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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/24/11 in tutte le aree
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Il Mistero di Selinunte... Da ultimo evidenziamo che Selinunte era Polis di frontiera...in pratica nel Far West della Sicilia. Incuneata tra il dominio punico e il territorio Segestano, doveva a Cartagine ed ai commerci con l'opposta riva africana la propria opulenza, unitamente alle derrate cerealicole che potevano essere coltivate in grandi messi nel territorio. La spedizione dei coloni Megaresi che fondò Selinunte era guidata dall'ecista Pammilo, che veniva, con un contingente di coloni, da Megara Nisea, la madrepatria greca. Pammilo si diresse a Megara Iblea e qui, raccolto un altro contingente di Megaresi sicelioti, si formò una grossa comitiva di coloni che, salpata alla volta della nuova terra da colonizzare, vi approdò nell'anno 628-627 a.C. Questa data, che si ricava dal racconto dello storico greco Tucidide (il quale dice testualmente che i Megaresi avendo mandato Pammilo fondano Selinunte 100 anni dopo aver fondato Megara, e pone la fondazione di Megara nel 728 a.C.), contrasta, almeno apparentemente, con un'altra data, tramandataci da Diodoro Siculo, secondo il quale Selinunte fu fondata nel 650 a.C. (Diodoro dice testualmente che Selinunte fu presa e distrutta nel 408 a.C., 242 anni dopo la sua fondazione). Oggi si tende a rivalutare, anche sulla base di alcuni rinvenimenti archeologici, la datazione alta di Diodoro; va notato, comunque, che la differenza fra le due datazioni è piuttosto esigua, poco più di un ventennio, e non si può peraltro escludere che entrambe le date siano vere, riferendosi a due momenti diversi della colonizzazione di Selinunte. La data del 650 potrebbe riferirsi ai primi contatti dei Megaresi col territorio selinuntino e alla fondazione di un primo emporio commerciale; la data del 628 alla più consistente immigrazione dei coloni megaresi e alla fondazione della città. D'altra parte è risaputo che la colonizzazione di Selinunte non fu conclusa in un solo anno o in un periodo di tempo ristretto, ma che immigrazioni successive di coloni megaresi sicelioti si ebbero sia negli ultimi decenni del VII sia per tutto il VI secolo, fino agli inizi del V. La campagna attorno a Selinunte, solcata dai due corsi d'acqua, era cosparsa di paludi che, con le loro putride esalazioni, costituivano un pericolo per l'igiene pubblica, tanto che nel V secolo i Selinuntini fecero venire da Agrigento il medico, fisico e filosofo Empedocle, che realizzò opportune opere di bonifica. Nonostante questa minaccia naturale, comunque, Selinunte conobbe nel VI e nel V secolo un notevole sviluppo demografico, urbanistico ed economico. Evidenziamo infine che in tutti i siti di frontiera si crea spontaneamente un crocevia che può dare luogo a sbocchi artistici e culturali originali, spesso connotati da sincretismo, cioè dalla commistione di culti, immagini e peculiarità diverse. Con il prossimo intervento trarremo le dovute conclusioni, nel frattempo si ringraziano tutti i lettori che con indulgenza e pazienza leggeranno questi modesti, ma - si auspica - interessanti, contributi. (Continua...)2 punti
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Ben inteso che non si tratta di una moneta, sebbene il diritto è battuto con il conio dello zecchino, sovente è stato scambiato per la prova dello zecchino in rame. Mi pare, che nella vendita Finarte (collezione E.C.) un esemplare fu aggiudicato a £.1.000.000, vado a memoria non avendo il catalogo, al momento, sottomano. Repubblica Serenissima di Venezia Doge CXV - Pietro Grimani (1749-1752) Zecchino del berretto sd Venezia Rame grammi 2,610 diametro 23,32 mm D/ PET * GRIMANI - S M VENETI San Marco a sinistra porge il vessillo al Doge, innanzi a lui, genuflesso; lungo l'asta D/V/X Rv: nel campo liscio quattro punti a croce con uno più piccolo centrale. Ribattuto su tondello di altra moneta ove appare visibile un 7 della data. T/ liscio Zecchino da berretto per i Pubblici Comandadori di Palazzo Ducale in Venezia ottima conservazione, rarissimo per il tipo non forato. Prontuario Gamberini pag 254.1 punto
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Ciao, come detto nell'ultimo post della discussione "Imperatori militari" apro una ricerca sulla vita di Aureliano, altro imperatore di provenienza militare ed illirica. Anche perchè senza di lui probabilmente l'Impero sarebbe crollato prima... “DIVUM AURELIANUM, CLARISSIMUM PRINCIPEM, SEVERISSIMUM IMPERATOREM, PER QUEM TOTUS ROMANO NOMINI ORBIS EST RESTITUTUS, POSTERI NESCIENT?” Historia Augusta, Vita del Divo Aureliano XLI circa l'opera di Aureliano nel suo tempo. "...Perché, dopo le disgrazie di Valeriano e la scelleratezza di Gallieno la nostra comunità era stata almeno in grado di cogliere il respiro di nuovo, ma è stato Aureliano che hanno ottenuto vittorie in tutto il mondo e che ristabilito lo stato originale." Historia Augusta, Vita del Divo Aureliano XLIV circa il ruolo di Aureliano "… Aureliano non è inserito dalla maggior parte degli autori né tra i buoni né tra i cattivi governanti, per il solo motivo che gli mancava la misericordia, che è la dote più importante di un imperatore." Aureliano Lucio Domizio Aureliano (in latino: Lucius Domitius Aurelianus; Sirmio, 9 settembre 214 – Bisanzio, 25 settembre 275) è stato imperatore romano, dal 270 alla sua morte. Aureliano è stato sicuramente uno dei più grandi condottieri di tutta la storia di Roma antica. Egli è ricordato oltre che per le sue grandi doti militari, anche per essere uno dei grandi imperatori degli ultimi secoli di vita dell'Urbe. Aureliano come tanti altri (Decio, Valeriano, Gallieno, Claudio il Gotico, Diocleziano) si adoperò con tutte le sue forze per fermare la decadenza e per cercare di risollevare la res publica romana. A questo scopo e per rinforzare l'unità culturale e politica dell'Impero favorì particolarmente il culto di Sol Invictus, la cui festa principale si teneva il 25 dicembre, il Dies Natalis Solis Invicti.1 punto
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Ciao! iIn un post alla fine della discussione AURELIANO ... 2 era emersa questa lacuna: Ed in effetti mancava una noticina in merito. Di seguito porgo rimedio. ;) LA RIFORMA MONETALE DI AURELIANO PROLOGO Sino al 274 d.C., data dell'intervento di Aureliano, nell'Impero era in vigore il sistema monetario ideato da Caracalla nel 215. Riforma monetaria di Caracalla (214-215 d.C.) Il persistere dell'inflazione legata alle spese militari portò Caracalla nel 215 ad una nuova riforma, con un rapporto tra gli elementi del nuovo sistema monetario come riportato in tabella: Metallo Moneta Rapporto con la libra Peso Oro Binione 1/25 13,08g Denario aureo 1/50 6,50g Quinario aureo 1/90 3,64g Argento Antoniniano 1/64 5,11g Denario argenteo 1/96 3,41g Quinario argenteo1/192 1,70g Oricalco Sesterzio 1/12 27,28g Dupondio 1/24 13,64g Rame Asse 1/30 10,90 g L'innovazione maggiore fu l'introduzione dell'antoniniano, una nuova moneta d'argento che valeva circa 2 denari. Dal punto di vista dell'iconografia, l'antoniniano utilizzava sul fronte la testa dell'imperatore con una corona radiata. In pratica Caracalla (211-217), diminuì da 1/45 a 1/50 di libbra lo standard ponderale dell’aureus (=gr. 6,54) e, per ridare fiducia alla moneta divisionale, creò un nuovo nominale d’argento, l’antoninianus, nella funzione di moneta cardine del sistema, sostituendo con questo il denarius, la cui coniazione cessò verso il 250; nel 260 fu sospesa anche quella del sestertius. L’antoniniano valeva circa 2 denarii; dal punto di vista dell'iconografia, l'antoniniano utilizzava sul fronte la testa dell'imperatore con una corona radiata. Stessa iconografia al dritto per una moneta aurea, il Binione (Binio), corrispondente a 2 Aurei. NB: per la riforma monetaria di Caracalla c'è un bell'articolo alla sezione "manuali": http://manuali.lamoneta.it/rifcaracalla.html Allego: un Binio di Caracalla un Antoniniano di Caracalla (segue)1 punto
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e la mia moneta, che non è niente di speciale, ma come avete ben visto, sopra :D, ha svolto appieno il suo dovere... Sperando di non avervi annoiato :P Mirko Ah, ovviamente qualsiasi considerazione abbiate da fare, FATELA! E di seguito, la discussione di Gianfranco, che prende più in esame il tipo monetale in se per se: http://www.lamoneta.it/topic/52193-caracalla-indulgentia-augg/1 punto
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Bellooooooooooooooooooo, in primo piano, tutto eleganteeee, bravo Marco, fai conoscere il mondo del collezionismo, sei fotogenico anche, stai benissimo. :lol: :lol: :lol: Grazie Rongom, il link giusto è questo, il tuo non funziona. Ciao Giò :) P.S.-bellissimo il logo dell'Associazione del Cordusio, chi l'ha ideato? http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f030ed52-3f74-43d4-8411-f07b47d06e96.html Ciao Gio e ben ritrovata Io non riesco ad accedere al servizio RAI, nemmeno tramite il tuo link.......mi sa che bisogna registrarsi.. :angry: Sono arcistufo di registrazioni, password, pin, puc, badge, e chi più ne ha né metta; non ne posso più.....fra un po' dovremo inserire il pin anche quando andiamo in toilette, così ci mappano anche i genitali. In merito al logo, trae origine dalla vera targa stradale che c'è in piazza Cordusio; noi.... (Matteo "rongom") l'abbiamo "modificata" quel tanto che basta e l'abbiamo scelta tra alcune altre opzioni. Devo riconoscere che questa scelta è stata felice e il mago Matteo l'ha resa disponibile per tutti noi (o meglio per chi la desidera mettere nella propria firma) Un saluto Luciano1 punto
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Paypal non è una carta... è una sorta di conto che fa da intermediario tra venditore e compratore. Il compratore deposita i soldi sul conto Paypal facendoseli prelevare dalla propria carta di credito (oppure usando fondi già presenti), il venditore li riceve sul proprio conto. Purtroppo (per i venditori) o per fortuna (per i compratori) Paypal è parecchio punitivo verso il venditore, visto che dà praticamente sempre ragione all'acquirente. Non c'è un Paypal Italia o Paypal Germania, il sistema è unico, e il funzionamento lo stesso dappertutto. Io quando vendo non accetto mai Paypal (in realtà dall'estero lo accetto, sia pure controvoglia) proprio perchè so che se trovi l'acquirente furbetto rischi davvero di smenarci moneta e soldi.1 punto
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Intervengo poiché noto che la discussione sta degenerando. Come sempre le ragioni non sono mai tutte da una parte. Mi rivolgo soprattutto a Francesco: tu conosci le mie origini e sai che per 35 anni mi sono sforzato di insegnare storia. Se ricordi bene, già in una precedente discussione lodai il Regno di Napoli, soprattutto per il periodo di Carlo di Borbone. Non sto qui ad elencare i suoi meriti, che vanno dai trasporti alla cultura, facendo di lui uno dei grandi sovrani illuministi ed illuminati, alla stregua di MariaTeresa e di Federico II. Bisogna però aggiungere che i suoi discendenti non furono alla sua altezza, come testimoniato dalla decadenza che il Regno ebbe successivamente. E su questo si può discutere, come si è fatto negli ultimi 150 anni. Però permettimi di dichiararmi esterefatto nel sentire apostrofare come "un ladro di cavalli" un uomo generoso, che combatteva anche le guerre impossibili, che fu ferito, fatto prigioniero e che morì quasi povero nella sua adorata Caprera.1 punto
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Infine una Triassaria - RPCII 1283 - che vede al diritto i busti affrontati di Domiziano e Domizia, e al rovescio, nella loro versione greca, le divinità della Triade Capitolina (Era, Zeus, e Atena) ciascuna con i propri attributi caratteristici. La moneta ha un diametro di 31 mm per un peso di 14,17 grammi.1 punto
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Sono tutte medievali di Genova e Bonifacio. Come epoca a spanne direi XIV-XV secolo. Sarebbe molto interessante avere più dati su questi ritrovamenti onde permettere agli studiosi di avere più dati a loro disposizione.1 punto
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sembrerebbero tutte medievali di genova quella con la B cos e` ? bonifacio occhio che se le hai trovate tutte assieme mi sa che devi denunciare il ritrovamento alle autorita` di solito per i gruppi di monete e` cosi poi non so per la specifica francese1 punto
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Erano il segno di riconoscimento per i "messi comunali". Andrea ci può stare il rovescio differente essento due Dogi diversi.1 punto
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Senza fare polemiche inutili, ma Napoleone non è dipinto, nei libri di storia, come un pazzo che ha vinto qualche battaglia e persa la "guerra". E' una delle figure storiche maggiormante studiate dell'evo moderno, con centinaia di testi, saggi, e studi. Rivisitato oggi in tutte le accademie militari del globo terracqueo, ed in tutte le università di legge. Come tutte le grandi personalità, ha un lato oscuro, ma questo è ben poca cosa rispetto alla grandezza delle sue gesta e della sua visione universale. Non ci dimentichiamo del Codice Civile (21.3.1804), opera di grande attualità, chiara, che non ammette vie d'uscita, solo per fare un minimo esempio di riforma. Ricostruì dal nulla l'Amministrazione in Francia, l'ordinamento scolastico, poi esteso a tutti i paesi che dipendevano dalla Francia. Eguaglianza di tutti i cittadini innanzi alla legge, la laicità dello Stato ed il concordato con la Chiesa di Roma (riconoscimento della Chiesa Cattolica, e rinuncia di questa a tutti i beni incamerati in Francia), e la libertà di culto ... fu promotore e fondatore della Banca di Francia, introduzione della moneta unica per equità di scambio all'interno dell'impero. Diamine, ed è solo una minima parte a livello nozionistico. Abrogazione della Santa Inquisizione in Spagna con Giuseppe Buonaparte ad esempio. Napoleone non è dipinto come un pazzo. Temo che se l'interesse per le monete napoleoniche sia relativamente modesto, questo non ha nulla a che vedere con la figura di Napoleone. Per fare le collezioni ci vanno i soldi e le monete in Italia sono tante a centinaia di migliaia, ed è certamente più facile seguire una monetazione lineare come quella del Regno d'Italia "savoiardo", storicamente più vicino a noi; facile da reperire, che forse qualcuno ha avuto anche modo di trovare nei cassetti di casa, e non una monetazione così vasta ed ampia come quella napoleonica. Il periodo parte dalle prime repubbliche di ispirazione francese 1797 a Pizzo Calabro 1815, con una miriade di varianti e coniazioni differente e la cosa spaventa.1 punto
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Allego la foto di un semisse con legenda RMOA conservato presso il Kestner Museum di Hannover (n. 2722 inv. 2673) diametro: 24 mm peso 10,25 gr Crawford (RRC) 339/2 Facendo un confronto i due semissi sono molto simili (come stile), oltre che come peso e diametro. Il Crawford ha incluso nel 339/2 sia le emissioni ufficiali sia quelle non ufficiali (di imitazione, di stile quindi più scadente). Concordo sul fatto che nella lega del bronzo ci sia del piombo.1 punto
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Non riesco a capire perché le Napoleonide non prendano il giusto "via" nel collezionismo generale italiano. Sono le prime lire a sistema decimale in Italia,le prime che riportano "Regno d'Italia" e sono la testimonianza di un passaggio nella differente e migliore coniazione delle monete in Italia, anzi credo in tutta l'Europa. Forse è solo un fatto di libri di storia. Napoleone e sempre stato rappresentato solo come un pazzo che ha vinto qualche battaglia ma che ha perso la guerra.Per me non è cosi!!!!! Napoleone..............................................:offtopic: F.1 punto
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Buona sera OENTO, un bel BB nel mio modo di giudicare una moneta è una valutazione positiva, una moneta gradevole, generalmente con lustro di conio e rilievi superiori al 75%. Oggi molte monete considerate BB negli anni '60 sarebbero dei più che accettabili splendidi o quasi splendidi. Siamo vittima, tutti, di un errato modo di vedere le cose: BB diventa una moneta non collezionabile, una offesa di lesa conservazione. Se ci si riesce ad aggrapapre ad un quasi quasi quasi splendido ... bhe allora cambia tutto. Non mi fraintenda, per favore, non sto facendo il caso della Sua di valutazione, solo più in generale trovo che il BB abbia una dignità collezionistica assoluta. Per Lei le conservazioni sono importanti, lo noto in molti dei Suoi post; io accetto la moneta nella sua realtà. Non mi pongo il problema se sia FDC, SPL, o BB. Deve piacere, una bella patina, i rilievi devono essere ben marcati, se possibile la devo vedere prima di acquistarla. In tanti anni ho acquistato monete con difetti, mancanze di metallo, appicccagnoli rimossi, fondi lucidati, patine fasulle o rifatte malamente, ci sta. Se una moneta piace nel suo insieme, non lo considero un danno ne tanto meno un errore. Certo tutto deve avere prezzo congruo.1 punto
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Personalmente sono dell'idea che giocare con i se in campo storico sia a volte divertente ma poco produttivo. Comunque vorrei sottolineare che l'unità d'Italia non è avvenuta solo tramite l'annessione del sud ma anche tutti gli altri stati preunitari sono stati conquistati e annessi. Quindi prendetevela coi sardo piemontesi e lasciate stare il nord in generale :lol: Esistono situazioni simili di primati anche al Nord, (accipicchia il ponte sul Taro era il piú lungo d'Europa quando fu costruito, maledetti Savoia che ci hanno annesso e oppresso a noi parmigiani!) ma non sono i primati su cui occorre basarsi per misurare il progresso di un paese. Il primato rappresenta il picco ma è la media quella che conta. Il primo uomo nello spazio e la prima sonda sulla luna li mandò l'Unione Sovietica ma mediamente il paese non era poi un gran che progredito... Anche l'Italia di oggi ha un considerevole numero di primati ma non mi sembra che il paese goda di buonissima salute. Qui mi si cita sempre la ferrovia, vorrei sapere all'alba dell'annessione quanti chilometri di ferrovia aveva il sud rispetto al nord. Quanto era estesa l'illuminazione stradale a gas e c'era e quanto al nord? E il sistema scolastico? Sicuramente anche qui esistevano punte d'eccellenza ma c'era l'istruzione obbligatoria? Quanti anni? E si frequentava effettivamente o era solo sulla carta? Poi vedo che si parla dell'emergenza rifiuti a Napoli e della camorra al potere. Dare la colpa di questo all'annessione mi sembra un comodo alibi. Viceversa niente da dire sui massacri e sulle deportazioni che sono ampiamente documentati. Questi sì che meriterebbero una revisione.1 punto
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Ciao, come preannunciato nella discussione principale sulla biografia ne posto un'altra sul Regno di Palmira e Aureliano. LA CAMPAGNE ORIENTALI DI AURELIANO Le campagne orientali di Aureliano rappresentarono una guerra che l'Imperatore romano Aureliano condusse contro la regina di Palmira Zenobia (nome non latinizzato era Bath-zabbai), la quale aveva usurpato il titolo del marito, corrector Orientis e staccando di fatto tutte le province orientali (Cilicia, Siria, Mesopotamia, Cappadocia ed Egitto) dall'Impero centrale. Per il suo trionfo Aureliano venne ricordato non solo come Palmyrenicus maximus, ma anche come Adiabenicus, Parthicus maximus, Persicus maximus, ma soprattutto come Restitutor orbis, in quanto era riuscito nell'impresa di riunificare l'Impero sconfiggendo gli usurpatori prima di Palmira e poi delle Gallie. A partire dal 260, e fino al 274 circa, l'Impero romano subì la secessione di due vaste aree territoriali, che però ne permisero la sopravvivenza: si creò il già visto Impero delle Gallie (Imperium Galliarum) nelle zone occidentali centrato sulle provincie della Germania inferiore e della Gallia Belgica e al quale si unirono poco dopo tutte le altre province galliche, della britanniche, ispaniche e, per un breve periodo, anche quella di Rezia e in Oriente fu invece il Regno di Palmira a subentrare a Roma nel governo delle province dell'Asia minore, di Siria ed Egitto, difendendole dagli attacchi dei Persiani, prima con Odenato (262-267), nominato da Gallieno "Corrector Orientis", e poi con la sua vedova secessionista, Zenobia (267-271). Durante il regno di Valeriano il principe di Palmira, Settimio Odenato (latino: Odaenathus, greco: Ὁδαίναθος, Hodainathos; arabo: أذينة, "piccolo orecchio"; forma latinizzata del nome Adhinath), appartenente ad una famiglia che aveva ottenuto la cittadinanza romana sotto Settimio Severo, dopo un fallito tentativo di alleanza col sovrano sasanide del regno dei Parti, Sapore I (persiano: شاپور اول, Šapūr, traslitterato anche come Shāhpur o Šābuhr - dall'antico-persiano xšayaθiya puθra ("figlio di re")), figlio di Ardashir I, si era avvicinato al proprio imperatore, Valeriano, che, nel 258 l'aveva riconosciuto vir consularis. Valerian (253 - 260) Antoninian, Rome, undated. IMP CP LIC VALERIA NVS PF AVG. Draped Bust tank with rays crown to the right. Perlkreis; Rs: RESTITVTOR ORBIS. The emperor in military dress standing left, receiving homage by kneeling barbarians. Section Perlkreis. RIC 117, Hunter 23; C. 183rd 3.24 g. 11th St. Silbersud, especially fast. The thing was a bit different than shown: In the battle of Edessa (260) Valerian was captured by the Sassanid Shapur I, he died in prison in the Persian BUSTO DI GALLIENO Kushano-Sasanian. Ardashir I. In the name of "Vasudeva". Circa 230-245 AD. AV Gold Dinar (7.83 gm). King standing left, holding trident, sacrificing at altar; Brahmi symbol to left of trident / Siva standing facing, holding trident, bull behind. Cribb 57; Göbl, Kushan 691.1 punto
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La 270 è SPESAVGG, sulla tua si vede bene ...ICA, che corrisponde al RIC Vb 272 D: CPIVESVTETRICVSCAES V: SPESPVBLICA Ciao, Exergus1 punto
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Grazie anche da parte mia e complimenti a Luigi per questa interessantissima discussione!!! Attraverso le Vostre appassionate disanime, i bronzi provinciali stanno divenendo per me fonte continua di delizie e conoscenze sempre nuove ... :rolleyes: Qui un piccolo contributo da parte mia, sotto forma di un gioco di parole ... Riguardo all'effige di Iside Faria che sulle monete di Alessandria e su quelle di Efeso dispiega la Vela con accanto il Faro (nel bellissimo bronzo di Gordiano III in realtà ad alludere al faro compare a sinistra una lunga torcia :)), Philippe Bruneau avanza la curiosa ipotesi che la raffigurazione rimandi ad un calembour: un gioco di parole basato sull'assonanza di termini che si scrivono in maniera simile ma hanno significato diverso ... ... Tale assonanza favorirebbe l'identificazione di Iside Regina dell'isola di Faros (con alfa con accento acuto) in quella Dea che ha fatto una vela del suo … φᾶρος !!! Il termine greco pharos–pharous, con alfa con accento circonflesso, significa infatti "mantello-pezzo di tessuto"!!! :P Ecco Iside Faria con φᾶρος e vela al vento, in una strepitosa dracma alessandrina di Adriano ... Valeria1 punto
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Stupendo tema, Arka!! Complimenti !!!! Dove possiamo reperire il tuo articolo??? Mi piacerebbe moltissimo poterlo leggere ..... :rolleyes: Ce lo puoi postare in qualche modo??? (Sempre che la mia richiesta non sia .... inopportuna... :blum:) Sarebbe davvero un interessantissimo spunto anche per una nuova discussione .... Che ne dite??? Un caro saluto a tutti Valeria1 punto
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... ... Signori !!! .... siete trooooppo forti .... :lol: EccoVene un altro spettacolare esemplare datato c. 480/70 aC. Stima: US $ 60.000 !!! (oooopss... , spiacente ma qui la legenda dovrebbe essere solo KOS ... :rolleyes: :blum: ) Il corpo dell'atleta viene effigiato nel momento della sua massima tensione. Notate la cura minuziosa nella resa dei particolari anatomici che pare ispirata ai canoni dello stile severo … Per stile e postura ricorda (certo in … scala ... ) quest'altro Discobolo coevo: si tratta di un'erma, unica copia romana in marmo di un bronzo greco attribuito a Pythàgoras di Samo (Collezione Ludovisi, oggi nel Museo Nazionale Romano. Crediti: Foto Scala, Firenze) Valeria1 punto
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