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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/11/10 in tutte le aree

  1. Buona serata molto interessante il post richiamato da avgustvs, grazie. Mi collego alla problematica della data coniata sulle monete, per evidenziare che poche nazioni la mettevano, alcune ancora in numeri romani (con occupazione di un bel po' di spazio nella legenda) ed altri con i numeri arabi. C'è però da ricordare che nel medioevo (ed anche successivamente) non tutte le nazioni usavano il medesimo calendario; c'era chi usava quello giuliano e chi quello gregoriano. Non parliamo poi degli stati mussulmani e orientali che, spesso, avevano come base i cicli lunari e non solari. A Venezia si usava il calendario giuliano e l'anno iniziava il 1° Marzo. Per evitare fraintendimenti nella datazione degli atti giuridici e nei vari documenti, si apponeva dopo la data il suffisso m.v. (more veneto), cioè alla maniera veneziana. Cosiì facendo i mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre erano effettivamente il 7°, 8°, 9° e 10° mese come suggerisce la loro etimologia. Con l'anno che iniziava il 1° Marzo, effettivamente, iniziava la nuova stagione per la cura della terra che "rinasceva", dopo il freddo invernale; agli effetti pratici il 15 gennaio 1451 m.v. corrispondeva al 15 gennaio 1452 Scusate se sono andato un po' fuori tema, ma ho pensato che fosse correlato... Saluti Luciano
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  2. Con quello ci siamo. Non mi pare nulla di strano il peso calante. L' emissione è regolare. Saluti, Fuf.
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  3. Convengo con quanto già detto da "pistacoppi" nel suo ultimo intervento. Purtroppo, molte zecche medioevali sono ancora molto trascurate in quanto l'interesse collezionistico è molto limitato. Moltissime monete vengono considerate "rare" ma poi se non ci sono collezionisti interessati a quel tipo di monetazione, è sufficiente avere in vendita più o meno contemporaneamente 3-4 monete della specie per far abbassare le quotazioni, anche se potenzialmente la moneta varrebbe molto di più. Se vai a scorrere un po i negozi in rete in questo momento se ne trovano diversi di bolognini di Fermo in vendita a conferma di quanto diceva "pistacoppi" che forse la moneta non è poi così rara, o meglio a dirsi non è così ricercata. Per quanto concerne poi la qualità di conservazione, confermo che per me il FDC non esiste! Sarebbe già molto bello poter parlare di SPL, ma già poter parlare di un buon BB vuol dire aver in mano una bellissima moneta (per i tempi!). Senza nulla togliere alla tua moneta, direi che con il qFDC da te segnalato, sicuramente siamo un pochino più bassi.
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  4. Sull'autenticità non ho dubbi neanche io... da quando seguo la monetazione marchigiana mi è capitato un solo falso (d'epoca) per questo tipo di Bolognino e devo dire che lo reputerei più interessante anche perchè rarissimo rispetto alla moneta buona. Sul FDC o quasi ci andrei molto cauto... parlare di FDC nella monetazione medievale si rischia sempre di esagerare per dei pezzi fatti a mano con tutti i difetti che hanno anche nelle migliori conservazioni. Il FDC a mio parere può essere un termine che ben si addice ad una produzione in serie ove tutti gli esemplari escono dalla pressa perfetti, cosa che non accadeva praticamente mai per le monete battute a martello. Se seguiamo questo metro di giudizio (ripeto che è la mia opinione) si dovrebbero considereare FDC anche quelle monete appena battute (500 anni fa) e messe in un ripostiglio anche se erano nate da un conio stanco (rilievi minimi), o da uno arrugginito (porosità evidenti) o peggio ancora se la martellata non era stata data bene e quindi parzialmente coniata. In questo caso FDC rappresenterebbe solo il termine appena coniata e non di conservazione altissima. Spero di essere stato chiaro. Sicuramente il tuo esemplare si eleva dalla media di quelli che normalemnte invadono il mercato, ma per definirla FDC o come preferirei io "Conservazione eccezionale per il tipo" che forse si addice di più al tipo e al periodo, ti posso garantire che io ne ho posseduti con flan eccezionalmente largo, perfettamente centrati e dal bordo tagliente, fondi dove si vedeva la lucidatura del conio (striature trasversali) e rilievi altissimi, ti garantisco che il più bello che ho avuto l'ho venduto l'anno scorso a 220 ma ho aspettato quasi un anno :D ma questo dipende dal fatto che Fermo è una di quelle zecche che non ha collezionisti... se ci fossero stati 100 collezionisti (dico 100 perchè un bolognino ora comune altrimenti non sarebbe di interesse) queste monete di conservazione "eccezionale" sarebbero decollate... vedi altre zecche italiane. Questo non è per sminuire la bellezza della tua moneta, anzi ti faccio i miei complimenti pechè è una di quelle poche che ho visto in cui l'armetta dello zecchiere è perfettamente integra e ti garantisco che non è così facile trovarla come nella tua, ma per esprimere i miei dubbi sul concetto di FDC nella monetazione medievale. Saluti
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  5. Ho dato un occhiata molto veloce e a occhio sono tutte Buone, sul cappellone l' unica che Mi sono soffermato ho trovato solo la scritta Motti un pò anomala, ma come Ti aveva già detto Bavasto andrebbero esaminate meglio una per una considerando anche peso e diametro......Ciao Massy
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  6. Le monete da te postate, sono in bassa conservazione, la maggior parte. Tranne il Capellone,il Littore e il Tallero sono monete comuni (chiedo scusa se non riesco a vedere altre rarità ma proprio sono acciecato :P ) Mi sembrano tutte buone ma chiaramente bisognerebbe averle in mano. Il Tallero mah.........
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  7. Ciao rick questa ci assomiglia di più riesci de visu a far collimare qualche lettera? Io non ci riesco, con la risoluzione del mio pc è dura! http://www.forumancientcoins.com/gallery/albums/userpics/18271/John_II_Orsini_BI_denier%2C_Frankish_Greece%2C_Epirus%2C_1323-1335_AD.jpg John II Orsini Frankish Greece, Epirus BI denier – Arata, 1323-1335 AD + IOh’s DESPOTVS cross patée +DE ARTA CASTV castle tournois Malloy 115 Luciano
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  8. Sono d'accordo con quanto hai detto ....... E' la classica moneta medioevale difficile da valutare, ... o se vogliamo difficile da acquistare a prezzo alto, ... o meglio ancora difficile da vendere ad un prezzo alto . Mettiamoci nei panni di un potenziale acquirente, che fa delle considerazioni : La moneta non è rara, la posso acquistare quando voglio e fare confronti di prezzo. E' bella, ..... vale sicuramente di più di quelle che normalmente si vedono, ma vale la pena spendere molto di più? E se non fosse vera? Non è rara .....difficile che l'abbiano falsificata. Ma ha un rilievo delle lettere che è fior di conio, però ha delle usure ai bordi che insospettiscono; e quel "riempimento" della A di FIRMAN ? E' una moneta dal disegno semplicissimo, facile da classificare. Se sono un esperto di questa monetazione avendo la moneta in mano non avrei dubbi e potrei pagarla bene perchè è bella, ma in foto, per quei dubbi che ho avuto, non l'acquisto per un prezzo alto. Tutto questo per dire, concordando con quanto scritto da pistacoppi, che una moneta come questa difficilmente, pur essendo al di sopra della conservazione media, può valere molto di più .....
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  9. e già rick, ce n'è un "montone"....solo per quelle battute in Francia, poi ci sono quelle presenti in Italia, Grecia e nei regni cristiani.... Ad esempio, nella tua mi sembrava di leggere, nella parte con la croce, .....D..V....che poteva essere ricondotta a LVDOVICUS REX, ma la croce non ha i vertici così divaricati, come nella tua......
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