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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/06/10 in tutte le aree
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Partendo da alcuni ragionamenti fatti con gli amici medievisti a Verona e ispirato dal mio guru dabbene ;) vi propongo queste riflessioni che spero incontrino il vostro favore. Scordiamoci per un attimo i capolavori del romanico: certe bratteate di area germanica, gli augustali di Federico II, oppure alcuni grossi dell'Italia comunale con le loro raffigurazioni di santi di indiscutibile potenza. Per il resto, la monetazione medievale dell'Europa occidentale è fatta in maggioranza di monetine spesso aniconiche, di fattura grossolana e di materiale poverello. Eppure, penso di non sbagliarmi se affermo che queste monetine sono dotato di un fascino che se ti acchiappa probabilmente non ti mollerà più per il resto della tua "vita numismatica". Quali sono i motivi di questo fascino? Esclusi ovviamente i fattori propriamente estetici (anche se il "design" epigrafico di certi esemplari è straordinariamente elegante, vedi ad esempio i grossi tornesi) credo che i motivi vadano ricercati nel nostro passato storico, e nel fatto che questi oggetti sono una testimonianza diretta e concreta della vita dei nostri antenati. E per nostri intendo dire proprio "nostri", di noi come individui, della nostra famiglia (non "i nostri antenati" come si potrebbe dire degli antichi romani). In primo luogo e più banalmente, le monete medievali (quelle comunali in particolare) sono testimonianza di storia locale. In un'epoca in cui si ricerca il particolare molto più che l'universale, le monete possono essere un modo alla portata di chiunque per riavvicinarsi alle proprie radici, per riappropriarsene. In secondo luogo: nonostante la nostra modernità più ostentata che compresa, noi siamo figli del medioevo. Siamo molto più simili all'uomo medievale di quanto in genere vogliamo ammettere, nella religione, nel diritto, nei commerci, nella mentalità... Le monete medievali ci parlano di noi stessi come eravamo nel remoto passato, ottocento o mille e più anni fa. Noi siamo separati dall'antichità classica da un abisso che è molto più vasto della differenza temporale; difficilmente siamo in grado di comprendere veramente la mentalità dell'uomo antico, se non con molti sforzi e a prezzo di ipotesi e semplificazioni. Viceversa, possiamo confrontarci con la mentalità dell'uomo medievale, in particolare del medioevo maturo, in modo molto più diretto e completo. In terzo luogo, e come conseguenza di quanto sopra: le monete medievali sono una perfetta "macchina del tempo". Non c'è nulla che mi impedisca di pensare che il denaro di Ancona o il provisino del Senato Romano che io tengo in mano oggi siano gli stessi che avevano in mano i miei bis-bis-bisnonni. Nonostante guerre, carestie e pestilenze, non c'è stata dal trecento a oggi nessuna invasione barbarica, nessun crollo dell'impero, nulla che abbia sconvolto dalle fondamenta il mondo conosciuto (se non forse la rivoluzione francese, ma quello era una sconvolgimento che nasceva dall'interno). Possiamo sempre pensare che esista un filo ininterrotto che ci lega ai tempi del medioevo, e se questo filo non siamo in grado di seguirlo tutto è solo per un fatto accidentale, e non sostanziale: in fondo ci sono famiglie che possono tracciare indietro la loro storia per otto secoli (certo che ultimamente sono un po' decadute... ;)) E infine ci sono i documenti: dobbiamo ricordare che dal naufragio documentale dell'antichità non si sono salvati che pochissimi frammenti. Invece del medioevo, almeno dal XIII secolo in poi, abbiamo spesso i registri completi. Posso stringere in una mano il denaro di cui sopra, e nell'altra la pergamena dove di quel denaro è scritto l'ordine di battitura, e sono cose vecchie di quasi un millennio... (ok, non lo posso fare fisicamente pena il taglio della mano, ma il concetto è chiaro :P) Se non è una macchina del tempo questa... Che ne pensate?4 punti
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non sono d'accordo. Le monete proof hanno una propria identificazione, in quanto come da decreto posso liberamente circolare come moneta corrente. Poi che nella realtà non circolino dato che il loro valore risulta molto superiore a quello nominale e perchè emesse per fini collezionistici è un altro discorso. Non le definirei comunque medaglie in quanto quest'ultime anche volendo non possono essere scambiate come moneta corrente.2 punti
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1850 o 1852 ? Entrambi gli esemplari, con fondi lucenti e rilievi intatti, sono sigillati SPL+/qFDC e non hanno colpi ma minimi graffietti di conio e hanno un prezzo identico. Voi che dite?1 punto
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Argomentiamo: ammettendo che sia un conio originale, e rifacendoci alla iconografia delle varie raffigurazioni di attività di conio, quello cosa sarebbe : un conio di incudine o di martello? E' un dritto, quindi è di incudine. Il conio di incudine era fissato ad una base in legno pesante in modo da assorbire il colpo e non saltare quà e là. I conii di incudine del primo impero erano fatti cone una specie di punta di lancia a sezione quadrata con un colletto che impediva che entrassero troppo a fondo nel legno a causa dei colpi ripetuti. Ma questa è una moneta del secondo secolo, quindi era coniato con conii a tenaglia, di cui la ganascia che ospitava il conio d'incudine aveva sempre il cuneo da infiggere nel legno e il conio di martello aveva una escrescenza massiccia per assorbire meglio il colpo di mazza. Ovviamente la tenaglia restava la stessa e si cambiavano solo i conii , quando si usuravano, quindi le dimensioni sono compatibili con l'alloggiamento in una tenaglia di dimensioni "umane" e anche il foro sul rovescio è compatibile con esigenze di fissaggio e centratura. La corrosione del pezzo è compatibile con la presunta età? potrebbe anche, se il ritrovamento fosse stato fatto in ambiente anaerobico, come per il conio Francese di Augusto.Bisognerebbe controlare se a quel dritto è accoppiabile un rovescio battuto all'estero, perché di conii ripescati dalla zecca di Ostia, adesso sommersa, che possano presentare un'integrità simile, non mi risulta. Al contrario un conio trovato fuori Italia nell'argilla o in una torbiera, è compatibile con la conservazione e con il ritrovamento erratico magari a causa di sommosse di popolazioni locali che abbiano costretto al zecca ad un trasferimento di urgenza. Detto questo si possono fare due o tre ipotesi : è un conio moderno? Direi di no, perché i conii moderrni per battere monete false non hanno, di solito, il foro di centratura,.Poiché la tiratura è giocoforza limitata, non aveva senso per il falsario realizzare anche la tenaglia da coniatura,. Era sufficiente stare attenti al posizionamento relativo, cosa che in una zecca in attività piena sarebbe troppo dispersivo. E' un conio originale ? Può essere, ma in questo caso è parecchio ben conservato, e , per contro,la lavorazione sembra effettuata parzialmente al tornio veloce, che è un pò fuori locazione temporale nel 200 DC, almeno per i manufatti in ferro o acciaio, come i conii. Allora? allora, è mia personalissima opinione, che possa essere un conio realizzato nel 1500/1700 o giù di lì, per battere monete romane di imitazione in buona quantità ( almeno sulla falsariga delle quantità battute dai vari Cavino e Cigoi) magari anche su tondelli antichi in modo da essere ancora più difficili da riconoscere. Si giustificherebbero l'accurata esecuzione, che al tempo era la regola nei lavori, le tracce assimilabili ad un tornio per ferro, la freschezza delle superfici etc. Teniamo conto, però, che questa è solo una ipotesi sviluppata senza una diretta ispezione dell'oggetto e quindi fallace e confutabilissima per carenza di dati di impostazione. Per i titolari di Artemide : si potrebbe vedere una foto dell'interno del foro di centarggio?1 punto
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I miei non sono messi molto meglio.... E' una moneta di cui abbiamo parlato spesso, anche perchè è un a delle mie monete preferite. Riposto anche qui, questi links http://www.matthewboulton2009.org/ http://www.matthewboulton2009.org/index.php/gallery/9-cartwheel-penny1 punto
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battuti in circa 45 milioni di pezzi (tra 2 pence , 1 penny e 1/2 penny ) sono stati prodotti dalla zecca di soho a birmingham che apparteneva a Boulton. c`e` da metterlo nel contesto delle guerre napoleoniche che vedevano la gran bretagna soggetta a embargo. in questo periodo si sentiva la scarsita` di circolante , visto che la zecca non emette moneta in questo periodo , mentre la banca d inghilterra emette monete di emergenza o gettoni (token) battuti su pezzi da 8 reales spagnoli con il valore di 5 scellini queste monete han poi circolato fino al 1820 e son state sostituite con i penny piu` piccoli del 1806 e poi con quelli del 18251 punto
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yes, yes :) Tra l'altro, ho avuto il 5c d'argento proprio al ristorante del Museo dello Spazio dello Smithsonian :D Questo non succede tanto per le monete quanto per le banconote Potrebbe capitare che qualcuno versasse in banca un biglietto da 500$ o 1000$: queste banconote, anche se non vengono stampate più da 50 anni, hanno ancora corso legale. Nel caso una banca le riceva, dovrebbe inviarle al Tesoro per la distruzione. Evento poco probabile (i 500$ e 1000$ valgono sul mercato collezionistico molto più del facciale) ma ho letto di gente che, per ignoranza, li ha portati al cambio :o Le monete di 70 anni fa, invece, avendo (praticamente) lo stesso peso e dimensione di quelle attuali, seppur raramente, circolano senza problemi.1 punto
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Ecco un Asse di Alessandro Severo: Severus Alexander. AD 222-235. Æ As (24mm, 10.27 g, 6h). Rome mint. 4th emission, AD 224. Laureate, draped, and cuirassed bust right / Providentia standing facing, head left, leaning on column, holding wand over globe and cornucopia. RIC IV 416. VF, green patina. Voi cosa ne dite?1 punto
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L'immagine in effetti sembra più Alessandro severo però credo che possa essere anche un Asse di Volusiano: RIC 251b (Trebonianus Gallus), C 36 As Obv: IMPCAECVIBVOLVSIANOAVG - Laureate, draped bust right. Rev: FELICITASPVBLICA - Felicitas standing left, leaning on column, holding caduceus and scepter; S C across fields. 251-253 (Rome).1 punto
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Lascia perdere... soldi buttati al vento. Emissioni molto belle per carità, ma costosissime, e se per caso ti stanchi e le vuoi dismettere, non le vuole letteralmente nessuno... ho preso all'emissione le prime 3 serie proof italiane in Euro, oggi non mi interessano più e mi danno a malapena la metà del prezzo di emissione..... ossia come buttare nel WC un centinaio di Euro (e per fortuna mi son fermato al 2005). Questo senza contare che le emissioni proof sono sì belle, ma senza alcun fascino, ne storico ne altro. A fatica le considero monete..... e rimangono a mio modo di vedere un collezionismo molto ma molto di nicchia. Paolino docet!!! In fin dei conti una moneta proof non è altro che una medaglia: non nasce per circolare, quindi anche io non le considero monete a tutti gli effetti. Ma non sono neanche delle medaglie pure. Nè carne nè pesce Quello che ti consiglio io, è di buttarti sulle monete nate per la circolazione ma in FDC. Sono quelle più belle, che vedi tutti i giorni, dai costi nettamente inferiori alle proof e che hanno il sapore di moneta a tutti gli effetti! Per quanto riguarda la repubblica... è una collezione che tiri su in due anni, se ti accontenti di conservazioni solite ed escludi 46 e 47. Le più rare infatti le trovi senza spendere troppo (un 5 lire del 56, R2, in MB lo paghi 70 euro. Un 2 lire '58, anch'esso R2, lo paghi 100 euro in MB, 150 in BB.. il resto delle monete arrivano al massimo sui 15 euro, tipo il 50 lire del '58, le altre mediamene 1 euro a pezzo). In tutto spenderai sui 300 euro per riempire l'album masterphil ... spesa affatto proibitiva se dilazionata in 24 mesi... discorso diverso se pretendi la qualità: ti ci vorranno diversi anni per mettere su la collezione, con più insidie sul cammino; Le 5 lire del 56 e 2 lire del 58 le trovi autentiche quando circolate. Quando sono false "sembrano" FDC, poichè non sono circolate. In più alcune monete sono ardue da reperire nella massima conservazione (5 lire '56, 100 lire '55, 50 lire '58, 50 lire '57,....), con costi di almeno 1000 euro se FDC (per la 5 lire del 56 non bastano neanche), qualcosina in meno per i "quasi" FDC.. oltre alla pazienza ed al tempo per reperirle data l'effettiva rarità dei pezzi... diciamo che volendo completare una raccolta in qFDC-FDC della repubblica ci vuole qualcosa come 10.000€ ed un arco di tempo medio di 7/10 anni Poi esistono collezioni interminabili (tipo quella di Vittorio Emanuele III o le Preunitarie): sono quelle collezioni che ti accompagnano fino in vecchiaia, a prescindere che tu voglia le monete circolate o FDC. In genere questa collezione è il salto di qualità, per il tipo di monetazione, per la storicità e per il prestigio che hanno tali monete (diversi scultori ed incisori del passato hanno partecipato attivamente alla vita del paese: si pensi a monumenti architettonici e scultorei come la "Fontana delle rane" a Monza di Mistruzzi o la "Fedeltà dello Statuto" del Romagnoli in Roma)1 punto
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Secondo me il concetto si può allargare a tutte le monete (specialmente quelle in "oro borsistico", tipo i marenghi) alla fine la moneta esula dal concetto di "comprare". Se io compro un qualsiasi bene, per esempio un'auto, tra 1 anno mi ritroverò con un bene che vale il 70% del denaro speso Se io invece compro una moneta FDC (oppure circolata, ma rarissima) tra 1 anno potrei riprenderci i miei soldi o averci guadagnato, in alcuni casi anche tanto (vedi la sede vacante vaticano, 2 euro grace kelly o 2€ cc finlandia 2004) In più, c'è il concetto di plusvalore dell'insieme: una collezione vasta e di alta qualità vale di più di una moneta presa singolarmente ;) Credo che il collezionismo sia una delle poche forme che unisce passione, piacere ed investimento: noi non buttiamo soldi, li trasformiamo ;)1 punto
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Lascia perdere... soldi buttati al vento. Emissioni molto belle per carità, ma costosissime, e se per caso ti stanchi e le vuoi dismettere, non le vuole letteralmente nessuno... ho preso all'emissione le prime 3 serie proof italiane in Euro, oggi non mi interessano più e mi danno a malapena la metà del prezzo di emissione..... ossia come buttare nel WC un centinaio di Euro (e per fortuna mi son fermato al 2005). Questo senza contare che le emissioni proof sono sì belle, ma senza alcun fascino, ne storico ne altro. A fatica le considero monete..... e rimangono a mio modo di vedere un collezionismo molto ma molto di nicchia.1 punto
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Guarda in questo momento mi trovo ad Herat, e ne ho viste diverse di questa tipologia potrebbe essere una moneta moghol o comunque di questa area. questa monetina mi ricorda anche quelle campane dell'area di minturno (PREROMANE DEL TIPO BES-BES IMITAZIONI DI QUELLE ISPANICHE)......in ogni caso è molto interessante1 punto
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pare che i Gemelli Castiglioni dopo l'armata di Cambise abbiano effettuato un'altra scoperta sensazionale http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201010091633-ipp-rt10126-archeologia_italiani_scoprono_in_etiopia_miniere_di_re_salomone1 punto
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