L'Ailly ha suddiviso le 35 varianti di denari anonimi senza simboli da lui identificate in 18 classi, le 20 di quinari in 13 classi e le 11 di sesterzi in 6 classi (anche se, in realtà, il numero di varianti da considerare come propriamente "anonime senza simboli" è inferiore in quanto sono state inserite in questa categoria anche le varianti senza simboli di denari anonimi con simboli).
La legenda in incuso che, come sappiamo, è presente solo sui denari, caratterizza 3 delle 35 varianti (Classe V, 1; Classe VI, 1-2).
Per quanto riguarda i pesi:
Classe V, 1 (Pl. L, 8) (2 esemplari): 4,35 g - 4,06 g
Classe VI, 1 (Pl. L, 9) (2 esemplari): 4,25 g - 4,11 g
Classe VI, 2 (Pl. L, 10) (3 esemplari): 4,23 g - 4,22 g - 4,01 g
Purtroppo qui inizia un grattacapo difficile da sciogliere, in quanto l'Ailly associa la legenda incusa anche alle prime due varianti di classe VI, che presentano un stile decisamente più raffinato rispetto al tipo di classe V (che poi sarebbe il Cr. 45/1).
E' probabilmente per questa ragione che il Crawford inserisce tra le possibili legende del tipo 44/5 anche quella totalmente incusa... ma sinceramente di denari di stile più raffinato sia al dritto che al rovescio, con legenda completamente incusa, non ne ho ancora visti.
Ma... il lotto 463 della NAC 8 (che legionario ha inserito qui: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A1/2) è comunque particolare... potrebbe essere classificato come 44/5 per il dritto e 45/1 per il rovescio; sembrerebbe corrispondere al primo denario di classe VI (Pl. L, 9) come tipologia di conio di dritto mentre, come rovescio, lo vedo più vicino a quello del denario di classe V per quanto riguarda stile e dimensione dei dioscuri, e ai primi due di classe VI per quanto riguarda la legenda.
Tra la seconda e la terza variante dei denari di classe VI (Pl. L, 10-11) è riscontrabile il cambio di legenda da incusa a mista e, in questo caso, i riscontri li abbiamo. Ecco un esempio:
Una certa evoluzione lineare pare esserci, ma a questo punto i tipi con al dritto Roma virile dove li mettiamo?
Ovviamente la risposta non ce l'ho... possiamo formulare, ad esempio, l'ipotesi che il tipo "particolare" sia il 45/1 (Classe V) oppure proprio quello con con Roma virile, anche se la sua evoluzione stilistica pare ci sia:
A questo punto servirebbe anche un confronto stilistico con quinari e sesterzi... al fine di trovare ulteriori riscontri... ma i dati da incrociare non finirebbero qui in quanto dovremmo anche tirare in causa le evidenze dei rinvenimenti (con tutti i limiti del caso).
Detta per inciso, il Crawford considera "anomalo" il 45/1 (solo classe V) e assegna il titolo di denario più antico al Roma virile... il Corradi invece associa quest'ultimo titolo al 45/1 (Classe V e, forse, anche alla prima variante di Classe VI).
Ecco perchè un'idea precisa ancora non ce l'ho, vedo sempre qualche buco, qualche gradino o qualche omissione... ad oggi sono piuttosto rassegnato e mi sto limitando ad "osservare" e a raccogliere foto.