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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/17/11 in tutte le aree
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DE GREGE EPICURI Di personaggi giunti all'impero direttamente dalla carriera militare ce ne sono stati molti, sia prima (Vespasiano, Traiano..) che dopo (Diocleziano, Magnenzio...) il periodo di cui voglio parlare; come "Imperatori Militari" in senso stretto di solito vengono designati, ad es. dal Carson e da altri autori del RIC, quelli che vanno dalla morte di Alessandro Severo alla salita al trono di Diocleziano. Insomma, stiamo fra il 235 ed il 284 d.C. Un periodo terribile, che ha visto crisi continue, ribellioni militari ed acclamazioni di contro-imperatori, seguite da stragi, battaglie campali o più spesso assassinio di uno dei contendenti. Il più longevo del periodo mi sembra sia stato Gallieno (253-268 d.C.). Alcune figure hanno avuto una sopravvivenza di poche settimane (Saturnino, Regaliano), alcune sono perfino dubbie (Bonoso). Questo periodo ha visto anche gravi e ripetute svalutazioni, peggioramento gravissimo del contenuto di metallo nobile delle monete, caos monetario, diffusione di monete imitative "per necessità". Le monete di questa stagione dell'impero sono considerate brutte, ma spesso non lo sono affatto; basta pensare agli aurei di Postumo, ai doppi sesterzi ed ai sesterzi di Traiano Decio, a molte monete di Filippo, ecc. Io credo che pochi collezionisti amino particolarmente questo periodo per motivi storici: è difficile occuparsi dei periodi di crisi, e le vicende dal 235 al 284 non esaltano l'immagine dell'impero, e sono cariche di angoscia. Per di più, queste vicende non hanno avuto un Tacito a descriverle, e neanche uno Svetonio, e questo vuol dire molto. Basta, vi mostro qualche moneta: a me quest'epoca piace molto, mi appassiona, e non a caso mi interesso anche alle imitative. Ma direi di iniziare con qualcosa di classico: un antoniniano di Filippo Padre del millenario di Roma; l'ho già mostrata perchè raffigura un tempio esastilo, ma mi piace troppo.1 punto
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trovato in una ciotola da 20pence , siccome ho preso altra roba alla fine mi costa 350-400 lire :lol: antoniniano di Vittorino , usurpatore dell impero gallico tra il 268 e il 270 AD rovescio con SALVS AVG moneta abbastanza comune ma messa decentemente , le emissioni di questo periodo sono tutte battute male RIC 5b numero 671 punto
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Era da tempo ch cercavo un giulio di Clemente XI ben patinato e dai rilievi ben definiti e mi è stata data l'opportunità di acquisto all'asta Negrini. Stato Pontificio Clemente XI (Gianfrancesco Albani di Urbino) 1700 - 1721 Giulio Anno XVII Roma Arg. g.3,056 26,97mm D/ CLEMENS • XI • - • P • M • AN • XVII stemma oblungo con fogliami, sormontato da chiavi decussate con cordoni e fiocchi, sopra triregno Rv: S • PETRVS • - • ΛPOSTOLVS San Pietro stante con chiavi nella destra, l'una eretta e l'altra pendente; all'esergo armetta Fattinelli T/ liscio ↑ patina Iridescente conservazione : splendida, moneta comune Asta Negrini 32 n. 1497 3/12/10 330 + d.a. Muntoni 114 CNI 2181 punto
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Azzurrino? Può darsi che tu abbia scelto la modalità mobile? Se vai in fondo alla pagina c'è la barra con su scritto "Mobile", la clikki e ti ricompaiono v.2010 e v.2011. Prova.1 punto
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Di seguito vi invio i dati raccolti circa la monetazione provenzale, fino all'area catalana . Embrun: E e C quasi del tutto chiuse alternate a chiuse dal periodo 1281-1311 Forcalquier: lettere gotiche solo a partire da Robert dAnjou, 1309-1343 Avignone e altri ateliers sotto Carlo I Anjou e Filippo l’Ardito: introduzione saltuaria caratteri gotici post 1245-1280, e più nettamente dopo il 1266; nonostante questo nel grosso tornese introdotto in questo ultimo anno solo la G tende ad essere gotica mentre la E e la C no. Marchesato di Provenza: no lettere gotiche fino al periodo 1246-1266 quando vengono introdotte solo su alcuni tipi Arles: no lettere gotiche fino al 1300 > comparsa di tali lettere dal periodo 1300-1317 Orange: lettere gotiche solo dal 1300 ? Linguadoca: no lettere gotiche almeno fino al 1260 Viviers: no lettere gotiche anche nei tipi datati 1252-1306, per quanto E tenda a chiudersi Lione: fino al 1250 solo G goticizzante; la E tende a chiudersi nel periodo successivo ed è praticamente chiusa dal 1280 al 1320 Contea di Barcellona: grosso per Giacomo I di Aragona battuto tra il 1273 e il 1276 mostra n gotica e contorno polilobato, mentre E e C hanno potenziamento allungato, ma sono ancora aperte in quasi tutti gli esemplari. Per Genova importante osservare cosa accade a Marsiglia > Marsiglia: riceve concessione di battere grossi marsigliesi del valore di 6 denari nel 1218 da Raimondo-Berengario V > per Boudeau sono i grossi da 1,6-1,7 grammi , coniati in varie serie dal 1218 al 1245 e forse anche nel periodo di Charles I Anjou; per Poey d’Avant sarebbero stati coniati nel periodo di Charles d’Anjou, ovvero 1245-1285. Di questi solo alcune serie (probabilmente le più recenti) hanno E e C chiuse, per quanto non slanciate in senso gotico vero e proprio Allego un'immagine di un grosso di Marsiglia delle prime emissioni (E lunata e C aperte..), mentre un grosso delle ultime emissioni (anni '40-'50 ca. del Duecento a seconda delle attribuzioni) è quello inviato da Fra Crasellame nel post n. 28 (C chiusa ed E che tende a chiudersi o chiusa, ma senza tratto lungo di chisura). Sembrerebbe così che in area Provenzale/sud Francia le E lunate e le C tendano a chiudersi in senso gotico verso la metà degli anni Quaranta del Duecento, anche se l'uso diventa più diffuso e ricorrente tra gli anni Sessanta e Ottanta del Duecento. Di nuovo un saluto. MB1 punto
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Quando l'esercito di Massimino giunse in vista di Aquileia, posta all'incrocio di importanti vie di comunicazione e deposito dei viveri e dell'equipaggiamento necessari ai soldati, la città chiuse le porte all'imperatore, guidata da due senatori incaricati dal Senato, Rutilio Pudente Crispino e Tullio Menofilo e si rifiutò di farlo entrare, nonostante le . Massimino prese allora una decisione fatale: invece di scendere rapidamente sulla capitale con un contingente, si diresse verso la città di Aquileia, permettendo ai suoi avversari di organizzarsi: Pupieno raggiunse infatti Ravenna, da cui diresse la difesa della città assediata. A questo punto abbiamo una buona narrazione degli avvenimenti in Erodiano “Storia dell’impero romano dopo Marco Aurelio”, VIII 2-5. Va detto che Aquileia era forse da un punto di vista economico la più importante città dell’Italia Settentrionale e che aveva mal tollerato l’inasprimento delle tasse introdotto da Massimino per finanziare le campagne militari e le truppe impiegate; quando i legionari pannonici trovarono le porte della città sbarrate e vennero accolti da lanci di proiettili provenienti dalle mura Massimino incaricò un tribuno aquileiense di moderare la resa all’Imperatore, promettendo un perdono generale. Rutilio Pudente Crispino tuttavia, l’inviato dal Senato Romano ad Aquileia, riuscì a convincere i cittadini e le milizie a non desistere dalla difesa delle mura. Una altro sesterzio di Massimino... altra beffa, dedicato alla "Fedeltà dei soldati"... :blink:1 punto
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Stagno, oppure piombo, altro metallo che patinandosi diventa bianco.1 punto
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Croce trilobata con ornato alle estremità (quattro teste di cherubini),di produzione francese,.XIX-inizio XX sec..Penso che veniva distribuita dai missionari(Gesuiti?).Ciao Borgho.1 punto
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Una cosa simile al potin... una percentuale di stagno più alta del consueto potrebbe rendere il bronzo più "bianco" del normale.1 punto
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Complimenti....molto bello. Trasmette un messaggio molto forte ;)1 punto
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Per capirci i gigli dovrebbero partire da piccoli e finire grossi per cui se si guarda la moneta la rotazione non e' data dalle punte dei gigli ma dalla parte grossa. Per cui in questa moneta (che qualche giorno fa era ancora mia :P :lol: ) la rotazione dovrebbe essere oraria e rispecchia anche la tipologia delle monete piu' comuni. Quella indicata con i gigli al contrario nel catalogo da Savoiardo infatti presenta la rotazione antioraria (anche se mi sembra abbia fatto confusione tra orario ed antiorario nello pecificare quale tipologia fosse rara :D ). 2,5 soldi Controllando negli speciali del Dott.Traina si evince la stessa cosa ;) Spero di non avere creato confusione Andrea1 punto
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Grazie per questa interessantissima segnalazione, Mamoph! !! Ma oltre a Talos... non dimentichiamo tra le mirabilia robotiche dell'eclettico Efesto .... anche quelle ragazze automatiche di forma umana, con voce e intelletto, che il dio zoppo aveva creato per sua propria comodità: sono serve al servizio del dio, che sospiravano mentre lo aiutavano a caminare :) :P Omero, Iliade 18, 417... " Seguìan l'orrido rege, e a dritta e a manca il passo ne reggean forme e figure di vaghe ancelle, tutte d'oro, e a vive giovinette simìli, entro il cui seno avea messo il gran fabbro e voce e vita e vigor d'intelletto e delle care arti insegnate dai Celesti il senno. Queste al fianco del Dio spedite e snelle camminavan ... " Niente su queste in Mostra??? Valeria1 punto
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Talos , tra Vulcani e Mito :wub: Come per molte altre creature mitiche di aree interessate da fenomeni vulcanici (ad esempio la Chimera della Lycia, i Giganti dell'area Flegrea colti sempre nell'atto di scagliare un masso.... ), anche per Talos alcuni autori ipotizzano un interessante parallelo tra Mito e Vulcanismo …. Non dimentichiamo che suo padre Efesto-Vulcano aveva le sue fucine nell'Etna o in una delle Eolie, Vulcano. Secondo J. Schoo, ad esempio, Talos andrebbe identificato con il vulcano di Thera (Santorini): così come il gigante di bronzo, anche Thera "sorveglia" le rotte che conducono a Creta dal settentrione, rotte che avrebbero potuto essere battute dai primi navigatori micenei. Le rocce che Talos scaglia sono le bombe emesse dalla bocca del vulcano Thera, mentre a rappresentarne il tallone concorrerebbero i vulcani sottomarini prospicienti la costa (quali il Kolumbo o il Mavrorachidi). Come il gigante che scaglia rocce, una volta che hanno colpito il suo ... tallone d'achille :blum: - il chiodo che chiude la vena al tallone - si accascia ormai senza vita, dopo che il sangue è fluito tutto fuori, così il vulcano in eruzione, che scaglia lapilli e bombe, dopo che la lava infuocata, rossa come il sangue, è drenata dalla camera magmatica (che, svuotata, collassa su se stessa) si acquieta e torna inerte ! :rolleyes: Valeria1 punto
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Eccolo Arka ! E' questo lo statere a cui alludi ?? Ai suoi piedi dovrebbe esserci un cane … , lo stesso che campeggia sul rovescio di questo bronzo già postato da Daniele (320-270 a.C.)…. Del binomio Talos / Taurus a Creta è facilmente intuibile il nesso…. Inoltre, così come Daniele ricorda a proposito di Talos, anche il toro a Creta era una creatura solare. Le ali stesse di Talos potrebbero essere viste come un attributo solare … Ma il cane ? ??? Quale potrebbe essere il nesso tra Talos e il cane ??? Daniele, tu che hai visitato Creta che ci puoi dire??? Valeria1 punto
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Io mi voglio affiancare alla tesi di Rob che non mi sembra affatto peregrina. Se pensiamo all'influenza iconografica dell'arte "alla greca", nella cultura dell'alto medioevo, soprattutto delle corti dell'Italia del sud, soprattutto la Sicilia normanna nonché nella Puglia degli Hohenstaufen in ambedue le monetazioni appare appunto questo stilema, ma la croce patente è presente nella figura fondamentale dell'arte bizantina: il Cristo riconoscibile appunto dalla croce patente iscritta nel cerchio della sua aureola. Posto questo celebre esempio dal duomo di Monreale. Voi togliete la faccia del Cristo e vedrete apparire il prototipo delle nostre monete. Capisco tenere i piedi per terra ma il troppo razionalismo, alle volte, ci può far perdere la visione complessiva della simbologia e l'origine di ciò che rende una moneta affascinante dato che visto il poco spazio su cui lavorare le monete sono selve di simboli, contenenti semiologici se vogliamo rifarci ad Eco or ora citato. :D1 punto
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