Vai al contenuto

Classifica

  1. piergi00

    piergi00

    Guru


    • Punti

      1

    • Numero contenuti

      26217


  2. Alberto Varesi

    Alberto Varesi

    Utente Storico


    • Punti

      1

    • Numero contenuti

      4632


  3. Saturno

    Saturno

    Utente Storico


    • Punti

      1

    • Numero contenuti

      8730


  4. orlando10

    orlando10

    Utente Storico


    • Punti

      1

    • Numero contenuti

      2890


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/07/11 in tutte le aree

  1. Ho aspettato piu' di trenta anni prima di acquistare una quadriga del 14 nella speranza di vedere immessi sul mercato questi mitici rotolini che la leggenda vuole posti al sicuro in qualche Banca Svizzera :D
    1 punto
  2. buonasera a Voi, noto con piacere che uno non si può allontanare dal forum qualche giorno che la carne al fuoco aumenta a dismisura. :D La nuova discussione è veramente interessantissima è degna di approfondimento ma rinnovo l'invito già fatto da altri, di munirsi di un metodo e di un obiettivo precisi, altrimenti si rischia di non cavare un ragno dal buco. Innazitutto credo che convenga individuare una zecca e su quella calibrare il metodo che si è deciso di utilizzare, dopo aver inoltre stabilito qual'è il nostro obiettivo. Faccio un esempio: prendiamo Chiusi, dal momento che è stata la prima zecca citata. Dal momento che la voce è presente nella "Guida" delle zeche" della Travaini, secondo me conviene partirte da lì, vedre cosa dice e qual'è la bibliografia. Dopodiché vedere che cosa si vuole fare: se un sunto a scopo didattico oppure cercare di aggiungere qualcosa di nuovo, o discutere quanto è stato scritto, ecc. Credo che la "Guida" sia lo strumento fondamentale dal quale partire dal momento che, nel bene e nel male, è o dovrebbe essere aggiornata nella bibliografia e dovrebbe presentare quantomeno un sunto delle teorie più recenti reletive alle varie zecche delle quali ci si vuole occupare. Il che non vuole ASSOLUTAMENTE dire che non ci siano errori, fraintendimenti, travisamenti, lacune, ecc. O che si debba essere necessariamente d'accordo con quanto è presentato, anzi. Tuttavia, senza tenere conto della "Guida" il rischio di omissioni diviene notevole. Invito dunque Coins, Ghera e Magdi (citati in rigoroso ordine alfabetico!) a consultare il mattone da circa 8 kg. e utilizzarlo come pietra angolare per la bella opera. Cordiali saluti, Teofrasto PS ricordo inoltre che, quando possibile, nelle varie voci della "Guida" si è cercato di dare anche una lista, dei musei dove sono presenti esemplari delle monete coniate da una determinata zecca
    1 punto
  3. Personalmente lascerei (o avrei lasciato) la moneta così, basta(va) avere conferma che si tratta(sse) di metallo (patinato). A questo punto non avrei ulteriori dubbi riguardo l'identificazione.
    1 punto
  4. Prova a guardare qui : http://yugocoins.info/index.SHTML
    1 punto
  5. Io credo che a questo punto sia necessario chiarire un equivoco di fondo, i gradi di conservazione di una moneta non devono per forza di cose essere asserviti al quantificare il valore di mercato della stessa, valore di mercato e conservazione, al pari della rarità (anche sulla scala di valutazione delle rarità potremmo parlare delle ore ma rimando l'argomento ad altre future discussion), vanno visti come elementi diversi e solo in qualche modo potenzialmente interagenti, da come la vedo io la conservazione è e resta una delle caratteristiche di una singola unità numismatica di valore soggettivo mentre la rarità è una caratteristica della tipologia anche lei espressa in qualche modo in gradi non da un singolo ma da una collettività peraltro non sempre concorde, la loro combinazione e sintesi conferisce alla moneta in esame un quanto mai orientativo costo venale dico orientativo perchè per stabilire il valore di una moneta inteso nel suo senso volgare intervengono una serie di molteplici fattori che a nessuno dei quali sarà possibile assegnare un valore assoluto e oggettivo. ora mi domando, perchè demonizzare il tentativo di assegnare, con tutti i limiti riconosciuti alla natura umana, un valore numerico oggettivo ad una caratteristica numismatica intrinseca? Forse perchè questa potrà variare nel corso del tempo? Che c'entra! anche il grado di rarità è soggetto a variazioni con il tempo; con questo vogliamo eliminare tutte le scale di valutazione e cominciare a parlare in termini di "mi piace" o "non mi piace" oppure "ne ho viste diverse"/ "se ne vedono poche" non credo che questo sia un bene per quella a cui noi amiamo pensare come ad una scienza! Che poi questi elementi possano essere utilizzati dai mercanti è un altro discorso. Sono di pensiero differente.... Il grado di conservazione di una moneta é per forza di cose legato unicamente al discorso economico. La qualità del bene influisce solo sul prezzo dell'oggetto; l'aspetto culturale, invece, é assolutamente slegato da valutazioni di natura commerciale (rarità, conservazione e prezzo). Non ho mai visto, su un testo scientifico, prendere in esame le monete sulla base del loro stato di conservazione; al contrario ho visto pubblicazioni realizzate attorno ad esemplari malconci, talmente malconci da poter essere venduti, in un'asta, solo tramite lotti multipli. Eppure questo non ha inficiato minimamente la validità dell'opera, che non sarebbe potuta essere migliore, scientificamente, se le monete fossero state FDC. I gradi di rarità, nei cataloghi dei primi '900, raramente venivano riportati e le valutazioni qualitative erano meno precise (C1, C2 e C3 o FDC, SPL, BB e MB, non come oggi dove troviamo SPL+/q.FDC, BB/SPL, BB÷SPL, q.BB/BB+ ecc. ecc.), ma generalmente veniva premiato l'aspetto culturale della moneta. Risultato ? Una piccolissima moneta in rame di Masegra realizzava più di una quadrupla d'oro; le collezioni non erano così improntate sul FDC e nelle raccolte, anche in quelle prestigiose, si poteva trovare la moneta rarissima SPL accanto a quella comunissima MB. Stranezze di un mercato che non guardava troppo alla conservazione=aspetto commerciale. Le rarità cambiano, é vero, ma solo a causa di - rari - interventi esterni non prevedibili (es. il classico ritrovamento che inonda il mercato facendo crollare rarità e prezzi), ma una moneta R3 é tale per tutti, il grado di conservazione no. Personalmente non comprendo come, assegnando una scala numerica a giudizi personali, si possano livellare queste differenze: quello che per il Signor X é SPL e per il Signor Y é BB/SPL diventerà SPL50 per il primo e BB/SPL44 per il secondo perché nulla é cambiato nel sistema di valutazione...... L'unica, vera, differenza, riguarderà i prezzi (guarda caso) così come accade da anni negli USA dove un esemplare MS63 vale 1000 $, uno MS64 2000 $ e uno MS65 5000 $. Per inciso sono convinto che la maggior parte di noi, e mi metto per primo, non sarebbe in grado di apprezzare la differenza tra questi esemplari
    1 punto
  6. Se volete, per ognuna delle "zecche minori" in discussione, potrei fornirvi la relativa bibliografia.
    1 punto
  7. AHAHAH come diceca il grande Alessandro Arleotti " nel paese dei furbi i ribelli sono gli onesti " questa ne è la prova ... se fai qualcosa di vero e che può stare scomodo a tanti vieni emarginato, ma se ti uniformi alla società vieni apprezzato. Però non trovo giusto neanche questo. P.s. se qualcuno oltre alla numismatica ha idee politiche di cui vuole parlare o dubbi di qualsiasi genere mi contatti pure in Mp, a me piace moltissimo lo scambio di Idee perche se non lo faccio adesso che ho 20 anni, a 40 avrò idee così rigida che discutere sarà inutile perchè esse saranno ben radicate nel mio essere. Saluti Marco
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.