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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/03/10 in tutte le aree

  1. Cari amici, penso che lìormai famosa discussione su "Oboli che passione" possa essere chiusa, per passare ad argomenti o temi più specifici, sempre riguardanti i frazionali di argento della Sicilia. Stamattina mi è arrivato un catalogo della Gorny&Mosch in associazione con BW Bank, per 22-23 novembre. Non è ancora apparso sul sito di sixbid, ma è presente sul sito di Gorny. Contiene una discreta collezione di monete siciliane. Mi ha colpito una importante litra in argento, al numero di lotto 46, che è stata attribuita ad Agyrion (peso 0,56 g). Il curatore del catalogo legge la leggenda del rovescio in questi termini: [ΠA]ΛANAIOΣ (con le prime due lettere fuori campo). Per la verità la leggenda, almeno come si legge su bronzi sicuramente attribuiti ad Agyrion, con simile protome di toro androprosopo, doveva essere in realtà ΠAΛAΓKAIOΣ, che con ogni probabilità è il nome siculo del fiume Kyamosoros (attuale Salso). In realtà la litra in questione non sembra di Agyrion, ma di Stiela, finora noto in UNICO esemplare (Napoli 5059 = Rizzo tav. LX, 17 peso 0,78 g) e presente e illustrato al n. 1 della monografia CNAI di Campana su Stiela, con la leggenda ΣTI EΛANAIO, in senso retrogrado. Da un primo confronto i due esemplari non sembrano però provenire da una stessa coppia di conii, anche se il rovescio appare molto simile. Comunque vorrei essere più sicuro dell'effettiva lettura della leggenda del rovescio (non mi convince nemmeno la lettura fatta dal Rizzo) per essere sicuro dell'effettiva attribuzione a Stiela. Per confronto allegherò anche la foto tratta dal Rizzo, purtroppo molto scadente in quanto fortemente retinata. Un tipo simile del diritto è presente su una litra di Leontinoi. Gradirei quindi un vostro parere sull'identificazione di questa rarissima litra in argento.
    1 punto
  2. Lugano è lontana.La tappa è unica. La relazione anche una è. Sicuramente sarà emerita. Tuttavia questa lunga ma suggestiva discussione è uno degli incentivi che mi hanno motivato a diventare utente di questo sito storico e numismatico. Speriamo che piakos passi al distributore e continui a mettere carburante, poichè non so chi sia il più preparato, ma lui mi sembra l'autore trainante. Io non ne sono ancora in grado ma se continuo a leggere e a cogliere le occasioni di approfondimento, potrei anche dare alla fine una mano.
    1 punto
  3. I rotolini sono un modo di confezionare le monete abbastanza recente (se non ricordo male durante gli anni '50 del novecento) Durante il regno per il confezionamento in zecca delle monete venivano utilizzati sacchi in tela che a loro volta venivano inserti in barili di metallo e spediti alle tesorerie provinciali. Alcuni commercianti e filiali di banca realizzavano dei rotolini artigianali grazie all'utilizzo di un elemento costituito da due piani di legno disposti a V con un angolo di circa 90° incollati tra loro incastrati su un pezzo di legno che fungeva da basamento. Sui pezzi di legno disposti a V veniva steso un foglio di carta e appoggiate le monete che rimanevano verticali, senza troppa fatica, in quanto poggiavano su entrambi i pezzi di legno che formavano la V. Una volta disposte le monete veniva arrotolata la carta e i rotolini chiusi. Ma questi rotolini non erano ufficiali. Molte volte la parola da rotolino viene utilizzata impropriamente per indicare una moneta non circolata.
    1 punto
  4. la banconota, almeno dalle immagini, mi sembra autentica.....la conservazione...be e' quello che e'.....e si potrebbe ..o tenere cosi'....o rrestaurarla...e visto il pezzo penso che ne possa valere la pena anche cosi' ha un suo valore RR
    1 punto
  5. come temevo bastava "sdoppiare" l'ultima parte della discussione che contiene un confronto con un rappresentante delle istituzioni che sarebbe stato importante conservare (se continuiamo a rifiutare il dialogo come possiamo sperare di migliorare le cose : raccontandocela sempre fra di noi ? La critica va affrontata dialetticamente non evitata o nascosta). Inoltre la parte cancellata conteneva molte informazioni "educational" importanti per tutti gli utento del forum. Mi riferisco nello specifico ai dati sulle riviste di numismatica, che sono stati richiesti da molti utenti, e alle informazioni sul convegno dedicato al Corpus che mi sembra perfettamente in linea con il titolo della discussione. Chiederei quindi ai gentili Amministratore di ripristinare tali parti nella corrente o ina latra discussione che possa restare a disposizione degli utenti. Grazie
    1 punto
  6. Forse una risposta parziale alle domande di chi mi precede, sul perché manchi un certo tipo di interventi, può essere legata anche alla sospensione dell'utilizzo gratuito di siti come CoinArchives. Alcuni scrissero, a suo tempo, che "era ora" che questo accadesse, altri che "la conoscenza non ha prezzo" (e pertanto un prezzo bisogna pur darglielo. :D). Ma non è certo solo responsabilità indiretta di CoinArchives. Il forum ha un proprietario ed una linea editoriale. La massiccia presenza di pubblicità ha probabilmente determinato un eccesso di garantismo ed altre scelte che vanno a privilegiare la quantità di scriventi rispetto alla qualità degli interventi. Dunque il forum rimane sì gratuito, ma ha acquistato una natura maggiormente commerciale. Mi sembra una conseguenza naturale che l’utente sia ancor più restio nel condividere le proprie conoscenze. Si offrono spunti importanti, ben argomentati, magari sperando che altri corrispondano ad essi di conseguenza. Le conclusioni però è meglio trarle poi ognuno per conto suo o rimandarle ad altra sede. Partecipare conviene, ma solo ed esclusivamente fino ad un certo punto o livello. Tornando poi al tema se i forum influenzano le vendite, direi di sì. Ogni discussione, se non ogni messaggio inserito, di qualità o meno, inconsapevolmente o con intenzione, ha un potenziale "promozionale". Questa influenza, tutto sommato, non credo riguardi tanto le varie monetazioni quanto piuttosto le conservazioni. Non voglio indagare i motivi per i quali il “Fior di Conio” trovi un così alto e puntuale gradimento né dove o quando questa tendenza sia iniziata (se ne è parlato diffusamente altrove). Certamente, però, anche i forum hanno dato il loro contributo alla sua diffusione ed alla conseguente influenza sulle vendite.
    1 punto
  7. Scusa, ma in che data sono stati prelevati i soldi?
    1 punto
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