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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/07/11 in tutte le aree
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LITRE E SOTTOMULTIPLI DI KATANA NEL V SEC. a.C. Più volte, nel corso delle discussioni sia sugli ”Oboli che passione” sia sul “Tetradramma di Aitna”, si è fatto accenno alle litre emesse da Katana nel corso del V secolo a.C., con i relativi sottomultipli. Penso sia opportuno avviare una nuova discussione incentrata più specificatamente su queste monetine, iniziando con il primo tentativo della loro sistemazione, che fu effettuato dal prof. Christof Boehringer, in un articolo intitolato “Kataneische Probleme: Silberne Kleinstmünzen”, pubblicato sugli Atti del 9° Congresso Internazionale di Numismatica, Berna, Settembre 1979 (a pagine 71-83 e tavole 6-8). Purtroppo si tratta di un articolo scritto in tedesco e non facilmente disponibile. Provo, con piccole variazioni, a riassumere questo suo tentativo ed a illustrare in maniera più schematica e in ordine cronologico tali frazionali, corredando con immagini opportunamente ritagliate e tratte dalle sue tavole (ho impostato tutte con ingrandimento x2). Grazie alla sua neutrale posizione di accademico tedesco (docente di numismatica all’Università di Gottingen), Boehringer ha avuto la possibilità di visionare numerose collezioni private, specialmente in Svizzera e Germania (beato lui!). Nel suo lavoro il Boehringer è stato più dettagliato sui sottomultipli della litra che sulla litra stessa (aveva allegato relativamente poche immagini per la litra). Dopo magari sarà possibile proseguire la discussione accennando a nuovi esemplari che sono comparsi nelle varie aste dopo la pubblicazione del lavoro sugli Atti (nel 1982). I° PERIODO: 464 – 450 a.C. Secondo Boehringer le prime litre di Katana furono coniate tra 464 e 450 a.C. e quindi in parte coeve alle litre di Aitna già illustrate nella relativa discussione. Esse sono caratterizzate da una bella testa di Sileno, sia a destra che a sinistra, probabilmente opera del “maestro di Aitna” (specialmente Li 1) e con strette affinità con alcune litre emesse a nome di Aitna. La leggenda intorno al fulmine alato è sempre KATANE (classificate dal Boehringer con Li 1-2): Li 1 = Museo Palermo 0,82 g Li 2 = Parigi 0,52 g E’ interessante osservare che a Katana in tale periodo la lettera A è sempre provvista di globetto a guisa di asta orizzontale. Secondo il Boehringer in tale periodo non furono emessi i sottomultipli della litra (quindi verosimilmente neanche ad Aitna furono emessi nominali inferiori alla litra). (continua)1 punto
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Ciao, dopo la discussione su Cerere, riallacciandomi alla stagione balneare... quale divinità migliore di Nettuno per una presentazione? NETTUNO Poseidone Nettuno (in Latino Neptūnus) è figlio di Saturno e quindi fratello di Giove. Dio delle acque correnti in seguito divenne, dopo il 399 a.C., il dio del mare trasformandosi nell'equivalente del dio greco Poseidone, dio del mare e dei terremoti. Nettuno inoltre veniva identificato con Nethuns, il dio etrusco delle acque dolci e dei pozzi. Secondo la tradizione greca, Crono, figlio di Urano e divinità primigenia, appartenente alla prima generazione divina dei Titani, fu spodestato da tre dei suoi figli, gli Olimpici, i quali si divisero il suo regno: Zeus ebbe il dominio sul cielo e su tutte le terre, Ades fu il re dell'oscuro mondo sotterraneo e del regno dei morti, Poseidone fu signore delle acque e del mare. In arte Poseidone compare come un personaggio maestoso, con la barba, che impugna un tridente, ed è spesso accompagnato da un delfino. Pur essendo soggetto alla volontà del fratello Zeus, Poseidone fu uno degli dei più potenti dell'Olimpo. Secondo la mitologia abitava una casa rilucente d'oro negli abissi del mare Egeo, presso la Tracia, nella quale si recava su di un cocchio d'oro, trainato da cavalli che galoppavano sul pelo dell'acqua, mentre tutte le creature marine accorrevano gioiose, tributando un caldo saluto al loro signore e comandava ai mostri marini ed alle tempeste. Viene spesso rappresentato ritto su di un carro trainato da cavalli marini, e con un tridente nella mano destra come simbolo di comando.1 punto
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Ciao a tutti , premetto che sono un collezionista a livello esperto , sono la terza generazione che colleziona in famiglia il regno d'italia , le monete sono piu che buone non vi preoccupate di quello , le ho pubblicate per rendervi partecipi dei miei ultimi acquisti , e rimango rammaricato , del fatto che se una moneta non e' pulita ma patinata , spesso risulta denigrata , quando per il mio modo di pensare dovrebbe essere l'esatto opposto , ma tant'è gusti son gusti , le monete erano provviste di perizia prima dell'acquisto con grado di conservazione molto alto e di un notissimo perito , ma a me delle perizie non interessa , tenendole in monetieri appositi fatti a mano , tenerle in bustina mi pare uno spreco , per il grado di conservazione capisco che si tratta di uno scanner e si notano un po meno i rilievi ma ho una macchina ciofeca che fa le foto da puffi , ma come conservazione siete al quanto lontani , alzate e pure di parecchio le patine spesso ingannano , percio andate a vedere i rilievi fondamentali per questo tipo di monetazioni , interno orecchio di ciascuna delle due , baffo e sopraciglio di ciascuna delle due , fate dei raffronti con foto di qualche qfdc /fdc e qualche spl e li potrete notare un po meglio il grado di conservazione , inoltre piccolo consiglio gratuito , questo tipo di patine si formano spesso in cassette di sicurezza dove c'e' carenza di ossigeno e dopo lungo tempo , una cinquantina d'anni , inoltre vi dico gia' fin da ora che il lustro di zecca e' completo al 100 % su tutti e due gli esemplari purtroppo sotto la patina si notano solo alla luce solare gradendo la moneta , piu avanti posterò le perizie vediamo chi si avvicina di piu :P1 punto
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Buonasera uzifox se vuole le posso mandare il pdf dell'articolo di Graziosi: il tempo di scansionare le pagine. Cordialmente, Teofrasto1 punto
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Mi avventuro in un campo che non è mio, quindi sperodi essere corretto (e giustificato) se incappo in errori. Il Cudazzo (MIR) riporta questa moneta al n° 529 e come tu giustamente hai osservato ne indica la zecca ad Aosta. Per le date riporta dal 1554 al 1559, quindi la tua dovrebbe essere 1555 e quindi MIR 529b. Come rarità la considera NC (anche se in nota viene specificato che la data 1554 è leggeremente più rara delle altre. Per altre notizie attendi gli esperti del settore, io posso solo aggiungere che è una bella moneta, complimenti! Link al catalogo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-EF/361 punto
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Ciao, ti ho appena mandato le 3 scansioni delle pagine dell'articolo, se ci sono problemi chiedi pure, ciao maxxi ;)1 punto
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Buona domenica a tutti. Mi sentirei di escludere la possibilità che si tratti di una variante proprio sulla base della stessa argomentazione riferita dal Montenegro e ripresa dal Galeotti: "La variante T su F potrebbe essere il prodotto di un quantitativo di pezzi da 20 lire coniati gia' nella zecca di firenze , infatti il Galeotti dice che nel settembre del 1861 il Conte Kerveguen era stato autorizzato a far coniare nella zecca di Firenze sei o sette milioni di esemplari i cui punzoni si trovavano a Firenze gia' dal 27 ottobre 1861." L'impronta del dritto coniata sul marengo in esame, venne istituita con il R.D. 8.12.1861 nr. 368, cosicchè a settembre del 1861 tale impronta non era ancora in vigore, trovando a quella data applicazione il R.D. 2.5.1861 nr. 16, che prescriveva l'adozione dell'effige del sovrano già in uso durante il Regno di Sardegna, ovvero quella cosiddetta del "collo lungo". Quindi, l'ipotesi ventilata non appare conferente con i dati normativi; salvo ipotizzare che si procedesse a coniare moneta alla nuova effige mesi prima che la stessa impronta divenisse quella ufficiale da riportarsi sulle monete del Regno. Se nel settembre 1861 la zecca di Firenze fosse stata autorizzata a coniare marenghi per il Regno d'Italia non si comprende perchè detta coniazione non dovesse avvenire con i tipi in quel momento in uso nel Regno, anzichè con impronte ancora neppure approvate. Inoltre mi pare che le osservazioni di picchio siano molto condivisibili e pertinenti, con particolare riferimento al fatto che chi accredita la moneta come proveniente dalla zecca toscana, dovrebbe spiegare la mancanza del contrassegno del Direttore Ridolfi, che viene viceversa apposta in tutta la monetazione dell'epoca proveniente dalla zecca fiorentina. In conclusione, mi sento di allinearmi sulle posizioni di chi esclude la tesi della provenienza della moneta dalla zecca di Firenze e ritiene invece che la moneta provenga da Torino e l'apparente "variante" altro non sia che un difetto di conio. Certo che, da un punto di vista commerciale, mi rendo conto che sia molto più "appagante" (nel senso più ampio del termine......) la prima tesi. Saluti. Michele1 punto
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Dal 1971 Guida e Catalogo di cui sopra: "Le prime monete per l'Unione del Sud Africa fu emessa nel 1923. Monetazione Kruger è stato mai demonetizzato, anche se essa era scomparso dalla circolazione circa nel 1937. La maggior parte delle monete Kruger circolarono per un periodo molto lungo e così ci sono così tanti esemplari usurati." "Kruger monete non sono infrequenti in Scozia e [sono] ottenuti più facilmente che in Inghilterra per una gran parte dei soldati britannici nella guerra boera erano scozzesi e portato Kruger monete in casa con loro." E poi c'è questa cartolina tedesca a cavallo del secolo.... :) v. ---------------------------------- From the 1971 Guidebook and Catalogue mentioned above: “The first coinage for the Union of South Africa was issued in 1923. Kruger coinage was never demonetized, although it had disappeared from circulation by about 1937. Most of the Kruger coins were circulated for a very long period and thus there are so many worn specimens.” “Kruger coins are not uncommon in Scotland and [are] more easily obtained than in England for a large proportion of British soldiers in the Boer War were Scottish and brought Kruger coins home with them.” And then there is this German postcard from the turn of the century..... :) v.1 punto
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