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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/02/11 in tutte le aree
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Considerato l' interesse di alcuni utenti del forum per questa monetazione vi posto le scansioni di questo testo ufficiale considerata la fonte : CARBONERI GIOVANNI, Colonia Eritrea Il Tallero di Maria Teresa e la questione monetaria della Colonia Eritrea. Ministero degli Affari Esteri Tipografia Nazionale Bertero.Roma. 19121 punto
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Come da titolo sono interessato a scambiare banconote italiane e mondiali. Dispongo di doppioni di banconote che di euro commemorativi (appena posso stilo la lista). Non sono nell'elenco dei feedback ma posso assicurare di aver scambiato (con piacere) con Carmelo.lipomi Heineken79 Vincenzo_dr Denis85 A cui potete chiedere conferma della mia serietà (anche se sono ultimamente un po' "latitanti" nel forum). Anticipo che, avendo una collezione con più di 1600 pezzi, la stra-grande maggioranza dei "doppioni classici" (Belarus, British Armed forces,indonesia...) la posseggo già.. però... tentar non nuoce !! Soprattutto per le lire (a maggior ragione se FDS ) Guido Doubles Guido 2011.rar1 punto
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Ottimo scambio concluso con fabiven, aggiungerò una referenza con il prossimo aggiornamento. :)1 punto
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inoltre la tua e` un follis post riforma. Diocleziano aveva riformato la monetazione romana nel 295 ed era passato dagli antoniniani svalutati ad una nuova monetazione che includeva aurei argentei e questi follis (se non erro) ciao1 punto
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Buongiorno, trattasi di un follis di Diocleziano: Al D\ IMP C DIOCLETIANVS P F AVG, laureate head right Al R\ GENIO POPVLI ROMANI, Genius standing left, modius on head, naked except for chlamys over left shoulder, holding patera & cornucopiae, R to left, La zecca dovrebbe essere Roma, in esergo potrebbe esserci il segno d'officina1 punto
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Penso sia un FEL TEMP REPARATIO di Costanzo II, tipo questo: http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantius_II/_thessalonica_RIC_viii_172.jpg1 punto
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Ciao a tutti, ho appena concluso un ottimo scambio con Sagida, e chiedo di aggiungergli una buona referenza. Grazie Fabrizio1 punto
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I prezzi del grace sono in lieve discesa ma prima di raggiungere i 400 € ( se mai arriveranno a tale cifra ) , con l'andamento di questi ultimi due anni ( in cui deve essere considerata anche la crisi economica ) , dovà passarne del tempo . ( A meno che non capiti anche in europa uno scoinvolgimento simile a quello nordafricano , ma in tal caso penso pochi correrebbero a cercare un 2 euro da collezione ) . Scherzi a parte 1000 € è uno stipendio mensile e non penso proprio ci siano decine di migliaia di persone pronte a spendere una cifra simile per un 2 euro ( considerato anche il fatto che la numismatica è un settore di nicchia e gli euro , a livello collezionistico serio , sono una nicchia nella nicchia ) . Quindi i commercianti e gli speculatori se le terranno nei cassetti ancora per un bel po di anni . Per quanto mi riguarda non sarei mai pronto a svendere tutta od in parte la mia collezione per una sola moneta , io provo sempre una certa emozione quando dispongo tutta la mia collezione in bell'ordine sul tavolo ; proverei davvero molta tristezza nel vedere tutta la squadra ridotta ad un unico od a pochi pezzi .1 punto
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Zecca di Roma,10 cent.1934,anno. XIII,coniati sotto Papa Pio XI, Gigante,70,moneta comune,Ciao Borgho.1 punto
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hai 5 cent vittorio emanuele II battuta circa 1861-1867 valore 20cent 2 cent vittorio emanuele II anche li dello stesso periodo , valore 20 cent l ultima e` un soldo di Mantova di Carlo VI imperatore d austria , messa bene tra l altro secondo me quella vale 20-40 euro ciao1 punto
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Le due statue dei Fratelli Pii Anfinomo e Anapia, erette nell'agorà cittadina, sono ormai il simbolo di Katane tanto che compaiono ai lati di Nettuno anche su un denario di Sesto Pompeo del 43-40 a.C. Secondo il Manganaro tale scelta implicherebbe il controllo pompeiano di Katane. Nel marzo del 44 a.C. vi fu una disastrosa eruzione che causò distruzione e caduta di ceneri su Katane. Vi sono buone ragioni per ritenere che Sesto Pompeo stesso abbia assistito a quell'eruzione. Narra Appiano che l'Etna fece orrendi fremiti e lunghi muggiti e che i fuochi vomitati dai crateri sommitali con il loro splendore atterrirono l'esercito accampato tra Milazzo e Capo Peloro …. Più tardi intorno al 20 d.C., un Pius Frater comparirà come contromarca pure su logori sesterzi e dupondi di Augusto. Su questo dupondio di Augusto: (esemplare 144 gr 14,93, Tavola XIV in G. Manganaro - "La Monetazione di Katane dal V al I sec. a. C.") compaiono addirittura due contromarche con l'effige di un Pius Frater col genitore sulle spalle. Valeria (continua... :rolleyes:)1 punto
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Questo bronzo mi sembra assai simile all'esemplare n. 114 raffigurato sulla Tavola XI in "La Monetazione di Katana dal V al I secolo a.C."- G. Manganaro. Li ho posti a confronto in questa immagine (di mia elaborazione): Per il dritto, il Manganaro suggerisce di confrontare il profilo di Dioniso con quello sui denari coniati nel 78. Che alluda a questo??? L'ultima monetazione di Katane, interessante per la varietà dei tipi e anche per la testimonianza di culti cittadini (come avviene normalmente per le emissioni in bronzo specie dall'epoca ellenistica alla imperiale) si inscrive all'inizio del I secolo a.C. La città era nel novero delle civitates decumane, quale risulta sotto Verre, ma tale condizione giuridica non impedì alla stessa di battere moneta bronzea a proprio nome. Ciò si sarà verificato in conseguenza della Lex Plautia Papiria del 90 a.C., la quale sancì la riduzione semiunciale dell'aes (un asse pesava perciò appena 13 gr circa, con la "polverizzazione" dei sottomultipli) e indusse alla interruzione dello stesso, creando un vuoto specie nei piccoli mercati di una provincia come la Sicilia. A fronteggiare la crisi provvederanno emissioni in bronzo ascrivibili a magistrati romani operanti nella provincia, spesso designati con sigle e alcune città con le loro zecche, come Siracusa, Agyrion, gli Hispani di Morgantina, i Leontinoi, Katane. Di quest'ultima si possono annoverare 16 emissioni, distribuite in quattro gruppi dal Manganaro. Il bronzetto con Dioniso/Fratelli Pii (emissione N. 9 del II gruppo) privo di segni di valore (che compaiono solo nelle emissioni del I gruppo) sarebbe da ritenersi un semisses, assumendo un valore ponderale dell'as ridotto rispetto a quello semiunciario (gr 13 circa). In ogni caso la collocazione delle 16 emissioni di bronzo catanesi, che il Manganaro suggerisce siano da includere nel cinquantennio 90-40 a.C., continuano a costituire un problema aperto….. (Fonte: G. Manganaro - "La Monetazione di Katane dal V al I sec. a. C.") Avete notizia di tesi più recenti??? Continua ...1 punto
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La leggenda dei Fratelli Pii: uno sguardo sull'ultima monetazione della città (dopo il 210 a.C.): Parte Seconda Descritta da Tucidide e Strabone, la catastrofica eruzione avvenuta nel 693 a.C., ha attraversato la storia come la lava dei Fratelli Pii, Anfinomo e Anapia, che trassero in salvo i genitori paralitici portandoli sulle spalle attraverso la lava che per miracolo si ritirava al loro passaggio. I fratelli Pii furono ritenuti semidei, cantati dai poeti e riprodotti sulle monete. Curioso... ... che un bronzetto della serie dei "Fratelli Pii", come questo che vi voglio mostrare, sia stato rinvenuto nella lontana Delo, grande emporio internazionale del frumento, probabilmente portato appresso da un marinaio straniero…. :rolleyes: (Fonte: G.Manganaro "Per una Storia della Chora Katanaia", nota 96). Nel corso del I secolo a.C., Katane registrò infatti una ripresa sociale e un certo movimento commerciale attraverso il porto. KATANE dopo il 214 aC. 4,6 g. - 18 mm. Esemplare Lanz Numismatik. Nella seconda metà del II secolo a.C. avevano avuto luogo frequenti eruzioni vulcaniche: nel 141, nel 135 e nel 122: durante quest'ultimo episodio eruttivo, a Catania crollarono i tetti di numerosi edifici per l'enorme pioggia di pomici e ceneri, il cui volume è stato recentemente stimato in 1km cubo! (Coltelli et al., 1998). Tornando al nostro bronzetto... Sul R/ compaiono i Fratelli Pii che, "sudantes venerando pondere" (Claudiano), trasportano ciascuno un genitore sulle spalle: il padre a destra si volge ad indicare il flusso lavico che sta per travolgerli mentre la madre è ritratta con le braccia alzate in un gesto di supplica. A dispetto della fattura della moneta e delle dimensioni, certo non si può negare che la scena emani un certo pathos… Etnico sopra, in senso orario. Al D/ compare Dioniso cinto da una corona di edera e legenda LASIO: si tratta di una epiclesi locale del dio, non altrimenti attestata, che sembrerebbe esaltarne l'aspetto selvatico, designandolo come Λασιος ,"il Villoso" o "il Fronzuto". (Fonte: In Ima Tartara. Preistoria e leggenda delle grotte etnee. A cura di Francesco Privitera e Vincenzo La Rosa, pag.157) Nota la presenza del Monogramma – una caratteristica delle ultime serie catanesi mediante cui sono indicati i curatori della zecca, responsabili delle emissioni cittadine – sciolto dal Manganaro in SOSI. A proposito di questa serie bronzea (II gruppo, n.9, con monogramma 4), lo studioso osserva che per l'indicazione del nome con patronimico, per cui si ottiene SOSI(s) Lasio(u) - il patronimico già in Bechtel, anche nome di un Satiro, forse premessa per la scelta del tipo dionisiaco - richiama a confronto l'emissione bronzea di Akragas con "Asklapos Sosios – CΩCΙΟC ΑCΚΛΑΠΟC." Qui, un esemplare simile a quello citato dal Manganaro: Akragas, dopo il 210 aC: testa di Persephone/ Asklepios. Valeria Continua....1 punto
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