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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/31/10 in tutte le aree
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Ciao a tutti, se ne era parlato anche tempo addietro sul forum del 25 baiocchi di Pio VI 1796 a firma di Gioacchino Hamerani (GH), moneta che talvolta compare in asta senza che si sottolinei a dovere che si possa trattare di un falso d'epoca, tra l'altro più comune della moneta originale. Ora, nulla di meglio del confronto diretto tra una moneta originale, in mistura, e quello che spesso viene descritta come emissione del periodo di transizione tra la fine della Repubblica Romana ed il restaurato governo pontificio, che comunque sempre falso d'epoca rimarrebbe. Del periodo travagliato che vivevano le finanze e la monetazione pontificia negli anni a cavallo della discesa napoleonica verso Roma abbiamo già trattato in passato (è un invito a rileggerli ) per comprendere che il contesto storico fosse favorevole alla proliferazione di falsi di ogni genere. La moneta in esame, il 25 baiocchi è un nuovo taglio che viene introdotto con chirografo del dicembre 1794 e le coniazioni iniziano con millesimo 1795 e anno di pontificato XX; è una moneta in mistura 458/1000 (5 once e mezza di argento fino per libbra), del peso legale di 9,41 grammi, ma subirà a breve ben due riforme: I riforma (18 aprile 1795): Il peso legale resta di 9,41 grammi ma il titolo della lega viene diminuito a 416,67/1000 (5 once di argento fino per libbra). II riforma (9 aprile 1796): Il peso legale viene portato a 7,06 grammi ed il titolo della lega ulteriormente diminuito a 333,33/1000 (4 once di argento fino per libbra). Veniamo all'analisi delle due monete: L'ORIGINALE La moneta in foto purtroppo presenta una certa porosità frutto probabilmente di coni ormai logori ed ossidati; appartiene alle emissioni seguenti la II riforma, testimone di ciò il peso di 6,35 grammi, anche al di sotto del peso legale. Il diametro è di 32 mm, il taglio presenta un ornatino a volute, purtroppo non molto visibile nella foto sottostante per via dell'usura: E' opera di Gioacchino Hamerani, erede ultimo assieme al fratello Giovanni della dinastia di incisori che partorì i migliori coni pontifici. Al rovescio compaiono le sue iniziali assieme all'1 rovesciato della data, vezzo tipico delle sue emissioni (a lui stesso vanno con tutta probabilità attribuiti i coni postumi dello scudo con millesimo 1780) Risulta mancante sul Muntoni, che delle tre tipologie di 25 baiocchi a firma Hamerani ad oggi note classifica unicamente (M.69) quella datata 1795, priva del segno di zecca, tra l'altro con un errore di datazione nel testo che riporta erroneamente la data 1796 mentre sulle tavole è riprodotta correttamente con il rovescio 1795. Anche sul CNI questa moneta non è citata, mentre il Serafini ne elenca quattro esemplari (314-317), di peso oscillante tra 7,55 e 6,20 grammi e diametro variabile tra 31 e 32 mm; almeno quello riprodotto nelle tavole è ascrivibile per caratteristiche alle emissioni postume che vedremo di seguito. IL FALSO D'EPOCA Già dalle immagini si nota una differenza di stile notevole rispetto all'esemplare precedente, e si nota che non si tratta di mistura bensì di bronzo, all'apparenza coniato e non fuso, successivamente argentato per la circolazione, rimangono tracce di argentatura vicino ai rilievi. Il diametro è di 31,4 mm per un peso di 7,4 grammi (peso che sarebbe al di sopra del peso legale di un originale), questo per lo spessore che risulta essere maggiore (1,4 mm contro 1,1 mm) rispetto all'originale in mistura. Il contorno è lavorato con una serie di cerchietti attraversati da un "filetto" orizzontale. A differenza di molti falsi d'epoca, con il contorno lavorato a mano, per questo pare sia stato usato un macchinario simile a quelli usati per le monete originali, il tondello presenta infatti delle ondulazioni compatibili con l'utilizzo delle matrici per la lavorazione del contorno post-coniazione: Per quanto sia riprodotto con attenzione si nota come al diritto la tiara sia povera di particolari, così come le impugnature a rosetta e le iscrizioni, molto semplici se non grossolane, stilisticamente lontane dai caratteri usati dall'Hamerani. Anche al rovescio, complessivamente ben riproposto compreso l'1 rovesciato della data, compare una differenza abbastanza evidente, sono nove per lato i fiordalisi (più simili in questo caso a mazzetti di foglie trinate) dei due festoni scendenti ai lati della cartella, mentre sulla moneta originale sono solamente otto. Curiosamente, come accennato in precedenza, sia il Serafini che il Bruni (Le monete della Repubblica Romana e dei Governi Provvisori) riproducono un esemplare di questo tipo piuttosto che un originale in mistura. Il Bruni in particolare (la classifica al n°68, come molto rara) inserisce questa emissione tra quelle del periodo di restaurazione del governo pontificio seguente la Repubblica Romana del 1799. Tra l'altro viene indicato che le attribuzioni per le emissioni di questo capitolo sono ipotetiche, e viene indicato come incisore Giovanni Hamerani piuttosto che il fratello Gioacchino, Giovanni che però risulta nominato incisore della zecca romana solo nel 1801. Per una panoramica generale delle tipologie del 25 baiocchi di Pio VI, falsi d'epoca inclusi, questo il link al nostro catalogo on-line: http://numismatica-i...eta/W-PIOVIR/14 Un saluto a tutti e Buon 2011, numismatico e non !! Ciao, RCAMIL.1 punto
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Innanzi tutto auguri di buon anno a tutti;mi colpì molto quando entrai nel museo Sanna Archelogico di Sassari vedere un cartello all'ingresso che diceva testualmente:"Ci siamo proposti di fare un museo facile,moderno,che fosse di interesse per tutti,quale fosse il loro livello culturale e non per un ristretto gruppo di persone;è stato usato nel presentare gli oggetti e le sale un linguaggio ritenuto semplice anche se poi risulterà meno preciso scientificamente;in pratica riteniamo che il Museo debba trasmettere un messaggio che possa essere ricevuto dal maggior numero di persone." Karl Popper a questo riguardo in Scienza e filosofia dice:"ritengo tra i compiti della scienza ci sia quello di aiutare gli altri a comprendere il proprio campo di lavoro;il che significa ridurre al minimo il gergo scientifico,quel gergo cioè di cui ciascuno di noi si inorgoglisce come di un'armatura;questo orgoglio è comprensibile ma è un errore.Nostro orgoglio dovrebbe essere parlare sempre nel modo più semplice,chiaro e meno pretenzioso possibile ad evitare,come la peste,l'aria di chi possiede una conoscenza troppo profonda per poter essere espressa con semplicità e chiarezza. Una democrazia,cioè una forma di governo votata alla protezione di una società aperta,non può infatti fiorire se la scienza diventa il possesso esclusivo di specialisti". E voi che ne pensate di tutto ciò ? E' giusto così, o .......,auguri,1 punto
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ogni tanto qualche amico mi chiede cosa ci trovi di bello nelle monete... io rispondo che la moneta è una delle cose più belle... storia pura... la moneta l' ha vissuta la storia... e non l' ha vissuta appesa al muro come un quadro o ferma come un antico palazzo, lei l' ha vissuta con tutti, con la gente semplice e con i grandi signori, nelle tasche di mille persone, ha vissuto guerre, paci, grandi momenti, la moneta c' era quando sono nato magari nelle tasche di qualche dottore, c' era quando ero solo, quando ero con gli amici, quando crescevo, quando studiavo, quando leggevo, quando guardavo un film, quando mangiavo... la moneta c'è sempre, e quella stessa moneta c'è stata anche quando sono nati altri bambini, quando sono morti dei grandi, la moneta c'era nella marcia su roma, era nei campi di sterminio, la moneta ha visto cadere le torri gemelle e il muro di berlino, ha visto smantellare il colosseo, costruire s. pietro, ha visto nascere e cadere i grandi imperi come roma, la moneta ha percorso migliaia di anni in qualche vecchio cassetto di legno, in qualche tomba etrusca o magari dietro a qualche mattone, la moneta ha sempre comandato ma non come farebbe un uomo... lei comanda in silenzio e nessuno disobbedisce! eh si... la moneta ha fatto piangere chi non poteva possederla e ridere chi era più fortunato, ha trasmesso nei secoli le immagini di grandi imperatori e uomini di cultura e ha sentito le melodie dei più grandi compositori, ha visto scrivere Virgilio e Dante... la moneta è qualcosa di maestoso e incontrollabile... l' unica invenzione dell' uomo in grado di sottometterlo... io non colleziono monete... io colleziono storie, le storie di mille persone che prima di me le hanno toccate!1 punto
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ragazzi , non fissiamoci con la conservazione! non possiamo parlare di conservazione con queste sono divisionali e questa è pure una contraffazione. è gia tanto averla trovata e individuata la conservazione lasciamola a chi fa regno d italia e repubblica ciao1 punto
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Ci riusciranno tranquillo,basta che la maggior parte delle monete siano girate ad alcuni commercianti e vedrai come ci speculeranno... Però (se saranno davvero 1.000.000 di pezzi) una buona parte dovrebbe finire in circolazione, o almeno spero. Sì, in circolazione presso i commercianti... Qualcosa s'inventerrano: stento a credere che si potrà acquistare a poco più del facciale...1 punto
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Fermi tutti gente! Qua nessuno smette di fare nulla :D Diabolik, ritengo il tuo operato uno dei migliori nel Forum e per favore non ci abbandonare! Tanto meno ti devi autoescludere dal Giudizio delle monete. Non ci sto affatto.... ;) Sinceramente non so quali sono state le cause della diatriba, ma essendosi scusato pubblicamente rorone ritengo che sia una vostra causa. Confido nella vostra serietà (vi conosco entrambi piuttosto bene oramai) e spero possiate ristabilire un rapporto sereno. rorone, anche per te vale il discorso di cui sopra, NON devi assolutamente abbandonare il Forum, il tuo apporto, soprattutto al Catalogo ha dato nuova linfa al Forum e non può essere dimenticato. In sostanza, se ci sono state parole forti e comportamenti strani, perdonatevi, qua siamo tutti amici e le cause dei litigi o abbandoni devono (se proprio devono) essere altre. Il paciere, Mirko :)1 punto
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5 da quanto ricordo io, ma posso sbagliarmi. Desidero precisare con un breve off-topic. Mi scuso pubblicamente perché sono stato la causa dei problemi nati. La mia faciloneria e superficialità mi hanno portato ad esprimere dei giudizi offensivi e maleducati nei confronti di altri. Me ne scuso nuovamente con gli interessati, sperando che, per poche che siano, le mie scuse, almeno siano ritenute sincere. Mi rammarico di aver rovinato una così brillante iniziativa. A parziale riparazione ho chiesto la mia esclusione da giudice già da quest'anno e per i prossimi, sempre che questo possa servire a rasserenare il clima. Per questo stesso motivo cercherò di limitare la mia presenza e invadenza nel forum e nel futuro è mia intenzione modificare in meglio toni, atteggiamenti, affermazioni e comportamenti nei confronti degli altri utenti del forum, sempre che non ne venga escluso. Stesso discorso dicasi per il Catalogo Euro. L'attività potrà essere portata avanti da altri utenti competenti e volenterosi che nel futuro potranno, citando Diabolik, avvicinare neofiti e appassionati alla monetazione in Euro.1 punto
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P. Grierson and M. A. S. Blackburn, Medieval European Coinage (M.E.C.) 1: The Early Middle Ages (5th-10th Centuries). Cambridge University Press, 19861 punto
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