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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/22/11 in tutte le aree
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Volevo segnalare questo sito: AU.G.U.STO. dove sono state inserite tutte le Gazzette Ufficiali del Regno poi del Regno d'Italia dal 1860 al 1946. Saluti GiuseppeG1 punto
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carissimi amici..... ho l'immenso onore di inviarvi un personale messaggio, fatto dal mago in persona... avendo saputo che si parla di lui, e non potendo, per il momento , essere qui a conversare con noi, mi ha pregato di farvi avere questo.....il maestro si scusa del biglieto ..un po' come dire..." di recupero"....ma aveva finito sia la carta intestata che i suoi bigliettini personali ??!! ( in olre trent'anni..... mai visti!)... http://tinypic.com/r/2iw6o0h/71 punto
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Buon giorno. Vi propongo di seguito la seconda parte (delle tre previste). Buona lettura e saluti. Michele La notte trascorreva tranquilla, nel parcheggio della Fiera. Il camperera sempre lì, in sosta davanti all'ingresso del padiglione H. E noi due eravamo al suo interno. La presenza del Transit spiccava ancor più del solito, essendo l'unico automezzo ancora presente nell'area fieristica, fatta eccezione per una Opel Corsa della Securitas Scaligera dei Metronotte, parcheggiata poco distante. I due vigilanti della mattina avevano smontato e al loro posto era arrivata una guardia giurata che il Mago si era subito arruffianata con la scusa che erano paesani. Per motivi di sicurezza (così mi diceva il Mago, ma secondo me si trattava fondamentalmente di spilorceria...) il Maestro preferiva dormine nel furgone, vicino alle sue monete e, in particolare, accanto al beauty delle monete d'oro. Anzi, per evitare qualunque sorpresa, il Mago si incatenava alle sue monete più preziose con una catenella, che cingeva completamente il bauletto e che il Maestro bloccava con un lucchetto intorno al suo braccio. Devo ammettere che l'interno del furgone di Eccheccà, per quanto in completo disordine, era stato allestito dal Maestro con un certo criterio e razionalità, tanto che, nella sua configurazione notturna, poteva ospitare abbastanza comodamente due brandine per altrettanti occupanti. In realtà, il furgone del Mago era stato personalizzato con un allestimento originalissimo; di giorno, una serie di scaffali a scomparsa potevano essere aperti e si materializzava un vera e propria mini-officina meccanica, con frese, bulini, punzoni ed altri attrezzi di pronto intervento per riparazioni numismatiche di prima necessità. Su un altro ripiano erano invece disposte alcune boccette contenenti liquidi e così etichettate: ipoclorito di sodio (cloro) 100%, varechina, acido muriatico, urina fresca (??), pinzimonio, acqua benedetta di Lourdes (con il sottotitolo da usarsi solo in casi di emergenza!). Su un ripiano adiacente, si trovavano invece collocati alla rinfusa alcune paste dentifricie di cui non posso fare il nome per motivi pubblicitari, un set di spugnette e spazzole di diverse dimensioni e resistenza nonché un certo quantitativo di stracci e di scottex di varie misure e spessori. Notai anche un ferro da stiro e mi venne spontaneo complimentarmi col Mago dicendogli: però, Maestro, non credevo che sapesse anche stirare la biancheria; io non ho mai imparato... Ma quale stirare la biancheria, rispose il Mago stizzito, quel ferro da stiro fa parte del corredo degli attrezzi per la cartamoneta e lo uso per stirare le banconote. Figurarsi, stirare la biancheria..., disse divertito...a prescindere dal fatto che per tutto il Convegno mi tengo addosso sempre gli stessi indumenti......sai com'è...è una questione di praticità e anche, se vuoi, di sicurezza. E poi, in fondo sono solo tre giorni., esclamò, non mi sembra che ci sia necessità di cambiare abbigliamento. Oltre il ferro da stiro, erano riposte su un altro scaffale alcune bacinelle di varie dimensioni, pennelli medi e piccoli e boccette di trielina e acetone. Si, decisamente quello era il reparto della cartamoneta. Nella versione notturna, una volta richiusi i ripiani e sollevato diagonalmente il tetto del furgone per guadagnare un pò di spazio (come si può vedere dalla foto del Transit postata in precedenza), all'interno del camper si distendevano due brandine da campeggio, munite di materassini e cuscini in gommapiuma. Insomma...alla fine era più o meno come essere in campeggio (oppure al C.A.R. - Centro Addestramento Reclute). L'unico grande inconveniente, dal mio punto di vista...era la mancanza del bagno. E' pur vero che il Mago poteva contare sulla solidarietà della guardia giurata del suo paese, che ci permetteva di utilizzare i bagni del Padiglione anche se questo era chiuso fino al giorno dopo, ma il Maestro mi ripeteva che:..se proprio non riesci a rinviare a domani il bisogno grosso, allora vai pure ai bagni della Fiera.......ma se devi fare un po d'acqua, puoi benissimo andare qui fuori dietro ad un pilastro (come faccio io...), tanto di notte chi vuoi che ti veda?" "Se poi senti la necessità impellente di lavarti", disse con tono polemico, beh....puoi andare la mattina presto giù ai bagni del sottopiano del Padiglione e ti fai una doccia sui generis. Il pianale del furgone, per il resto, era cosparso di monete, rivetti, bustine di plastica, ma anche di puffi, sorpresine della Kinder e schede telefoniche, oggetti, questi ultimi, che il Mago aveva trattato fino ad alcuni anni prima, fino a quando cioè, il fenomeno collezionistico di quel materiale non si era esaurito, lasciando però tracce indelebili del suo passaggio all'interno del furgone. Diciamo che se il Camper del Mago fosse stato teatro di un reato, i Carabinieri del R.I.S. avrebbero avuto non poche difficoltà a repertare le prove, tanta era la confusione che regnava dentro l'automezzo. Sul pianale era anche collocata una piccola scrivania, sulla quale si trovavano sparpagliati alla rinfusa numerosi biglietti da visita, che riportavano la seguente descrizione: Mago Eccheccà, dottore honoris causa in scienze numismatiche. Si riceve solo per appuntamento. A seguire un numero di telefono cellulare. Sempre sulla scrivania era appoggiato un porta-ritratti contenente una foto che lo ritraeva in toga, mentre veniva premiato con un diploma da un noto Prelato capitolino in abito bianco. La didascalia della foto riportava: Conferimento del Brevetto di Membro Permanente del Sacro Romano Impero - Roma e la data. A lato del porta-ritratti, abbandonato con noncuranza, un certificato in pergamena rilasciato da una sedicente Web University of Numismatics di Baltimora (Maryland - U.S.A.) nella quale si attestava che al Dr. Eccheccà era stato conferito il PhD in Numismatics Magna cum Laude. Devo riconoscere però che il Mago non si era mai vantato di possedere titoli accademici, né era solito ostentare in pubblico i riconoscimenti onorifici conferitigli. Dopo questo giro di perlustrazione all'interno del camper, decisi di coricarmi; mi adagiai sulla brandina, ma appena fui completamente disteso avvertii la presenza di corpi estranei; qualcosa di pungente si trovava fra me ed il materasso. Spostai il lenzuolo e con mia grande sorpresa vidi che sul materassino erano rimaste impigliate e sparpagliate una ventina di monete periziate con le bustine ed i sigilli del Mago. Riunii il tesoretto con cura e segnalai il ritrovamento al Mago, il quale, già in stato di dormiveglia, si limitò a farfugliare ah.....erano finite lì?......E io che pensavo che me le avessero ciulate.....Vabbè, mettile nel vano portaoggetti che domani le sistemiamo per bene in un album. Mi allungai per raggiungere il vano, ma quando abbassai lo sportello, ecco un'altra inaspettata sorpresa; il cassetto era pieno fino all'orlo di multe (quasi tutte per divieto di sosta) che il Mago aveva collezionato col camper andando in giro per l'Italia. La cosa sorprendente è che neppure una di esse risultava essere stata pagata.... Avrei voluto chiedere al Mago spiegazioni in merito, ma non era il caso, data l'ora e l'argomento della domanda.... Pertanto infilai in qualche modo le monete nel vano portaoggetti, lo richiusi e dissi buonanotte. Il Mago non mi rispose....era già fra le braccia di Morfeo. Per lui (ma anche per me) l'indomani sarebbe stata una lunga e faticosa giornata. Fine della seconda parte. oo) M.1 punto
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Forse sarà stata la luce del flash...comunque le tracce rossicce sulla patina sono residui di un minerale che in natura si trova cristallizzato e si chiama cuprite, ed ha appunto un colore rosso. Si forma per ossidazione sulle monete in bronzo che si trovano in un tipo di suolo arieggiato ed aerobico, e assume la classica colorazione rosso-bruna.1 punto
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Da questa sera per gli appassionati di questa monetazione e non, sono disponibili e scaricabili nella Sezione Manuali - Monete Medioevali i seguenti Nominali accorpati del Regno di Napoli: Il Fiorino, l'Alfonsino ed il Reale. Buona lettura. Pietro1 punto
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Ciao Giò....troppo bella questa poesia. Noto che il forum in questi giorni si sta animando, non di monete e corollari vari, ma di amene storie, poesie, componimenti.....tu, tornese, bizerba, RR ed il buon dabbene. :) Sarà che taluni sono in ferie e l'animo artistico ha preso il sopravvento sul loro rigore numismatico? Sarà il caldo di queste giornate assolate, sai.......tra il dolcefarniente, tra una caipirina o una caipiroska od un semplicissimo spritz, la mente poi non riesce a focalizzare i nostri beneamati dischetti e prende percorsi non sempre controllabili.... :lol: :lol: :lol: Un abbraccio Luciano1 punto
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Buona sera a tutti. Ringrazio tutti per i complimenti, ma non sono uno scrittore di professione (o meglio, non scrivo "racconti" per professione...). Qualcuno è arrivato persino a chiamarmi a casa per sapere a che punto fosse il racconto del Mago Eccheccà al Convegno di Verona. Lo sto ancora eleborando ma, visto che c'è molta attesa, Vi propongo un "assaggio", ovvero l'arrivo del Mago e del sottoscritto alla Fiera il giovedì. Spero che Vi faccia divertire come l'altro. Saluti. Michele Il Mago rallentò in prossimità della sbarra che blocca l'accesso al parcheggio del Convegno; abbassò manualmente il finestrino del Transit e mostrò all'addetto il tesserino con il logo della Fiera, recante il nome della Numismatica Eccheccà ed il numero 88. "Vado a scaricare e mi parcheggio a fianco del capannone e poi sposto subito il camper nella piazzola di sosta....." "Va bene", rispose l'addetto, "mi raccomando non si trattenga in sosta vicino al padiglione più del necessario, perchè per motivi di sicurezza lì non ci si può fermare". "Non si preoccupi", rispose il Mago...."questione di dieci minuti..."”, Il furgone della Numismatica Eccheccà, che il Mago si ostinava a chiamare Camper, raggiunse uno dei portelloni del settore riservato agli espositori numismatici, dove il Mago parcheggiò a pochi metri di distanza. "Bene", mi disse. “scendi che andiamo a fare due passi all'interno”. "Come?", esclamai, "ma non scarichiamo il materiale per portarlo al suo tavolo nr. 88?", replicai stupito? "Non abbiamo nessun tavolo 88", puntualizzò il Mago. "I tesserini gli ho preparati col computer l'altra sera a casa e servivano solo per poter arrivare col camper fino a qui. Il tavolo ce lo cerchiamo adesso"...disse il mago ostentando un sorrisetto beffardo. "Devi sapere", proseguì, "che fra i tanti espositori che prenotano un tavolo o uno stand qui a Verona ce n'è statisticamente sempre qualcuno che all'ultimo momento ha un contrattempo e non viene".” "E noi", aggiunse il Mago, "prenderemo il suo tavolo......tanto è già pagato..". Entrammo quindi nell'ampio padiglione della Fiera dove, su file ordinate e parallele, erano disposti gli espositori. Benchè fosse giovedì e la giornata non prevedesse l'accesso di pubblico ma solo di operatori del settore, il padiglione era molto animato e si notava una febbrile attività di scambi e di contrattazioni. Il Mago mi disse: "vieni, partiamo da qui e vediamo dove troviamo qualcosa".” Eccheccà era molto conosciuto, perchè mentre passavamo davanti ai tavoli, sentivo che in molti lo salutavano. "Uè, Echeccà...ci sei anche quest'anno...?"” "Si certo, caro", rispose il Mago, muovendo anche la mano in segno di saluto. "Salve, Mago, come va?" gli disse un altro espositore..."Bene, grazie", rispose cordiale il Mago. "Ciao Mago. Che tavolo hai?" Gli domandò un terzo commerciante. "Ho il tavolo numero ctnrovequattro" biascicò Ecchecà. "Bentornato Mago", gli gridò dalla parte opposta un altro espositore, "A quale tavolo sei diretto?" “"Ciao caro, tutto bene", gli rispose il Mago. "Vado al tavolo duetcenrquaventi", rispose farfugliando il Maestro. "Bene, allora dopo vengo a trovarti", replicò il commerciante distrattamente. Ma ecco che finalmente nella fila successiva a quella che avevamo percorso al nostro ingresso, in terza posizione, fra lo stand di un commerciante tedesco e il tavolo di un numismatico italiano, avvistavamo un bel tavolo di almeno 4 metri, completamente disadorno, ad eccezione di un cartello affisso nella parte anteriore sul quale c'era scritto a grandi lettere: INTERNATIONAL COINS OF THE WORLD Ltd. U.K. Tav. nr. 129 Il Mago mi disse; "forse ci siamo".....si diresse prima verso lo stand del tedesco, che salutò mettendosi sugli attenti e con il braccio destro proteso in avanti, pronunciò un perentorio "Heil Hitler" (suscitando, in risposta, un evidente sguardo di disprezzo da parte del collega germanico). Dopodichè raggiunse il commerciante italiano a cui chiese con molta cortesia: "Buongiorno, scusi ma..., sa se Mister....si insomma il titolare di questa Ditta....avevamo un appuntamento qui perchè mi doveva subaffittare un metro di tavolo.....ma non lo vedo...sa se deve venire?"” "Come, non l'ha saputo", rispose il commerciante, "Mr. Harrison è stato fermato ieri dalla dogana italiana di Como-Brogeda, mentre dalla Svizzera stava attraversando il confine per venire qui a Verona. Gli hanno trovato nel vano portaoggetti della Mercedes, 3 banconote per un importo complessivo di 500 miliardi di dollari dello Zimbabwe che, secondo la dogana, equivalgono a cento milioni di euro. E' scattata la denuncia per traffico internazionale di valuta straniera e Mr. Harrison è stato arrestato. Lui sostiene che si tratta di un equivoco e che le banconote sequestrate sono fuori corso e che si trovano in qualunque mercatino a 30 centesimi di euro in fds, ma....sa come sono le dogane. L'avvocato d'ufficio che gli è stato nominato ha suggerito alla dogana di interpellare un numismatico del luogo per un parere ma i funzionari non si fidano ed hanno chiesto l'intervento degli esperti della Banca d'Italia, che però sono in sciopero fino a lunedì prossimo. Hanno provato anche a contattare l'incaricato d'affari dell'ambasciata dello Zimbabwe a Roma, che però è a Lourdes per un ritiro spirituale."” "Caspita", esclamò il mago, "quanto mi dispiace"....comunque se lei non ha nulla in contrario io mi sistemerei qui, anche perchè, come le dicevo prima, avevo certi accordi con Harrison Ford...."” "Si figuri", rispose il commerciante, "per me nessun problema...Piuttosto, sarà il caso di informare la segreteria....le conviene andarci subito..."” "Certo, come no...ci andiamo subito", disse il Mago facendomi l'occhiolino. "Vieni Michele", disse ad alta voce....”andiamo in Segreteria a regolarizzare la nostra posizione, forse ci sarà anche una differenza da pagare..."” Stupito dal comportamento del Mago che, per la prima volta, mi sembrava voler rispettare i regolamenti, gli domandai, forse con troppa ingenuità: "Ma davvero andiamo in Segreteria?"” "Ma quale segreteria...muoviti che dobbiamo scaricare il camper...non vorrai perdere altro tempo in chiacchiere...." "Certo", dissi io, "scusi, sa com'è, per un attimo avevo creduto che...."” Nel tornare al camper notammo che due addetti alla sicurezza, col giubbetto giallo e walkie talkie in mano, stazionavano intorno al furgone. "E adesso questi cosa vogliono".....esclamò infastidito il Mago...."aspetta qui che ci penso io."” Eccheccà raggiunse con calma il Transit e quando gli fu vicino, uno dei due addetti gli disse: "Buongiorno. E' suo il furgone?"” "No", rispose pronto Eccheccà. "Però il proprietario è andato a cercare un meccanico perchè non è riuscito a rimetterlo in moto. Mi ha anche chiesto il favore di informare la sicurezza di avere un po' di pazienza e che appena arriva il meccanico lo sposta. Mi ha detto che dovrebbe trattarsi delle spazzole del motorino di avviamento."” "Vabbè", rispose l'addetto, però se vede il signore gli dica che qui il furgone non può stare. Mi raccomando..è severamente vietato sostare a lato dei padiglioni..." "Certo", disse Eccheccà, "se lo vedo glielo dico certamente." I due vigilanti si allontanarono ed appena furono fuori dal raggio visivo, il Mago mi disse: “"dai, mettiamoci al lavoro e scarichiamo il camper."” Per questa "rituale" operazione il Mago dispone di un carrello a due ruote (tipo quello che si usa ai mercati generali per trasportare le cassette di frutta e verdura) che nella circostanza venne sovraccaricato all'inverosimile di valige, bauletti, espositori, vassoi ecc. "Questo lo guidi Tu", mi disse il Mago riferendosi appunto al carrello, "che io devo portare il "beauty" con le monete d'oro." Il Mago aveva con se un grande beauty-case da donna, opportunamente modificato ed allestito con vassoi interni, nel quale custodiva solo le monete d'oro. "Così non da nell'occho", sosteneva. "Bene. Abbiamo preso tutto?" Esclamai io "Quasi tutto. Ci manca lo "zainetto", che però, per tua comodità (??) ti conviene (??) indossare come prima cosa. Guarda... e lì dietro", mi disse indicandomi i sedili posteriori. Sganciai il portellone laterale del Ford per farlo scivolare all'indietro e....... rimasi di stucco: lo "zainetto"”era in realtà lo zaino in dotazione agli incursori del Battaglione San Marco, però con una sola, significativa, differenza....quello di Eccheccà era più pesante! Il Mago mi aiutò ad indossarlo ed una volta assicurato intorno alla vita, con quel poco di fiato che mi rimaneva dissi al Mago: "Maestro, scusi, ma che cosa ci ha messo dentro?"” "Figliolo", rispose il Mago, "tu non lo sai, ma sulle tue spalle in questo momento stai trasportando la storia della numismatica mondiale. In quello zaino c'è un po' di tutto, dall'aes grave e signatum fino alle serie moderne sigillate, che la zecca conia per i collezionisti. C'è anche un po' di argento "a peso"....., - “"E' sicuro che è solo un po'?" Gli feci eco io....ansimando. Il Mago richiuse in furgone e, con il beauty da donna nella mano destra, mi precedette verso il "nostro" tavolo nr, 129. Essendo concentrato nella "guida" del carrello e con quel fardello addosso, non potevo controllare, come avevo fatto nel primo giro, ciò che avveniva intorno a noi, però potevo sentire che il Mago rispondeva sempre ai saluti e questa volta, quando gli chiedevano a quale tavolo era diretto, con voce alta e ferma scandiva..."SIAMO AL TAVOLO 129, vi aspetto lì". Ad un certo punto, davanti allo stand di un commerciante, il Mago mi intimò di fermarmi. "Aspetta, mi disse, che forse facciamo subito un affaruccio".. "Ciao Franco", disse il Mago rivolto all'espositore, "ma non dirmi che quel tallerum italicum che vedo lì è quello che avevi già l'anno scorso?"” "E si, caro Eccheccà, è proprio lui, se lo vuoi ti faccio un prezzaccio....dammi 250 euro ed è tuo"”. "E me lo chiami un prezzaccio 250 euro...dai su te ne do 150 e facciamo tutti e due un affare". "Guarda, Eccheccà, proprio perchè sei Tu posso chiudere a 200 ma non un euro di meno". "Va bene Franco. Vada per 200. Te li porto appena scarichiamo al tavolo. Sai, c'è il ragazzo che non gliela fa più".....e mi indicò con un cenno della testa. "Anzi, Franco, facciamo così, vienimi a trovare al tavolo 129 che ho molto materiale che ti può interessare". "Va bene. Prenditi la moneta. Ci vediamo dopo". Il mago, con la moneta in mano, riprese a camminare ed io con lui ma bastarono pochi metri che ci fermammo un'altra volta, davanti ad un altro tavolo. "Ciao Giorgio come va?"” "Uè, Eccheccà qual buon vento?". "Tutto bene grazie, ho un affare da proporti. Ho ritirato da un insegnante in pensione una raccolta di monete nella quale c'era anche questo bel tallero italicum; è una delizia, se lo vuoi te lo lascio a 350 euro. Guarda che appena lo metto sul tavolo lo do via anche a 500 euro....". Giorgio esaminò la moneta e disse: "Bah...350 mi sembra un po' tanto....facciamo 300 e Te lo prendo."” "Vabbè, va, sei il solito spilorcio, Tieni la moneta...hai fatto come al solito un affare ed io ci ho rimesso."” Il Mago diede la moneta a Giorgio e questi gli consegno tre biglietti da cento euro, che Eccheccà si mise subito in tasca. Riprendendo il cammino verso il tavolo, il Mago si lasciò andare a qualche indiscrezione sull'ambiente circostante, indicandomi da lontano alcuni "personaggi" a suo dire singolari.. "Vedi quello laggiù, che si sta mettendo le dita nel naso....quello dice di aver scritto libri di numismatica, ma in realtà non ne ha fatto neanche uno per il semplice motivo...... che è semi-analfabeta. Quell'altro laggiù che sta contando una mazzetta di pezzi da 500 euro, quello sarebbe anche perito ma, detto tra noi, di monete non ne capisce un c.....o Quello invece è molto bravo con le classiche ma …......e meglio stargli alla larga per altri motivi......" Nelle sue descrizioni, il Mago si abbandonò anche a un po' di gossip: "vedi quei due laggiù?"“- "Chi? Quel signore con la figlia dietro il banco?", replicai io. "Si esatto...peccato che quella non sia la figlia ma la fidanzatina bielorussa di 21 anni con cui quello lì, che di anni ne ha 70, si è messo dopo aver lasciato la moglie e 4 figli."” "Vedi quell'altro laggiù, con i calzini color topo?” Quello lì si è giocato tutto al casinò... le monete che ha sul tavolo non sono sue ma dei suoi creditori, i quali ogni ora passano a trovarlo e gli ritirano l'incasso". Arrivati finalmente al nostro tavolo, il Mago mi aiutò a "sbarcare" lo zaino e subito dopo si dedicò alla sostituzione del cartello indicante la Ditta inglese che aveva prenotato il tavolo con un altro cartello che estrasse dallo zaino, su cui era riportata l'indicazione NUMISMATICA ECCHECCA' Mise il vecchio cartello sotto una sedia e cominciò a darmi direttive per apparecchiare il tavolo con i vassoi. Fece nuovamente un cenno di saluto al collega italiano che aveva a fianco chiedendogli: "Notizie dalla dogana di Como?"” "No nessuna novità", rispose il commerciante. "Vabbò", esclamò Eccheccà, "allora mettiamoci al lavoro". "Innanzitutto", disse il Mago, "dobbiamo stendere sul tavolo questi teli a mò di tovaglia...che fanno la loro figura...". Si trattava di alcuni teli di finta seta acrilica 100%, di colori "da discoteca", quali il rosso rubino metallizzato o il blu notte shocking, già di proprietà di un illusionista amico del Mago, che di recente aveva cessato l'attività vendendo l'attrezzatura di scena. Dopo aver svuotato lo zaino e disposto gli album ed i plateaux con le monete sul tavolo, l'attività di vendita poteva dirsi pronta a dare i giusti frutti. Fine prima parte. oo)1 punto
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