Il dirham coniato nell'anno 239 è noto in un buon numero di esemplari e varianti, per cui credo possa essere considerato generalmente "comune".
Naturalmente è possibile che tra queste varianti, alcune siano più rare.
Il tuo esemplare presenta al dritto una mezzaluna sopra la terza riga; al rovescio in alto una pallina, in basso tre palline a formare i vertici di un triangolo.
Questi segni probabilmente non erano soltanto decorativi, ma distinguevano i vari maestri di zecca o atelier.
Per quanto riguarda il valore, un esemplare ben centrato e leggibile (a parte qualche schiacciatura del tutto normale) in conservazione BB+ può quotare tra i 35 e i 50 euro circa.
Però non dimentichiamo l'incognita variante che potrebbe influenzare il prezzo (in generale non più di tanto, ma preferisco essere prudente su ciò che non ho ben noto).
Infine, la presenza di un dirham di Cordoba in Sicilia non credo sia un evento particolare: i commerci erano fiorenti, i mercanti viaggiavano e con loro viaggiavano i dirham, coniati in copiose quantità, per tutto il Mediterraneo. Tutto questo al di là della politica dei governanti.