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  1. Mirko8710

    Mirko8710

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/24/11 in tutte le aree

  1. Conclusioni Finali Mi direte voi, "hai scoperto l'America", tutti avevamo notato la somiglianza fra un Imperatore e la moglie, ma io ho voluto mostrarveli tutti insieme, sfruttando la mia capacità (poca) di usare programmi di foto ritocco per rendere ancora più divertente la cosa. Arrivato in fondo, posso dire che veramente esiste questa somiglianza fra marito e moglie (spero l'abbiate percepita anche voi) o comunque fra chi emetteva la moneta e la donna in questione. Mi sono fatto un'idea a riguardo: secondo me quella di farsi assomigliare al marito non fu né una richiesta delle Auguste, che come sappiamo, anche loro avevano privilegio e interesse nel ricordare a Roma chi comandava, né degli Imperatori stessi che per rafforzare il loro ruolo avrebbero imposto delle false spoglie alle loro mogli, ma non era altro che un'usanza che con il tempo si è rafforzata sempre di più. Abbiamo casi che smentirebbero entrambe le possibilità, volontà dell'Imperatore/volontà della moglie, visto che molti ritratti si somigliano nonostante gli attriti con i rispettivi consorti. Per conto mio non aveva senso farsi assomigliare alla moglie quando la si odiava oppure al marito quando si era state forzate a sposarlo. Altra tesi che potrebbe avere qualche fondo di verità è che gli incisori dei coni non avessero mai visto la moglie dell'Imperatore e per questo si limitavano a dare tratti femminili all'Imperatore che sicuramente conoscevano meglio. Tesi che potrebbe essere veritiera visto che sopratutto nel primo periodo preso in esame le monete commemoranti le "donne" erano perlopiù coniate fuori Roma e dunque in una situazione più facile per cui l'incisore non avesse mai visto un ritratto dell'Imperatrice. Dai primi coni effettuati nelle Province, può darsi che sia venuta fuori l'usanza di far somigliare gli sposi, visto che in seguito troveremo anche delle statue dei consorti che si somigliano moltissimo. Lascio a voi adesso la parola, sperando che possiate contribuire o comunque dire cosa ne pensate a riguardo. Ebbene sì, non vedevo l'ora di finirla :D. Primo perché si è prolungata più del previsto e tra un po' devo riniziare a studiare e secondo perché sono ansioso di sentire/leggere cosa ne pensate. E' stata una sorta di scommessa e spero che in ogni caso sarà utile o quantomeno gradevole da leggere nella sua interezza. Fonti: Immagini reperite tramite: Wikipedia, ACSearch Fonti storiche reperite tramite: Ricerche OnLine, Ricerche Bibliografiche Buona lettura Mirko :)
    3 punti
  2. Segnalo l'ottimo scambio con mirko8710 veramente eccellente come sempre :rolleyes:
    1 punto
  3. Segnalo lo scambio con maxxi! Ovviamente ottimo come sempre! Mirko
    1 punto
  4. http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/numi_0484-8942_2004_num_6_160_2564 ... e questo per saperne di più è in francese e le immagini non sono disponibili in rete. L'ipotesi che gli autori accreditano, sulla rivista di numismatica francese del 2004, è quella della tigre, animale feroce e sanguinario che impersonifica Napoleone, mentre il rettangolo sugli occhi è lo spegio della damnatio memoriae. merita una lettura, purtroppo in francese.
    1 punto
  5. Ciao caro elledi. Io non ho avuto ancora il piacere di conoscerti ma già ti ammiro per il tuo coraggio. Non sapevo che Tu avessi fatto questo lavoro su carta ma cercherò di avere questo libro e possibilmente anche il secondo. Ricordati che se alcune persone vogliono il tuo libro, non importa quante, è un successo. Ci sono personaggi molto importanti che hanno scritto libri, credendo di fare scuola e non hanno fatto nessuna vendita solo regali di presentazione. Quindi ...........................Siamo con Te Ciao e spero di conoscerti presto. RENATO
    1 punto
  6. Grazie ragazzi! Bene, sono molto contento vi sia piaciuta e che per alcuni sia stata una novità. Tornando a noi, è vero Exergus, con Traiano, Adriano, siamo nel massimo periodo stilistico, dove il realismo era un obbligo specialmente nella ritrattistica imperiale. Ora i ritratti erano semplici (senza esasperazioni) e sopratutto obiettivi ma che allo stesso tempo dovevano esaltare la fierezza dell'Imperatore. Tutto questo lo vediamo anche nelle nostre monete, dove in effetti i ritratti di questo periodo sono superbi. Pare strano, dunque, che le Imperatrici abbiano subito questa sorta di metamorfosi, che si discostava, appunto, da questa tendenza al "realismo". Probabilmente l'usanza di dover assomigliare al Princeps era più forte della tendenza artistica del momento. Prendiamo di nuovo in esame Sabina: Il ritratto statuario non ha niente a che vedere con il ritratto monetale. Dunque: l'arte, aveva sì mantenuto la sua tendenza anche per le donne MA sulle monete che erano, come giustamente ha detto Exergus, il maggior mezzo di propaganda era meglio proseguire sulla stessa lunghezza d'onda del passato. Altri pareri? Mirko :)
    1 punto
  7. Ho letto con piacere anche l'ultima parte (il resto l'avevo già sbirciato nel "work in progress") complimentoni :good: :clapping: non so come fai a trovare il tempo di "comporre" questi argomenti con gli esami universitari e tutto il resto, ma... a Siena avete il giorno di 24 ore o sono di più? :lol: Certe somiglianze sono a dir poco impressionanti, plausibili per madri, zie, nonne, figlie e sorelle, ma anche le mogli... Ti avevo già accennato di come avevo notato (facilmente) la cosa con Adriano e Sabina(l'esempio più lampante), distinguibili solo dalla barba... non saprei dire quanto Sabina (e le altre) fossero contente... L'esempio di Massimino e signora è incredibile, in tutti i sensi... va bene che "chi si assomiglia si piglia", ma questo è veramente esagerato... Anche Filippo e Filippa... scusa... Otacilia, non è male... :P Quanto a dire per desiderio di chi ciò sia avvenuto è difficile, specie nel primo e secondo secolo, quando il verismo dei ritratti era imprescindibile, non credo comunque sia dovuto solamente alla mancanza di immagini ufficiali a disposizione degli incisori, visto che le monete erano il principale mezzo di propaganda, propenderei per l'ipotesi che sia stata una cosa ponderata e voluta dall'imperatore. In ogni caso bravo, ben scritto e divertente, oltre che istruttivo :hi: Ciao, Exergus :)
    1 punto
  8. Colonia genovese di Caffa, Aspro, Ag, 14 mm . D: +.C.CЯRRЄ.V.R.G.; castello genovese. R: iscrizione araba distorta (illeggibile), Giray tamgha al centro. Dopo la sconfitta nel 1434, le colonie genovesi erano tenute a pagare un tributo annuale al Khanato della Crimea, capeggiato da Hajji Giray. Questo aspro è databile in questo periodo, quando Caffa era vassalla dei Girays. Uno degli ultimi coniati prima della conquista nel 1475 per opera dell'Impero Ottomano. Saranno però i Russi a cancellarne l'assetto urbanistico medioevale, conservato dagli Ottomani. Dal punto di vista amministrativo Caffa dipendeva da Pera ed era governata da un console genovese facente le funzioni prima dei consoli, podestà e capitani del popolo della madrepatria, poi, nella sostanza, quelle dogali. Si può affermare senza timori che, tipologicamente, non vi fosse merce che non transitasse per il suo porto, non in ultimo gli schiavi (di cui Caffa divenne uno dei principali mercati). In quanto a investimento di capitali fu uno degli empori commerciali più ricchi e vivaci del tardo medioevo europeo, con un declino che inizierà solo con la frammentazione politica dell'Asia Centrale e la conseguente crisi della sicurezza dei trasporti fra il Mar Nero e la Cina. In età genovese, come poi in seguito in quella turca ottomana, Caffa fu anche sede di zecca. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/File:Feodosiya_vlasenko.jpg
    1 punto
  9. Tornando al nostro possente elmo corinzio …., dato che – come testimoniato dalla litra nel post precedente - elmi, schinieri e armi (anche in miniatura) sono stati rinvenuti di frequente in contesti votivi sicelioti, anche la raffigurazione dell'elmo corinzio potrebbe essere letta come un'allusione ad un elmo votivo…. In questo caso, il possente elmo corinzio potrebbe alludere ad uno dei due elmi etruschi portati a Siracusa come bottino di guerra e poi da Gerone stesso consacrati a Zeus nel santuario di Olimpia. Eccoli: In questo caso l'elmo sulla litra imerese potrebbe essere considerato il documento della sconfitta degli Etruschi a Cuma nel 474 a.C. : sei anni dopo la vittoria di Himera contro l'esercito cartaginese, Gerone di Siracusa pose così fine anche alle mire espansionistiche etrusche sulle Eolie e sulle colonie greche dello Stretto, sancendo al contempo la definitiva vittoria dei Greci sui barbaroi …. Del resto l'elmo corinzio assomiglia moltissimo a quello etrusco: nel V secolo gli etruschi infatti prendono in prestito per i loro elmi le forme greche per lo più attiche o corinzie. Sull'elmo etrusco di tipo corinzio - con paranaso e paraguance finemente incisi con motivi decorativi - probabilmente appartenuto a un importante capitano etrusco, compare una dedica in alfabeto siracusano e in dialetto greco-dorico: "Hiaron il Deinomenide e i siracusani (donarono) a Zeus, (preda) degli etruschi da Cuma". Infine, una curiosità: :P Ho letto (da articoli in rete del 2003) che la Grecia avrebbe manifestato la volontà di restituire questo elmo alla Sicilia in cambio di un fregio del Partenone custodito a Palermo... Vi risulta che lo scambio sia stato fatto ??? Valeria
    1 punto
  10. Confronta ora la sua evoluzione nel tipo cosiddetto calcidese / calcidese-attico: Eccone un esemplare (500-480 a.C.) recuperato in un agrumeto di contrada Sciare Manganelli e conservato nel Museo di Adrano. L'elmo di tipo calcidese fa la sua apparizione nel VI secolo a.C. quale naturale evoluzione dell'elmo di tipo corinzio del quale ammorbidisce la linea, lasciando pure scoperte le orecchie. Le paragnatidi si riducono e in alcuni casi divengono mobili, come su quest'altra litra (479-409 aC) dove sembrano un'ala stilizzata: l'elmo - un esemplare calcidico-attico tipico del V-IV secolo a.C. – ne risulta ulteriormente alleggerito. Nota infine la cresta piumata e la tipica voluta a spirale incisa sulle tempie… Sul rovescio compaiono due schinieri dalla muscolatura evidenziata: paiono alludere ai tre schinieri in bronzo presenti nel deposito votivo del santuario di Himera. (Continua...)
    1 punto
  11. Non ho idea se i pesi riportati siano corretti ... ma che gioia per gli occhi questo festival di piccolette !!! Left to right (top row = obverses; second row = reverses): 1. Syracuse, Sicily, hemilitron 440-430 BC, .3g 2. Salamis, Cyprus, hemiobol? (1/2 obol), 445-411 BC ?, .5g 3. Paphos, Cyprus, King Stasandros, 1/24 stater, c. 450BC, .4g 4. Therma, Macedon, hemiobol (1/2 obol), 510-480 BC, .3g 5. Thasos, Thrace, hemiobol (1/2 obol), 411-350 BC, .2g 6. Kolophon, Ionia, tetartemorion (1/4 obol), 430-400 BC, .2g - This coin is unusual in the monogram 'TE' on the reverse (over the cicada) indicating the denomination. 7. Uncertain city, Ionia, tetartemorion? (1/4 obol), 5th century BC, .1g 8. Syracuse, Sicily, Tyrant Gelon, hexas (1/6 litra or 1/300th of the popular dekadrachm), 485-478 BC, .05g? This is the smallest coin I have ever seen but the flaking surface of this specimen makes its weight lower than normal. Bottom Row: 1. Athens, Attica, tritartemorion (3/4 obol), 393-300 BC, .5g 2. Phocaea, 1/8? obol Late Sixth Century BC - 5mm, .1g 3. Rhegion, Bruttium, hemitatemorion (1/8 obol), 466-415 BC, .1g. http://dougsmith.anc....info/tiny.html Su magnagraeciacoins qui: http://www.magnagraecia.nl/coins/ si parla di : 1/10 litra of Rhegion, 420-387 BC (0,075 g) V
    1 punto
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