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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/11/11 in tutte le aree
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buona giornata, credo che la ribattitura abbia riguardato il punzone, non la moneta, e solo sulla lettera E, forse venuta male al primo colpo.1 punto
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Ciao Svicolone. Se devo esprimere un'opinione sul decreto del P.M. che hai pubblicato, mi vengono in mente solo due aggettivi: sconcertante per la sostanza di quanto è stato disposo e incomprensibile da un punto di vista strettamente giuridico. Ho notato che qualche fin troppo benevolo amico mi sollecitava a fornire un parere in merito. Ho una serie di motivi per non farlo e, se permetti, vorrei illustrarteli, in modo da farTi comprendere il mio attuale punto di vista: 1. al primo posto ci metto il fatto che nell'ambito della stessa vicenda giudiziaria che Ti vede coinvolto, mi sto occupando della difesa di un paio di collezionisti, per i quali la situazione è ancora fluida (meglio sarebbe dire: la Procura non ha ancora preso nessuna decisione). Non mi sento quindi di suggerire in pubblico interpretazioni in ordine ad un provvedimento del P.M., che magari domani sarei tenuto ad impugnare se venisse emesso nei confronti dei miei Assistiti. 2. Al secondo posto ci metto una considerazione del Moderatore di questa sezione, anch'Egli Avvocato, che in altra discussione avvenuta nella Piazzetta faceva notare come non fosse opportuno fornire pareri approfonditi a perdere...ma per incarico specifico. Fino ad oggi, anche perchè i miei interventi si sono svolti prevalentemente in questa sezione, ho sempre cercato di contribuire al dibattito con le mie modeste esperienze di vita professionale applicate ai problemi dei collezionisti, mettendoci per giunta la faccia (id est le mie generalità). Ho pensato che ai Collezionisti vittime di queste vicende giudiziarie potessero interessare maggiormente degli spunti pratici e tecnici anzichè delle eleganti digressioni sull'ingiustizia dell'attuale normativa. Evidentemente mi sbagliavo e, per emendare, d'ora in avanti volerò alto con l'aeroplanino del mio avatar sulle problematiche giudiziarie dei Collezionisti, limitandomi a manifestare solidarietà alle vittime ed a biasimare, con la miglior prosa di cui sono capace, i provvedimenti abnormi delle Procure.Ma niente più esternazioni di natura giuridica, quelle le riserverò agli incarichi specifici. 3. Il terzo ed ultimo punto contiene anche un suggerimento (non attinto dal bagaglio professionale...e quindi non rientrante fra i pareri professionali). Dopo aver raccolto la solidarietà del Forum per quello che Ti è capitato, il mio consiglio è di non divulgare oltre i particolari delle Tue vicende su questa Tribuna e di rivolgerTi solo ai Tuoi consulenti legali. Devi sapere (mi pare che Tu siano nuovo del Forum) che questa piattaforma è osservata costantemente da operatori di polizia che, svolgendo peraltro il proprio lavoro, possono attingere dati ed informazioni dalle nostre discussione ed anche dai nostri profili. Pur non avendo nulla da nascondere, l'idea che pareri e/o valutazioni tecnico-giuridiche possono essere raccolte in anticipo da ....chissa chi....., mi induce a suggerire a me stesso innanzitutto e poi a Te la massima cautela ....espressiva. Infine, tieni anche in debito conto che su queste delicate discussioni giudiziarie, intervengono da anni soggetti che, pur interloquendo a 360° ed avendo ricevuto più volte l'invito a rivelarsi, hanno difeso il loro anonimato con la stessa caparbietà con la quale una vergine ottocentesca avrebbe difeso la propria virtù. Tale comportamente comincia ad apparirmi estremamente sospetto e quindi mi induce a non fidarmi di costoro che, per quanto mi riguarda, potrebbero essere qualunque cosa, delatori, tombaroli, agenti provocatori ecc. Questa è purtroppo una sezione del Forum molto delicata, l'unica sezione non spensierata ovvero quella nella quale leggiamo di collezionisti angosciati, nella quale i Collezionisti, anziché postare monete, devono scansionare verbali di perquisizione sequesto e decreti di citazione a giudizio. Per la riservatezza ed il rispetto che si deve alle persone che si trovano coinvolte in queste amare vicende, suggerirei di trovare dei correttivi nell'accesso alla sezione e perchè no, introducendo anche l'obbligo di declinare le proprie generalità (incluso l'indirizzo) al fine di sapere con chi si sta realmente interloquendo. Ti auguro di risolvere al più presto le Tue problematiche giudiziarie e di non mollare mai la passione per le monete. Saluti. Michele1 punto
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RPC I 672 La legenda è: C ARRVNTANVS BALB PROPR Luigi Edit: qui si legge meglio in rapporto alle lettere del tuo esemplare1 punto
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Prova questa: http://www.acsearch.info/record.html?id=61926 Luigi1 punto
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La tipologia è stata emessa ad Antiochia sia durante l'epoca selucidica che tra il 64 ed il 49 a.C. con la medesima legenda ANTIOXEWN THS MHTPOPOLEWS (e con standard riformato fino al 47 a.C.); successivamente la legenda cambia ANTIOXEWN THS MHTOPOLEWS KAI IEPAS KAIASYLOY KAIAYTONOMOY e la datazione è espressa in era cesariana. Escludo che la tua moneta appartenga a questo periodo. Potrebbe essere quindi sia una emissione del periodo selucidico che quello dell'era pompeiana. L'unico modo per distinguerle è quello di leggere la data che è in esergo al rovescio, sotto al trono. Ovviamente i numeri che esprimono la data sono diversi. Gli anni delle emissioni selucidiche vanno da 221 (92/91 a.C.) a 243 (70/69 a.C.) Le emissioni dell'era pompeiana presentano una data espressa a partire da 66 a.C., anno di inizio dell'era pompeiana ad Antiochia. Le date possibili sono molte: 3 (64/63 a.C), 4, 5, 6 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 16, 17 e 19 (48/47 a.C.). Le emissioni selucidiche presentano molto spesso simboli e monogrammi al rovescio; su quelle pompeiane i simboli spesso mancano (sopratutto nei primi anni). E' impossibile attribuire un riferimento preciso alla tua moneta, per la mancanza di dettagli leggibili. Ho avuto lo stesso problema con quella allegata. Luigi1 punto
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Salve Ricordo d’aver parlato del carnevale di New Orleans nel post di un gettone di Alessandro Magno, precisamente un New Orleans Mardi Gras token del 1971 con il volto del condottiero macedone al dritto e il dio Mercurio al rovescio. Tra gli altri gettoni del genere ho anche questo dove il personaggio raffigurato al dritto è simile a quello del token postato da Villa. apollonia1 punto
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@ Rick2 e Numizmo. I vostri risentimenti personali, perchè solo di questo si tratta, non devono coinvolgere il resto della comunità. Il fatto che vi stiate l'un l'altro cordialmente odiosi, è un sentimento più che legittimo ma non è corretto obbligare chi vi legge ad esserne partecipe. In particolar modo Rick2, se da del "visionario" a Numizmo per le teorie strampalate, sono certo che avrà modo di sostenere quanto da Lei scritto, quindi in termini civili (e ne ho visti pochi) esponga le sue di supposizioni. Dia peso a ciò che scrive, Rick2, mi spiacerebbe ricordarLe che non più tardi di una decina di giorni fa ha scritto che lo "Staff" è incompetente e che Lei non avrebbe più perso tempo su sito; dopo un giorno di auto sospensione è ricomparso. Quindi sia chiaro con le teorie strampalate di Numizmo, altrimenti si tenga il Suo livore per se. Potrebbe essere che TUTTI si impari qualcosa da ciò che scrive, nel tutti non escludo neppure Lei, dato che non è il depositario del sapere numismatico assoluto, come NESSUNO di noi. Certo che vorrete avere un comportamento più conciliante. Picchio Moderatore.1 punto
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Prima di continuare a procedere sulle rotte degli Eubei, trasportati dalle potenti suggestioni offerteci da Numa numa e Piakos lungo l'asse Calcide-Pitecusa-Cuma-Naxos… e oltre ... concedetemi una nota di nostalgico campanilismo…, sempre in tema di Nostoi … :rolleyes: Sapevo già che la laguna di Venezia era stata frequentata dai Greci per riflesso dei loro intensi traffici commerciali con i limitrofi empori di Adria e di Spina … … ma se poi penso che sta prendendo sempre più forza anche l'idea di una Altino pre-romana che, all'epicentro di vie endolagunari, avrebbe svolto una funzione emporica non meno importante di quella esercitata dai grandi approdi del Delta padano … … bè… mi sento anch'io decisamente un po'… Greca … ! :blum: Ma è facile dire "GRECI" ….. facendo di tutti i greci un fascio … Da oggi invece, grazie a Voi Amici che qui scrivete (e in primis i Cacumina Summa di Lucreziana memoria Piakos e Numa numa ...:give_rose:, mi sentirò più che greca, EUBOICA, anzi di più: IONICA!!! :angel: Nel medesimo periodo (VIII secolo) in cui gli Eubei-Ioni (nome con cui in età arcaica vengono chiamati gli Eubei nell'ambito delle relazioni internazionali…) fondano la nostra Pithecusa, essi frequentano assiduamente pure l'Adriatico … Sappiamo tutti come l'Adriatico prenda il nome da Adrìas greco … Tuttavia, sembra proprio che agli Eubei di Calcide ed Eretria si debba (nella realtà quotidiana o nel mito che sia) l'antico nome dell'Adriatico: derivandola dal proprio nome, si inventarono la prima paretimologia di Iónios kolpos, cioè Mare degli Ioni, Mare degli Eubei … Dal termine comunque non traspare alcun trionfalismo, quanto piuttosto una notazione sofferta che ne tradisce la matrice arcaica, quando – come già ampiamente dibattuto su queste pagine da Piakos - intere schiere di mercanti-navigatori Ioni, procedendo verso l'ignoto, spesso non hanno conosciuto l'ora del ritorno, la gioia del nostos…, perendo in rovinosi naufragi tra i gorghi o finendo anche preda degli squali … (vedi ancora una volta la testimonianza sul prezioso Cratere del Naufragio… di Pitecusa…) Da Adria greca, due sguardi al Femminile … Frammento di un monumentale cratere greco: lo sguardo inorridito di una Ninfa locale dai capelli scarmigliati appena coperti da un velo ci fa testimoni dell'aggressione di Edipo al carro del padre Laio …. : la tragedia sta per compiersi… Museo Archeologico di Adria E qui un vaso di produzione locale, del III secolo. Museo Archeologico di Adria Valeria Fonte : Mare degli Ioni Mare degli Eubei, pag 35 in "Hellenikòs kolpos: supplemento a Grecità adriatica - Di Lorenzo Braccesi – Hesperìa, 13" http://books.google....debiasi&f=false1 punto
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Dal Luogo delle Origini … : Tra Madrepatria Euboica e Isola Pithekoussai Caro Numa numa, scrive a questo proposito Marta Sordi : ("La Grecità assediata e le premesse di una colonizzazione panellenica" in Storia del Mediterraneo nell'antichità: 9.-1. secolo a.C a cura di Massimo Guidetti) "Sia gli scavi che la diffusione dello stile geometrico in Italia e in Sicilia da nord verso sud confermano l'antichità delle calcidesi Pithecussa-Cuma (VIII secolo aC). Il carattere originario dell'espansione calcidese sia in Campania (Pithecussa-Cuma) sia sullo Stretto di Messina è confermata dalla ricerca di materie prime e di mercati per i propri manufatti e dalla volontà di avviare rapporti commerciali con gli indigeni e soprattutto con gli Etruschi." Durante la seconda metà dell'VIII sec. a.C. - periodo che corrisponde al maggiore sviluppo dell'insediamento greco - Pithecussa intratteneva intense relazioni commerciali che spaziavano dalla Grecia alla Spagna, dal vicino Oriente a Cartagine, dall'Etruria meridionale alla Puglia, alla Calabria ionica, alla Sardegna e alla Sicilia. I vasai pitecusani continuarono, in un primo tempo, a decorare i loro vasi secondo lo stile in uso nella madrepatria euboica: eccovi il cosiddetto "Cratere del naufragio", un Cratere locale di stile tardo geometrico che rappresenta il più antico esempio di pittura vascolare figurativa ritrovato in Italia (nonché la sola raffigurazione di naufragio conosciuta, oltre quella su un'oinochoe tardo-geometrica attica, conservata a Monaco). Nota sotto alla grande nave capovolta i marinai che cercano scampo nuotando fra i pesci, mentre uno di loro è già finito con la testa nella bocca di un enorme pesce.1 punto
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Ennnno', non VALE! Io ero ancora dietro alla lavagna ;) a meditare sui tuoi interessantissimi scritti... :clapping: Complimenti!!! :air_kiss: Mi piacerebbe più avanti commentarli per bene ... Per ora Vi segnalo una ghiotta notizia: Mura Dionigiane di Adrano - Inaugurazione ed apertura al pubblico dell'Area archeologica della fortificazione greca. Il 25 Aprile è stato aperto al pubblico per la prima volta il parco archeologico attorno ai resti della cinta muraria realizzata nel corso del IV secolo a.C. da Dionigi il Vecchio a difesa dell'antica Adranon. L'intero tratto orientale della cintura muraria, oggi situata alla periferia del paese, in aperta campagna, è stata risparmiata dall'espansione edilizia. Lungo il percorso è possibile ammirare i grossi blocchi lavici squadrati della fortificazione greca e visitare i reperti archeologici recuperati durante la recente campagna di scavo (2008). Già nel 1781 il principe di Biscari, nel suo elenco dei resti di Adranon greca allora visibili, citava tratti della cinta muraria in contrada Difesa e presso la chiesa di S. Francesco: "Magnifica è la costruzione di essi, essendo internamente formati di grosse pietre di lava, ben riquadrate e connesse senza calce". Il pittore Jean Houel raffigurava, in uno dei suoi celebri acquerelli, un tratto fortificato della cinta: Ma solo agli inizi del XX secolo Paolo Orsi intraprese la prima campagna di scavo del tratto fortificato di contrada Difesa, lungo circa quattrocento metri. Le mura, corredate da torri quadrangolari e postierle, erano realizzate secondo sistemi di costruzione tipici delle fortificazioni greche: a doppio paramento di conci lavici con un riempimento interno che Orsi definì una colmata interna di pezzame amorfo, buttato quasi alla rinfusa. Vennero individuate due postierle e isolato il grande torrione addossato alla chiesa di S. Francesco, abbattendo due casotti che ne mascheravano i fianchi. Qualcuno tra gli Amici siculi le ha per caso già visitate????????? Valeria1 punto
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