Vai al contenuto

Classifica

  1. dabbene

    dabbene

    Utente Storico


    • Punti

      2

    • Numero contenuti

      19926


  2. legionario

    legionario

    Utente Storico


    • Punti

      1

    • Numero contenuti

      5581


  3. fcat

    fcat

    Utente


    • Punti

      1

    • Numero contenuti

      95


  4. latino

    latino

    Utente Storico


    • Punti

      1

    • Numero contenuti

      2066


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/30/10 in tutte le aree

  1. ciao, allego questa discussione saluti Latino ;)
    1 punto
  2. "La scienza numismatica non sarebbe nata se non vi fosse stato il collezionismo,ma anche il collezionismo non sarebbe nato se non avesse trovato nella scienza numismatica le premesse logiche soprattutto per l'organizzazione del materiale" "La tradizione del collezionismo si trova davanti a una grande sfida;si trova costratta a dover considerare la moneta non più come oggetto in sè,sia pure organizzabile in serie organica,ma nella sua funzione originaria,come documento di enorme importanza del mondo antico,l'unico in grado di fornirci strumenti di lettura dei fenomeni economici per epoche lunghissime". "Sono certo che in un prossimo futuro si avranno collezionisti di documenti provenienti da un luogo preciso,o collezionisti di ripostigli,accettando una evoluzione che,sotto taluni aspetti,ha già portato il filatelico a divenire studioso di storia postale". da Ermanno Arslan,Vicenza ,4 ottobre 1997.
    1 punto
  3. mi sembra la variante con la testa più piccola, quindi Crawford (RRC) 95/1b http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A5/16
    1 punto
  4. Mi dispiace che molti di voi non abbiate ancora capito l'importanza ,la potenza,la globalità di questo forum,pensate non solo agli utenti registrati,ma a quanti lettori occasionali e non leggono questo forum,mi dispiace lo state sottovalutando. Altro esempio,di cui sono stato partecipe come protagonista e come collezionista;i denari di Lucca,un successo del forum,10000 letture,quattrocento interventi ,vado di massima ci saranno 200 denari di Lucca postati ,belli,alcuni molto belli,fanno un articolo,alcuni sono varianti,in 7 o 8 li hanno postati tra cui io,allora vi chiedo queste 200 monete postate e chissà quante altre ne abbiamo ancora,da qualcuno le avremo comprate o no ? Questi 7 o 8 non hanno fatto saltare il mercato sul denaro di Lucca,moneta comunissima e trovabilissima,tante trovabile che oggi,ne parlavamo domenica al Cordusio di denari di Lucca non ce ne sono più a Milano o se ci sono li devi pagare bene ; io stesso per trovarne altri sono andato in Centro Italia,e quindi avendolo provato sulla mia pelle sia per le dracme padane,che per i denari di Lucca prima di iniziare una discussione che può essere seguita,prima mi procuro le monete,poi l'inizio,se non è esperienza questa ,come la vogliamo chiamare?Ma credo,di tutto questo,dovreste essere contenti,se non orgogliosi in un certo qual senso,almeno così penso.
    1 punto
  5. Mi dichiaro anzitutto felice che qualcosa si stia muovendo e se le buone intenzioni annunciate nel Convegno saranno mantenute, direi proprio che siamo sulla strada giusta… ma io sono nell’Amministrazione dei Beni Culturali dal 1° dicembre 1979 e ne ho viste e sentite troppe per essere così ottimista. E’ pur vero che, come dice mia moglie, con gli anni divento sempre più acido… ma ….lascio giudicare a voi. Di grandi annunci faraonici di catalogazione di reperti archeologici, numismatici ecc. ce n’è stato più d’uno nei decenni precedenti. I risultati di quelle schedine cartacee numismatiche con testo faticosamente dattiloscritto e con foto in bianco e nero che io ho cominciato a produrre nel 1971, dovrebbero essere confluite in un sistema informatizzato di catalogo generale, che pure oggi esiste ma è invisibile (SIGEC del Ministero per i Beni) …. ed invece no. Tutte le volte si è ricominciato daccapo! Del Portale Numismatico dello Stato avevo sentito un primo vagito due anni fa e poi più nulla… tanto che avevo creduto che il bimbo fosse morto! Oggi vedo che 6 volumi su 20 del Corpus sono consultabili in pdf, che un primo nucleo di monete del solo Stato Pontificio, del solo Pio VII e delle sole zecche di Roma e Bologna sono visibili e addirittura ho stampato una foto senza problemi….. Ma tutte quelle storie dei diritti di riproduzione…..???? E’ questo sembrerebbe un inizio che fa ben sperare…. Vorrei però ricordare che la collezione Reale è nella disponibilità dello Stato Italiano dal 1946, che nel 1954, Pietro Oddo, mentre la Collezione era a Palazzo Barberini nei locali dell’Istituto Italiano di Numismatica (quale Ente migliore per la valorizzazione di una siffatta collezione!!!! Ma non fu fatto nulla !!!), ha effettuato l’unico riscontro totale della collezione redigendo due copie di un catalogo ‘fotografico’ (ovvero disegnò i cassetti con indicata la posizione di ogni singola moneta negli spazi di ogni cassetto). I fascicoli di questo riscontro sono numerati da 2 a 28, esattamente come gli armadi originali del Re che contengono le monete. Una di queste due copie ha seguito la collezione Reale e si trova nel Medagliere di Palazzo Massimo. Mi sembra un documento di estremo interesse ed allora perché non pubblicarlo in pdf come i volumi del Corpus???? Di fatto il riscontro dell’Oddo costituisce un aggiornamento automatico ad ognuno dei volumi pubblicati a partire dal 1910!!!!! L’Oddo aveva contato 116.641 monete dalle zecche minori del Piemonte alle monete dei Possedimenti d’Oltremare cui dovete aggiungere altre 8316 monete di casa Savoia che il Re portò con sé in esilio e che l’ultimo Re Umberto II, alla sua morte, fece consegnare nel 1983 al Museo Nazionale Romano perché fossero riunite con il resto della Collezione. Dal 1983 calcolando la schedatura di 10 monete al giorno in tre anni è tutto finito…. Lo stesso dicasi per l’intera collezione Reale che è stata consegnata al Museo Nazionale Romano nel 1973: sempre 10 monete al giorno per 37 anni fa un totale di 122.100 monete ma considerando una sola persona la lavoro. Ovviamente il lavoro poteva essere svolto su più fronti e da più persone. E nessuno mi venga dire che in quegli anni non vi erano i fondi necessari per la schedatura e la fotografia perché oggi le vacche sono magre, praticamente scheletriche, ma negli anni ’80 le vacche erano grasse , praticamente obese! E vi ricordo anche che l’inventariazione di un bene pubblico rientra tra i compiti istituzionali di un funzionario dello Stato che deve iscrivere quei beni nei registri degli oggetti di proprietà statale documentandolo con foto in modo da….. metterlo in sicurezza. Le casseforti chiuse in un caveau non hanno mai garantito sicurezza!!!!. Anzi piuttosto la pubblicazione di un bene lo rende riconoscibile sempre e ovunque come un bene intoccabile e inalienabile dello Stato (=di tutti cittadini). Ma la verità è ancora più semplice… Continuare a dire e a scrivere che il patrimonio numismatico del mio museo è di circa 10.000 monete in oro argento e bronzo, senza una schedatura dettagliata e una documentazione fotografica indiscutibile, mi mette al riparo da qualunque responsabilità! Circa 10.000 può andar bene per 9.500 o anche 9.300 monete o anche dischetti tondi di metallo. Anche quando le monete fossero esattamente contate ma non schedate e fotografate, non cambia nulla: 8316 monete sono 8316 qualsiasi monete………!!!!!!!!! Se volete verificare la situazione disastrosa dei medaglieri italiani leggete l’articolo- inchiesta pubblicato nel Bollettino di Numismatica 34-35 del 2000 a cura di Giovanni Gorini! La maggior parte dei musei non sarebbero in grado di quantificare l’eventuale furto di monete perché non hanno mai avuto un precedente documento che identifica esattamente e correttamente le monete conservate……! Eppure il primo annuncio della informatizzazione della Collezione Reale è del 1986 (vedi Bollettino di Numismatica, 6-7, p. 292: La Collezione Numismatica di Vittorio Emanuele II di Savoia informatizzata [leggere per credere!]) in cui si dava l’annuncio di un data base già predisposto dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e già funzionante per le monete della collezione di Vittorio Emanuele III . Io sono particolarmente distratto… ma non mi risulta che questo lavoro sia mai stato disponibile agli italiani….. o sbaglio? Fiorenzo Catalli fine della prima parte- [continua… non disperate, continua!]
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.