Vai al contenuto

Classifica

  1. Paolino67

    Paolino67

    Utente Storico


    • Punti

      3

    • Numero contenuti

      14923


  2. picchio

    picchio

    Utente Storico


    • Punti

      3

    • Numero contenuti

      5529


  3. medusa

    medusa

    Utente Storico


    • Punti

      3

    • Numero contenuti

      878


  4. Tm_NPZ

    Tm_NPZ

    Utente Storico


    • Punti

      2

    • Numero contenuti

      6210


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/16/11 in tutte le aree

  1. C'è un pò di confusione mi sa, nell'inserzione si parla in maniera parecchio discutibile di "prova" nel titolo, però poi nell'inserzione la descrizione è completamente diversa e parla di un più ragionevole "avanzo" di tondello in rame usato nel 1940. Che possano esistere esemplari Impero coniati in rame con date successive al 1939 lo ritengo possibile e ne ho pure già sentito parlare, anche se bisognerebbe capire se sono davvero di rame oppure se è semplicemente una diversa percentuale nella lega bronzea (il bronzo non è altro che rame legato in percantuali variabili con altri metalli). Io stesso ho un 10 cent del 1943, ultimo anno di coniazione (quindi difficile possa essere un avanzo dal 1939) che è di colore rossastro, ma che secondo me non è rame, come secondo me non lo è nemmeno il 10 cent di euenigma, ma è semplicemente una lega bronzea con maggiore percentuale di rame. Per quella in asta... chi lo sa. L'unica cosa certa è che anche fosse in rame non è la prova di un bel niente.
    2 punti
  2. Credo che sia d'obbligo una linea guida, Tm_NPZ. Le faccio un esempio; durante il periodo napoleonico Roma, Torino e Genova erano zecche dell'impero francese, al pari di Parigi, Lione, La Rochelle, o Bordeaux etc. etc, Ginevra, o Utrecht in Olanda. Quindi dato che tutta questa monetazione aveva libera circolazione in Italia ed equiparata alla monetazione del Regno d'Italia, sarebbe da inserire nei nostri cataloghi. E' una tale massa di estrazioni che sarebbe già un catalogo a parte solo questo. Merita studi approfonditi, che per altro stanno facendo in Francia con non poche difficoltà, ove questa monetazione è assai curata e dove le zecche di Genova, Torino e Roma sono considerate facenti parte dell'Impero. Considerarle zecche francesi le tre sopraindicate, da parte dei francesi ha un senso storico, di aggiungere ai nostri cataloghi le zecche disclocate in Francia, Svizzera, ed Olanda, è storicamente meno corretto.
    2 punti
  3. Quando iniziai a collezionare monete decimali, impropriamente chiamate, mi interessai principalmente a tre periodi risorgimentali che hanno portato all'unità d'Italia. Il primo periodo va dalla caduta dell'astro napoleonico sino a moti del 1821. E' un momento travagliato della storia Patria e frequentemente ignorato nelle discussioni e celebrazioni, eppure ha gettato le basi allo spirito ed agli ideali di nazione. I moti insurrezionali del 1848 e 1849, le nuove repubbliche e gli stati costituiti, ovvero il Risorgimento. Dalla II guerra d'indipendenza porta all'unità d'Italia, 1859-1861 e per alcuni stati come Lombardo Veneto e papato sino all'annessione al Regno d'Italia. Avrei preferito collezionare a tappeto il Pagani ... ma lascio questa impresa ai musei, fondazioni e grandi collezionisti. Tutto sommato non sono moltissimi anni e per quanto ardua come impresa gli scogli non sono tantissimi (sicuramente la zecca di Bologna), in alcuni casi è stato ben più arduo trovare le monete che pagarle. Considerato il 150esimo dell’Unità d’Italia e le non poche polemiche che hanno animato il sito in questi giorni, ho piacere di postare alcune monete che testimoniano lo stato dell’arte 150 anni fa in Italia, giusto all’alba del movimento che in soli 3 anni portò lo Stato Italiano a formarsi. Sia chiaro che, il mio breve excursus è puramente artistico-numismatico, senza voler entrare nel merito delle ragioni storiche, e di guerra civile (il processo non è stato indolore, con migliaia di morti). I vari regni che costituivano l’Italia nel 1859, oltre a parlare lingue diverse o dialetti, scrivevano lingue differenti, latino, tedesco e poco, anzi davvero poco italiano. Partiamo da Milano, il primo scoglio per l’unità d’Italia, senza la presa di Milano sarebbe stato impossibile ampliare l’influenza di Casa Savoia sul resto della penisola; ed Milano si batteva questa moneta Regno Lombardo-Veneto Francesco Giuseppe I (1848-1866) Tallero della Lega 1859 Milano Argento g.18,501 diametro 33,08 D/ FRANZ JOSEPH I.V.G.G.KAISER V.OESTERREICH M testa laureata a destra, sotto al collo M Rv. EIN VEREINSTHALER - XXX EIN PFUND FEIN - 1859, aquila bicipite coronata con lo stemma asburgico al centro, tiene tra gli artigli spada e scettro T/ MIT VEREINTEN KRAEFTEN in incuso (A) ↑ pezzi coniati 861.309 Conservazione: Splendida moneta rara Pagani 223 , Davenport 21 Invito tutti a postare i propri esemplari battuti in questo periodo per continuare la nostra panoramica.
    1 punto
  4. Salve a tutti. Mi sono imbattuto di recente in una suggestiva serie di articoli pubblicati su diversi numeri de "Il Lucifero", settimanale di attualità varia della Napoli borbonica, uscito dai torchi dello stabilimento poligrafico Cirelli, lo stesso che pubblicava il più noto "Poliorama Pittoresco". Gli articoli, tutti del 1840, sono incentrati sulle applicazioni della galvanoplastica, un procedimento elettrolitico che da poco era stato perfezionato dal fisico prussiano Mortiz Hermann von Jacobi. Procedimento che consentiva di ricoprire per elettrodeposizione oggetti non conduttori con uno strato di rame, e quindi di ottenerne un calco metallico perfetto. Nel numero 19 (mercoledì 17 giugno 1840) il direttore Filippo Cirielli dà l'annuncio del primo esperimento pratico eseguito a Napoli. L’oggetto riprodotto è una medaglia emessa per l’avvento al trono di Ferdinando II (suppongo si tratti della splendida medaglia di Catenacci e Laudicina del 1830)
    1 punto
  5. Zecca di Messina, denaro di Manfredi (1258-1266).Spahr; 211 var.M.I.R,140. Ciao Borgho.
    1 punto
  6. Certo, lievi varianti di conio possono esistere ma devono concorrere una serie di caratteristiche evidenti (come nel caso dell'amico saldi-saldi). Sono comunque in attesa di fotografie al riguardo. Non conoscendo molto bene la materia ne sono curioso. Possiedo qualche moneta con errore di conio ma varianti finora nessuna!
    1 punto
  7. Diciamo che la situazione non è proprio così, diverso tempo fà l'utente saldi-saldi ha postato la foto di una moneta da 2 euro italiana con diverse anomalie sulla parte non comune (lato date per intenderci), foglie più larghe e altri piccoli altri particolari diversi dalle normali altre monete dello stesso tipo e sembra si sia arrivati a conclusione che era effettivamente una variante, qualcosa di simile deve averla trovata anche un altro utente ma ora non ricordo il nikname. Per il nostro nuovo amico fert.incuso ti metto a conoscenza della discussione intitolata, Osservatorio Stranezze e dubbi ove tu puoi postare le tue perplessità http://www.lamoneta.it/topic/62565-osservatorio-stranezze-e-dubbi/ :)
    1 punto
  8. Buongiorno, sono un nuovo utente, vorrei sapere la valutazione delle seguenti monete........potete aiutarmi? Grazie. Ecco, questo sarebbe stato il modo giusto di porre la domanda.....un pò di rispetto per gli altri, visto che ne chiedi l'aiuto e di educazione non farebbero male... Altrimenti la risposta che viene spontaneo darti è : Trovatele da solo!!
    1 punto
  9. 30 Euro? :huh: In BB/BB+ si trova tranquillamente con meno di 10 Euro, ne ho presa una su ebay poco tempo fa, BB-SPL, pagata 8 Euro spese comprese, e ho poi rivenduto il doppione, che era più o meno come quello di fra80, per una decina di Euro..... con 30 Euro la prendi qFDC.....
    1 punto
  10. Medaglietta ricordo cuoriforme della Madonna di Lourdes,ottone/alluminio?decorata da perline di vetro o pasta vitrea, colorate, di produzione francese.D/Bernadette inginocchiata davanti alla B.V.Maria (Immacolata Concezione).R/Scritta su quattro righe entro ornato.dovrebbe essere della prima metà del XX sec.Ciao Borgho.
    1 punto
  11. concordo,veramente rapido e preciso...complimenti
    1 punto
  12. Se parliamo della Divisionale italiana 2002, è un pezzo che possiedo da poco, regalatami dal padre della mia ragazza che è riuscito ad averla da un collega di lavoro ad una cifra piuttosto bassa! è un pezzo che comunque mi piace. Per il resto, come già si è capito, è difficile stimare l'andamento totale delle divisionali in 10 anni; gli Stati emittenti sono molti e ogni uscita è spesso un caso a sè stante. Quello che si può comunque comprendere è che "la storia si ripete", cioè che, come per altre monetazioni del passato, abbiamo i pezzi cosiddetti "rari" o "preziosi" in basso numero, circondati da un'infinità di altri pezzi molto comuni. Nel giro di un decennio molte speculazioni si sono attenuate, quindi ora tra le tante cresce chi ha davvero le carte in regola per farlo. è un fatto fisiologico del mercato e non possiamo cambiare le cose. Da un lato sono felice di una cosa, forse un "lampo di intuizione" quando comprai, nel momento in cui mi avvicinai all'Eurocollezionismo, il Catalogo Eurocoins 2008: tra gli Stati mi affascinò tra tutti il Vaticano, in particolare la Divisionale di Sede vacante... minor tiratura, evento commemorato triste ma importante, unicità del conio ecc. e mi domandai come mai la 2002, pur non avendo tutte queste particolarità, costasse di più (confrontavo comunque i prezzi di catalogo con quelli del noto Sito di compravendita on-line)... pensai: forse per colpa dell'euforia iniziale deve aver raggiunto un prezzo così alto! Vidi il futuro di tutto nella Divisionale di Sede vacante (soprattutto mi piace esteticamente) e la sognai fino alla primavera del 2009. L'ho già raccontato, la vidi ad un mercatino proposta a 170 Euro, forzatamente in coppia con il 5 Euro in Argento, sempre Sede vacante. Totale 230 Euro. Dopo l'acquisto camminavo ad una spanna dall'asfalto dall'entusiasmo, ma un po' temevo di aver speso male i miei soldi, va bene che esteticamente e moralmente ero appagato, ma il denaro è denaro. Adesso penso di non aver motivo di pentirmi di quel gesto. :)
    1 punto
  13. Fiorino del 1861 per Francesco Giuseppe imperatore d'Austria e re del Lombardo -Veneto KM # 2219 contorno liscio con leggenda in incuso VIRIBVS VNITIS alternata a ornati con stellette D busto a destra primo tipo - FRANZ . IOS . D - G - AUSTRIAE IMPERATOR, in basso segno di zecca A (Vienna) R blasone sovrapposto ad aquila bicipite coronata, circondato da collana dell'Ordine del Toson d'oro, in basso il valore - GAL . LOD . ILL . REX A . A (data) HUNG . BOH . LOMB . ET VEN
    1 punto
  14. Per quanto concerne la procedura tecnica galvanica debbo purtroppo dirvi che è impossibile spiegarla brevemente, bisognerebbe illustrare dal vivo le varie fasi dell'elettrodeposizione a titolo di esempio e di come avvenivano le rifiniture. Se mi fate qualche domanda magari posso rispondere ma spiegarla così non saprei da dove iniziare, diciamo che tale procedura era abbastanza complessa ma indispensabile per la produzione di medaglie di un così grande diametro. Questa illustrata commemora un primato per il Regno delle Due Sicilie ed è 15 cm di diametro, i rilievi sono altissimi, non esistevano conii in grado di creare simili mostri con un solo colpo. L'unica cosa era la fusione ma la galvanoplastica dava l'effetto di una coniazione e a Napoli c'erano dei veri maestri. In ogni caso si tratta di medaglie di grande pregio e che venivano create solo in particolari occasioni. Esiste anche una placchetta in galvano protagonista di un recente studio che, secondo un'analisi evolutiva dell'effigie, sarebbe databile intorno al 1836-1837. http://www.ilportaledelsud.org/prime_medaglie.htm ........... Ma non finisce qui.
    1 punto
  15. Eccola. Notate la stupenda raffigurazione di Artemide cacciatrice ma anche Potnia Theron, Signora degli animali… 2. Apollo barbato (a sinistra ) nella Contesa per il Tripode con Herakles. Questo skyphos appartiene ad un insieme di vasi detti calcidesi di officina magnogreca, il cui centro di produzione è ancora ignoto. Sul lato principale è raffigurata la contesa per il tripode delfico, che vede affrontarsi Eracle ed Apollo. Al centro una Erinni, parzialmente coperta dal grande tripode, simboleggia la lotta; a destra è Eracle, a sinistra Apollo, barbato, che tira vigorosamente il tripode afferrandolo per una delle maniglie. Due divinità assistono alla scena, Artemide, dietro al fratello, raffigurata con le ali secondo l'iconografia più antica, e Hermes con calzari alati, alle spalle dell'eroe. Il campo è decorato con delle rosette. (Immagine Cortesia e Copyright: Museo Archeologico di Napoli) Un Apollo Archegetes barbuto…., potrebbe pertanto avere un senso, pensando sempre a Stiela come centro connesso a Naxos calcidese, a sua volta connessa alla omonima isola cicladica di Naxos … Uno sguardo indietro alle comuni origini ioniche?? Ma questo aspetto lo indagherò più avanti, commentando le tesi offerte da Piakos e Acraf, per cui, e come sempre .... continua .... :P Valeria
    1 punto
  16. Vorrei proporvi a questo proposito alcuni miei contributi, necessariamente... frammentari/frammentati dati i molti fronti da indagare…, in attesa di trovare una sintesi finale più organica! Ma da qualche parte bisogna pur iniziare, no?? :rolleyes: Apollon: che barba ... In particolare mi riferisco alla litra Gorny & Mosch & BW Bank 2010, 46 (g. 0,56) del secondo conio delle litrae più antiche di Siela (STIELANAION), il cui D/ è caratterizzato da uno stile assai più accurato. Ricordo che Acraf ritiene "siano state emesse tra il 440 e il 430 a.C". La mia unica perplessità nel confermare l'attribuzione o meno ad Apollo della figura di offerente consisteva nel fatto che la divinità appariva palesemente barbata … (e pure baffuta!)… Cercando possibili iconografie di Apollo barbato - sulla scia anche degli spunti presenti in "Ideal Types of Apollo" - The Cults of the Greek States, Lewis Richard Farnell - ho ritrovato alcuni documenti nella pittura vascolare arcaica. Ve li presento. 1. Anfora da Melos, Cicladi, 650 a.C.: un vaso dalla squisita decorazione geometrica … La scena: Artemide accoglie Apollo di ritorno a Delos dalla terra degli Iperborei, su un carro e accompagnato da due vergini Iperboree. Apollo guida i cavalli con il potere della sua musica divina, come testimonia la redine attaccata alla lira che il dio sta suonando… Per i consueti limiti di spazio, posto la scena completa sul prossimo post …
    1 punto
  17. Nascite e Rinascite … Nel giorno del Santo Natale, desidero unirmi a Piakos e Acraf nel porgere a Voi tutti Amici frequentatori di questo nostro appassionato salotto numismatico i miei più sinceri Auguri di Buone Feste! Scrive Lucrezio nel "De rerum Natura" : "Infine noi tutti veniamo da un seme celeste; a tutti è Padre comune il Cielo …" E per non andare fuori tema..., visto che di Templi e di Dei si va discettando… ... Vi dedico il Cielo sovrastante il Tempio della Concordia di Akragas, testimone dell'occultazione di Venere da parte della Luna! … e Giove, accanto, resta a guardare … Valeria
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.