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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/08/11 in tutte le aree
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Vorrei fare qualche critica, spero costruttiva. Mi sembra che utenti non proprio di primo pelo abbiamo dimostrato di non aver sempre le idee chiarissime sulla NIP, quindi un qualche problema di comunicazione c'è. Insomma in questa discussione sono sorti punti come quello sui periti o sull'associazione di categoria che ho la netta impressione non siano chiarissimi a tanti. Proprio il sito dei NIP dovrebbe sopperire a questi problemi ma, a mio avviso, non lo fa e può essere migliorato. Credo che molti che accedono per la prima volta al sito dei NIP clicchino su chi siamo. http://www.numismaticinip.it/chi_siamo.html La pagina dice un sacco di cose interessanti (vabbe' devo confessare che in realtà ho rischiato di addormentarmi :lol:) ma c'è una cosa ben precisa che non dice ovvero non dice assolutamente chi siete... Insomma, che siate un'associazione di categoria non è detto a chiare lettere. Non dice neanche che siete commercianti ma si limita a dire che molti commercianti fanno parte dei NIP. Visto che altrove si parla di stime e perizie, non è poi così incongruo che si confonda NIP e perito. In poche parole in quella pagina manca una frasetta iniziale che dica chiaramente chi siete. Il resto lo si può lasciare. Sempre in quella pagina c'è una cosa assai importante e da evidenziare: il codice deontologico. Cosa differenzia un NIP da un semplice commerciante? È forse piú bello o piú alto? No! il NIP ha un codice deontologico. Benissimo, mi sembra una cosa molto sensata e in effetti potrebbe fare la differenza nella scelta tra un NIP e un altro commerciante. Però vorrei anche sapere che cosa dice il codice deontologico! Ho cercato tutto il sito ma mica l'ho trovato (ok c'è il regolamento ma è quello? Se sì, è ben poca cosa). Anche questa mi sembra una mancanza e non credo sia difficile rimediare no? Un'altra mancanza che trovo nel sito è relativa all'elenco soci. Credo che sia interesse far capire che i soci non sono commercianti per hobby ma professionali. Basta semplicemente indicare anche il relativo numero di partita IVA insieme al nome del socio. Manca inoltre una sezione relativa alle domande piú comuni. Non tanto quelle relative alla numismatica di cui immagino la casella di posta elettronica dell'associazione sia subissata ma quelle emerse in questa discussione in primis ma anche in molte altre discussioni sorte sul forum. I NIP sono periti? Tutti i periti sono NIP? Cosa è una stima? Cosa è una perizia? La sigillatura equivale ad una perizia? etc. etc.2 punti
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Salve a tutti, sono onorato di intromettermi in una discussione (nel vero senso della parola ;) ) tra big, non lo faccio spesso, anzi non lo faccio praticamente mai, anzi, non l'ho mai fatto :D Stavolta lo faccio e spero non mi "bastonerete" (a parole) per questo. Parlo in qualità di studioso (parolone) e raccoglitore di monete e poi anche da archeologo. Per quanto mi riguarda ho passato un sacco di tempo, ma veramente un sacco a leggere le sezioni del Forum che interessano la mia monetazione e se c'è una cosa che mi è sempre entrata in testa è la frase di numizmo che si presenta puntuale ogni qual volta qualcuno posta una moneta "a caso" senza se e senza ma: "studiate bene, leggete e poi iniziate a collezionare". Così ho fatto, mi sono creato la mia piccola cultura numismatica che mi permette, almeno ai miei livelli, di collezionare serenamente; ma non intendo fermarmi qua ovviamente, col tempo cercherò di ampliare le mie piccole conoscenze. Questa situazione, mi porta, e spero non me ne vogliate tutti voi NIP e altri delle Categorie adiacenti, a ritenere superflue e "inutili" (passatemi il termine) ogni qualsiasi forma di perizia, tra l'altro non ho mai capito l'utilità della stessa oltre al dirmi se è buona o meno. Personalmente acquisto SOLO monete delle quali sono sicuro dell'autenticità e francamente non mi interessa sapere se la mia moneta è BB o SPL, un grado glielo posso anche dare, ma ad esclusivo piacere personale e comunque sempre seguendo i miei parametri che mi sono costruito nella mia piccola esperienza, ovviamente ripeto, tutto relativamente alle possibilità che ho di visionare monete (convegni, aste e fotografie in rete). Mi risponderete voi, "vedrai quando inizierai a comprare monete "importanti!", beh, vi rispondo io, se mai lo farò, lo farò esclusivamente presso aste internazionali o comunque conosciute e dunque non mi basterà la garanzia N.A.C., Varesi, C.N.G., Artemide ecc ecc (solo per citarne alcune)? Anche ammettendo che certe volte monete sospette sono passate anche la? Il mio pensiero è questo, collezionando per puro piacere personale non ho interesse nel farmi confermare, "impacchettare" le monete, mai le rivenderò, piuttosto le lascerò ad un museo a me caro, dunque mi spiace, ma per me, niente tasse sulla perizia o altro :D Concludo, visto che probabilmente di castronerie le ho dette anche più di una, parlando un attimo dell'eventuale albo. In linea di massima, sarei d'accordo, ma sarei ancora più d'accordo a dare la precedenza ad una categoria che ne ha veramente bisogno, e qui sono di parte :D, l'Archeologo, come diceva il sig. Paolucci. Noi ne abbiamo veramente bisogno, ma non mi dilungo, altrimenti sbraito e vado O.T.. I numismatici, uguale, sarebbero una categoria a cui serve, ma proprio per la sua ristrettezza, credo proprio, che non ci arriveremo mai, o perlomeno non in tempi decenti. Chiudo l'intervento, lungo e noioso, ripetendo l'introduzione. Sono ignorante a riguardo di queste istituzioni e probabilmente ho detto solo cose O.T. e senza senso...:) Mirko :P1 punto
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Immaginavo :) Scusami per la qualità, ma le tavole sono in bianco e nero (su carta lucida) e sono molto chiare. Luigi1 punto
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Esperti, cosa ne dite, potrebbe essere una REPARATIO Reipvb ..... tipo questa????? Testo</B></B>1 punto
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Sul sito di poste italiane ci sono tutti i prezzi: http://www.poste.it/postali/assicurata/prezzi_italia.shtml Nel menu di sinistra ci sono anche quelli per l'estero e per gli altri tipi di spedizione (raccomandata, ecc.). Tieni conto che fino a 50 Euro di assicurazione si parla di assicurata convenzionale, che si spedisce come una normale lettera, mentre per valori superiori si parla di assicurata valore, e vanno usate buste speciali con chiusura di sicurezza (si trovano in posta) o in mancanza buste normali però chiuse con sigilli di ceralacca.1 punto
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Mi sa mi sa che tra un pò visti i numerosi riscontri ci renderemo conto che i marenghi di Umberto non ribattuti siano rarissimi (R4-R5) e quelli ribattuti invece comunissimi!!! ;) Ps. ovviamente scherzavo!!1 punto
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.... siamo giunti alla fine di questo breve percorso storico numismatico, manca ancora una moneta, la sola moneta battuta da Vittorio Emanuele II per il Regno d'Italia che rompe le geometrie fisse del diritto e del rovescio, sebbene sia emessa con decreto n.223 del 29 settembre del 1859 del Governo della Toscana, questa moneta rientra nella serie del Regno d'Italia. Si differenzia dalle monete battute per la legenda al diritto con VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA, mentre nel due lire del 1861, sempre battuto a Firenze,con la medesima tipologia, la legenda è VITTORIO EMANUELE II RE ELETTO. La moneta viene coniata a celebrazione dell'unità d'Italia, nel marzo del 1861. Le cifre sul numero di pezzi coniati sono discordanti; Carboneri riporta una tiratura di 21.472 esemplari, mentre risulterebbe dagli archivi di Stato a Firenze una produzione di oltre quindici volte tanto superiore; 361.361. Quante in realtà siano state estratte non lo so, e ci sono analisti e archivisti ben più capaci di noi collezionisti che dovrebbero sciogliere questi dubbi. Come detto la moneta rispecchia la tipologia della produzione fiorentina, con il nome dell'incisore L. GORI, il simbolo del monte a sei cime attraversato obliquamente da una banda ed il valore di cinque lire italiane; oltre alla zecca per esteso e "marzo 1861". Tutti elementi che con lo standard del Regno d'Italia vengono sostituiti dall' austera lettera identificativa per la zecca, il simbolo BN ed il valore non più per esteso ma limitato a L.5, dettagli noti alla prima coniazione per Torino. Che altro si può aggiungere, senza cadere nella retorica di questi 150 anni di unità nazionale ? Ho girato abbastanza da capire che le mie radici sono qui, in questa terra, e poco mi importa se sia Milano, Torino o Roma, ovunque su una carta geografica vedo lo "Stivale" è casa. Questo, credo sia il senso di questa moneta speciale, ci ricorda le difficoltà di una unione difficile e piena di controsensi ma viva al tempo stesso. E con questo, cari lamonetiani, Vi saluto e ringrazio chi ha voluto postare i propri commenti.1 punto
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Ok! Pur non trovandomi nel mio campo rompo gli indugi e raccolgo l’invito di Monbalda. Spero che gli esperti perdoneranno l’ardire e le eventuali castronerie ed io, da allievo volenteroso, mi cimenterò in questa esercitazione pratica : -) anche perché qui la discussione langue… La moneta di Valerio ha diametro e peso maggiori ed a prima vista sembra nel complesso meno usurata. Lo stile è, a mio parere, veramente molto diverso: lettere più sottili,caratteri meno tozzi, particolari più curati (spazi fra le lettere), allineamenti più precisi (vedi le porzioni terminali inferiori e superiori delle I iniziali e le aste verticali delle N). Partiamo dal dritto in cui alcune differenze sono evidenti: 1) la croce in legenda nella moneta di Valerio è più sottile, con braccio inferiore più lungo, quasi a rappresentare una croce latina; nella mia moneta la croce è simmetrica (croce greca) più tozza e grossolana. 2) Le N, nella moneta di Valerio, (anche nel verso) sono regolari e ben centrate; nella mia moneta le N presentano l’asta obliqua con inclinazione invertita e globetto centrale (anche nel verso, ma percepibile solo a vista) caratteristica questa che non trovo in altri esemplari postati; le aste verticali sono irregolari e fra loro non simmetriche. 3) Nella mia moneta, sotto il castello, c’è un cerchietto, assente in quella di Valerio che presenta il castello con torri più slanciate e sommità ben distaccate dalla sottostante linea orizzontale; nella mia moneta le piattaforme sommitali delle due torri laterali sono direttamente a contatto con la linea orizzontale sottostante; la torre centrale ha un terminale inferiore sottilissimo, a imbuto. 4) I punzoni utilizzati per le aste verticali delle A mi sembrano più elaborati nella moneta di Valerio; semplici cunei triangolari nella mia Il rovescio: 1) Presenza del punto in legenda nella mia moneta, assente in quella di Valerio (come già da lui descritto). 2) la croce centrale nella moneta di Valerio è più curata e stilizzata, con progressivo allargamento dei bracci, progredendo dal centro verso le estremità; presenza della spinetta nel 1° quarto 3) La X di REX nella moneta di Valerio risulta ruotata quasi ad arrivare alla posizione di + (come già notato da Valerio); nella mia moneta mantiene la naturale posizione a X 4) Le R mi sembrano ottenute in entrambe le monete da tre punzoni (I, apostrofo, linea) anche se nella moneta di Valerio sono più stilizzate 5) La I rostrata di CVNRADI è ottenuta da una I + apostrofo nella mia moneta; da un’asta verticale più sottile rispetto alle altre I utilizzate + apostrofo, nella moneta di Valerio. In conclusione: sulla base del sistema di classificazione di Metcalf (l’unico che sono riuscito a rintracciare) mi sembra di capire che entrambe le monete dovrebbero appartenere al gruppo III sottogruppo 2 (R formata da tre punzoni), la moneta di Valerio dovrebbe essere della varietà b (senza punti in legenda e spina nel 1° quarto), quindi IIIb2; la mia non saprei dove collocarla perché l’interpunzione è collocata fra CVNRADI (punto) REX e non al termine della legenda come descritto per la varietà c di Metcalf, a meno che il secondo punto non si sia perso fra le escrescenze che si notano fra la X finale e la C (e dentro la C stessa) ed allora saremmo nella varietà d, quindi III?2. Ovviamente lascio ai più esperti l’onere dell’esatta collocazione temporale e classificazione sulla base delle più recenti pubblicazioni. Ringrazio chiunque vorrà correggere e spiegare i miei abbagli (leggasi: errori) Ciao Mario1 punto
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