Caro Sovering,
l'identificazione di Borgo è pressochè corretta, nel senso che si tratta di un picciolo di Pisa della stessa datazione da lui indicata (1330-1370,circa), che anche a me dalla foto sembrerebbe del tipo con scudetto gotico (quindi verso la fine del periodo sopra indicato).
Vista la legenda direi soltanto che è del tipo A/XV.1z che riporta le legende + PISANI.COHVNIS (ovvero senza punto finale) e + FEDERICVIIIHPATO(.) e cioè con il punto finale di lettura non certa negli esemplari da me in precedenza censiti, mentre nel suo è chiaro che il punto non c'è.
Quindi al limite potrebbe essere una variante solo per questo piccolo particolare.
Ha comunque avuto un buon occhio a distinguere le differenze con l'unico picciolo raffigurato in fotografia nel MIR, che in effetti fa parte di un gruppo di piccioli delle prime serie (il mio gruppo A.V.2. del periodo 1318-1330 circa). Bravo!
La differenza nasce dal fatto che il MIR è un'opera di sintesi - e pubblicata prima del mio studio -, in cui i piccioli di tutto il XIV secolo (o quasi) sono riuniti nell'unico tipo 412, diviso in sottotipi per il segno di zecca, dove lo scudetto gotico corrisponde al n. 10.
Invece nel mio studio, che è dedicato solo a Pisa, ho potuto distinguere più emissioni o gruppi di piccioli, corrispondenti a diversi archi cronologici, proprio in base ad alcune delle caratteristiche da lei indicate. E cioè:
- terminazioni della P (un globetto, tre globetti, trifoglio)
- misure ed altre caratteristiche dello stelo verticale della P
- relazione e presenza/assenza del il cerchio
- forma dell'aquila
- caratteristiche di alcune lettere delle legende
Le allego un "pezzo" della mia tavola riassuntiva dei piccioli, con le indicazioni di alcune di queste caratteristiche (l'avevo già usata in altra occasione ed il cerchio giallo corrisponde per ciò ad un segno di zecca diverso dal suo), così che possa capire meglio la mia classificazione.
Infine è vero che la P con le terminazioni a trifoglio si trova anche nei tipi MIR 415, ma quelli sono quattrini di misure e caratteristiche tipologiche diverse dalla sua moneta (sop. per diametro, presenza del cerchio perlinato, argento presente in lega). Questi quattrini mostrano una P di tale fattura perchè in effetti cominciano ad essere coniati a partire dal 1330/1340 fino al 1370 circa, ovvero in contemporanea ai piccioli che hanno adottato ormai le terminazioni a tre globetti e poi a trifoglio.
Spero di essere stata chiara: nel caso mi dica che provo a spiegare meglio. Il suo comunque è un picciolo ben leggibile per la media del tipo e sicuramente con il suo permesso lo inserirei nel censimento di monete pisane che sto continuando (la rarità invece direi che è media).
Saluti MB