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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/07/11 in tutte le aree
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Hippalektryon, chi era costui? La storia comincia (o meglio ricomincia) nel 1868. Nei pressi delle mura di Volterra viene rinvenuto un ripostiglio costituito da alcune verghe d'argento, una statuetta a forma di leone, sempre d'argento, un tondello non coniato e 65 minuscole frazioni arcaiche, il tutto contenuto in un recipiente ceramico, probabilmente di bucchero (IGCH 1875). La scoperta viene immediatamente messa in relazione con quella avvenuta l'anno precedente ad Auriol, a pochi chilometri da MarsIglia, dove, sempre in un contenitore ceramico, erano state rinvenute 2130 frazioni arcaiche, per la stragrande maggioranza di tradizione ionica (IGCH 2352). Il ritrovamento del "Tesoro di Auriol" aveva fatto un certo scalpore, avendo per la prima volta portato alla luce in maniera imponente quella che è considerata una delle prime monetazioni d'occidente, realizzata dai coloni focesi, fondatori di Marsiglia, durante il VI sec. a.C. All'epoca del rinvenimento, proprio in ragione di questa stretta relazione, ci sarà anche chi arriverà a mettere in dubbio la genuinità del ripostiglio di Volterra, ipotizzando un'operazione speculativa messa in atto da qualche commerciante. In effetti la coincidenza è curiosa, ma ancora più curioso è che gli altri due più importanti rinvenimenti contenenti frazioni di tipologia riconducibile a quella dei pezzi di Auriol si situano in quella stessa manciata di anni: nel 1862 era stato rinvenuto il tesoretto di Morella (Spagna centromeridionale, IGCH 2311), contenente 21 monete di cui alcune di quello che sarà successivamente definito "tipo Auriol", e nel 1868, stesso anno di Volterra, quello di Pont de Molins (Catalogna, IGCH 2313), contenente 46 monete e, proprio come a Volterra, alcune verghe d'argento grezzo. Sulla base di questi rinvenimenti monetari, e di altri epigrafici ed archeologici, prenderà consistenza la conoscenza di quel milieu culturale che dalle coste dell'Etruria a quelle spagnole, passando per la Provenza, vedeva nel VI secolo l'incrociarsi di mercanti Etruschi e Ioni, lungo rotte commerciali punteggiate di scali ed empori, che facevano perno sulle colonie focesi di Marsiglia, Aleria, probabilmente Emporion, e l'Etruria settentrionale costiera (la pesenza di una comunità di ioni è attestata a Populonia), in quello che all'epoca può considerarsi l'estremo occidente, il Far West appunto, della colonizzazione greca. Ma torniamo all'Hippalektryon, e a Volterra. Il ripostiglio fu smembrato, quindi in parte ricostituito presso il medagliere di Firenze, successivamente "perso" in seguito all'alluvione dell'Arno, ricercato inutilmente a più riprese dal Pautasso per conto del Furtwaengler, finalmente ritrovato e pubblicato nel 1975 dalla Cristofani Martelli. La composizione superstite (52 pezzi) è la seguente: a) 1 es. con foca natante a d. e globetto b) 1 es. con testa di foca a s. c) 3 es. con testa di foca a d. d) 1 es. con testa di ariete a d. e) 1 es. con protome di capro rampante a s. f) 1 es. con testa di rapace a d. g) 3 es. con testa femminile a d. h) 2 es. con elmo ionico a s. i) 17 es. con Hyppalektryon a s. l) 7 es. con Hyppalektryon a d. m) 15 es. con Gorgoneion Fin dall'epoca del rinvenimento le monete furono generalmente attribuite a Marsiglia, per similitudine (e in alcuni casi identità) con in pezzi di Auriol, fino al 1973 quando il Furtwaengler (il principale studioso della monetazione arcaica di Marsiglia) sulla base dei tre pezzi pubblicati dal Gamurrini nel 1874 proponeva un'attribuzione "etrusca" della maggior parte dei pezzi di Volterra. Nel 1975 finalmente le monete venivano ritrovate nei magazzini di Firenze e pubblicate, e la Cristofani Martelli proponeva le seguenti attribuzioni: a) 1 es. con foca natante a d. e globetto - Focea? b) 1 es. con testa di foca a s. - Focea? c) 3 es. con testa di foca a d. - Focea? d) 1 es. con testa di ariete a d. - Provenza (Auriol) e) 1 es. con protome di capro rampante a s. - "imitazioni occidentali" f) 1 es. con testa di rapace a d. - "imitazioni occidentali" g) 3 es. con testa femminile a d. - imitazioni locali di imitazioni provenzali h) 2 es. con elmo ionico a s. - imitazioni locali di imitazioni provenzali i) 17 es. con Hyppalektryon a s. - Etruria (Populonia?) l) 7 es. con Hyppalektryon a d. - Etruria (Populonia?) m) 15 es. con Gorgoneion - Etruria (Populonia?) con una datazione tra la metà del VI e quella del V sec. Quasi in contemporanea alla pubblicazione del ripostiglio da parte della Cristofani Martelli, nel 1976, usciva l'opera monumentale del Furtwaengler sulla monetazione arcaica di Marsiglia che, del tutto indipendentemente, confermava in sostanza queste attribuzioni, escludendo la pertinenza provenzale di tutti i tipi di Volterra con l'esclusione del pezzo a testa d'ariete. Negli anni succssivi, soprattutto a causa di ricerche clandestine col metal detector (rispetto alle quali in territorio francese, pur essendo illegale, c'è purtroppo una certa tolleranza di fatto) una ventina di esemplari dei vari tipi "Volterra" (compreso qualche esemplare di Hyppalektryon e Gorgone) venivano rinvenuti in Provenza, ma anche in Catalogna, e da parte di alcuni numismatici francesi veniva proposta una riattribuzione Marsigliese o provenzale. Tesi rifiutata nel 2002 dal Furtwaengler, in ragione della massiccia diffusione nelle zone oggetto dei rinvenimenti di importazioni etrusche di VI sec. (bucchero e ceramica etrusco-corinzia), nonchè dalla presenza stabile, attestata epigraficamente, di mercanti etruschi che effettuavano scambi argento monetato (Pech Maho ed Emporion). L'attribuzione è quindi mantenuta in ambiente etrusco, forse nell'ambito di una comunità di mercanti Ioni residenti a Populonia, l'utilizzazione nell'ambito di una rete commerciale greco etrusca che copriva la zona costiera tra la Toscana e la penisola Iberica. Ma l'Hippalektryon? Eccolo l'Hippalektryon, in tutto il suo orrore (anche la foto ci mette del suo...) gr. 0,98 E' proprio roba da Far West... Siamo agli albori della monetazione etrusca, o si tratta dell'opera di coloni focesi installati in Provenza? Certo è che guardando la gorgone (o ciò che ne resta) nel sottomultiplo, l'ipotesi Populonia non sembra poi così remota.... gr. 0,48 Fatto sta che tanto l'Hippalektryon che la gorgone di Volterra hanno trovato posto nella SNG di Firenze.2 punti
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Buonasera a tutti, apro questa discussione per conto del Prof. Roberto Ginocchi, che penso tutti voi conoscete molto bene, prezioso collaboratore del Medagliere del Vaticano, dell'importante libro NUMISMATA IN LIBRIS del prof. Adolfo Modesti(di cui mi vanto di possederne una copia regalatami dal Prof. Ginocchi stesso ) ed autore di tantissimi altri libri. Il Prof. Ginocchi si scusa ma essendo poco pratico di Internet mi ha pregata di postare questo elenco in sua vece in quanto ci tiene molto che gli utenti che frequentano questo sito, e tutto il web, .non abbiano notizie errate su cui basare le proprie convinzioni, dato che gli è successo a volte di trovarne mentre faceva delle ricerche. Quindi, sicurissima che sarà molto utile a tutti, vi posto l'elenco in ordine alfabetico, e non solo, che il Prof. Ginocchi ha preparato per noi tutti. Intanto ringrazio di cuore il Professore a nome mio e di tutto il sito per questo interessante e pratico contenuto che ha voluto regalarci. A presto, grazie, Giò ELENCO INCISORI VATICANI OPERANTI A ROMA DAL 1400 AL 2000 La sigla [MED] indica che l’Autore ha eseguito esclusivamente medaglie. ABONDIO Antonio detto “il Giovane”- Riva del Garda 1538-Wien 3/5/1591 AFFER Costantino- Milano 1906- ivi maggio 1987 [MED] ARGENTERIO Bartolomeo- [Piemonte] 1550 ca - Roma 1590 ARICO’ Giovanni- 1941- [MED] ARNAUD Luigi- Napoli 1817 - ivi post 1868 ASTESANO Alessandro- Torino(?) 1604 - Roma maggio 1646 BALLA Michele- (attivo sotto papa Sisto V) BALDESSARRI, Mauro- Rovereto 21/7/42 - BANDOLI Bruno- 1936 - 1994 [MED] BARBARO Remigio- 1911-2005 [MED] BARUTTA Stefano- 1960-1996 [MED] BELLI Valerio- Vicenza 1468- ivi 1546 BENVENUTI Leonardo- attivo (1606-1612) sotto papa Paolo V [MED] BERNARDI Giovanni- Castelbolognese 1494 - Faenza 22/5/1553 BERTI Antonio- S. Pietro a Sieve 1904 - Sesto Fiorentino 1990 BERTOLDO di GIOVANNI- FI 1420 ca - Poggio a Cajano 28-12-1491 BIANCHI Francesco {figlio del seg.}- Roma 03/10/1842 - ivi 4/4/1918 BIANCHI Giuseppe- Tivoli 22/9/1808 – Roma ?/ 10/877 BIANCINI Angelo- Castelbolognese (BO) 1911 - Firenze 1988 [MED] BODINI Floriano- Gemonio 1933 - Milano 2/7/1988 [MED] BOLDRIN Paolo- Padova 1887 - ivi 1965 [MED] BOLDU’ Giovanni- ??? - Venezia 11/10/1477 BONANOTTE Francesco- Porto Recanati 1942 - [MED] BONINSEGNA Egidio- Milano 6/8/1869 - ibi 7/7/1958 [MED] BONIS (de) Niccolò- Roma 1550 ca - ivi 1594 BONIS (de) Emilio [frat.preced.]- Roma 1553 - (Spagna) 1609 ca BONVICINO Ambrogio- Milano 1522 ca - Roma 1622 [MED] BONZAGNI Gian Federico- Parma 1510ca - ibi ?/5/1588 BONZAGNI Gian Giacomo [frat.preced.]- Parma 19/2/1507 - Roma 10/1/1565 BORNER Peter Paul- Lucerna 1656 - Roma 1727 BRANDT Henri Francois- Le Chaux de Fond[sVI] 27/1/ 1789 - Berlin 9/5/1845 BRIOSCO Andrea d.”Il Riccio”- Trento aprile 1470 - Padova 8/7/1532 [MED] CALVELLI Ettore- Treviso 1912 - Ponte di Legno 5/1/ 1997 [MED] CAMBIO Gaspare- attivo (1595-1598) sotto papa Clemente VIII CANEVARI Angelo [figlio del seg.]- Roma 1930 – CANEVARI Silvio- Viterbo 1930 - Roma 1931 CANZANI, Demetrio- Milano 6/11/1813 - ivi primavera 1878 CAPPUCCIO Angelo- Milano 1855 - ivi 1918 [MED] CARDARELLA Francesco- Trieste 1945 - [MED] CASONI Antonio Felice- Ancona 1559 - Roma ?/1/ 1634 CASTIGLIONI Giannino- Milano 1884 - Lerna [CO] 12(?)/8/1971 [MED] CAVINO [da] Giovanni- Padova ?/5/1500 - ivi 5/9/1570 CELLINI Benvenuto- Firenze 3/11/1500 - ivi 13/2/1571 CERBARA Giuseppe- Roma 10/7/1770 - ivi 6/4/1856 CERBARA Nicola {fratellastro preced.}- Roma 29/2/1796 - Montepulciano 28/6/1869 CESATI Alessandro- Cipro 1505 ca - ivi ante 1570 [lasciò l’Italia nel 1565] CHIOCCIOLA (COCCIOLA) Federico- Palermo 1555 ca - Roma 16/3/1613 COMPAGNI Domenico- Roma 1528 ca -ivi 1586 [MED] CONTRI Gianni- Ancona 1938 - [MED] CORRADINI Camillo- Torino 1579ca - Roma 28/2/1649 [“zecchiere” di papa Paolo V] CORTESE Tonino- 1940 [MED] COSSA, Luigi- Cernusco (CO) 7/4/1789 - ivi 8/11/1867 CRISTOFORO DI GEREMIA- Mantova 1430 ca - Roma, febbraio 1476 CROPANESE,Filippo- ?? - Roma, gennaio 1775 DEL CASTAGNE’ Albino- Milano(Torcegno[TN]?) 1877 - MI 1952 [MED] DE’ PASTI Matteo- Verona(?) 1420ca - Rimini post 15/5/1467 [MED] DE ROSSI, Giovanni Antonio- Venezia (?) 1517ca - Roma 1575 ca DE’ SERVI Costantino- Firenze 1554 - Lucignano (PT) 1622 DRIUTTI Eugenio- 1949 - FABBRI Agenore- Barba (PT) 1911 - Savona 2 /11/ 1998 [MED] FABRIS Antonio- Udine 1790 - ivi 1865 FACCIOLI Girolamo- Bologna 1515 - ivi 19/12/1574 FERREA Pietro- Genova 1848- ivi 1915 [MED] FAZZINI Pericle- Grottammare (AN) 4/5/1913 - Roma 4/12/ 1987 [MED] FOPPA Cristoforo detto il CARADOSSO- Mondonico (Cant.Ticino) 1452 - Loreto 1527 FRAGNI, Lorenzo- Parma 12/2/1538 - Roma 7/1/ 1619 FUSCO Daniela- Roma 21/6/1969 - GALEOTTI Pietro Paolo- Monterotondo 1515 ca - Firenze 9/8/1584 GALLO Oscar- Venezia 20 /7/1909 - ivi 1994 [MED] GAMBELLO Vittore detto CAMELIO- Venezia 1455 ca - ivi 1537 GENNARI Luigi- Roma 1780 ca - ivi 1832 GENNARO Antonio- attivo 1702-44 a Napoli poi a Vienna GIACOMINI Augusto- GIAMPAOLI Pietro- Buja 1898 - Roma 1998 GIANCRISTOFORO ROMANO- Roma 1465 ca - Loreto 31/3/1512 GIANDOMENICO Sergio- Roma 23/11/1924 - GIANNETTI Gino- Montorio Romano 1951- [MED] GIANNONE Francesco- Palermo 1906 - Roma 27/02/1996 GIROMETTI Giuseppe- Roma 7/10/1780 - ivi 17/11/1851 GIROMETTI Pietro [figlio del prec.]- Roma 28/9/1811 - ivi 13/7/1859 GISMONDI Tommaso- Anagni (FR) 1906 - ivi 26/4/2003 GRAVA Giuseppe- Treviso 12/6/1935 - [MED] GRECO Emilio- Catania 11/10/ 1913 - Roma 25/1/1995 GUAZZALOTTI Andrea- Prato 1425 ca - ivi 8/11/1495 [MED] GUGLIELMADA Giambattista- Milano(?) 1650ca - Roma 5/1/1689 HAMERANI Johann Hermannskircher- Munchen 1585 ca - Livorno 17/8/1644 HAMERANI Alberto- Roma 10/10/1620 - ivi 21/6/1677 HAMERANI Beatrice- Roma 14/9/1677 - ivi 25/2/1704 [MED] HAMERANI Ermenegildo Cleophas- Roma 25/9/1683 - ivi 29/11/1756 HAMERANI Ferdinando- Roma 30/5/1730 - ivi 25/11/1789 HAMERANI Gioachino- Roma 4/6/1761 - ivi 12/10/1797 HAMERANI Giovanni- Roma 30/7/1763 - ivi 13/11/1846 HAMERANI Johann Martin- Roma 10/2/1646 - ivi 28/6/1705 HAMERANI Otto Emerano- Roma 5/11/1694 - ivi 21/3/1761 KORNMANN (CORMANNO) Johann Jacob- Augsburg 1605 ca - Roma 1650 (?) LAVY Amedeo- Torino 22/4/1777 - ivi 10/10/1864 LELLI Ercole- Bologna 1640 - ivi 1766 LEONI Leone- Menaggio 1509 - Milano 22/7/1590 LEONI Ludovico detto il ” Padovanino”- Padova 1531 - Roma 1618 LIPPI Andrea- 1888 - 1916 [MED] LORENZANA Giovanni Andrea- Roma 1643 - ivi 6/3/1712 [MED] LORIOLI Filippo- Milano 21/9/1878 - ? .../12/1928 [MED] LUCIANETTI Francesco- Roma 1944 - [MED] LUCENTI Girolamo- Roma 1627 - ivi ?/4/1698 MANDELLI Carlo- 1912-1975 MANFREDINI Luigi- Bologna 6/12/1771 - Milano 22/6/1840 MANFRINI Enrico- Lugo di Romagna 22 /3/1917 - Milano 18/5/2004 MANZU’ (Manzoni) Giacomo- Bergamo 22/12/1908 - Ardea 17/1/991 [MED] MARTINI Quinto- Seano 1908- ? 1990 [MED] MASINI Anna Lisa- Roma 1966 - [MED] MASINI Antonio- Roma 1933- [MED] MELCHIORRI (MARCHIONNI) Cristoforo- Roma 1628 - ivi 25/4/1709 [“zecchiere” di papa Innocenzo XI] MELIOLI Bartolomeo (di Virgilio)- Mantova 1448- ivi 1514 MERCANDETTI Tom(m)aso- Roma 2/12/1758 - ibi 11/5/1821 MERIGHI Giuseppe- Carpi 1930 - ivi 2008 [MED] MEZZANA, Corrado- Terni 1890 - Roma 1952 MELONE (MILIONE) Giovanni V.- Vicenza (?) 1520 ca - Roma post 1590 MINGUZZI Luciano- Bologna 1911 - MI 30/5/2004 [MED] MISTRUZZI Aurelio- [udine] 7/2/1880 - Roma 25/12/1960 MOLA Gaspare- Coldrie’[CO] 1567 ca - Roma 26/1/1640 MONASSI Guerrino Mattia- Buja 1918 - Zingonia (BG) 21/5/ 1981 MONTI Emilio- Milano 1901- ivi 1981 [MED] MORBIDUCCI Publio- Roma 1889 - ivi 1963 [MED] MORELLI Nicola- Matera 1921 - ???? MORI Giacomo Antonio- Milano (?) 1575ca - Roma 27/1/1625 MORONE-MOLA Gasparo- Como 1603 ca - Roma 18/8/1669 MOTTI Attilio Silvio- Buja(Alessandria?) 1867 - Roma 15/11/1935 ORFINI Emiliano- Foligno 1435ca - ivi 1490ca ORSOLINI Gaetano- Montegiorgio 1884 - Torino 1954 [MED] ORTENSI Francesco detto “Francesco dal Prato”- Firenze 1512 - ivi 1562 ORTOLANI Giuseppe- Venezia 1670 ca - Roma 1734 PALADINO Girolamo- Roma 1646 - ivi 9/8/1689 [MED] PASINATI Giovanni [ figlio di Gius.]- Roma 1798 - ivi 1861 PASINATI Giovanni [frat. del seg.]- Vicenza 1759 - Roma post 1833 [MED] PASINATI Giuseppe- Vicenza 1756 - Roma 1829 PASSAMONTI Salvatore - Roma 1780 ca [??] - ivi 27/2/1852 PASSERO Bernardino- Roma 1551 - ivi 1592 [MED] PASTORINI Pastorino- Castelnuovo Berardenga (SI) 1508 ca - Firenze 16/12/1592 PERNAZZA Uliana- Roma 2/1/1959 - [MED] PESTRINI Camillo (Clemente?)- Roma 1800 ca - ivi 1831 PETRASSI Silvia- Roma 1965 - [MED] PILAJA Antonio- Messina 1656 - Roma 1739 PIRRONE Giuseppe- Borgetto (PA) 1908 - Roma 1978 PISTRUCCI Benedetto- Roma 1783 - Londra 1885 POGGINI Giovanni Paolo- Firenze 28/3/1518 - Madrid 1582 POGGINI Domenico [frat. prec.]- Firenze 24/7/1520 - Roma 28/10/1590 POGLIAGHI Ludovico- Milano 1857 - Varese 30/6/1950 [MED] POLLAJOLO (del) Antonio- Firenze 1432ca - Roma 4/2/1498 [MED] PUTINATI Francesco- Verona 1775ca - Milano 1848 RAIBOLINI Francesco detto “Francia”- Bologna 1460 ca - ivi 5/1/1517 RANCETTI Giorgio- Firenze 1537ca - Roma 1/10/1610 ROMAGNOLI Giuseppe- Bologna 14/12/1872 - Roma 1966 ROCCHI Emanuela- Roma 1974 - [MED] RUBINO Edoardo- Torino 1871 - ivi 16/1/1954 RUI Romano- Sarone di Caneva (PN) 7/12/1915 - Milano 23/8/1977 RUTELLI Mario- Roma 1859- ivi 1941 [MED] SAINT URBAIN Ferdinando- Nancy 1654 - ivi 11/1/ 1738 SANQUIRICO (da) Paolo- Sanquirico[PR] 1565 - Roma 1630 SANTARELLI Giovanni Antonio- Chieti 1769 - Firenze 1826 SAROLDI Enrico- Carmagnola 19/3/1878 - Milano 1954 SCARPABOLLA Francesco- Venezia 7/4/ 1902 - ivi 1999 SCHWENDIMANN Joseph Kaspar- Ebikon [sUI] 1721 - Roma ../11/1786 SCORZELLI Lello- Napoli 1/11/ 1921 - Roma 20/9/ 1997 SECCHI Luigi- 1853-1918 SELVI Antonio- Venezia(?) 1679 - Firenze 1753 [MED] SERBALDI Pier Maria detto il “Tagliacarne”- Pescia 1455 - Firenze 1522ca SEVERINO Federico- Brescia 1951- [MED] SILVA Silvio- Roma 12/11/ 1894- ivi 1955 SIRLETTI Alfredo Augusto- Roma 1844 - ivi 1910 SPERANZA Filippo- S.Martino al Cimino 1839 - Roma 1903 SPINELLI Niccolo’ detto “N. di Forziore Spinelli”- Firenze 23/4/1430 - ivi ?/4/ 1514 SPINELLI Andrea- 1508 - 1572 SQUILLACE Massimiliano- 1946- [MED] STIORE Francesco- Venezia 1806 - ivi 1884 TADOLINI Raffaello- Bologna 1727 - ivi 1813 [MED] TERRUGGI Luigi- Fontaneto d’Agogna (NO) 1934 - [MED] TOFFETTI Marco- Mozzanica 1949 - [MED] TOMMASI Marcello- Pietrasanta (LU) 1928 - [MED] TOMMASO PERUGINO- Perugia 1490 ca - Roma post 1538 TOT Amerigo- Csurgo (HUN) 27/12/1909 - Roma 13/12/1984 TRAVANI Antonio- Roma 1661 -...... TRAVANI Francesco- Roma 1628 - ivi 5/12/1682 TRAVANI Giovanni Pietro- Roma 1640 - ivi 1707 TRAVANI Gioacchino Francesco- Roma 1605ca - ivi ../1/1675 TRENTACOSTE Domenico- Palermo 20/9/1856- Firenze 18/3/1933 URBANI Maria Grazia- 1965 - [MED] VALERIANI Mario- Arnara [FR] 22/10/1912 - Roma 25/2/1997 VANNI Diomede- Roma 1558 - ivi 1623(?) VANNI Curzio- Roma 1555ca - ivi 3/1/1614 VARISCO Erminio- Milano 1919 - ivi 2005 [MED] VEBER Giovanni Zanobio- Firenze 1737 - ivi 1806 ca VERGINELLI Goffredo- Roma 18/11/1911 - Albano 1972 [MED] VEROI Guido- Roma 21/11/1926 - VISMARA Giuseppe- Milano 4/12/1633 - ivi 13/3/1703 [MED] VISTOLI Raoul- Fusignano [RA] 22/12/ 1915 - Roma 8/6/ 1990 VOIG{h}T Karl Friederich- Berlin 6/10/1800 - Trieste 13/10/1874 ZACCAGNINI Bonfilio- Chieti 1793 - Roma 28/10/1867 Dott. Roberto Ginocchi1 punto
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Ho trovato una discussione molto interessante in un altro forum. Mi piacerebbe quindi condividerla con voi. Cosa insegna la Numismatica? Chimica - gli elementi con cui sono coniate le monete: Ag, Au, Pt, Pd,... Unità di misura - diverse a seconda delle nazioni: once Troy, grammi, mm, inches Ingegneria - necessaria per il processo di produzione delle monete Storia - migliaia di anni di storia! Economia - ovviamente, dato il valore facciale e l'oscillazione dei metalli con cui sono prodotte le monete Geografia - Sapete dove si trova Tuvalu?! Arte - grazie alle immagini delle monete Cos'altro aggiungereste? Ciao, MM1 punto
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Medaglia celebrativa dell'Anno Santo (straordinario) del 1933-1934,in alluminio? D/ Cristo crocefisso,sopra la terra. R/ Busto di Papa Pio XI,volto a dx.medaglia ricordo che veniva venduta o donata ai pellegrini che si recavano a Roma. Ciao Borgho.1 punto
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Medaglia devozionale e celebrativa in alluminio(mi risulta anche in metallo bianco,e formati più grandi),del 1909-1910.D/ Beata Giovanna D'Arco,in corazza e stendardo,che fu riabilitata e beatificata da Papa Pio X nel 1910,fu poi canonizzata da Papa Benedetto XV nel 1920. R/ Busto di (San) PIO X volto a dx,che celebra i 25 anni del suo giubileo episcopale (1884-1909). Ciao Borgho.1 punto
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Parpagliola 1598-1621 (Filippo III D'Asburgo) mistura, g 1,82; Ø mm 20,9 Inv. M.V-00503A-L/IS dovrebbe essere piu vicina a questa1 punto
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Prudenza. Nel far scelte considerate e proporzionate al budget familiare Astuzia. Saper evitare tranelli e non cadere nei falsi. Onesta'. Saper tenere uno standard professionale alto nel trattare con amici e clienti. Amicizia. Creare rapporti di supporto e fratellanza con gli amici numismatici Legge. Aiuta a distinguere e punire il falso dal vero Giustizia. Aiuta a classificare le monete nel loro oggettivo valore tramite un equa scala di valori. In breve, la numismatica e' un piccolo microcosmo delle virtu' e vizi della vita stessa...:)1 punto
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Buon pomeriggio per me è la stessa moneta. L'illuminazione più chiara adottata nella fotografia di Ghiglione, fa si che parte dei graffi non si vedano....ma gli altri coincidono tutti. Saluti Luciano1 punto
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Pensavo ci volesse di più a sistemare il tutto. http://catalogo-euro.lamoneta.it/cat/E-C Ritenete possa andare bene? Sicuramente c'è ancora da migliorare qualcosa! Ho un'idea, ma ho paura di intaccare le memorie d'archivio. Ne riparlerò con calma con incuso! Un miglioramento del catalogo è di già molto evidente! Tutte le monete 2€ commemorative sono in un'unica sottocategoria suddivise per annata.1 punto
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Questo articolo è una di quelle caratteristiche che aiuta a dare il nostro Forum suo carattere speciale, penso. Una panoramica del suo soggetto terrificante e molto accessibile. Questo penny Z.A.R.? Ho bisogno di uno! Alcuni anni fa ho comprato una copia usata di The Guidebook and Catalogue of BRITISH COMMONWEALTH COINS, 3° edizione, che copre il periodo 1649-1971, da quattro autori, Jerome Remick, Somer James, Anthony Dowle, e Patrick Finn. Per me, una delle parti più interessanti del libro era un grafico che mostra quanti delle varie monete in questa serie sono stati recuperati dalle autorità e sciolto. Questi Penny Z.A.R. erano quasi univoci all'interno di tale grafico: la quantità elencata come recuperato e sciolto dalle autorità era "0". Ma poi penso che questi pochi centesimi non ha bisogno di aiuto supplementare diventando difficile trovare. :) v. ------------------------------------- This article is one of those features that helps give our Forum its special character, I think. A terrific and very accessible overview of its subject. This Z.A.R. penny? I need one! A few years ago I bought a used copy of The Guidebook and Catalogue of BRITISH COMMONWEALTH COINS, 3rd edition, covering the period 1649-1971, by four authors, Jerome Remick, Somer James, Anthony Dowle, and Patrick Finn. For me, one of the most interesting parts of the book was a chart showing how many of the various coins in this series were recovered by the authorities and melted. These Z.A.R. pennies were almost unique within that chart: the quantity listed as recovered and melted by the authorities was 0. But then I guess these pennies didnt need any additional help becoming tough to find. :) v.1 punto
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Buongiorno a voi, gli argomenti portati alla discussione da Mfalier, chievolan e dalle altre persone che stanno intervenendo, a mio avviso sono tutti importanti perché sollevano dubbi e problematiche alle quali DEVE essere data una risposta. Quando si tratta di esemplari inediti certamente la prudenza non è mai troppa, sia nell'affermare che il pezzo in questione è un falso sia che si propenda per la sua autenticità e ogni dubbio deve trovare almeno UNA risposta sufficiente. Sempre ammettendo con il benefico del dubbio che si tratti di un denaro autentico, chievolan, ha fatto giustamente notare come gli studiosi non si siano meravigliati del fatto che le monete veronesi finora note recassero il solo nome di Berengario. L'obiezione è importante e va sicuramente presa in considerazione. Essa andrà senz'altro approfondita in fase di studio, tenendo conto di quanto, nel decimo secolo, prevedeva il diritto medievale per un re associato al Regnum, quali fossero le sue effettive prerogative e di come realmente si ponesse il suo potere rispetto al sovrano che lo aveva associato a se, cioè, in ultima analisi, se tra i due vi fosse una effettiva equiparazione oppure se, in un certo senso, uno restasse subordinato all'altro, un po' come in età romane era stato per il Cesare rispetto all'Augusto. Io per il momento non sono in grado di stabilirlo, ma "a naso" mi viene da pensare che sebbene padre e figlio fossero associati al trono, il sovrano "principale" restasse in ogni caso il padre. Questo potrebbe forse essere il motivo per cui sulle monete di Pavia e di Milano, dove compaiono entrambi i nomi, la faccia principale reca inciso quello di Berengario (che il suo nome sia inciso sulla faccia principale credo poi che non ci possano essere dubbi, dal momento che, oltre al provenire dal conio di incudine il nome è accompagnato dall'appellativo di REX a tutto campo nelle monete di Pavia e dal monogramma di Cristo in quelle di MIlano). Pertanto, se non mi stupisce il fatto di trovare inciso sulle monete di Verona il solo nome di Berengario, al contrario sono meravigliato nel vedere un pezzo sul quale si trovi solo quello del figlio. E questo è uno dei motivi che per il momento, da ignorante quale sono, mi fa un po' dubitare della sua autenticità. Sempre chievolan prova poi a ripercorrere i turbolenti anni che vanno dal 950 al 962. Questo è fondamentale. Solo approfondendo il più possibile la storia del periodo si possono (forse) trovare le risposte alle domande che la moneta di Adalberto ci pone. Chievolan ipotizza che possa forse essere stata battuta successivamente il 951. Anche questa ipotesi va senza dubbio tenuta in considerazione, ma per il momento non mi sento di condividerla. La differenza complessiva (forma di diverse lettere, aspetto generale, scritta di rovescio) tra le emissioni veronesi di Berengario e questa a nome di Adalberto mi fanno propendere - sempre amettendone per i momento l'autenticità - per uno scarto temporale. La "E" lunata, per fare un esempio e per rispondere al post #15 di mfalier (ma conoscendo la sua competenza sulla monetazione veneta sono sicuro che la risposta se l'era sicuramente già data da solo), è uguale a quella che si trova sulle monete di Lotario II e Ugo associati e in quelle del solo Lotario MA NON è più presente sui denari di Berengario, i quali anche per questo motivo mi paioni successivi. Sperando di non creare incidenti diplomatici e giusto per creare un poco di suspence, riporto qui di seguito parte della scheda relativa alla zecca di Verona che si trova nella Guida delle zecche di Lucia Travaini. "... Un esemplare a nome di Rodolfo di Borgogna (922-926) è apparso recentemente sul mercato numismatico [NAC 35]. Esso reca la scritta rodulfus sul diritto e verona civitas r’ sul rovescio. Se genuina, sarebbe l’unica moneta di questo re attribuibile a tale zecca, ma la sua autenticità è dubbia. Tra il 920 ed il 930 a Verona, il cui nome è ora inciso sul rovescio delle monete, furono coniati denari a nome di Ugo di Arles associato al figlio Lotario [MEC 1, p. 258] e in seguito a nome del solo Lotario (947-950). Una serie anonima con legende hixpinomin.e e verona [CNI VI, p. 251, n. 1], possiede analogie tipologiche, epigrafiche e tecniche con i denari veronesi di Ugo e Lotario e di Lotario II. Fu attribuita da Ciani [1895, pp. 78-79] all’inizio del X secolo, mentre Perini [1902, p. 34] la ritenne del primo quarto dello stesso secolo. Grierson e Blackburn [MEC 1, p. 258] la datano al 920 circa; così anche Gorini [1989, p. 186]. Depeyrot [1998, p. 283] parla di «série autonome, début dixième siècle». L’emissione di queste monete potrebbe però porsi anche in un periodo differente e leggermente posteriore, compreso tra la morte di Lotario II (22 novembre 950) e l’inizio delle coniazioni a nome di Berengario II, i cui denari forse cominciarono ad essere emessi non prima del 953, quando il marchese Milone, fedele di Berengario, recuperò la città nel frattempo occupata da Enrico di Baviera a nome di Ottone I [Castagnetti 1989, p. 42 ss.]. L’esemplare scoperto a Roma in un contesto archeologico databile al pieno X secolo [spagnoli 1999] potrebbe confermare tale ipotesi. Anche il peso, inferiore al grammo, degli unici due pezzi conosciuti potrebbe essere indizio di una coniazione più tarda di quanto fino ad ora si è creduto. Si potrebbe cautamente essere tentati di ipotizzare un legame tra questa particolarissima emissione ed i precetti contenuti nel diploma rilasciato da Lotario II nel maggio del 945 al vescovo di Mantova, con cui veniva stabilita una sorta di ‘Marca monetaria’ comprendente Mantova, Brescia e Verona [Mor 1949; Saccocci 1996, p. 131 ss.] e all’interno della quale larga parte avrebbero dovuto avere le decisioni dei cittadini delle rispettive città nello stabilire peso e lega delle monete. Ottone I sconfisse e depose definitivamente Berengario II non prima del 963, ma già nel febbraio del 962 era stato consacrato imperatore. Ad Ottone I (m. 973), successe il figlio Ottone II (m. 983) e a questi Ottone III. Quando Ottone III morì, i grandi del Regno Italico riunitisi a Pavia nel febbraio del 1002 elessero quale loro re Arduino marchese d’Ivrea. A nome di otto inperator esistono monete veronesi delle quali già Perini [1902] aveva censito ben 135 varianti. Esse sono state generalmente attribuite al solo Ottone I [Perini 1902; CNI VI, pp. 253-255; Gorini 1989, p. 187], ma Murari [1958, p. 38 ss.] ha fatto notare come tali numerose differenze «potrebbero essere legate al perdurare di questa coniazione per un periodo di tempo ben più lungo di quello di Ottone I». Dello stesso parere è anche Saccocci [1991, pp. 247-248]. Murari [1958] ha inoltre definitivamente dimostrato come i presunti mezzi denari veronesi di Ottone I censiti in CNI [VI, p. 255, nn. 21-24] in realtà altro non siano che denari mancanti di parte del tondello ... ". Per il momento questo è quanto. :) A risentirci presto, Teofrasto1 punto
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la Prima credo sia una parpagliola di Emanuele Filiberto Duca (1559-1580),datata1579. della zecca di Chambèry,M.I.R,537/e.ciao Borgho. Si Grazie Borgho... mentre scrivevi stavo rettificando..... a zecca pero' resta Bourg. Confermo,la zecca è Bourg,ciao Borgho. e per la tipologia neanche mal messa quelle di bourg erano mal coniate e di lega scadente.... questa mi sembra più ricca come mistura...1 punto
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rispondo io... la seconda mi sembra del tutto normale..... anche un poco bruttina..... non è facile nemmeno leggere qualcosa delle legende :) la prima invece il segno di zecca non riesco ad identificarlo, ma secondo me è nel quarto a destra nella foto, forse tu dal vivo qualcosa puoi capire... ti allego i link al catalogo per eventuali paragoni.. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-EF/19 http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-EF/171 punto
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10) La moneta da 1 Penny (1892-1898) Iniziamo finalmente a parlare delle monete della Zuid-Afrikaansche Republiek, emesse durante la presidenza di Paul Kruger, le prime a circolare effettivamente nello stato Boero, dato che il Burgers Pound venne coniato in quantità irrisorie, ed ebbe un valore prettamente simbolico. Cominciamo con la moneta da un Penny coniata dal 1892 al 1898 (Moneta proveniente da collezione personale) - DIRITTO: Busto a sinistra di Paul Kruger, legenda: ZUID AFRIK. REPUBLIEK; - ROVESCIO: Stemma semplice della ZAR (solo il cartiglio centrale), legenda: 1 PENNY * DATA * , in basso è presente una decorazione floreale. - CONTORNO: Liscio. - NOMINALE: 1 penny - MATERIALE: Bronzo - PESO: 9,60 g. - DIAMETRO: 30,2 mm - ASSI: Alla tedesca - ANNO----------------------------TIRATURA 1892----------------------------------83.000 1892 (Proof)----------------------------6 1893-----------------------------------11.000 1894----------------------------------182.000 1898----------------------------------263.0001 punto
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La data in numeri romani è normale per questa emissione, che è del 1620, non del 1630. Le cifre finali sono distanziate, tanto da dare l'idea che ci possa stare una ulteriore "X" in mezzo, come in questo esemplare: L'emissione è avvenuta quindi durante il pontificato di Paolo V Borghese (1605-1621). Ciao, RCAMIL.1 punto
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Concordo con chi mi ha preceduto, il testone di Pio IV è molto raro ed anche discretamente conservato. Al rovescio la scena di Gesù tra i dottori, e la legenda tratta dai Salmo 101, che recita "Ma tu sei sempre lo stesso e i tuoi anni non hanno fine." E' classificato dal Muntoni al n°16 (stemma con fiore in cimasa), CNI 2. Osservando il testone, la regolarità del tondello e la mancanza di parte della perlinatura sul bordo mi fa pensare che la tosatura è assai probabile. Il peso potrebbe risultare mancante di mezzo grammo o poco più... Ciao, RCAMIL1 punto
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Non sono riuscito a trovare la discussione, ma la mia fidata macchina fotografica funziona molto bene, quindi ecco a voi..................Siori e Siore la mia cassettiera :D :D1 punto
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7) La prima occupazione britannica 1877-1881 Nel 1875, Lord Carnarvon, Ministro delle Colonie del governo di Benjamin Disraeli, nel tentativo di estendere l'influenza inglese nell'area, propose alla ZAR ed allo Stato Libero dell'Orange, di costituire una federazione con la Colonia del Capo; strutturata sul modello di quella creata nel 1867 in Canada, tra le province di madrelingua francesi e quelle inglesi, ma questa proposta venne immediatamente rifiutata dai leaders delle Repubbliche Boere. Nel corso degli anni 70' del 1800, la Repubblica del Transvaal, iniziò tuttavia ad avere seri problemi con le locali tribù indigene del sud africa, ed in particolare con gli Zulu ed il loro Re Cetshwayo, quest'ultimo portava avanti una politica bifasica con i colonizzatori europei: difatti da un lato cercò di mantenere buoni rapporti con gli inglesi, mentre dall'altro si dimostrò molto aggressivo verso i Boeri, iniziando anche a dotare con armi da fuoco il suo esercito, composto da circa 40.000 guerrieri. Nel 1877 Sir Theophilus Shepstone, che era il British Secretary for Native Affairs nel Natal, procedette all'annessione del Transvaal, in virtù di uno speciale mandato fornitogli dal Governo Britannico; chiaramente i Boeri non accettarono minimamente questa annessione, ma finchè gli Zulu rimanevano una così grave minaccia ai confini, non volevano rischiare, in caso di aperta ribellione agli inglesi, di aprire una guerra su due fronti, che li avrebbe visti sicuri soccombenti. Pertanto, decisero di non opporre alcuna resistenza all'occupazione britannica, anche se in tutto il territorio della ZAR, l'insofferenza verso gli occupanti crebbe rapidamente, insieme ad un acceso nazionalismo. Paul Kruger, decise insieme ai principali leaders Boeri, che occorreva prima di tutto risolvere il problema costituito da Re Cetshwayo e dagli Zulu, e solo dopo contrastare gli inglesi; per questo motivo, Kruger stesso in due occasioni andò anche in visita a Londra, per avere colloqui diretti con il Governo di Sua Maestà. Nel frattempo, Sir Theophilus Shepstone, già Governatore del Natal ed ora nel suo nuovo ruolo di Amministratore del Transvaal, iniziò anch'egli a considerare gli Zulu come un problema da risolvere, inoltre le continue manifestazioni dei Boeri e le manovre diplomatiche poste in essere da Kruger, ebbero l'effetto di aumentare considerevolmente la pressione su di lui. Foto ritraente Cetshwayo Re degli Zulu, durante il suo esilio in Inghilterra.1 punto
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