RIC IV, Part I, 120c (Rome) and 499 (Laodicea ad Mare) for Septimius Severus have a reverse legend VICT AVGG COS II P P with Victory advancing left with wreath and palm. Those pieces, from both mints, are attributed to 198 AD.
Denario coniato dopo la seconda campagna partica (197-198 d.C.)
198
Severo trascorse l'inverno nei pressi della capitale partica e verso febbraio-marzo decise di risalire il Tigri per far ritorno tra i confini romani. Durante la ritirata tentò invano per la seconda volta di assediare l'importante roccaforte di Hatra, ma anche questa volta senza successo, visto che molte delle sue macchine erano state distrutte ed molti dei suoi uomini erano feriti. Si racconta poi che durante questa guerra mise a morte due importanti personaggi. Si trattava di un certo Giulio Crispo, un tribuno del pretorio, poiché si era lamentato della lunga guerra , ed aveva citato il poeta Maro, secondo il quale "mentre Turno voleva sposare Lavinia, noi moriamo tutti inascoltati", riferendosi alle lamentele dei soldati; l'altro uomo che mise a morte, questa volta per gelosia, era proprio quel Leto che aveva difeso Nisibi nel corso di queste campagne, forse perché era coraggioso ed amato dai soldati, i quali avevano dichiarato che non avrebbero continuato la guerra se non fosse stato Leto a condurli.
Cassio Dione Cocceiano riferisce, infine, che Severo decise poco dopo, di porre un'altra volta sotto assedio la città di Hatra, portando con sé grandi quantità di viveri e macchine d'assedio, ma in questa occasione si racconta che, non solo perse una grande quantità di denaro per l'allestimento della spedizione, ma anche numerose macchine da guerra (a parte quelle di un certo Prisco),ed inoltre, lo stesso imperatore, nel corso di un attacco alle mura nemiche, per poco non rischiò la vita, decidendo infine di ritirarsi definitivamente recandosi in Egitto. In seguito a questi successi si meritò, però, l'appellativo di Parthicus maximus.
Settimio Severo era così riuscito a riconquistare in modo permanente la Mesopotamia settentrionale facendone, come in passato avevano fatto Traiano e Lucio Vero, una nuova provincia romana con a capo un praefectus Mesopotamiae di rango equestre. Per questi successi ottenne il titolo vittorioso di Parthicus maximus, gli fu decretato un Trionfo ed eretto un arco trionfale nel foro romano.
Oltre a questo ci sono quelli con legenda al rovescio VICT(oria) PARTHICAE.
Ciao
Illyricum
:)