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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/01/11 in tutte le aree

  1. Salve, inizio questa discussione tematica per tessere di beneficenza dei Venerandi Luoghi Pii, con riferimento al PANE. Il più antico LUOGO PIO di beneficenza, o congregazione di Carità delle QUATTRO MARIE di Milano, risale in epoca anteriore al 1150, ma documentato più tardi. Il termine QUATTRO MARIE a secondo degli studi, richiama le feste Mariane della Natività, Annunciazione, Purificazione e Assunzione ( vedi: MILANO Radici e luoghi della carità - Allemandi 2008), oppure LUOGO PIO eretto in onore delle Quattro Marie: la Beata Vergine, le di Lei sorelle o cugine Maria Cleofe e Maria Salomè, Maria di Magdala detta Maddalena, la penitente. (vedi LUOGHI PII ELEMOSINIERI DI MILANO - 1880) Il primo a studiare le tessere MILANESI E LOMBARDE fu il Vandoni in RIVISTA ITALIANA DI NUMISMATICA nel 1954-55-56. Tessera n.1 - D/ Le Quattro Mare di fronte - R/ 1710 PANE M . Q - diametro mm 22,70 peso gr 4,60, ottone. Vandoni tav. VI n.4
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  2. Sono numismaticamente abbastanza giovane. Ho avuto il mio primo approccio alla numismatica circa tre anni fa capitando per caso su questo forum (rileggevo oggi con piacere il mio primo post nella sezione "presentazioni" datato 20 gennaio 2008 nel quale chiedevo da dove sarei potuto partire.. :rolleyes: ). Da allora ho approfondito diverse tematiche relative alla numismatica antica, ma quella che più mi ha coinvolto è sicuramente il tema della monetazione riguardante Medusa, una passione che è cresciuta in me immediatamente.. Oggi è finalmente online una prima versione (non completa ed in evoluzione) di un sito nel quale raccolgo le mie ricerche e i miei approfondimenti. Tutto è iniziato quando mi sono reso conto, volendo iniziare una collezione sul tema, che questa monetazione è stata studiata sempre in modo non completo e poco organico. I libri e i siti che ho potuto visionare in questi anni presentano sempre solo le emissioni più note e comuni. Ho invece "trovato" circa 70 diverse zecche che hanno coniato monete rappresentanti Gorgoni e Meduse, che ho raccolto appunto in questo sito, cercando di disporle su una linea del tempo in modo da verificare l'evoluzione dello stile e la diffusione geografica. Ringrazio reficul che mi ha messo a disposizione lo spazio di lamoneta sul quale a breve verrà spostato l'intero sito. Man mano che lo aggiornerò con nuove sezioni vi terrò ovviamente informati.. Buona visione e attendo pareri e sopratutto consigli! Ah dimenticavo, ecco l'indirizzo: http://gorgonemedusa.lamoneta.it M :P
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  3. E poi gli esperimenti fatti che fine hanno fatto o che fine faranno? La mia speranza è che siano già stati distrutti o perlomeno lo saranno a breve...perchè se dovessero finire in circolazione...... La supposta genuinitá del tondello postato da Eracle è anche fondata sul fatto che proviene da un bel gruppo di monete del regno, e quindi acquistato per una cifra non da pezzo di chi sa quale rarità. La moneta oltretutto è molto appiattita, ovvero è stata schiacciata da una pressione ben piú forte di quella che può essere generata da una piccola pressa o da una martellata. Il fatto che ci siano poi zecche e date discordanti mi ha appunto portato a pensare alle operazioni di demonetazione della zecca..Una mia supposizione e nulla più.. PS: Non voglio difendere allo stremo il tondello in questione, oltretutto non è che io vada particolarmente pazzo per errori e varianti, però dopo averlo visionato mi è sembrato avesse una storia da raccontare...
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  4. Costantino I o II, si distinguono dalla parte finale della legenda, che non riesco a vedere. Al verso SOLIINVICTOCOMITI, con quella T in campo a sx le zecche possibili dovrebbero essere Londinium, Lugdunum, Treviri ed Arelate, se sotto la T c'è una stella allora è Arelate. Ciao, Exergus
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  5. sono entrambe di Costanzo II° R/ Fel temp reparatio - La zecca non la riconosco
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  6. Un giorno di alcuni anni fa mi venne a trovare un caro amico, mi trovò nel mio studio mentre lavoravo alla mia opera, avvolto in una pesante vestaglia perché faceva molto freddo, ed esclamò "Mi sembri San Girolamo nel suo studio!". Io che già amavo molto quel quadro di Antonello da Messina, ebbi l'intuizione e pregai il mio tipografo di ricavarne un ex-libris che. da allora, contraddistingue i libri della mia biblioteca. Mi fa piacere mostrarvelo.
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  7. Ciao jagd, forse potrebbe essere questa?: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV9/2 mi sembradi intravedre un giglio nel III quarto. un saluto lò
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  8. http://www.moneteitaliane.com/5-centesimi-1826 Ciao Jagd- buona domenica!
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  9. Buon Giorno, A mio parere, trattandosi di una moneta (penso) medievale, per quanto so riguardo a come venivano realizzate in genere le lettere delle legende a partire dai punzoni delle primitive, si dovrebbe trattare di una B. Escluderei possa trattarsi di una I perchè non ci sarebbe giustificazione in caso contrario per la presenza delle "pance" (punzoni a forma di c rovesciata) affiacati all'asta dotata di grazie. l'accostamento non particolarmente stretto, dovuto probabilmente a una legenda poco "affollata" non mi sembra determinante. non (ri)conoscendo la moneta potrei sbagliare. l'ipotesi di due semilune sovrapposte (una sorta di due punti) come interpunzione mi sembra meno probabile. una immagine complessiva della faccia, se da una parte potrebbe indurre in errore, potrebbe dall'altra consentire una valutazione più "mirata" cordialità ho risposto in differita senza accorgermi che era giunto a una conclusione. sorry
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  10. Gran bella discussione, ottimo excursus storico tra aste, commercianti illustri e illustri collezionisti, ed ulteriore testimonianza della "miniera di informazioni" che rappresenta Picchio per Lamoneta ed i Lamonetiani :rolleyes: E come si può vedere non ne è risultato un monologo ! :P Dalla lettura di questo topic non si può non apprezzare l'accessorio cartellino per una moneta; personalmente mi ero ben avviato nell'impresa del cartellinare la collezione, da piccolo ne ho fatti anche io per le monete straniere e del Regno, dapprima a mano, poi alla macchina da scrivere e poi di nuovo a mano, con tanto di stemmi e bandiere disegnati "ad abbellimento". In seguito sono passato a semplici elenchi di informazioni (nominale, peso, diametro, conservazione, riferimenti, note, prezzo etc...) inizialmente solo cartacei e poi evoluti alla versione informatica, con la magia del "collegamento ipertestuale" di Excel per avere anche le immagini a portata di clic, e qualche grafico e formula per fare un pò di sana statistica ;). Di cartellini di aste o importanti collezioni del passato non ne ho, però ne ho diversi "anonimi", e tra questi anche una bustina in carta di area tedesca che mi capitò acquistando un grosso di Benedetto XIII. E' realizzata a mano partendo da un foglio che probabilmente era un modulo prestampato da compilare, all'interno della bustina stessa infatti si vede anche lo spazio per la data, precomplilata per le prime tre cifre (186...) che ci da tra l'altro un'idea del periodo in cui è stata fatta: Ciao, RCAMIL.
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