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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/21/11 in tutte le aree

  1. Ciao, Jagd, per la zecca, X sotto la croce del' rovescio = Villefranche de Rouergue. Buonasera. Alain.
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  2. Anche questa monetina direi che è di Francesco I... liard à l'F - Duplessy 930, Ciani 1181
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  3. Soldino molto bello dei dogi biennali: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE2/18 con sigla "I V" Anche questo lo metto sul catalogo. Grazie Saluti
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  4. Ciao Giò....troppo bella questa poesia. Noto che il forum in questi giorni si sta animando, non di monete e corollari vari, ma di amene storie, poesie, componimenti.....tu, tornese, bizerba, RR ed il buon dabbene. :) Sarà che taluni sono in ferie e l'animo artistico ha preso il sopravvento sul loro rigore numismatico? Sarà il caldo di queste giornate assolate, sai.......tra il dolcefarniente, tra una caipirina o una caipiroska od un semplicissimo spritz, la mente poi non riesce a focalizzare i nostri beneamati dischetti e prende percorsi non sempre controllabili.... :lol: :lol: :lol: Un abbraccio Luciano
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  5. Buona sera a tutti. Ringrazio tutti per i complimenti, ma non sono uno scrittore di professione (o meglio, non scrivo "racconti" per professione...). Qualcuno è arrivato persino a chiamarmi a casa per sapere a che punto fosse il racconto del Mago Eccheccà al Convegno di Verona. Lo sto ancora eleborando ma, visto che c'è molta attesa, Vi propongo un "assaggio", ovvero l'arrivo del Mago e del sottoscritto alla Fiera il giovedì. Spero che Vi faccia divertire come l'altro. Saluti. Michele Il Mago rallentò in prossimità della sbarra che blocca l'accesso al parcheggio del Convegno; abbassò manualmente il finestrino del Transit e mostrò all'addetto il tesserino con il logo della Fiera, recante il nome della Numismatica Eccheccà ed il numero 88. "Vado a scaricare e mi parcheggio a fianco del capannone e poi sposto subito il camper nella piazzola di sosta....." "Va bene", rispose l'addetto, "mi raccomando non si trattenga in sosta vicino al padiglione più del necessario, perchè per motivi di sicurezza lì non ci si può fermare". "Non si preoccupi", rispose il Mago...."questione di dieci minuti..."”, Il furgone della Numismatica Eccheccà, che il Mago si ostinava a chiamare Camper, raggiunse uno dei portelloni del settore riservato agli espositori numismatici, dove il Mago parcheggiò a pochi metri di distanza. "Bene", mi disse. “scendi che andiamo a fare due passi all'interno”. "Come?", esclamai, "ma non scarichiamo il materiale per portarlo al suo tavolo nr. 88?", replicai stupito? "Non abbiamo nessun tavolo 88", puntualizzò il Mago. "I tesserini gli ho preparati col computer l'altra sera a casa e servivano solo per poter arrivare col camper fino a qui. Il tavolo ce lo cerchiamo adesso"...disse il mago ostentando un sorrisetto beffardo. "Devi sapere", proseguì, "che fra i tanti espositori che prenotano un tavolo o uno stand qui a Verona ce n'è statisticamente sempre qualcuno che all'ultimo momento ha un contrattempo e non viene".” "E noi", aggiunse il Mago, "prenderemo il suo tavolo......tanto è già pagato..". Entrammo quindi nell'ampio padiglione della Fiera dove, su file ordinate e parallele, erano disposti gli espositori. Benchè fosse giovedì e la giornata non prevedesse l'accesso di pubblico ma solo di operatori del settore, il padiglione era molto animato e si notava una febbrile attività di scambi e di contrattazioni. Il Mago mi disse: "vieni, partiamo da qui e vediamo dove troviamo qualcosa".” Eccheccà era molto conosciuto, perchè mentre passavamo davanti ai tavoli, sentivo che in molti lo salutavano. "Uè, Echeccà...ci sei anche quest'anno...?"” "Si certo, caro", rispose il Mago, muovendo anche la mano in segno di saluto. "Salve, Mago, come va?" gli disse un altro espositore..."Bene, grazie", rispose cordiale il Mago. "Ciao Mago. Che tavolo hai?" Gli domandò un terzo commerciante. "Ho il tavolo numero ctnrovequattro" biascicò Ecchecà. "Bentornato Mago", gli gridò dalla parte opposta un altro espositore, "A quale tavolo sei diretto?" “"Ciao caro, tutto bene", gli rispose il Mago. "Vado al tavolo duetcenrquaventi", rispose farfugliando il Maestro. "Bene, allora dopo vengo a trovarti", replicò il commerciante distrattamente. Ma ecco che finalmente nella fila successiva a quella che avevamo percorso al nostro ingresso, in terza posizione, fra lo stand di un commerciante tedesco e il tavolo di un numismatico italiano, avvistavamo un bel tavolo di almeno 4 metri, completamente disadorno, ad eccezione di un cartello affisso nella parte anteriore sul quale c'era scritto a grandi lettere: INTERNATIONAL COINS OF THE WORLD Ltd. U.K. Tav. nr. 129 Il Mago mi disse; "forse ci siamo".....si diresse prima verso lo stand del tedesco, che salutò mettendosi sugli attenti e con il braccio destro proteso in avanti, pronunciò un perentorio "Heil Hitler" (suscitando, in risposta, un evidente sguardo di disprezzo da parte del collega germanico). Dopodichè raggiunse il commerciante italiano a cui chiese con molta cortesia: "Buongiorno, scusi ma..., sa se Mister....si insomma il titolare di questa Ditta....avevamo un appuntamento qui perchè mi doveva subaffittare un metro di tavolo.....ma non lo vedo...sa se deve venire?"” "Come, non l'ha saputo", rispose il commerciante, "Mr. Harrison è stato fermato ieri dalla dogana italiana di Como-Brogeda, mentre dalla Svizzera stava attraversando il confine per venire qui a Verona. Gli hanno trovato nel vano portaoggetti della Mercedes, 3 banconote per un importo complessivo di 500 miliardi di dollari dello Zimbabwe che, secondo la dogana, equivalgono a cento milioni di euro. E' scattata la denuncia per traffico internazionale di valuta straniera e Mr. Harrison è stato arrestato. Lui sostiene che si tratta di un equivoco e che le banconote sequestrate sono fuori corso e che si trovano in qualunque mercatino a 30 centesimi di euro in fds, ma....sa come sono le dogane. L'avvocato d'ufficio che gli è stato nominato ha suggerito alla dogana di interpellare un numismatico del luogo per un parere ma i funzionari non si fidano ed hanno chiesto l'intervento degli esperti della Banca d'Italia, che però sono in sciopero fino a lunedì prossimo. Hanno provato anche a contattare l'incaricato d'affari dell'ambasciata dello Zimbabwe a Roma, che però è a Lourdes per un ritiro spirituale."” "Caspita", esclamò il mago, "quanto mi dispiace"....comunque se lei non ha nulla in contrario io mi sistemerei qui, anche perchè, come le dicevo prima, avevo certi accordi con Harrison Ford...."” "Si figuri", rispose il commerciante, "per me nessun problema...Piuttosto, sarà il caso di informare la segreteria....le conviene andarci subito..."” "Certo, come no...ci andiamo subito", disse il Mago facendomi l'occhiolino. "Vieni Michele", disse ad alta voce....”andiamo in Segreteria a regolarizzare la nostra posizione, forse ci sarà anche una differenza da pagare..."” Stupito dal comportamento del Mago che, per la prima volta, mi sembrava voler rispettare i regolamenti, gli domandai, forse con troppa ingenuità: "Ma davvero andiamo in Segreteria?"” "Ma quale segreteria...muoviti che dobbiamo scaricare il camper...non vorrai perdere altro tempo in chiacchiere...." "Certo", dissi io, "scusi, sa com'è, per un attimo avevo creduto che...."” Nel tornare al camper notammo che due addetti alla sicurezza, col giubbetto giallo e walkie talkie in mano, stazionavano intorno al furgone. "E adesso questi cosa vogliono".....esclamò infastidito il Mago...."aspetta qui che ci penso io."” Eccheccà raggiunse con calma il Transit e quando gli fu vicino, uno dei due addetti gli disse: "Buongiorno. E' suo il furgone?"” "No", rispose pronto Eccheccà. "Però il proprietario è andato a cercare un meccanico perchè non è riuscito a rimetterlo in moto. Mi ha anche chiesto il favore di informare la sicurezza di avere un po' di pazienza e che appena arriva il meccanico lo sposta. Mi ha detto che dovrebbe trattarsi delle spazzole del motorino di avviamento."” "Vabbè", rispose l'addetto, però se vede il signore gli dica che qui il furgone non può stare. Mi raccomando..è severamente vietato sostare a lato dei padiglioni..." "Certo", disse Eccheccà, "se lo vedo glielo dico certamente." I due vigilanti si allontanarono ed appena furono fuori dal raggio visivo, il Mago mi disse: “"dai, mettiamoci al lavoro e scarichiamo il camper."” Per questa "rituale" operazione il Mago dispone di un carrello a due ruote (tipo quello che si usa ai mercati generali per trasportare le cassette di frutta e verdura) che nella circostanza venne sovraccaricato all'inverosimile di valige, bauletti, espositori, vassoi ecc. "Questo lo guidi Tu", mi disse il Mago riferendosi appunto al carrello, "che io devo portare il "beauty" con le monete d'oro." Il Mago aveva con se un grande beauty-case da donna, opportunamente modificato ed allestito con vassoi interni, nel quale custodiva solo le monete d'oro. "Così non da nell'occho", sosteneva. "Bene. Abbiamo preso tutto?" Esclamai io "Quasi tutto. Ci manca lo "zainetto", che però, per tua comodità (??) ti conviene (??) indossare come prima cosa. Guarda... e lì dietro", mi disse indicandomi i sedili posteriori. Sganciai il portellone laterale del Ford per farlo scivolare all'indietro e....... rimasi di stucco: lo "zainetto"”era in realtà lo zaino in dotazione agli incursori del Battaglione San Marco, però con una sola, significativa, differenza....quello di Eccheccà era più pesante! Il Mago mi aiutò ad indossarlo ed una volta assicurato intorno alla vita, con quel poco di fiato che mi rimaneva dissi al Mago: "Maestro, scusi, ma che cosa ci ha messo dentro?"” "Figliolo", rispose il Mago, "tu non lo sai, ma sulle tue spalle in questo momento stai trasportando la storia della numismatica mondiale. In quello zaino c'è un po' di tutto, dall'aes grave e signatum fino alle serie moderne sigillate, che la zecca conia per i collezionisti. C'è anche un po' di argento "a peso"....., - “"E' sicuro che è solo un po'?" Gli feci eco io....ansimando. Il Mago richiuse in furgone e, con il beauty da donna nella mano destra, mi precedette verso il "nostro" tavolo nr, 129. Essendo concentrato nella "guida" del carrello e con quel fardello addosso, non potevo controllare, come avevo fatto nel primo giro, ciò che avveniva intorno a noi, però potevo sentire che il Mago rispondeva sempre ai saluti e questa volta, quando gli chiedevano a quale tavolo era diretto, con voce alta e ferma scandiva..."SIAMO AL TAVOLO 129, vi aspetto lì". Ad un certo punto, davanti allo stand di un commerciante, il Mago mi intimò di fermarmi. "Aspetta, mi disse, che forse facciamo subito un affaruccio".. "Ciao Franco", disse il Mago rivolto all'espositore, "ma non dirmi che quel tallerum italicum che vedo lì è quello che avevi già l'anno scorso?"” "E si, caro Eccheccà, è proprio lui, se lo vuoi ti faccio un prezzaccio....dammi 250 euro ed è tuo"”. "E me lo chiami un prezzaccio 250 euro...dai su te ne do 150 e facciamo tutti e due un affare". "Guarda, Eccheccà, proprio perchè sei Tu posso chiudere a 200 ma non un euro di meno". "Va bene Franco. Vada per 200. Te li porto appena scarichiamo al tavolo. Sai, c'è il ragazzo che non gliela fa più".....e mi indicò con un cenno della testa. "Anzi, Franco, facciamo così, vienimi a trovare al tavolo 129 che ho molto materiale che ti può interessare". "Va bene. Prenditi la moneta. Ci vediamo dopo". Il mago, con la moneta in mano, riprese a camminare ed io con lui ma bastarono pochi metri che ci fermammo un'altra volta, davanti ad un altro tavolo. "Ciao Giorgio come va?"” "Uè, Eccheccà qual buon vento?". "Tutto bene grazie, ho un affare da proporti. Ho ritirato da un insegnante in pensione una raccolta di monete nella quale c'era anche questo bel tallero italicum; è una delizia, se lo vuoi te lo lascio a 350 euro. Guarda che appena lo metto sul tavolo lo do via anche a 500 euro....". Giorgio esaminò la moneta e disse: "Bah...350 mi sembra un po' tanto....facciamo 300 e Te lo prendo."” "Vabbè, va, sei il solito spilorcio, Tieni la moneta...hai fatto come al solito un affare ed io ci ho rimesso."” Il Mago diede la moneta a Giorgio e questi gli consegno tre biglietti da cento euro, che Eccheccà si mise subito in tasca. Riprendendo il cammino verso il tavolo, il Mago si lasciò andare a qualche indiscrezione sull'ambiente circostante, indicandomi da lontano alcuni "personaggi" a suo dire singolari.. "Vedi quello laggiù, che si sta mettendo le dita nel naso....quello dice di aver scritto libri di numismatica, ma in realtà non ne ha fatto neanche uno per il semplice motivo...... che è semi-analfabeta. Quell'altro laggiù che sta contando una mazzetta di pezzi da 500 euro, quello sarebbe anche perito ma, detto tra noi, di monete non ne capisce un c.....o Quello invece è molto bravo con le classiche ma …......e meglio stargli alla larga per altri motivi......" Nelle sue descrizioni, il Mago si abbandonò anche a un po' di gossip: "vedi quei due laggiù?"“- "Chi? Quel signore con la figlia dietro il banco?", replicai io. "Si esatto...peccato che quella non sia la figlia ma la fidanzatina bielorussa di 21 anni con cui quello lì, che di anni ne ha 70, si è messo dopo aver lasciato la moglie e 4 figli."” "Vedi quell'altro laggiù, con i calzini color topo?” Quello lì si è giocato tutto al casinò... le monete che ha sul tavolo non sono sue ma dei suoi creditori, i quali ogni ora passano a trovarlo e gli ritirano l'incasso". Arrivati finalmente al nostro tavolo, il Mago mi aiutò a "sbarcare" lo zaino e subito dopo si dedicò alla sostituzione del cartello indicante la Ditta inglese che aveva prenotato il tavolo con un altro cartello che estrasse dallo zaino, su cui era riportata l'indicazione NUMISMATICA ECCHECCA' Mise il vecchio cartello sotto una sedia e cominciò a darmi direttive per apparecchiare il tavolo con i vassoi. Fece nuovamente un cenno di saluto al collega italiano che aveva a fianco chiedendogli: "Notizie dalla dogana di Como?"” "No nessuna novità", rispose il commerciante. "Vabbò", esclamò Eccheccà, "allora mettiamoci al lavoro". "Innanzitutto", disse il Mago, "dobbiamo stendere sul tavolo questi teli a mò di tovaglia...che fanno la loro figura...". Si trattava di alcuni teli di finta seta acrilica 100%, di colori "da discoteca", quali il rosso rubino metallizzato o il blu notte shocking, già di proprietà di un illusionista amico del Mago, che di recente aveva cessato l'attività vendendo l'attrezzatura di scena. Dopo aver svuotato lo zaino e disposto gli album ed i plateaux con le monete sul tavolo, l'attività di vendita poteva dirsi pronta a dare i giusti frutti. Fine prima parte. oo)
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  6. Buon colore e superfici originali. Usura onesto solo, e senza danni. Bello! La data, 1878, è speciale—l'anno scorso per la grande produzione di quartiere-dollari per un intero decennio. Per i molti milioni di nuovi quartieri prodotti 1875-1878 furono aggiunti i trimestri precedenti molti che erano stati in clandestinità dopo la guerra civile. Dopo anni d'argento moneta penuria, c'era improvvisamente un eccesso. Finché non 1888 sarebbe un altro grande monetazione dei quartieri appaiono—e quelli sarebbe da San Francisco. Non fino a quando l'ultimo anno del tipo Seated Liberty (1891) sarebbe la zecca a Filadelfia sciopero un gran numero di trimestri. Quarti di Seated Liberty circolati nel 1930s, ma non questo uno, sicuramente. Viene indossato, ma non quello indossato. Condizione? Difficult(!). Tutti della LIBERTY è visibile, che (come lei sa bene!) è di solito indica F = MB. Ma il rovescio è insolitamente indossato—l'orlo scomparsa di metà inferiore della moneta non va VG = B, ma la metà superiore è quasi F = MB, di modo che il lato, a mio avviso, è una media per ottenere VG = B. Un grado di spalato per la moneta è utile qui, credo: F/VG = MB/B. Se dovessi assegnare un solo grado alla moneta direi VG + = B +. (Ma il suo appello occhio è notevole!) ;) v. --------------------------------------- Good color and original surfaces. Honest wear only, and free of damage. Nice! The date, 1878, is special—the last year for large production of quarter-dollars for a full decade. To the many millions of new quarters produced 1875-1878 were added the many earlier quarters that had been in hiding since the Civil War. After years of silver coin shortages, there was suddenly a glut. Not until 1888 would another large coinage of quarters appear—and those would be from San Francisco. Not until the last year of the Seated Liberty type (1891) would the mint at Philadelphia strike large numbers of quarters. Seated Liberty quarters circulated into the 1930s, but not this one, surely. It’s worn, but not that worn. Condition? Difficult(!). All of LIBERTY is visible, which (as you know well!) usually indicates F = MB. But the reverse is unusually worn—the disappearing rim of the coin’s lower half does not go VG = B, but the upper half is almost F = MB, so that side, I think, is averaged to get VG = B. A split grade for the coin is useful here, I think: F/VG = MB/B. If I had to assign only one grade to the coin I would say VG+ = B+. (But its eye appeal is considerable!) ;) v.
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  7. Buona sera a tutti. Moltissimi ne hanno già sentito parlare; molti conoscono le sue “perizie” ma pochi, anzi pochissimi, hanno avuto l’esclusivo privilegio di vederlo all’opera nel suo studio. E io sono fra questi fortunati che sono stati ammessi a frequentare l’atelier numismatico del Grande Mago Ecchecà. Per capire cosa succeda in quello studio, composto da un unico grande ambiente oltre ad un un piccolissimo “doppio servizio”, bisogna esserci stati di persona, altrimenti ogni spiegazione può risultare del tutto inutile. Ma correrò il rischio e proverò ugualmente a narrarVi un incontro svoltosi di recente nello studio del Maestro, nella speranza che possiate trarre quegli insegnamenti non solo numismatici, ma anche di vita, che il Mago è stato capace di trasmettermi. Qualche giorno fa sono stato invitato dal Maestro nel suo studio per ascoltare una sua lezione sulle “patine”. Come è noto (ne parlavo tempo fa in altro post), il Mago è campione mondiale di “patinaggio artistico” nonché scopritore di patine originali quali quella “ad arcobaleno”, al “pinzimonio” e “ai quattro formaggi”…. Mentre prendevo appunti sulle sue tecniche, il Mago mi proponeva subito un test pratico, su una moneta ritirata proprio il giorno prima. “Si tratta”, mi disse, “di uno scudo di Umberto I del 1878 che ho acquistato ieri mattina da una vedova con 14 figli in tenera età e che, dopo un’estenuante trattativa di 4 ore e mezza le ho strappato ad € 19,95” “E' uno scudone molto vissuto, massacrato di colpi al contorno e graffi estesi nei campi, tipici di una moneta pesante che ha circolato. Arriva a stento al BB, ad essere buoni......ma, guarda cosa è diventata dopo questo intervento di sapiente patinatura”. “Non posso fartene vedere altri per un confronto perchè è l'unico esemplare che ho”. Guardai attentamente sotto la luce artificiale la moneta che, effettivamente, coperta da una patina consistente, celava molti dei suoi difetti più vistosi. “Per rimediare a quelle botte al contorno di certo non basta una bella patina”, profferì il Mago..”per quelle ci vorrebbe un bravo restauratore...ma io mica posso fare miracoli...”, si schernì ridacchiando. “Certo che la tenevano dentro la cassetta degli attrezzi questa povera moneta”, aggiunse sottovoce. Mentre continuavo ad osservare lo scudo, notai sul tavolo del Maestro il cartellino della moneta, che così riportava: “Umberto I. 5 lire 1878 R2, conservazione spl con patina di antico medagliere. Usuali colpetti al contorno”. Ero assorto nell'esame della moneta quando sentimmo bussare alla porta dello studio. “Chi sarà che rompe i c......a quest'ora?” disse il Mago. “Mah”, osservai, “potrebbe essere un cliente”. “No, non mi fido, disse il Mago” ed io insistendo, “no ma guardi che è probabile che sia un Cliente; è sabato pomeriggio....non sarà meglio farlo entrare?”. "Vabbè, vediamo chi è... ma nel caso fosse un cliente aspetta un attimo che spengo qualche luce....” Mentre lo studio rimaneva in penombra, guardai il Mago con un certo stupore e gli chiesi: “Scusi, ma perchè abbassa le luci?” E lui.....”non ti preoccupare.... te lo spiego dopo”. A quel punto il Maestro aprì la porta e davanti a noi comparve un anziano signore, ben vestito, che rivolgendosi al Mago gli disse: “Buonasera, scusate sto cercando il Mago Eccheccà...e Lei? “Dipende” - rispose il Mago - “da chi lo cerca e per che cosa”. “Veramente mi hanno indirizzato da lui perchè vorrei acquistare una moneta per mio nipote.” “Ah...benissimo, benvenuto allora...il Mago Eccheccà sono io e sono a sua disposizione... che moneta voleva comprare?”. “Guardi”, rispose il signore, “vorrei acquistare uno scudo di Umberto del 1878, perchè è l'unica moneta di quel re che manca alla raccolta di mio nipote; ne avrebbe qualche esemplare?" Il Maestro mi lanciò un fugace sguardo complice e rispose prontamente al vecchietto: “signore, lei è estremamente fortunato. Ne ho rilevato un esemplare che è sempre stato accuratamente custodito in un medagliere di velluto, che gli ha donato una splendida patina di antica raccolta”. Con un gesto molto professionale, il Mago porse su un vassoio di velluto rosso la moneta al cliente dicendogli: “guardi che roba....per sviluppare una patina del genere la moneta deve stare nel medagliere almeno due secoli” (per questa affermazione mi affrettai ad incontrare lo sguardo del Mago, sperando di trasmettergli telepaticamente il messaggio che due secoli di vita non li aveva neppure la moneta e che il vecchietto avrebbe potuto rilevare l'incongruenza....ma nulla di tutto questo fortunatamente accadde). “Posso lasciargliela ad un ottimo prezzo...diciamo 3.000 euro...anzi...visto che lei mi è simpatico e si vede che è competente, posso farle anche un piccolo sconticino....anche se ci rimetto....diciamo 2.999 euro.” Il Cliente esaminò con attenzione la moneta, avanzò la richiesta di illuminarla meglio per osservarla più in dettaglio, ma il Mago gli rispose che quella era la luce migliore che si poteva ottenere. “Però”, aggiunse il Maestro, “se la vuole vedere meglio posso prestarle una lente di ingrandimento”. “Michele”, disse il Mago rivolgendosi a me, “ti dispiacerebbe porgere al signore la lente che hai vicino a te?” Sul tavolo vicino a me erano in effetti disposte due lenti; la prima, una poderosa lente tedesca da 50 ingrandimenti con luce incorporata, che il Mago era solito utilizzare quando acquistava monete (quando però le monete da acquistare erano d'oro, il Mago le controllava con un microscopio atomico da 5.000 ingrandimenti che tiene nascosto nel soppalco del doppio servizio...); la seconda, una lente di plastica da mezzo ingrandimento trovata come sorpresa nelle patatine pai; istintivamente stavo per porgere al signore la lente tedesca quando il Mago, con voce perentoria e guardandomi con sguardo torvo, mi indicò con il dito medio la lente delle patatine pai dicendomi, “non quella...questa devi dare al signore....quell'altra non funziona.....". Passai al vecchietto la lente delle patatine pai e questi, sforzandosi di mettere a fuoco i particolari della monete pesantemente coperti dalla spessa patina, dopo qualche secondo disse: “certo....è una bella moneta...però la trovo un po' troppo patinata......sa...a mio nipote le monete piacciono belle lucide.....non è che ne avrebbe un altro esemplare senza patina....brillante....?” Per un attimo l'espressione del viso del Mago mutò all'improvviso; i tratti si contrassero.....ma fu un cambiamento di un istante, perchè subito dopo il Maestro disse: ”certo signore, come preferisce, però andiamo un pò su col prezzo; glielo vado a prendere subito”. "Michele, intrattieni tu il Signore mentre io vado un attimo al cess....ehmmm. volevo dire alla cassaforte di servizio che tengo di là...torno subito”. Mentre cercavo di fare un po' di conversazione con cliente, ricorrendo ai soliti argomenti dei collezionisti del Regno (secondo lei che fine hanno fatto le 5 lire del 1914? Le 100 lire del '40 sono una moneta?) ecco il Mago tornare al suo posto con in mano un cofanetto di velluto rosso. Con sapiente lentezza, il Maestro aprì l'astuccio all'interno del quale faceva bella mostra di se un lucidissimo scudo di Umberto 1878 perfettamente spatinato e brillante. Guardai il Mago in viso e notai che aveva anch'egli un sorriso molto splendente, come se si fosse appena lavato i denti con un dentifricio fortemente sbiancante...... “E allora signore”, disse Eccheccà tutto euforico, “cosa ne dice di questa meraviglia?” (e mentre diceva queste parole mi strizzava ripetutamente l'occhio con fare compiaciuto e complice). Il vecchietto sembrò soddisfatto della moneta e chiese al Mago..”Bella, ma secondo lei in che conservazione è?" “Guardi, a differenza dell'altro esemplare che era un buon SPL, qui siamo al cospetto di una moneta che oserei definire qFDC con qualche segnetto di contatto e sporadici e lievi colpettini al ciglio”. “Certo, se non avesse questi minimi difetti la moneta sarebbe un FDC da 12.000 euro ma, tutto considerato gliela posso lasciare a 10.000 e stia tranquillo che sta facendo un ottimo affare.” Il vecchietto sembrò sul punto di accettare, ma profferì la solita richiesta che facciamo sempre anche noi quando stiamo per acquistare qualcosa...”però, Sig. Mago, uno sconticino potrebbe anche farmelo...” “Guardi, posso arrivare a 9.999 euro ma non di meno perchè altrimenti ci rimetto", soggiunse prontamente il Mago. “Va bene, mi ha convinto...Posso pagare in contanti?”. “Deve pagare in contanti", rispose quasi risentito Ecchecà, "anche perchè ho il POS fuori uso e il commercialista mi ha detto di non accettare assegni dagli sconosciuti. A quel punto il vecchietto pagò la moneta con bigliettoni da 500 euro che il maestro non contò neanche e si mise subito in tasca. "Ah...devo darle l'euro di resto.....Michele non è che hai un euro da dare al Signore?" "Sa com'è, in studio ho tanti rotolini e tante seriette della Zecca ma mi sembra stupido smembrarli per dare un resto di un euro, per giunta fdc." “Certo Mago”, dissi io, “ecco l'euro”. "Grazie", disse il Mago. "A buon rendere" (?). Il Maestro inserì lo scudo in una bustina di plastica trasparente e la consegnò al cliente. Questi però azzardò: “ma una ricevuta non me la farebbe?” Ancora una volta i tratti del volto del Mago si irrigidirono ma, così come era accaduto poco prima, immediatamente ripresero a distendersi. “Certo che le faccio una ricevuta”. “Sfortunatamente ho terminato la carta intestata ma posso scriverla da un'altra parte. Mi scusi ancora un attimo”. Il Maestro si allontanò per la seconda volta dirigendosi verso il “doppio servizio” dal quale ritornò pochi secondi dopo con un certo numero di strappi di carta igienica accuratamente impilati e giustapposti. Il Mago prese due penne, una nera a punta normale ed una rossa a punta fine e cominciò a scrivere il testo della ricevuta: La descrizione della moneta avvenne con la penna nera: “Lire 5 Umberto I 1878 R2, conservazione qFDC con usuali colpi al ciglio e segnetti di contatto”. Poi il Mago passò alla penna rossa e riportò la data e la sua firma. “Ha visto, ecco qua la sua ricevuta”. Ed il vecchietto, un po' titubante: ”ma è sicuro che questa ricevuta sia valida fiscalmente?”. E il Mago, con tono di voce rassicurante: “stia tranquillo, la ricevuta è validissima...vede che c'è anche la firma......può anche scaricarsela dalle tasse se vuole...ma non glielo consiglio perchè c'è il rischio che si insospettiscano e vengano a sequestrare la collezioni di suo nipote". Il vecchietto se ne andò stringendoci le mani, apparentemente confortato dalle parole del mago. Il Maestro allora mi disse: “bene, dove eravamo rimasti...a si le patine.....ricordami la prossima volta che ti devo un euro"........... Saluti. Michele... oo)
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  8. Se fosse un'ossidazione del metallo rimuovendola otterresti solo dei...buchi. Dalla foto sembrerebbe più che altro che la moneta sia venuta a contatto con una fonte di calore. Se invece fossero dei sedimenti possono essere rimossi...ma ci vorrebbe una mano davvero abile.
    1 punto
  9. ciao agostino mi mandi la lista delle mie monete che ti interessano poi vediamo che cosa si puo fare la lista mandala alla mia email [email protected] aspetto tue notizie ciao luca
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  10. Jacopo Contarini (1194-1280) fu eletto doge nel 1275 probabilmente in seguito ad un accordo fra fazioni opposte. Forse anche a causa dell'età avanzata non participò come ci si poteva aspettare alla vita politica della Repubblica, fatto sta che il periodo nel quale resse il governo della Serenissima non fu particolarmente prospero. La sua azione estera più importante è stata la scelta del proseguimento della guerra contro Ancona, sostenuta anche dal Papa. Abdicò nel marzo del 1280 (probabilmente a seguito di forti pressioni). Il suo dogato è ricordato come un periodo di passaggio, gestito da un anziano abile, ma non politicamente attivo come si avrebbe sperato. La moneta che vi presento questa sera è entrata in collezione da poco (neanche un giorno). Si tratta, a mio avviso, di un esemplare eccezionale, in altissima conservazione. oo) Grosso Matapan (o Ducato d'argento) Jacopo Contarini (1275-1280) D/: IA.OTARIN / S.M.VENETI - San Marco che consegna il vessillo al doge. Lungo l'asta DVX R/: IC / XC - Il Redentore seduto su torno 2,15g Sono graditi i vostri pareri :) Lorenzo - Scusate le foto :rolleyes:
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