra la seconda e la terza onda del mare, a sinistra vicino alla gambetta della "R" di "REPVBBLICA" nella moneta "PROVA" non compare il nome dell'incisore "VEROI", mentre è inciso in quelle di circolazione. Nella moneta di prova, nella prima caravella manca la fune passante dietro la vela più grande collegata al posto di vedetta sull'albero maestro; nella seconda caravella, quella centrale, manca la fune di sinistra della vela di prua. Le funi sono invece presenti nelle monete di circolazione. La "L."di LIRE e la cifra"5" di 500 sono diverse; stilizzate nella moneta prova, normali in quelle di circolazione. I caratteri della leggenda "REPVBBLICA ITALIANA"sono diversi, specialmente le lettere "R","E", "P", "L", "I" ed "A". nella moneta prova, le onde del mare sono più lunghe, superando a sinistra le lettere "RE" di "REPVBBLICA", a destra "NA" di "ITALIANA"; la gambetta della "R" è più corta e la prima onda del mare tocca l'astina destra della parte terminale della "N". Nelle monete di normale circolazione le onde sono più corte e mancanti della prima onda dopo la terza caravella; la gambetta della "R" è più lunga e la parte terminale dell'astina destra della "N" e in corrispondenza della seconda onda. Le monete 500 LIRE CARAVELLE furono coniate per la circolazione dal 1958 al 1967 ( tranne nel 1962 e 1963 perchè sostituite nella moneta da 500 LIRE " UNITA' D'ITALIA", datate 1961). Dal 1968 al 1970, e poi dal 1980 al 2001 sono state inserite nelle sole serie divisionali della zecca emesse per i collezionisti. Ritornando alla moneta da cui queste nostre osservazioni erano partite, i due eurocent greci datati 2002, si può affermare che anche in questo caso non si è trattato di un errore, come sosteneva il lettore di "Cronaca Numismatica", ma piuttosto di un particolare modo di navigare che ci ha offerto lo spunto per approfondire storia e segreti delle nostre storiche "caravelle". Caspita non finiva piu :blink: maxxi :)1 punto
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Malta Tiratura: 330.000 Valore totale: 11,65 euro Monete nella confezione: 34 Slovacchia Tiratura: 1.200.000 Valore totale: 16,60 euro Monete nella confezione: 45 Vaticano 2008 Tiratura: 6.400 Valore totale: 3,88 euro Monete nella confezione: 8 Monete emesse in un sacchetto e regalate ai dipendenti del Vaticano N.B. non classificabile come starter kit1 punto
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