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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/12/11 in tutte le aree

  1. Carissimi amici lamonetiani frequentatori di questa sezione quello che vi voglio presentare stasera è il primo pezzo di un lavoro imponente e faticoso che porterò a termine con dedizione e impegno; in esso non si tiene conto, come di consueto, partendo con la classificazione delle monete coniate sotto ogni Sovrano del Regno ma si elencano le varie tipologie monetali descrivendole secondo il nominale coniato ed attribuendogli un numero d’ordine NA (Napoli); Magari per chi colleziona per Nominale potrebbe essere un lavoro utilissimo. Ho voluto iniziare (come antipasto) con sottoporre alla vostra attenzione e l'esame del “ Denaro” per poi proseguire man mano con le altre e tutte le tipologie di monete del Regno di Napoli come il Tornese, la Cinquina, il Grano, il Cavallo, il Tarì, il Carlino, i Coronati ecc. ecc. Si accettono interventi, domande e contributi ma soprattutto per essere completo, vedrete che mancano delle foto che non sono riuscito a reperire, (magari in giro sulla rete si trovano anche) ma a me personalmente piacerebbe che Voi, carissimi amici, mettereste le foto a disposizione (per chi logicamente le possiede), così da rendere quest’opera molto più completa. Grazie di cuore. Denaro.pdf
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  2. DE GREGE EPICURI Ritorno sull'"antipatico" Tiberio con un asse che ho sempre avuto caro, benchè il mio esemplare sia scadentuccio. Una volta si trovava facilmente, peccato non averne approfittato, ora sono sempre più cari. Ma veniamo alla moneta, che pesa 9,8 g. e misura 28 mm. Al D la scritta non è del tutto leggibile, termina con ...IMP VIII (c'è anche: TI CAESAR DIVI AUG F AUGUST IMP..) Al R leggo...TRPOT XXX..., per cui il numero completo non è visibile (è preceduto da PONTIF MAX TRIBUN POTEST), inoltre ci sono varietà nelle legende, e di conseguenza il RIC spazia da 52 a 69. Ma quel che importa è la figura: un globo cui è sovrapposto un timone, e (non sempre, credo) un globetto più piccolo in basso; così almeno il RIC. Il globo più grande sarebbe la terra, e il piccolo? Lo ignoro. Che siano: universo il grande, e terra il piccolo? Mi sono un po' guardato la geografia astronomica degli antichi. Quel che è certo è che sapevano benissimo della rotondità della terra. Anzi Eratostene ne calcolò il meridiano in 252.000 stadi; e poichè lo stadio valeva fra 155 e 160 metri, l'errore è valutabile fra -2,4% e +0,8 %. Mica male il nostro geografo! Era il 3° bibliotecario di Alessandria dopo la fondazione della biblioteca, e precettore di Tolemeo IV.
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  3. referenza positiva per l'utente Thommys con il quale ho effettuato un ottimo scambio.;) Andrea
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  4. Concordo con Alberto, non si tratta di un venditore qualsiasi, e sebbene Ebay non faccia distinzione tra "traffichini" e professionisti seri, in casi come questi credo che tale distizione la dovremmo fare noi acquirenti. Sicuramente la distanza può limitare i contatti nel caso specifico, ma è probabile che la moneta sia semplicemente stata venduta altrimenti e che, nelle migliaia di inserzioni presenti sia sfuggito loro di chiudere anticipatamente l'asta. Non che abbiano tutte le ragioni quindi, ma nemmeno torto marcio, un "neutro" per segnalare la cosa poteva essere sufficiente. Ricordo un caso del genere con un venditore, professionista, se non erro olandese, che mi disse a transazione conclusa che la moneta non era più disponibile, proponendomene un'altra simile (per quanto simile sia ben diverso da uguale :rolleyes:), alla quale io aggiunsi la proposta di gentile omaggio "mettipace", così mi ritrovai con due monete al posto di una...:P Nel caso di Lanz magari sarebbe stata una strada da tentare...;) In altra occasione, meno felice, mi capitò di aggiudicarmi una moneta per la quale il venditore mi contattò dicendomi candidamente che, dato l'esiguo prezzo di realizzo preferiva non portare avanti la transazione perchè voleva ricavarci di più, in quel caso il feedback negativo fu pressochè immediato (e nemmeno ci fu il "consueto" feedback negativo di ripicca, allora ancora consentito da Ebay). Ciao, RCAMIL.
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  5. Avevo scritto un bel post pacato, poi mi sono accorto che oramai le bocce erano ferme e Panormos aveva già dato Fb negativo, peccato. Da parte mia ha fatto male e male hanno fatto quanti hanno consigliato la strada della pugna anziché quella del dialogo, magari le cose avrebbero preso una piega differente, con soddisfazione reciproca, chissà. Si é persino messo in dubbio che Lanz abbia tenuto comportamenti scorretti per non (s)vendere una moneta a 17,50 € mentre ne potrebbe portare a casa ben di più....magari 30 ! Accipicchia: per una delle più importanti Case d'Asta a livello internazionale, che gira milioni di Euro e che solo su Ebay ha totalizzato oltre 90.000 transazioni.....quei 15 € devono essere proprio importanti. Per dirla alla Totò: MA MI FACCIA IL PIACERE Nessuno, o quasi, ha considerato a qualche problema del tipo smarrimento, danneggiamento, inserzione doppia (a me capitò di farla e mi beccai il fb negativo, anche in quel caso per colpa di uno che scelse la via dell'intransigenza a quella del dialogo) ecc. ecc. Certo, Lanz ha peccato nella comunicazione: prima cosa che avrebbe dovuto fare era una bella mail dove spiegava il perché la transazione era stata annullata, sono d'accordo. E mi sembrerebbe giusto rinfacciargli questa sua mancanza, ma questa animosità mi pare eccessiva. Transazione annullata ? Bollino rosso, anzi no, ROSSO ROSSO anzi direi ancora di più: a fine mese dovrei vederlo, se vuoi lo picchio da parte tua. E poi mi domando perché ho mollato eBay.....
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  6. Costantino V, zecca di Siracusa, follis. Al D/ i busti di Costantino V e di Leone IV ed al R/ il busto di Leone III. Rif. Spahr n° 333 - Sear n° 1569 http://www.wildwinds.com/coins/byz/constantine_V-leo_IV/sb1569.jpg
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  7. Altra bizantina. Costante II, zecca di Cartagine, 20 nummi. Al D/ il busto frontale dell'Imperatore. Al R/ Croce sormontata da stella tra due globetti ed affiancata in alto da C e T (simboli di zecca) ed in basso da X X (indicazione del valore 20). Rif. Sear n° 1059
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  8. E' un decanummo (10 nummi) a nome di Giustiniano I battuto a Ravenna. Il R/ è al contrario. L'anno di regno (e quindi la data di coniazione) si può evincere al R/ a dx della grande I (che indica il valore 10), dove è indicato con numeri romani (XX / XV?). Rif, Sear n° 326 http://www.wildwinds.com/coins/byz/justinian_I/sb0326.jpg
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  9. Sull'equazione moneta rara = minor pericolo di falsificazione sarei cauto, neò passato abbiamo avuto diversi esempi di monete uniche o rarissime e falsificazioni altrettanto efficcaci (si pensi agli antiquiores, coevi, tra l'altro di questi enari veronesi. Sono riuscito a reperire tre denari verosnesi di alta epoca che sono passati recentemente sul mercato. Tali esemplari, tutti presumibilmente autentici, sono stati venduti nell'asta Muenzen und Medaillen 15 del 21-22 ottobre 2004. Questa la descrizione : lotto 1330 Lotario I 945-950 (il rovescio riporta Verona in legenda crociforme come l'esemplare oggetto della presente discussione, anche se è evidente che si tratta di un altro conio) 1.41gr. Biaggi 2952 Lotto 1331 Berengario II 950-961 1.24gr. Biaggi 2953 Lotto 1332 Ottone I 962-973 1.32gr. Biaggi 2954 Gli ultimi due lotti riportano al diritto il nome del sovrano disposto in circolo intorno ad una piccola croce centrale iscritta in un cerchio, e al rovescio il nome della città emittente, VERONA, anch'esso disposto attorno ad una piccolca croce iscritta in un cerchio Tutti e tre i denari sono leggermente scodellati e le legende di dritto e rovescio sono racchiuse da un cerchio esterno che , dalle foto, non mostrerebbe tracce evidenti di perlinatura (anchese ingrandimenti maggiroi sarebbero utili per escludere il perlinato - domani, se riesco, posterò delle scansioni di questi esemplari). L'esemplare di Adelberto si configurerebbe come un ibrido, mutuando il rovescio dalla tipologia di denaro di Lotario, precedente, con la legenda VERONA disposta a croce su tutto il campo; e il diritto mutuato sui tipi del denario di berengario, coevo ?, con la piccola croce centrale cui intorno si dispone la legenda con il nome del sovrano Confrontando la legenda con il nome di Adelvertus con quella del denaro di Lotario continuo a notare forti incongruenze nello stille delle lettere. La tipologia utilizzata per questo lato di rovescio della moneta di Adelberto evidenzia caratteri eccessivamente arrotondati, "e" lunate, "R" dissimili da quelle utilizzate nella legenda con il nome di Lotario. Tutta la legenda di questo lato rivela un carattere apparentemente pasticciato e poco congruente con legende di esemplari coevi o di poco precedenti (ho confrontato anche i due denari per Verona rispettivamente di Berengario e Ottone della collezione GARRETT, Bank Leu-NFA, 16 ottobre 1984 lotti 598 e 599, provenienti dalla "Nobile Famiglia, vendita Baranowski del 1931 e Sclman 1925). Continuo a rimanere non convinto di questo lato della legenda, emntre il rovescio mi convince (parlo sempre da esame da foto) leggermente di più. Le "e" eccessivamente lunate in un'epoca in cui abbiamo , nelle varie emissioni del Regno italico una grafia maggiromente capitolare . e soprattutto la diversità dei caratteri se confrontati con la linearità delle lettere utilizzate nelle emissioni di Lotario, Berengario e Ottone per Verona (ma anche per quelle di Pavia e Milano) , mi inducono quasi a domandarmi se sia possibile che su un denario di Lotario sia stato cotruito , molto abilmente, una legenda di diritto con l'assai più appetibile (numismaticamente parlando) nome di Adelberto.. Solo una mera ipotesi, scaturita più da un esame logico dell'evidenza che da rilievi empirici. Tuttavia, come diceva qualcuno all'inizio della discussione occorre che una moneta riesca a chiarire certe incongruenza che possono riscontrarsi. L'evidenza del pezzo di persé non sempre può essere del tutto convincente. Parallelamente, dal lato storico, occorrerebe indagare la plausibilità delle condizioni per un'emissione solitaria di Adelberto , che beninteso potrebbero anche starci ma occorre verificarle cn un'analisi piu precisa e soprattutto anche spiegare il perche di u na simile emissione per una zecca abbastanza minore, ai tempi, rispetto a Pavia o Milano ove regnanti coevi battevano moenta in maggiori volumi.
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