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  1. Illyricum65

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/18/11 in tutte le aree

  1. Oggi ho potuto dare un'occhiata al volume Les Mines Antiques di Claude Domergue, reperito in una biblioteca. Si tratta di un volume riccamente illustrato, ma molto tecnico, che si sofferma sull'esistenza di antiche miniere dei vari metalli usati nell'antichità nonché delle varie tecniche di estrazione e lavorazione allora usati. Ovviamente le maggiori informazioni riguardano l'epoca romana, mentre poco si sa al tempo della colonizzazione e civiltà greca. Limitatamente all'argento, esso veniva estratto quasi esclusivamente dalla galena, un minerale ricco anche di piombo. Quindi dove c'era la galena argentifera si poteva ricavare sia l'argento sia il piombo, che col rame formava la lega del bronzo. In pratica non esistono tradizioni letterarie attestanti l'esistenza di miniere d'argento in Italia, mentre ben note erano le miniere di Siphnos (una delle isole delle Cicladi) e soprattutto di Laurion, a 60 km a SE di Atene. La miniera di Laurion fu famosa e apprezzata, anche per l'elevato grado di purezza dell'argento estratto (anche 986/1000). Praticamente tutti i tetradrammi con civetta di Atene furono ottenuti con l'argento di Laurion, come confermato con l'analisi metallografica (C.M. Kraay e V.M. Emeleus, The composition of Greek silver coins, Ashmolean Museum, Oxford, 1962). Secondo una ipotesi, da tale miniera furono estratti fino a circa 3500 tonnellate di puro argento. Successivamente, verso l'epoca romana, acquisirono maggiore importanza le ricche miniere d'argento in Spagna (specialmente vicino Carthago Nova), anche se già fin dagli albori della civiltà greca era assai rinomato l'argento proveniente dal regno di Tartessos (forse l'attuale Andalusia, in Spagna), che esportò soprattutto a partire dalla fine del VII secolo a.C. Sono estremamente rari i ritrovamenti di lingotti d'argento d'epoca greca. Per l'Italia circa una ventina di tali lingotti, assieme ad altri di piombo, furono rinvenuti nel 1969 in un relitto di nave greca della fine V secolo a.C. al largo di Porticello, sulla costa tirrenica della Calabria, vicino a Villa S. Giovanni. In quell'occasione fu rinvenuta anche una bellissima testa di "filosofo", decapitata da una statua della metà del V secolo a.C., assieme ad alcuni frammenti di bronzo, fra cui una mano di vecchio, praticamente all'indomani del fortunato ritrovamento dei famosi bronzi di Riace. Allego la foto della testa di "Filosofo", attualmente nel museo di Reggio Calabria. All'analisi metallografica, grazie alla presenza di particolari isotopi delle impurezze, tali lingotti sono risultati provenire dalle miniere di Laurion. Quindi la Magna Grecia e la Sicilia importavano il metallo dalla Grecia. La Sicilia è totalmente priva di argento e quindi esso doveva essere del tutto importato, forse dapprima da Tartessos (Spagna) e poi anche dalla Grecia. In ogni caso frequente fu la rifusione di precedenti monete e anche altri oggetti in argento per ricavare nuove monete. L'analisi dei tetradrammi siracusani mostra generalmente una maggiore impurezza di rame (intorno al 3%) rispetto ad esempio ai tetradrammi di Atene (dove la quantità di rame spesso non arriva nemmeno al 0,1% !). Più complessa è la situazione della Magna Grecia, ove non si esclude un'estrazione locale di argento, specialmente in Calabria (non sembra attestata in Campania). Bisognerebbe fare una indagine geologica per verificare la presenza ed estrazione di galena argentifera in epoca antica (almeno greca e non sembra che una simile indagine sia stata fatta in maniera approfondita). Ad esempio sono noti commerci fra Sibari ed Etruria ed anche Cartagine, per cui in ogni caso l'argento usato ebbe origine diversa. Si rimanda soprattutto allo studio di Kraay e Emeleus per maggiori dettagli sulla composizione dell'argento uato in alcune zecche greche (Egina, Atene, Corinto, Macedonia, Thasos, Samos, Akragas, Gela, Siracusa, Caulonia, Crotone, Taras, Thurium), considerando però che l'analisi, basata sull'attivazione dei neutroni, ha riguardato un piccolo numero di esemplari.
    2 punti
  2. Secondo alcune fonti, Tetrico, forse preoccupato dalla usurpazione di Faustino, contattò Aureliano prima della battaglia decisiva, citando Virgilio e promettendogli di arrendersi in cambio della vita; l'esercito di Tetrico, abbandonato dal proprio comandante, lottò ma fu sconfitto; Tetrico fu invece premiato con il posto di corrector. Gli storici moderni ritengono che questa sia la versione della propaganda di Aureliano, che Tetrico non abbia tradito i propri uomini, ma che anzi sia stato fiducioso nella vittoria; la sua nomina a corrector sarebbe stata dovuta alla necessità di Aureliano di disporre di amministratori capaci in occidente, oltre che della volontà di ingraziarsi l'aristocrazia senatoriale mostrandosi clemente con un suo rappresentante. Faustino Faustino (latino: Faustinus) è stato usurpatore contro l'imperatore delle Gallie Tetrico. Praeses della Gallia Belgica, Faustino istigò le truppe di stanza ad Augusta Treverorum (Treviri) a ribellarsi contro Tetrico, probabilmente nella primavera o inizio estate 274. Dopo aver sconfitto Tetrico, l'imperatore Aureliano dovette sedare una seconda rivolta in Gallia, molto probabilmente quella di Faustino. Per motivare l'assenza di monete coniate da questo usurpatore nel regno, è stato proposto che in realtà Faustino non si fosse ribellato contro Tetrico, ma ne sarebbe stato il successore. L'Impero delle Gallie fu alla fine riconquistato dall'imperatore Aureliano (270-275), che con una serie di campagne militari riuscì nuovamente a ribadire il potere imperiale sia in occidente che in oriente (regno di Palmira). Nel marzo del 274 la zecca di Lione smise di coniare monete per l'ultimo imperatore delle Gallie e iniziò la coniazione a nome di Aureliano, Restitutor Orbis. L'ultimo colpo di coda fu la rivolta di Faustino a Treviri, rapidamente soppressa. Ciao Illyricum :) Di seguito, un'altra tipologia di RESTITVTORORIENTIS di Aureliano col rovescio di Sol Invictus: Unlisted Binio Obv: IMPCAVRELIANVSAVG - Radiate, cuirassed bust right. Rev: RESTITVTORORIENTIS Exe: IL - Sol advancing left, raising hand and holding whip; seated captive on either side.
    1 punto
  3. Giuliano II da Cesare, una SPES REI PVBLICE, Imperatore con globo e lancia, coniata sotto Costanzo secondo dal 357 al 361 d.C. anche su questa la zecca è illeggibile. Ciao, Exergus
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  4. Questa è una pagina molto ben fatta che indica le differenze tra la variante accented hair e la normale. Non sono solo i capelli sopra l'orecchio ad essere diversi tra i due tipi. Accented hair Kennedy
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  5. Posso solo dirti che è del XIX sec.; Madonna di qualche santuario francese,non ho la bibliografia sotto mano,(sono in vacanza).Ciao Borgho.
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  6. Medaglia devozionale ovale con appendici globulari, bronzo/ottone del XVII sec..D/Madonna di Odigitria o dell'Itria sorretta da due monaci (Basiliani,di S.Basilio) ,molto venerata in Sicilia.R/ Santo non identificabile,(S.Antonio?),entro cornice ornata di raggi e croci,e teste di cherubini.Ciao Borgho.
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  7. Ed ora il 10 centesimi per l'anno 1989. Tipo 415.2a, coniato in acciaio con il 10 piccolo, rispetto all'esemplare del 1981. Tipo 415.3, coniato in rame-nichel e descritto dal Krause come "Reduced size". "Reduced size" rispetto a cosa? Rispetto all'esemplare del 1988 che dovrebbe avere un diametro leggermente superiore o rispetto allo stesso 415.2a? Posto un'immagine, presa da ebay in cui sono affiancati un esemplare del 1981 (415.1) e un esemplare del 1989 (415.2a o eventualmente 415.3). Vi sembra abbiano lo stesso diametro (io direi di sì)? E il metallo possiamo assumere che sia acciaio? Possibile allora che i sei tipi elenecati dal Krause siano in realtà soltanto quattro? Ancora una volta, lascio la parola a chi colleziona queste monete o ha informazioni specifiche. Invito chi ha esemplari a confrontarli con le immagini a disposizione e se notate differenze, postateli! Grazie! :)
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  8. Infine quale con tipologia concludere se non con le commemorative DIVUS CLAUDIUS? DIVO CLAUDIUS II GOTHICUS. Died 270 AD. Antoninianus. VF. CONSECRATIO DIVO CLAUDIUS II GOTHICUS. Died 270 AD. Antoninianus. VF. CONSECRATIO Essendo tra le più soggette ad imitazione barbarica vi allego pure una barbarica (a dire il vero con misure e ritratto abbastanza calzanti, mentre oltre al disegno le imitazioni hanno diametri e pesi minori ... vero Gianfranco?) ed alcuni esempi... Bronze, fraction Barbaric Imitation æ 2.91 g. d=19 mm Lallemand-Thamer, pl. 6, 3566 ff. Ciao Illyricum :)
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  9. Sempre Erodiano (“Storia dell’impero romano dopo Marco Aurelio”, VIII 3) narra che durante l’assedio tra le truppe di Massimino si diffuse la voce che la città fosse protetta dalla divinità solare celtica di Belenus (lo Splendente), assimilata ad Apollo e che era oggetto di culto ad Aquileia; ben presto ci furono soldati che affermarono di averlo visto combattere con gli aquileiesi a difesa sulle mura. Esisteva un profondo legame tra Aquileia, il suo entroterra e il culto di Beleno, tanto che si può affermare che questa doveva essere la principale divinità aquileiese. Tra l’altro Aquileia non era nuova a sincretismi culturali, data la sua posizione chiave - fin dall’epoca preistorica - nel crocevia tra l’area altoadriatica ed il mondo norico, retico, pannonico, danubiano. Ecco il racconto di Erodiano: "Questo si diceva del resto all’inizio della guerra: che [gli aquileiesi] erano rimasti fedeli perché dentro la città c’erano molti che si occupavano dell’altare del sacrificio ed erano esperti di lettura del fegato, e annunciavano i sacri auspici; gli italiani infatti credono moltissimo in questo tipo di indagine. E diversi responsi dicevano che il dio protettore della terra prometteva la vittoria. Chiamano questo [dio] Beleno, e lo venerano grandemente; pretendendo che sia Apollo. Dicevano alcuni dei soldati di Massimino che la sua immagine era apparsa spesso nell’aria combattendo sopra la città." Un’altra fonte riporta una versione simile: "Assediando dunque Aquileia, Massimino mandò ambasciatori in quella città: ai quali il popolo forse avrebbe dato retta, se non si fossero opposti Menofilio e l’altro console, dicendo anche che il dio Beleno per bocca degli aruspici aveva risposto che Massimino doveva essere sconfitto. Per cui si dice che anche dopo i soldati di Massimino si vantavano che Apollo doveva aver preso le armi contro di loro, e che quella non era stata la vittoria di Massimo o del senato, ma la vittoria degli dèi." Esposti agli agenti atmosferici e affamati (il Senato Romano aveva inviato truppe che impedivano l’arrivo di vettovaglie, masserizie o transiti da e per il campo imperiale): l’assedio si era rovesciato, gli assediati erano diventati in pratica gli assedianti. Tra l’esercito avevano cominciato a circolare voci che il Senato stava raccogliendo per l’Impero e tra i barbari uomini per creare un esercito da contrapporre a quello di Massimino. Tutto ciò fiaccò la determinazione ed il morale delle truppe sino al drammatico epilogo. Soldati della Legio II Parthica strapparono le sue immagini dalle insegne militari, per segnalarne la deposizione, poi lo assassinarono nel suo accampamento, assieme al figlio Massimo ed ai suoi ministri (10 maggio 238). Le loro teste, tagliate e poste su pali, furono portate a Roma da messaggeri a cavallo, mentre i corpi di padre e figlio furono mutilati e dati in pasto ai cani, una poena post mortem. Il Senato elesse imperatore il tredicenne Gordiano III e ordinò la damnatio memoriae per Massimino. Come detto in apertura, il destino si era ritorto verso Massimino nella stessa maniera in cui egli aveva preso il potere, se non peggio ancora!
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  10. ...e obiettivamente la nostra passione è sana e ci insegna un sacco di cose... Soprattutto ci insegna a" non buttare via i soldi "...Noi i soldi non li spendiamo, semplicemente li scambiamo.
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  11. Complimenti! Spero che in giro si trovino con questa facilità :D
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  12. La tipologia è quella dell'immagine che hai tratto da Wildwinds. Vorrei solo aggiugere che esistono sostanzialmente due gruppi di emissioni di Settimio Severo/Abgar VIII ad Edessa: - Sulla tipologia da BMC (Arabia) 14 a BMC (Arabia) 30 davanti al busto di Abgar VIII è presente uno scettro. - Sulla tipologia da BMC (Arabia) 30bis a BMC (Arabia) 35 lo scettro manca. Inoltre, non è ABGAPOCRA...., ma ABGAPOC ΒΑCΛΙΑΛΟC (in diverse variati). Se fai una ricerca sul database dell''RPC IV (http://rpc.ashmus.ox.ac.uk/), inserendo i parametri adatti, trovi 80 immagini di monete simili per fare un confronto. Luigi
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  13. Potrebbe essere la moneta seguente: http://www.fitzmuseum.cam.ac.uk/opac/search/cataloguedetail.html?&priref=102046&_function_=xslt&_limit_=10
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