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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/04/11 in tutte le aree
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Premessa Quello che presento è una sintesi della storia del colonialismo tedesco, in Africa Orientale, con un occhio agli eventi più rilevanti, per lo sviluppo della sua monetazione. L’argomento è troppo vasto, per prestarsi a sintesi esaustive, quindi, la mia intenzione non può essere quella di fornire uno studio completo, bensì di offrire qualche spunto, per l’approfondimento di queste tematiche, a coloro, che risultassero interessati. Lo stile utilizzato è quello del racconto, inframmezzato dalle schede e dai capitoli, relativi alla monetazione.2 punti
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inizio questa nuova discussione dove voglio condividere con voi un file excel fatto da me, dove sono presenti tutte le emissioni euro con immagini, tirature e descrizioni. mi ci e' voluto diverso tempo per completarlo, per fare verifiche incrociate tra i vari siti sulle emissioni delle monete. Ancora qualcosina manca, ma spero vi piaccia. Aspetto i vostri commenti per implementare il file con le vostre idee e suggerimenti. Ogni modifica del file, sara' riportata su questo post con il relativo aggiornamento del link da scaricare. File excel Non è più possibile scaricare questo file. Qui trovate il nuovo indirizzo messo a disposizione dall'utente Berfis http://www.carmelolaportatrasporti.com/Download/Tirature_monete.zip1 punto
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Salve a tutti, dopo aver chiesto il permesso al curatore della sezione Monete Estere, vorrei condividere con voi il mio blog relativo alla numismatica “made in USA”. Mi piacerebbe avere i vostri commenti, eventuali suggerimenti e qualunque cosa vorreste vedere sul blog. Da notare che non copre la cartamoneta, visto che non ho nessuna esperienza in merito. LINK Vi spiego brevemente da dove nasce questo blog. Sono un italiano (toscano) che vive in America da 6 anni. L’anno scorso mi sono appassionato alla numismatica e naturalmente la scelta più facile è stata iniziare a seguire le monete statunitensi, con un occhio di riguardo ai metalli preziosi. Ho iniziato logicamente con la monetazione moderna, essendo minore bisogno di studio e più bassi i rischi a livello economico. Visto che seguo vari forum, blog e siti internet in inglese ho pensato che sarebbe stato interessante riportare, aggiungendo commenti e valutazioni personali, un po’ delle notizie di prima mano che ho la fortuna di ottenere vivendo negli Stati Uniti ma che sono più difficili da reperire per un italiano, soprattutto se non è famigliare con la lingua inglese. Come vedrete, è un blog veramente essenziale e anche la forma linguistica non è eccelsa, visto che il mio lavoro non è quello di scrivere. Spero di bilanciare l’estetica con la sostanza. ;) L’obiettivo è quello di postare più spesso possibile in modo da far respirare al collezionista italiano l’aria che tira negli States. Proverò a mischiare le nuove emissioni della Zecca USA con fatti di attualità del mercato numismatico americano fino ad arrivare a articoli ad hoc su argomenti del passato (come l’ultimo post relativo ai fratelli Hunt – e sto lavorando su un articolo relativo a Fort Knox). Infine, vista la relazione molto stretta fra numismatica e metalli preziosi, conto di analizzare anche i movimenti di questi ultimi a fini di investimento. Negli ultimi due anni ci sono state un sacco di novità: il cambio del disegno nei Lincoln cent, la nuova serie dei Parchi Nazionali (dopo la chiusura di quella sugli Stati), la prima emissione di monete da investimento da 5 once Troy, la mancata produzione dell’Aquila Proof e delle frazionali in oro nel 2009, etc. Nel 2011 una delle monete più interessanti dovrebbe essere la prima Aquila in Palladio e curioso sarà anche vedere se le monete da 5 once cambieranno in dimensione e disegno come permesso dalla nuova legge. Grazie per il tempo e aspetto con ansia i vostri commenti. Mi raccomando, siate educati ma diretti, vorrei creare un prodotto interessante per i numismatici e le critiche aiuteranno senz’altro. Naturalmente mi piacerebbe creare un dialogo anche sfruttando la sezione commenti del forum e se qualcuno ritiene di avere argomenti da trattare potrei anche pubblicare qualche interessante “guest post”. Grazie ancora in anticipo e grazie anche a LaMoneta.it per permetterci di usare questo spazio. Ciao, MM1 punto
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Caro Mario noto con piacere che all'interno della recensione del libro di Le Goff che ci hai presentato ci sono più argomenti da noi già trattati in varie discussioni anche se sicuramente in maniera naif in confronto all'illustre studioso francese . Alla fine anche noi siamo arrivati alle stesse conclusioni . Tuttavia le considerazioni di Le Goff sono condivisibili , a mio parere , se riferite all'Alto Medioevo . Infatti il capitalismo , inteso come accumulazione di guadagno (naturale tendenza dell'uomo verso la ricchezza) , da quello che conosco io , nasce fin dal XII secolo , quando il commercio comincia a rianimarsi ed esploderà letteralmente raggiungendo anche luoghi molto lontani . Il Mediterraneo è solcato in continuo da migliaia di navi genovesi, pisane e veneziane ; ci sono le colonie italiane del Levante e la marineria anseatica; le fiere della Champagne si impongono ,richiamando masse di genti da ogni parte. Insomma mi sembra che l'Autore appartenga ancora a quella corrente intellettuale " dei secoli bui " del Medioevo . Chiaramente dovrò leggere il testo per intero e probabilmente sarò smentito . Anche se la frase " il capitalismo non nasce nel Medioevo " mi appare chiara. Grazie per la segnalazione del libro e per gli spunti di discussione che ci hai offerto. Speriamo in altri interventi e pareri. Ciao a tutti1 punto
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cagliarese di carlo emanuele III la data si vede chiaramente 1764 in buona conservazione per il tipo, a parte le solite ossidazione, i mori sono ancora ben conservati e si vedono i particolari, moneta comune ma bella http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE3S/21 punto
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Massimino I il Trace ( Massimino Daza, o Daja era Massimino II ;) ) Dovrebbe essere questa: RIC IVb 43, sesterzio, zecca di Roma, 235-236 d.C. D: IMP MAXIMINVS PIVS AVG, busto laureato con drappeggio e corazza, rivolto a destra. V: FIDES MILITVM, Fides in piedi con due stendardi militari Rarità: C Ciao, Exergus1 punto
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Ben presto, entrarono in vigore i tagli da 1, 5, 10 e 50 rupie. Le emissioni, sempre più semplici nella loro foggia, furono stampate sino al 1917, ormai sommerse dalle relative contraffazioni, stampate dalle autorità britanniche, al fine di gettare nel caos la, sempre più fragile, economia locale.1 punto
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In California e nelle altre aree del West, invece, le monete d'oro continuavano a circolare come negli anni precedenti, e la cartamoneta non era quasi mai utilizzata. Faceva eccezione una speciale emissione di National Gold Bank Notes, stampate a partire dal 1870 e convertibili alla pari in monete d'oro federali, che iniziarono ad avere una certa diffusione, anche se, per averle, bisognava pagare un premio sia rispetto alla cartamoneta federale che alle National Bank Notes non convertibili. petronius B) 5.000 messaggi!!! sono DUCA1 punto
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La “Società”, quindi, fece della “Rupia dell’Africa Orientale Tedesca” (Deutsche-Ostafrikanishce Rupie) l’unità monetaria della colonia, suddivisa in 64 pesa, secondo le stesse proporzioni della rupia indiana (1 rupia = 15 anna = 64 pice) e stabilì un cambio alla pari con la Rupia Indiana e con la valuta di Zanzibar. Fra il 1891 ed il 1903, invece, il cambio nei confronti del Marco Tedesco fluttuò, fra i valori di 1,48 e 1,06 Marchi per 1 Rupia. Materiali e dimensioni delle monete saranno analoghi, a quelli utilizzati nelle monete del Raj. Nella Zecca Imperiale di Berlino, furono coniate monete da 1 pesa; ¼ rupia; ½ rupia; 1 rupia; 2 rupie, per un valore complessivo di oltre 3.392.000 rupie. Le prime emissioni iniziarono nel 1890, ma proseguirono anche dopo la cessione del potere, al governo tedesco, sino al 1902.1 punto
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Una sintesi della questione a pag. 92-93 del citato libro. Oppure The Origin of Electrum Coinage di ROBERT W. WALLACE For perhaps 50 years after the date of their introduction, coins in Lydia and Ionia were struck only from electrum-white gold, a natural alloy found notably in the Tmolos watershed, the Pactolos and Hermos rivers. The proportions of gold and silver vary significantly both in the coins and in the natural alloy. According to Hanfmann and Waldbaum, modern tests on the natural alloy establish a silver content of, approximately, 10% to 30%.(13) This is consistent with Croesus's electrum dedication at Delphi, which, based on Herodotos's figures, was 27% silver.(14) The silver content of the early electrum coins ranges, approximately, from 20% to 75%, with the great majority of coins having more than 45%silver.(15) Metallurgical analysis has established that these coins were struck, in part, from alluvial white gold.(16) Therefore, for the production of these coins the natural electrum alloy was diluted by the addition of silver. Note: 13 See G.M.A. Hanfmann and J.C. Waldbaum, in J.A. Sanders ed., Near Eastern Archaeology in the TwentiethCentury: Essays in Honor of N. Glueck (Garden City, N.J.1970) 313-14. Two Early Bronze Age "ear plugs," found at Sardis and probably made from the natural alloy, have a variable gold content of between 82.9 and 92.4%: see Waldbaum, Metalwork from Sardis (SardisMon 8, Cambridge and London 1983) 186. 14 See F. Hultsch, Griechische und ramische Metrologie2 (Berlin 1882) 578-79 n. 4. This figure actually represents a maximum silver content. If Croesus's electrum bars contained either a tertiary alloy (such as copper or iron) or air bubbles as a result of casting, their gold content would have been somewhat higher: see infra pp. 390-91. 15 See Kraay, Archaeometry 1 (1958) 21-23, reporting the silver content of 20 early electrum coins as determined by xray fluorescent spectrometry; and also Bolin 29. Most of Bolin's figures are cited from older analyses by J. Hammer and B.V. Head, based on specific gravity. Once again (supran .14) in these estimates the ratio of gold to silver should in most cases be increased. The two authentic coins examined by E. Pfiszthory, in Metallurgy in Numismatics (supra n. 1) 151-56, when tested by specific gravity, showed a silver content of ca. 60%. Their actual silver content was 47% and 42% (see infra pp. 390-91). 16 See Paszthory (supra n. 15) 151-53. Oppure leggendo pagina 65 di Archeologia della moneta di Federico Barello.1 punto
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In "Naissance de la monnaie"* come in altri libri sulla nascita della moneta non è proprio così. In natura l'elettro può avere diverse % d'oro ed argento fino ad un 74% (d'oro, ma a volte anche di più, mentre la % media per l'argento si aggira intorno al 30%); in parecchie monete d'elettro la media è del 54% d'oro, con tracce di metalli (2% di rame e tracce di piombo per la precisione) che nella lega naturale non ci sono. Le foto postate volevano solo mostrare come si presenta in natura l'elettro. Non certo con la pretesa che siano esattamente ciò che capitava nelle sabbie del fiume Pattolo... *: Georges Le Rider, La naissance de la monnaie: Pratiques monétaires de l'Orient ancien. Paris: Presses Universitaires de France, 2001. Pp. xviii, 286. ISBN 2-13-051467-7.1 punto
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Ecco i bozzetti delle emissioni austriache del prossimo anno: Questi sono i 20€ della serie " Roma e il Danubio"1 punto
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Ad osservarli meglio possono anche essere dei saggi per verificare il metallo del tondello, pensiamo che anche questa moneta come quella del 1796 doveva avere in origine un'argentatura superficiale, che unita a incisioni non proprio esaltanti può aver portato qualcuno ad effettuare le dovute verifiche :rolleyes:. Ho aggiunto anche la tua moneta alla scheda del 25 baiocchi del catalogo, tra i falsi d'epoca: http://numismatica-i...eta/W-PIOVIR/14 Ciao, RCAMIL.1 punto
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Rientrando nel tema dei quadrati incusi, allego lo statere della serie della testa d'ariete, quanti quadrati incusi ha e come sono fatti ? :rolleyes: STATER 47. O: Two rams' heads, one beneath the other, each in a rectangle, the lower ram's head and rectangle slightly rotated clockwise in relation to the upper one. Both heads only partially on the flan. Rough, schematic rendition: snout, large eye and curved horn in close proximity. R: Long incuse rectangle between two incuse squares, the edge of one of which overlaps the edge of the rectangle. Lightly ball-shaped blank of an irregular, oval shape. Obverse side flattened. Uneven surface, chamfered beneath the upper ram's head. 13.80gr. Berlin, ex Imhoof-Blumer. J. Hammer, ZfN 26, 1908, 25, 73. Pl. 6.1 punto
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Non capisco perchè manca metà del Nord Italia e perchè hai evidenziato il Lazio. Poi la bandiera è inutile perchè non si possono riprodurre i colori. Per il resto, potrebbe anche starci. P.S.: La Corsica (purtroppo) non è più italiana. Purtroppo manca metà nord Italia perché l'Austria aveva ancora metà nord Italia e quello evidenziato sarebbe lo stato Pontificio che non era ancora Italia nel 1861 quindi sono i confini. La Corsica l'ho fatta perché mi sembra male lasciare lì uno spazio vuoto.. La bandiera mi sembrava fondamentale. Hai fatto un buon lavoro!!visto che sei bravo con il disegno,che ne dirresti di fare,se ti và, un bozzetto con il veliero " Amerigo Vespucci"? :clapping: eccolo quì :) non è perfetto ma credevo dovesse uscirmi peggiore; certo le stelle non mi riescono proprio :D però la circonferenza stavolta l'ho fatta col compasso :P . Chiedo scusa per non averlo ripassato con la penna tratto perché non credo poi si capirebbe tanto. :)1 punto
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Bellino lo scoiattolo, sarà mica quello della nota marca di chewing gum, speriamo di no :D :D1 punto
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Non scherziamo sulle riconiazioni, a mio sapere improbabili... Parliamo di monete o di cioccolato?1 punto
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Per quanto ci è dato sapere, la tiratura è di circa 1 Mln di pezzi, non oltre! La moneta porta con sè la storia che tutti conosciamo..., per cui è indubbiamente un pezzo interessante. Personalmente la trovo anche molto bella! Tuttavia, proprio in considerazione della tiratura, sono molto perplesso sul prezzo, che a tutt'oggi continua inspiegabilmente a lievitare, e sulla presunta rarità che si vuole ad ogni costo attribuire a questa moneta... Le modalità ed i tempi con cui è stata gestita l'emissione... sicuramente hanno inciso sulle quotazioni, ma a mio avviso giustificano solo in minima parte il valore di mercato raggiunto, che ritengo assolutamente sproporzionato!1 punto
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