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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/23/11 in tutte le aree

  1. Buon giorno a tutti. Come promesso, di seguito pubblico la terza ed ultima parte del racconto. Non avendo preventivamente stabilito la lunghezza della storia, ho purtroppo "sforato" in questa terza parte, anche perchè è quella più ricca di episodi. Spero sia gradevole come le precedenti e che Vi intrattenga piacevolmente per qualche minuto. Colgo l'occasione per precisare che i fatti narrati ed i personaggi descritti nel racconto sono di pura fantasia. Terza parte del "Mago Eccheccà al Convegno di Verona" Alle prime luci dell'alba qualcosa nel camper della Numismatica Eccheccà tintinnava. Socchiusi gli occhi e vidi il Maestro che, imitando il suo più famoso omologo Mago Houdini, tentava di liberarsi dalla catenella che durante la notte gli si era attorcigliata intorno al corpo, come fosse un'anaconda. “Buongiorno”, dissi, “le serve una mano?” “Ciao” mi rispose, “mi devo essere girato durante la notte e quest'accidente di catena mi sta stritolando. Vedi un po' se riesci a togliermela di dosso”. Dopo aver armeggiato un po', il mago fu di nuovo libero. “Dai” disse, “facciamo a turno un salto giù ai bagni per una rinfrescatina e poi subito al lavoro....anche perchè fra un po' rimontano in servizio i vigilanti di ieri e se ci trovano dentro il camper siamo nei guai.” Dopo frugali abluzioni ed una rapida colazione consumata al bar/self-service della Fiera, completammo il trasferimento del materiale da riportare sul tavolo, mentre a poco a poco si notava il progressivo affluire di commercianti che prendevano lentamente posizione nelle rispettive postazioni. Rimuovemmo i teli che avevamo steso sopra i vassoi contenenti le monete meno pregiate (perchè tutte le altre avevano dormito con noi nel camper..) e finalmente il Mago mi comunicò le consegne che avrei dovuto osservare: “allora”, mi disse, “il tuo compito è essenzialmente quello di controllare che non mi freghino le monete..Attento quando la gente si avvicina ai vassoi con le mani; tieni sempre sotto controllo le vetrine che contengono le monete d'oro. Io sarò impegnato a sigillare o a vendere e potrei non accorgermi di qualche malintenzionato, perciò dovrai vigilare tu”. "A proposito di sigillare", disse il Mago...."ho lasciato la pinza rivettatrice nel camper....vado a prenderla e torno”. Il Maestro si allontanò verso l'uscita ma quando si trovò a pochi metri dal Transit vide intorno al furgone i due addetti della sicurezza col giubbetto giallo del giorno precedente, che cercavano di guardare dentro il furgone, tenendo le mani aperte ai lati della testa ed appoggiando il viso ai finestrini. Eccheccà accelerò il passo e, gesticolando, si rivolse ai due stewards della Fiera anticipandoli e dicendo loro: “buongiorno. Stavo venendo proprio da voi. Il proprietario del camper non è riuscito ieri sera a risolvere il guasto. Mi ha incaricato di dirvi che il problema non è il motorino d'avviamento ma, a quanto sostiene il meccanico, sembra che sia la turbina dell'intercooler”. “Ma quale turbina del cooler”, disse uno dei due vigilanti con aria seccata e con una forte inflessione dialettale veneta, “questo “barattolo” degli anni '70 non sa neanche cos'è una turbina”. “Senta”, replicò il Mago, “io le dico quello che mi ha riferito il proprietario....forse ho capito male....non era la turbina ma lo spinterogeno...ma il problema non è questo,...lui mi ha incaricato di dirvi che il pezzo di ricambio è stato ordinato questa mattina a Dusseldorf, direttamente dalla Ford, ed è stato spedito con corriere prioritario poche ore fa. Se quando la spedizione entrerà in Italia quelli della SDA non se la rubano, il pezzo sarà qui già questa sera o, al più tardi, domani mattina. E il camper potrà essere così finalmente spostato.” “Ma poi”, disse Eccheccà risentito ai due vigilanti, “non capisco perchè ve la stiate prendendo con me, neanche fossi io il responsabile di tutto questo.” “Ha ragione signore” disse uno dei due addetti alla sicurezza, “lei non c'entra niente, però sa com'è, abbiamo come l'impressione che il proprietario del furgone”....“camper prego”....,lo corresse il Mago,... “si appunto... che il proprietario del camper voglia prenderci per il c...o, scusando il termine. "Comunque sia", aggiunse Eccheccà, "io vi ho riferito il messaggio, di più non so che fare." “Adesso, scusate, ma ho da fare e vado a lavorare, buongiorno”. Il Mago finse di andarsene, ma con la coda dell'occhio osservava ciò che facevano i vigilanti che, pochi istanti dopo, se ne andarono. Eccheccà, tornò al camper, prese la pinza e fece ritorno al tavolo. “Mago è successo qualcosa”?, gli dissi, guardando l'orologio per significare il tempo trascorso. “No niente....non trovavo la pinza”, rispose laconico Eccheccà. Nel frattempo anche il collega italiano che aveva il tavolo a fianco al nostro era arrivato. “Buongiorno” lo salutò il Mago. Abbiamo notizie di Paul Newman? disse il Maestro. “Di chi?” rispose stupito il nostro vicino. Parlo di Mister....” “Harrison?”, lo anticipò il commerciante. “Si, bravo proprio lui”, confermò con un gesto della mano Eccheccà. “Guardi, sembra che l'avvocato abbia convinto i funzionari della dogana ad entrare su ebay, sezione monete e banconote, per verificare a quanto vengono vendute le banconote dello Zimbabwe sequestrate a Mr. Harrison. In dogana però hanno ancora le connessioni internet lente e così non sono riusciti ad aprire le foto delle banconote e il dubbio non è stato fugato. Allora l'avvocato nominato d'ufficio ha mandato un praticante dello studio fin qui a Verona e gli ha fatto comprare, per 30 euro, 3 mazzette da cento pezzi ciascuna di banconote da 500 miliardi di dollari dello Zimbabwe in fds, facendosi fare anche la ricevuta di acquisto (questa è stata la parte più difficile dell'incarico). Di fronte a questa prova “schiacciante”, sembra che in dogana comincino a pensare di aver sbagliato. Tuttavia, i responsabili sono restii ad ammettere di aver commesso un errore così clamoroso e stanno cercando ogni cavillo per incastrare Mr. Harrison per qualche altra irregolarità. Al momento sembra che vogliano contestargli il mancato pagamento del bollo del'l'autoradio per gli anni 1970 – 1974, quando Harrison aveva acquistato una Prinz “cabrio” di terza mano targata NU, che teneva all'aeroporto di Alghero/Fertilia per le sue giovanili e gaudenti scorribande galanti nella cittadina catalana. Sembra che Mr. l'Harrison non sia stato in grado di esibire prontamente a richiesta dell'ufficio le ricevute dei bolli. Inoltre, al colmo della sfortuna, l'aereo sul quale viaggiava il legale inglese di Harrison, proveniente da Londra, è stato dirottato a Marbella a causa della nube del vulcano islandese Eyjafjallajoekrul e gli aeroporti italiani del nord-italia sono tutti chiusi sempre a causa degli effetti della nube. “Che disdetta”....disse il Mago, che non aveva però capito bene il nome del vulcano, “c'è quindi da credere che almeno per oggi non lo rilasceranno....” Mi sembra molto difficile”, replicò il commerciante. “Comunque, se ha novità, mi tenga informato.....sono molto affezionato a John Ford e spero che risolva in fretta i problemi...” “Certamente”, rispose il commerciante. Intanto il pubblico cominciava ad affluire e gli affari andavano bene. Il Mago si divideva fra le perizie delle monete e le vendite. Per riporre i contanti che incassava, Eccheccà aveva brevettato un metodo esclusivo. Sotto la maglietta aveva una sacca simile a quelle di un catetere, però in tessuto e munita di cerniera con un ampia tracolla, che il Mago si assicurava intorno al collo. Man mano che i contanti affluivano, la sacca si gonfiava e con lei la maglietta, e ciò conferiva all'addome del Mago, già piuttosto prominente di suo, un curioso “bozzo” all'altezza dell'ombelico che, non conoscendone il motivo, avrebbe potuto anche far pensare che il Maestro avesse un'ernia non curata. Ad un certo punto si presentarono al banco un signore di mezza età con un ragazzino, con in mano due cofanetti. Il signore, rivolgendosi al Mago gli chiese; “scusi, acquista anche monete d'oro commemorative della zecca dello Stato?” “Certo”, rispose Eccheccà. “Guardi, queste le avevamo comprate al bambino quando ha fatto la prima comunione; si tratta della coppiola da 50.000 e 100.000 lire del 1993. Come vede, abbiamo gli astucci, le scatole e le garanzie. Abbiamo sempre custodito le monete dentro le capsule protettive e le abbiamo maneggiate con la massima cura, come può vedere” (e così dicendo, il signore aprì gli astucci e mostrò le monete incapsulate al Mago). “Io queste monete le pago al fino”, rispose sbrigativo il Mago, “cioè vi pago l'equivalente del metallo fino che è contenuto in esse”. “Come?”, disse sorpreso, il signore, “ma queste sono monete numismatiche, emesse in pochissimi esemplari per collezionisti, con tanto di garanzia dell'i.p.z.s...” “Sempre il fino vi pago”, replicò secco il Mago. Se volete è così e il prezzo che vi pago è questo”...Eccheccà prese la calcolatrice che aveva sul tavolo e moltiplicò il peso del metallo fino per il prezzo al grammo dell'oro (adeguatamente rimaneggiato). “Ecco qua, la somma è questa. Vi va bene?” E mostrò il display della calcolatrice al cliente. Il Signore ed il ragazzino si guardarono con aria triste ma dopo qualche istante annuirono. Il Mago estrasse dalla “sacca del catetere” le banconote necessarie e le consegnò al signore. “Ecco tenga”, disse... Poi aprì le capsule, prese con le mani sudate le monete e le appoggiò con poco riguardo sul piatto del bilancino elettronico che aveva a fianco della calcolatrice per controllarne il peso. I due guardavano il mago inorriditi e quando Eccheccà si accorse che erano ancora di fronte a lui, disse loro; “ah....volete indietro gli astucci?...il signore scosse la testa significando di no e allora Eccheccà esclamò “ah...credevo....” e senza girarsi, lanciò alla sue spalle i cofanetti verso un cestino della spazzatura che era li dietro, facendo “canestro” al primo tentativo. I due clienti si sporsero in avanti per vedere dove erano andati a finire i loro astucci e con grande sorpresa videro che nel cestino e tutt'intorno ad esso era pieno di cofanetti di vari colori e fogge. Mentre il ragazzino stava per piangere, il Signore si rivolse al Mago dicendogli: “ma è così che tratta le monete per collezionisti?” “Caro Signore”, rispose il Mago, a me delle monete per collezionisti non me ne frega niente. A me di queste monete interessa solo il metallo. Già dalla prossima settimana le sue ex monete andranno in fonderia, insieme a tutte le altre di cui può vedere le confezioni nel cestino. I due si guardarono rassegnati e, senza salutare, si allontanarono mestamente a capo basso. Ma al tavolo del Mago non c'era tempo per le riflessioni filosofiche. Ecco infatti sopraggiungere un giovane con tre monete da 5 lire del 1956 . “Buon giorno”, disse il ragazzo, “quanto mi fa spendere per periziare queste tre monete?” Il Mago rispose che la sua tariffa per le perizie era di dieci euro a moneta. “Ok”, fece il ragazzo e mise sul tavolo le tre 5 lire da sigillare. Il Mago le esaminò attentamente, una per una, con il suo monocolo da gioielliere. Si soffermò a lungo su una delle tre, la girò e rigirò disponendola sul dorso della mano sinistra ed osservandola con diverse inclinazioni, fino a quando l'appoggiò sul tavolo, distanziandola dalle altre due. “Bene”, disse, “se vuoi che te le sigilli tutte mi devi dare 40 euro.” “Come?” obbiettò il ragazzo...”ma non mi ha appena detto che la tariffa è di 10 euro a moneta?” “Si”, rispose il Mago...”ma io mi riferivo alla perizia di monete autentiche. Quella moneta che ho messo lì da parte è falsa e se vuoi che il Mago Ecchecà con la sua perizia, la trasformi in una moneta autentica, anziche 10 euro me ne devi dare 20. Ecco perchè il totale fa 40 euro. Cosa faccio...le chiudo tutte e tre o vuoi che perizi solo le due monete originali?” Il ragazzo, preso in contropiede, rimase per qualche istante pensoso ma poi disse: “va bene Eccheccà, mi ha convinto...me le chiuda tutte e tre. Questi sono i suoi 40 euro.” Il ragazzo pagò ed il Mago consegnò le tre monete sigillate. Nei rispettivi cartellini era riportata la dichiarazione di autenticità. Le contrattazioni e le vendite andarono avanti proficue per tutta la mattina e per buona parte del pomeriggio quando, ad un certo momento, mentre stavo facendo esaminare un sesterzio di Caracalla ad un potenziale cliente, il Mago mi battè forte la spalla... ”Occhio...li vedi quei tre laggiù?”. In fondo alla nostra fila e quindi due tavoli prima del nostro, si scorgevano tre persone sobriamente vestite con una cartella sotto braccio. Il Mago mi disse: “quelli sono Carabinieri o Finanzieri...fidati”. Non avendo una visuale buona dal nostro punto di osservazione, ci sporgemmo col busto dal tavolo per vedere che cosa stessero facendo e notammo che i tre stavano parlando con il titolare del primo stand, che ora stava mostrando loro un registro o qualcosa del genere. Senza preamboli Eccheccà mi disse: “sbrigati a ritirare dal tavolo tutti i vassoi contenenti monete più vecchie di 50 anni e lascia in vista solo lire repubblicane e gli album delle banconote". "Ma dove li metto? Non c'è posto qui dietro", risposi concitato. "Metti i vassoi nelle valigette e sistemale una sopra l'altra. Fai una specie di pila e coprila completamente con il telo blu elettrico e poi sieditici sopra.” Non risposi neanche e mi precipitai ad eseguire gli ordini del Mago. Nel frattempo Eccheccà allontanava con una scusa i clienti e sostituiva con mossa fulminea il cartello Numismatica Eccheccà con quella della International Coins of the World, che aveva recuperato da sotto la sua sedia. Io intanto avevo a tempo di record riempito le valigette con i vassoi e stavo costruendo la mia piramide all'apice della quale mi sarei dovuto “appollaiare” Tempo un minuto e mi trovai seduto ad oltre un metro e mezzo dall'altezza, con le gambe “a ciondoloni”, sopra un ammasso informe di bauli e valigie coperte da un telo del colore degli incarti delle uova di Pasqua. E feci appena in tempo perchè i tre individui arrivarono proprio in quel momento al nostro tavolo. “Buona sera”, disse il più anziano. Sono il Maresciallo Cantante della Guardia di Finanza...... e loro (e indicò con un gesto i colleghi) sono il Brigadiere Santillo e l'Appuntato scelto Morgese. Mentre si qualificava, il Maresciallo esibì al Mago il tesserino personale di riconoscimento del Corpo. “Buona sera”, rispose con inusuale cordialità il Maestro, “in che cosa possiamo esservi utili?” “Stiamo svolgendo un servizio di prevenzione dei reati finanziari qui in Fiera e dobbiamo controllare la documentazione fiscale ed amministrativa degli operatori commerciali”, ripetè a memoria il sottufficiale. “Lei è il titolare?” “Magari”, rispose sorridendo il Mago. “Come può vedere dal cartello che è posto davanti a Voi, la ditta è inglese ed il titolare è un certo Mister........”non mi viene adesso....si chiama come un famoso attore americano....”Robert Redford?”.... azzardò il Brigadiere Santillo . “No”, rispose Eccheccà. ....“Dustin Hoffman?” indovinò l'Appuntato Scelto Morgese...... “Nooo”, ripetè il Mago. .....“Harrison Ford?” buttò lì il Maresciallo Cantante. ...“Si bravo Maresciallo, esclamò ruffianamente Eccheccà, abbandonandosi ad una fragorosa risata. “Si chiama Mr. Harrison". “E' dov'è adesso questo Mr. Harrison?", domandò il Maresciallo. Che io sappia è stato fermato alla Dogana di Como-Brogeda per una torbida vicenda di traffico internazionale di valuta. Sa, io ed il mio collega siamo dei semplici commessi, assunti con contratto a progetto part-time per i tre giorni del Convegno, attraverso un'agenzia di lavoro interinale. Anche se non sembra, il mio amico lassù (e mi indicò con l'indice della mano sinistra) è laureando in giurisprudenza. Gli manca la tesi e cinque o sei esami discorsivi. I tre militari alzarono lo sguardo verso la mia postazione sopraelevata ed io annuii con poca convinzione. “Ma il registro dei corrispettivi, il blocco delle ricevute fiscali, il registro di P.S......, non avete nulla con voi?” Vedo che un pò di monete e banconote le avete sul tavolo”, incalzò il Maresciallo Cantante. “Come fate se vendete qualcosa?” “Infatti non vendiamo nulla", replicò pronto Eccheccà . "Noi non possiamo accettare danaro. Mr. Harrison non lo permette e quindi finchè lui non ci raggiunge, la nostra non è che una semplice esposizione di monete e banconote, per giunta moderne" (E con la mano fece un ampio gesto ad indicare la merce sul tavolo). Nel frattempo facciamo un pò di pubbliche relazioni e promuoviamo l'immagine della ditta inglese. “Marescià, cosa facciamo?” Disse a quel punto il Brigadiere Santillo. “Santillo, che vuoi fare?”, rispose il Maresciallo, “se questi non vendono e non hanno nessun documento della ditta e non sono neanche dipendenti di questo Harrison , chevvo fà?? “Se posso permettermi”, si inserì con tono lezioso Eccheccà, “potreste andare all'ufficio di Segreteria del Convegno, dove troverete tutti i riferimenti della Ditta di Harrison. Inoltre, potreste anche chiamare i vostri colleghi della dogana di Como per sapere come sta messo questo Harrison. Come le dicevo prima, neppure noi lo conosciamo e non possiamo certo garantire per lui. “A noi ci paga l'agenzia interinale....non ci paga Harrison”. Cosa vuole che possiamo saperne?" “Morgese”, esclamò il Maresciallo Cantante, “prendi un pò il nome di questa ditta...com'è che si chiama: International Coins of the World e vai in segreteria a farti dare il suo dossier.....prendi tutti i riferimenti, mi raccomando". "Ah...Santillo....tu vai a chiamare i colleghi della dogana di Como e vedi un pò che cosa ha combinato questo Harrison....." “Comandi Marescià”, risposero all'unisono i sottoposti. Signori, noi qui abbiamo anche finito, Grazie della collaborazione e buona giornata. “Maresciallo”, disse il Mago, mi permetta di farle un piccolo omaggio. Una pregevole serie di monete della nostra gloriosa ed indimenticata lira”. E porse a Cantante una serietta confezionata dalla zecca. “Grazie” disse il Maresciallo...”ma...quanto vale”, chiese il sottufficiale speranzoso... . “Il valore venale è poco....circa sette euro”, replicò il Mago, "ma il suo valore storico ed affettivo è enorme.... quanti ricordi la nostra amata lira".....(e mentre diceva questo sembrava sul punto di commuoversi...). Il Maresciallo prese la serietta, ringraziò e strinse la mano al Mago, che rivolse un segno di saluto anche agli altri due finanzieri. “Se ne sono andati”, chiesi io dall'alto del mio trespolo”....”Si. Dai smonta e toglimi da sotto gli occhi questa “ferraglia” della repubblica che mi fa veramente schifo". "Rimettiamo in fretta al loro posto i vassoi e recuperiamo il tempo perduto.." . Le vendite proseguirono ed il “bozzo” sulla pancia del mago si faceva sempre più prominente. Si stava avvicinando l'orario di chiusura quando il nostro vicino di tavolo ci chiamò. "Hei Eccheccà, hai saputo la novità di Mr. Harrison?” “ No. Che è successo?”. "Sembra che domani finalmente sarà qui in Fiera. E' riuscito a ritrovare le ricevute dei bolli per l'autoradio della Prinz e quindi ai doganieri non è rimasto altro che contestargli l'importazione illegale di nr. 2 “arbre magique” rinvenuti nel cofano della Mercedes e privi di scontrino". "Si tratta però di un modesto illecito amministrativo e Mr. Harrison potrà lasciare la dogana di Como previo pagamento, anche in tre rate, di un'oblazione di euro 15,75". "L'unico problema è che la sanzione può essere pagata solo mediante F 23 e nessuno sa quali codici indicare nel modulo". "In questo momento è in corso un summit fra l'Agenzia dell'Entrate e le Dogane per stabilire quali codici riportare". "Dovrebbe essere comunque questione che si risolverà in poche ore, così almeno dice l'avvocato". Eccheccà si limitò ad annuire ed a scandire, a denti stretti un ...”Bene....mi fa piacere.” Poi si girò verso di me e mi disse.....”mi sa che dobbiamo sbaraccare”. “Ma manca ancora una mezz'ora buona alla chiusura”, dissi io“. “No”, continuò Eccheccà,, “intendevo dire che con stasera ce ne andiamo”. Domani arriva Paul, eh..John...si, insomma quell'inglese che avevano bloccato a Como e che è il legittimo titolare di questo tavolo". "Peccato"...dissi io “cominciavo a divertirmi proprio adesso”. “E lo so”...esclamò l Mago con una smorfia. Dai, smontiamo “la giostra” e riportiamo tutto nel camper." Rifacemmo a ritroso il percorso verso il camper, giusto in tempo per vedere che i due vigilanti si stavano togliendo il giubbetto giallo per smontare dal servizio. Dal passo carraio vedemmo transitare la Opel Corsa della Guardia giurata amica del Mago, che stava invece “montando” al loro posto. Caricammo il camper e il Mago avviò il motore, che partì immediatamente. Percorremmo a bassa velocità l'ampio spiazzò della Fiera, ancora gremito di macchine e ci dirigemmo verso l'uscita. Un'addetta al cancello ci indirizzò un saluto che noi ricambiammo. “Bene”, disse il Mago, “anche questa volta è andata.” “Questo è per te”, mi disse, e mi mise in mano un bel marengo di Carlo Felice. “Te lo sei meritato.” La prossima volta però Ti vorrei più reattivo..... oo) Fine del racconto. Saluti. Michele
    2 punti
  2. Volevo segnalare questo sito: AU.G.U.STO. dove sono state inserite tutte le Gazzette Ufficiali del Regno poi del Regno d'Italia dal 1860 al 1946. Saluti GiuseppeG
    2 punti
  3. Una blanca di Ferdinando e Isabella, qui alcuni esemplari: http://www.maravedis.org/rrccblancaspag.html
    1 punto
  4. Premesso: ....io non sono uno specialista! Detto questo posso dire che la moneta è genovesissima e azzarderei dello stesso conio di quella che c'è nei cataloghi che allego, poi il fatto che l'altro lato sia la stessa faccia in incuso mi viene da pensare che la moneta battuta precedentemente sia rimasta attaccata al conio e nel battere la successiva sia rimasta impressa la faccia della moneta precedente invece che il castello/porta urbica .... solo così potrei spiegarmi la "stravaganza di questo "denaro con crescente" ... ... e ora aspettiamo gli/le specialist* veri perchè anche questo è un bellissimo denaro da studiare ... Saluti a tutti
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  5. Bella moneta..... incusa!!! ho ghjua ...rarissima ....e questa luna e una maraviglia.........Complimenti :D
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  6. ciao boh dobbiamo chiedere agli esperti ...sinceramente non penso inoltre ho qualche dubbio che sia genovese per quella lunetta nel I campo della croce
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  7. l'altra parte mi sembre una croce....... grazie pa l'identificazione....a prestu.... :)
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  8. Peccato che le immagini sono poco chiare in alcuni punti risolutivi, mentre, come sottolineato negli altri interventi precedenti, il motivo dell'agnus dei con il vessillo, o agnello mistico, è molto diffuso, e si ritrova su sigilli e monete in area Mediterranea soprattutto a partire dal tardo XIII/inizi XIV secolo. Per quanto riguarda l'iscrizione però sono abbastanza certa che non vi si leggano nè la parola SPIRITI, nè LAUE finale...(sorry DZ!), anche se potrebbe in effetti essere un sigillo ecclesiastico. Pur con le incertezze, vi dico quanto riesco a vedere e comprendere da queste immagini. Tra parentesi le lettere che vedo meno bene o di cui non sono certa, mentre in grassetto indico le lettere in nesso. Le scritte in corsivo tra parentesi sono invece gli scioglimenti delle abbreviazioni usate. Vediamo poi se arrivando a decifrare l'iscrizione si può risalire al proprietario, che però mi parrebbe un prete (presbiter): + S : PRBTI : BO(..IE..SI) : D(:)ORI(O)LANO => + S(igillum) : PR(es)B(i)T(er)I : BO(..IE..SI) : D:ORI(O)LANO Saluti MB
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  9. La cosa migliore della serie dei quattro volumi di Cairola pubblicata da Editalia negli anni 70 sono le grandi foto delle monete provenienti da non ricordo quale importante collezioni pubblica. I testi sono poco più che una rimasticazione della parte introduttiva del CNI di cui riproducono la maggior parte degli errori, con in più alcune omissioni assolutamente incomprensibili (ad esempio nel volume in questione manca tutta la parte sui regni di Napoli e Sicilia). In sostanza, a mio parere, se lo trovi a prezzo d'occasione (30 € max.) ben venga altrimenti non vale la pena.
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  10. giancarlo ciao < ieri sera mi sono messo a studiare la medaglia dei 25 anni di S.Carlo Borromeo, lo anche trovata nei stupendi volumi del Toderi-Vannel ( le medaglie del XVI° secolo ) Vol. II° n° 2252 , poi come ti dicevo della medaglia con< altare e agnello > nell'iscrizione sotto il busto del santo < ATA X I 7 > incisa a bulino ciao Giamba
    1 punto
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