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  1. Pe1983

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/17/10 in tutte le aree

  1. Se costano di più significa che valgono di più! :D Concordo. In ambito collezionistico il valore è ciò che noi gli diamo e non quello reale che porta e come conseguenza ha un costo(costano di più). Io che comunque i rotolini li vado cercando, di solito due, di cui uno conservo, uno apro e lo metto a disposizione della collezione mia, di amici e di amici del forum, vi posso assicurare che non comprerei mai ROTOLINI EURO ad un prezzo superiore al FACCIALE o poco più(considerando il fastidio di chi li è andati a prendere). I Rotolini delle lire sono differenti, ma anche lì non spenderei cifre astronomiche. Vincenzo. Allora credo che possiamo di nuovo affermare che il costo è per tutti, ma il valore è per pochi.B)
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  2. Entro in ritardo nella discussione avendone appreso gli interessanti contributi solo ieri nell'incontro che c'è stato fra alcuni di noi. Innanzitutto voglio complimentarmi con tutti per quanto esposto. Volevo aggiungere, in considerazione del fatto che si è parlato anche della monetazione di Napoli e della scarsa presenza di San Gennaro sulle monete partenopee, che questo è dovuto proprio al fatto che, come già è stato detto, la rappresentazione del santo patrono sulla moneta è indice di autonomia della città e come è ben noto, Napoli ha avuto ben pochi periodi di autonomia. Però è altrettando vero che in questi brevi periodi, proprio ad affermare e sottolineare la propria autonomia, sulle monete è stato riportata l'effige del Santo patrono. Infatti le monete con San Gennaro le troviamo nel periodo ducale, mentre nel successivo periodo angioino, almeno inizialmente, viene riportata la scena dell'Annunciazione, ma nulla che possa essere riferito al santo patrono. Stesso dicasi nel periodo aragonese, nonostante la sostenuta religiosità dei sovrani, sulle loro monete vengono riportati motti religiosi, ma sempre con lo scopo di riferli al regnante ed al suo modo di regnare. Interessante sotto il regno di Ferdinando I d'Aragona la presenza di San Michele Arcangelo che uccide il drago, ma anche in questo caso i motivi sono altri. Anche se una legenda narra che fu scelta questa rappresentazione in quanto Ferdinando I, bisognoso di denaro per le guerre, con la scusa che temesse che finisse in mano ai baroni ribelli, prelevò dal santuario di san Michele sul Gargano tutto l'oro e l'argento, compreso una statua che raffigurava il santo stesso. Sempre secondo questa legenda il re aragonese, per farsi perdonare ed "ingraziarsi" il santo, decise di raffigurarlo sulla moneta. Nella realtà comunque pare che le cose siano andate diversamente e la presenza di San Michele su queste monete altro non simboleggia il ruolo del sovrano nella lotta contro i suoi nemici e la legenda IVSTA TVENDA (Bisogna tutelare le cose giuste) da riferirsi proprio come giustificazione delle azioni del re aragonese, infatti a dimostrazione di quanto detto è la presenza su alcune rare monete del drago con volto umano che rappresenta proprio la definitiva sconfitta dei baroni ribelli. Passano gli anni e si succedono i sovrani, ma di San Gennaro sulle monete nemmeno a parlarne. Sarà grazie ad un pescivendolo, che nel 1647, ribellandosi all'ennesima tassa, scatenò una piccola rivoluzione che ridiede a Napoli un breve periodo di autonomia con la costituzione della Repubblica Napoletana, che la figura di San Gennaro torna prepotentemente sulle monete: ennesima dimostrazione (anche se non siamo più nel periodo medievale) di come la figura del santo patrono simboleggi l'autonomia della città. Che i sovrani di Napoli non ci tenessero molto a far circolare monete con simboli che in qualche modo potessero essere riferiti ad un'autonomia possiamo vederlo in un tornese coniato sotto il periodo di regno di Filippo III nel 1606. Citando il Prota "...emessa sotto la direzione del maestro G. Antonio Fasulo, la quale ha nel rovescio lo stemma della città di Napoli, in ragione per cui ne fu impedita la coniazione, sembrando lo stemma della città al Vicere dell'epoca segno di troppa autonomia". Per concludere va anche detto che Napoli oltre che città a se stante era anche capitale di un regno che comprendeva tutto l'attuale meridione ed in alcuni periodi anche la Sicilia, quindi rappresentare il santo patrono sulle monete "non di Napoli, ma del regno di Napoli", avrebbe naturalmente provocato qualche problema di "campanilismo"...
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  3. LISTA DEI SANTI PER LE MONETE MEDIEVALI Abundius. Como - Correggio. Adrianus. Mantova. Agatha. Mirandola. Agapytus. Saluzzo - Montanaro. Alexander. Desana - Mirandola. Alphonsus. Frinco. Alodius. Maccagno. Aloysius Gonzaga. Castiglione delle Stiviere, tallero olandese - Mantova. Ambrosius. Milano. Amedeus. Savoia. Andreas. Bozzolo - Brescia - Mantova - Messerano - Pomponesco - Roma. Anastasia. Piombino. Anibaldus. I signori Landi. Anna. Fermo - Roma. Anselmus. Mantova. Ausovinus. Camerino. Annunciazione di Maria, Vergine. Firenze - Guastalla – Mantova -Messerano - Napoli - Piombino - Savoia. Autoninus. Castiglione delle Stiviere - Piacenza – I sigg. Landi. Antonius Abbas. Mirandola - Padova - Parma – Piacenza - Pesaro - I signori Landi. Apollinaris. Ravenna. Apollonius. Brescia,. Arlongus. Trieste. Assunzione di Maria Vergine. Firenze – Guastalla – Napoli - Sabbioneta. Athanasius. Napoli. Angustinus. Milano – Piombino. Aurelius. Ferrara. Barbara. Guastalla – Mantova – Casale. Barnabas. Mantova. Bartholomoeus. Fermo. Bassianus. Piacenza – Signori Vignati. Battesimo di N.S. Gesù Cristo. Sabbioneta. Beatricia, Beatrix. Desana. Belinus. Rovigo. Benignus. Montanaro (?). Bernardus. Rep. Genovese. Besus. Ivrea. Blasius episc. Mesocco – Roveredo – Ragusa. Bovus. Parma. Bruno. Roma. Carolus Borromoeus. Desana – Faenza – Guastalla – Savoia. Catharina. Bozzolo – Bologna – Casale – Guastalla – Mantova – Mirandola. Coelestinus. Mantova. Cerbonius. Massa marittíma. Ciriacus, Kiriacus o Quiricus. Ancona – Castiglione delle Stiviere. Contardus. Modena. Cosma. Firenze - Frinco. Constantius. Saluzzo. Crescentius. Urbino Crux (Saneta). Bozzolo – Carmagno – Desana. Damianus. Firenze. Daniel. Padova. Daria. Reggio d'Emilìa David. Roma. Decentius. Pesaro. Decius. Rimini. Devitus. Monaco. Devota. Monaco. Doimus. Spalato. Donatus. Arezzo – Rimini – Dombes – Acaia. Dorotea. Desana. Emerina. Castiglione delle Stiviere. Emidius. Ascoli. Erasmus. Gaeta. Erculanus. Perugia. Eusebius. Bozzolo. Evasius. Asti - Casale. Exuperantius. Roma. Faustina. Brescia. Fastinus et Jovita. Brescia. Fides, Spes et Charitas. Urbino. Felicianus. Fuligno. Ferdinandus. Castiglione delle Stiviere. Flora. S. Fiora. Flavianus. Recanati. Fortunatus. Todi. Franciscus Assis. Bardi - Casale - Castiglione delle Stiviere - Firenze - Gazoldo - Guastalla - Gubbio - Mantova - Mirandola - Modena - Montalto - Pesaro - Piacenza Pomponesco - Tresana - Urbino - Signori Fieschi. Franciscus Xav. Mirandola - Piacenza. Franciscus a Paula. Tresana. Gaudentius. Novara. Geminianus. Castiglione delle Stiviere - Ferrero - Modena. Genesius. Brescello. Gervasius. Pomponesco. Georgius. Desana - Teano - Vigevano - Ferrara - Roveredo Piemonte - Mantova - Casale - Genova - Maccagno. Germanus. Desana. Gregorius Papa. Gazzoldo. Helena. Pesaro. Hermagora- Aquileia. Hieronymus. Castiglione delle Stiviere – Pesaro – Venezia. Hilarium o Ilarius. Parma – Castiglione delle Stiviere. Himerlus epis. Cremona. Homobonus. Cremona. Humbertus. Desana. Hypolitus. Gazzoldo Ianuarius. Napoli - Pomponesco - Sabbioneta. Iacinthus. Como Iacobus. Pesaro - Pistoia. Ignatius. Castiglione delle Stiviere. Ioannes Baptista. Bozzolo - Castiglione delle Stiviere - Castiglione del Lago Fabriano - Firenze - Genova - Napoli - Parma - Pesaro Roma - Sabbioneta - Savona - Spoleto - I papi in Avignone - I reali di Savoia - I signori Landi - I signori Spinola - I marchesi di Monferrato - Amedeo d'Acaia., Principe. Ioannes Evang. Chivasso - Modena. Ioannes Nepom. Roma. Ioannes et lacobus. Marchesi di Monferrato - Pesaro. Ioseph. Roma. Iovita et Faustinus. Brescia. Iulianus. Desana Macerata – Pomponesco -Rimini. Iulius. Volterra. Iustina. Padova Piacenza - Venezia. Iustinus. Chieti. Iustus. Trieste -Volterra. Ladislaus. Desana contraffazione polacca. Lauretana (B. V.). Guastalla. Laurentius. Macerata. Leonardus. Desana. Leo. Guardiagrele. Libeiralis. Treviso. Longinus. Mantova. Ludovicus. Tresana. Laurentius. Desana – Fano – Pera – Scio – Trau – Viterbo. Lucas. Frinco. Lucia. Mantova Magnus. Roma. Marcellus. Frinco. Marcus. Bergamo – Treviso – Venezia – Zara, Maria Magdalena. Ferrara. Maria Virgo. Aquileia - Ascoli - Bologna - Civitavecchia - Correggio - Castiglione delle Stiviere - Desana - Fano - Frinco - Fuligno - Gazoldo - Genova - Guastalla - Gubbio - Maccagno - Macerata - Mantova - Massa di Lunigiana - Matelica – Mes- serano - Modena - Montalto - Novellara - Pergola - Perugia - Pesaro - Piacenza - Piombino - Pisa - Ravenna - Recanati - Reggio di Modena - Ronciglione - Sabbioneta – Sanseverino – Savona – Siena – Terni – Tivoli – Urbino – Venezia – Vicenza – Viterbo – I papi – I re di Savoia – I re di Napoli. Marinus. Civitaducale – Frinco. Martianus. Albera. Martinus. Castiglione delle Stiviere – Chivasso – Desana – Lucca – Passerano – Bellinzona. Matthaeus. Roma – Salerno. Maurelius. Ferrara. Mauritius. Desana – Conti, Duchi e Re di Savoia. Mercurialis. Forlì Michael Arch. Aquila – Benevento – Napoli – Pavia – Pesaro. Nazarius. Castiglione delle Stiviere. Nicolaus. Asti - Ancona - Bari - Bozzolo - Castiglione delle Stiviere - Chieti - Desana - Messina - Sabbioneta - Solferino - Gazzoldo. Novulonus. Faenza Pamphilus. Sulmona. Paternianus. Fano - Castiglione delle Stiviere. Paulinus. Sinigaglia - Lucca. Paulus. Ancona - Bologna - Castiglione delle Stiviere - Camerino - Civitavecchia - Guastalla - Gubbio - Macerata - Massa di Lunigiana - Massa Lombarda -Messerano - Modena - Pesaro - Roma - Sora - Sulmona. Petrus. Alessandria della Paglia - Ancona - Aquila - Ascoli - Benevello - Bologna - Bozzolo - Castiglione delle Stiviere - Chivasso - Civitavecchia - Desana - Fabriano - Faenza – Fano - Fermo - Ferrara, - Fuligno - Genova Guastalla – Gubbio - Lucca Mantova - Massa Lunigiana -Massa Lombarda -Matelica - Montalto - Napoli -Orvieto - Pergola - Perugia - Piacenza - Roma - S. Severino - Solferino - Sora – Sulmona - Treviso - Viterbo. Petronius. Bologna - Castiglione delle Stiviere. Petrus Celestinus. Aquila - Sulmona. Petrus et Paulus. Aquila - Roma. Pius V. Roma. Placidus. Casalmonferrato. Pontianus. Spoleto - Frinco. Posidonius. Mirandola. Prosdocimus. Carrara - Ferrara - Padova. Prosper. Ferrara - Frinco - Reggio di Modena. Protasius ed Gervasius. Milano. Protus. Como. Prudentianus. Passerano. Quiricus. Castiglione delle Stiviere. Quirinus. Correggio. Rainerius. Volterra. Redentore (Il). Bergamo - Bozzolo – Castiglione delle Stiviere - Fuligno - Genova - Lucca - Modena – Novellara – Roma – Urbino - Venezia. Reparata. Correggio. Resurrezione di N. S. G. Cristo. Camerino – Venezia (?). Romualdus. Roma. Sabinus o Savinus. – Castro - Fermo – Piacenza. Saul. Castro (?). Sebastianus. Asti. Secundus. Asti – Chivasso. Silvester. Chiusi. Simeon. Zara. Syrus. Pavia. Sixtus. Castiglione delle Stiviere – Ferrara – Gazoldo – Guastalla - Montalto - Sabbioneta. Sperandia. Roma. Spiritus (S.). Castiglione delle Stiviere – Sabbioneta. Stephanus. Desana - -Maccagno - Lesina Theodorus. Desana – Ferrara – I Marchesi di Monferrato – I signori Ferrero Fieschi. Theonestus. Desana – Milano – Vercelli – I sigg. Ferrero Fieschi. Terentianus. Borgotaro – Compiano. Terentius. Pesaro. Thobias. Mantova. Tiburtius. Montanaro. Thomas Ap. Ortona – Parma – Urbino (?). Thomas a Vil. Roma. Tryphonius. Cattaro. Ubaldus. Gubbio e Pesaro. Ubertus. Desana. Ursus. Bozzolo Venantius. Camerino. Vigilius. Castiglione delle Stiviere – Trento. Vincentius. Cortona. Virgilius Maro. Mantova. Vitalis. Piacenza – Parma. Victor. Desana – Siena. Vultus sanctus. Castiglione delle Stiviere – Correggio – Lucca – Novellara – Tresana. Zanobius. Firenze. Zeno. Verona.
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  4. Ottima e stimolante disamina, ma in qualche modo ci stiamo ripetendo. Tento una sintesi. L'immissione di monete di prima scelta qualitativa e/o importanti sul mercato numismatico. Tale fenomeno è, in massima parte, conseguenza della crisi economica manifesta da almeno un triennio. 1) Il mercato prevalente delle monete da collezione afferiva, sino a tre anni or sono, alla c.d. fascia media. Questa acquisiva con vivacità...prevalentemente il buon BB e si spingeva sino al q. slendido...sino a qualche peccatuccio di gola. Tale materiale era ben sostenuto dal commercio...un discreto sesterzio in BB+ veniva apprezzato e comprato, un quasi splendido ben patinato poteva spuntare i 2.000/3.000 euro. E lì su quel limite si formava una diga...non facilmente superabile, per converso appariva ristretto e spesso quasi misterioso l'ambiente che oltrepassava quella diga per sborsare somme importanti. Ho citato il sesterzio perchè è moneta da collezione internazionale che contribuisce a formare i prezzi nel mondo. In altre coniazioni la dinamica era comunque analoga. Uno dice: e allora? Mò che ce sta la crisi le monete salgono de prezzo...ma che dici? Purtroppo è così! Purtroppo per chi vuole comprare...fortunatamente per chi vuole o DEVE vendere. ;) 2) Come qualche autorevole e stimato utente di questo Sito sta evidenziando da qualche tempo con la crisi è capitato che: le monete comuni in media conservazione faticano o non hanno un chiaro assorbimento...a meno di prezzi cedenti, rispetto al passato. Traduzione: il sesterzio splendidotto non realizza più 3.000 euro...a stento si muove sui 2.000...spesso non si vende. A prescindere dai falsi, dai pasticci e dalle patine rifatte (che sono un problema da prima della crisi) chi apprezzava le monete medie o poco più...è meno attivo (diciamo così...). E' molto probabile che tale fascia risenta materialmente e/o psicologicamente della crisi globale in atto in occidente. Per converso, si vende bene la grande conservazione e le monete importanti. 3) Per evitare stagnazione o flessione generalizzata dei prezzi...peraltro intravista dallo scorso anno in più occasioni ed anche oggetto di commento su questo sito, Lorsignori (per cui nutro la massima sincera stima) si sono dovuti inventare qualcosa. Uno dice: e chi sono Lorsignori...i Cardinali? In un certo senso si. :) Sono i massimi esponenti sul mercato che, come in altri settori, hanno il massimo interesse a sostenerlo. Ergo...è stata incentivata, favorita, consigliata, promossa e benedetta...l'introduzione delle belle monete (quelle vere)...che sino a qualche anno fa sortivano con minore frequenza e dovizia...in qualche anno addirittura con il contagocce: perchè comunque tiravano le altre. ;) Ovviamente chi in questa crisi deve alleggerirsi per fatto economico incombente o prudente...è "costretto" ad andare nei caveau e tirare fuori i nummi eccezionali...e quindi favorisce la carica suonata dal trombettiere. 4) A questo punto si avanza Giosafatte e dice: ma come? cestà la crisi ... el ceto medio annaspa...qualche affarista o imprenditore si alleggerisce...e chi compra? Lo vedi che dici fesserie. Allora...rispondiamo. E' noto che c'è un po' di gente che sta molto bene economicamente...probabilmente anche qualcuno di noi che qui fa finta di niente. :D E' altrettanto noto che nel mondo c'è molta gente che sta ancora meglio di chi sta molto bene. Infine quelli propriamente ricchi non è che scarseggino. Tutta questa gente ama le cose belle. Le monete da collezione importanti o in grande conservazione - per strano paradosso - man mano che diventano meno colte ( cioè meno studiate e apprezzate culturalmente) si diffondono sempre più...la dinamica è nota sia nella società che in economia. Tutta questa gente incassa danaro e deve ricollocarlo. L'oro continua a salire. La tesaurizzazione va di moda ed è considerata un investimento. La legislazione e le dinamiche di impoverimento disincentivano o non favoriscono, per converso, le vecchie forme di investimento...almeno di questi tempi, salvo futuri mutamenti. Il gioco è fatto. Per mantenere il mercato bisogna vendere le cose belle. Non è che si comprano solo monete...ovviamente, anche perchè le monete veramente belle...rispetto alla media, non stanno a tonnellate da nessuna parte. Non ci sperate nemmeno. P.S. Senza voler urtare la sensibilità di amici che hanno espresso pareri favorevoli sulla diffusione delle monete false anche di grande conservazione...mi permetto sommessamente di osservare che...nel su detto meccanismo i falsi c'entrano come i cavoli a merenda...poichè Lorsignori non hanno interesse a farli circolare in questo delicato momento...tuttavia è noto che: è bravo che sbaglia di meno...l'ifallibilità non appartiene a questo nostro mondo. Che "qualcosa di nuovo" possa finire in mezzo...fa parte del gioco e della naturale dinamica della numismatica. (Ahimè...)
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  5. qualcuno mi sa dire se è possibile inserire il mio numero di carta di credito, già utilizzata per l acquisto del 2 euro, per un modulo non intestato a me??? o devo inserire un numero di carta di credito diverso da quello utilizzato per il primo modulo del 2 euro??
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  6. Farei un distinguo (come mio solito :D ) Il mercato delle antiche è più "popolato" di falsi e monete ritoccate (soprattutto bronzi) C'è il falso di monete "medie" che invade mercati/mercatini meno le aste (anche se non ne sono immuni) Ci sono poi falsi "grandi" molto insidiosi e difficili da riconsocere anche perche mischiati ad arte in ripostigli "veri" venuti alla luce cui vengobno incorporate produzioni sublimi di artisti siciliani emuli dei loro antenati incisori. Non spaventiamoci eccessivamente però. Nella grande maggioranza dei casi acquistando presso case rinomate e aste conosciute e stimate non si dovrebbero correre eccessivi rischi (un occhio ben aperto d'aòtronde lo terrei sempre se compro argento/oro greco e bronzo/oro romano). Maggiore attenzione farei ai mercatini dove il livello di guardia è piu basso e dove è piu facile (leggi anche meno costoso) arrivare per certi personaggi e certe tipologie di merci. Un altro motivo, e certamente non secondario, della crescita dell'offerta di materiale è dato anche dall'escalation dell'uso del metal detector (non in Italia) che all'estero, permesso, fa affluire sul mercato migliaia e migliaia di monete provenienti da ritrovamenti sia leciti (in molti paesi ne è permesso l'uso ) che meno leciti. Nel settore medioevali il falso è meno ricorrente e di solito più facilmente smascherabile, eccezioni sono costituite da denari di alta epoca (carolingi ad esempio, ma anche produzioni normanne/longobarde) con monete auree o denari d'argento di buon valore le cui falsificazioni sono abbastanza insidiose (pochi anni fa una nota casa bancaria svizzera e una ditta privata inclusero nel loro catalogo e listino rispettivamente una partita di falsi clamorosi di momete medioevali d'oro che spaziavano dai tremissi beneventali ai tarì di Amalfi e salernitani - sono certo, conoscevo il proprietario della ditta, in perfetta buona fede , magari con un pizzico d'ingenuità e di scarsa preparazione - sono coniazioni difficili - ma senza alcun dolo - le monete furono poi riconosciute come tali e ritirate , per il momento, dal mercato). Di nuovo, anche in questo settore sempre stare accorti nel comprare ma il pericolo di incappare in falsi è inferiore rispetto alle monet classiche. Per il moderno, che non conosco a sufficienza, anche qui girano falsi soprattutto dei grandi argenti del Regno. Comprando in asta il pericolo si riduce , anche perche se una casa è seria ne risponde del materiale posto in vendita. Attenzione invece ai mercati dove controlli sono meno rigorosi e magari ci scappa il falso a chi pensava di fare invece l'affare. Detto questo, la domanda era : da dove viene tutto questo materiale in vendita ? Osserverei due fenomeni quantitativi. Da un lato l'espansione dei collezionisti , indotta in gran (massima) parte dal web (ovvero c'è più gente che si è scoperta interessata alla numismatica grazie alla facilità di acquisizione di informazioni e matriale attraverso la rete, e qui direi che anche i forum - plurale in inglee , e latino, "fora" - giocano un ruolo importante per la diffusione e la coltivazione della passione numismatica). Il web ha creato una maggiore domanda cui ha progressivamente risposto un incremento dell'offerta. Incremento dell'offerta significa che piu materiale, precedentemente conservato/tesaurizzato è venuto disponibile sul mercato, vuoi perche gli operatori della domanda gli sono andati a "caccia" (classiche raccolte del nonno che invece di restare nella cassapanca sono oggi stimolate ad approdare al mercato da sapienti e convincenti mercanti che "vivono" sull'intermediazione. Vuoi perche dal lato offerta è oggi obiettivamente molto piu facile incontrare la domanda : eBay , aste DelCampe, Ricardo,negozi con siti web, aste elettroniche, e una pluralità di aste europee in vertiginosa ascesa rispetto a 20 anni fa ad esempio. L'altro fenomeno quantitativo è dato dal livello del mercato. In un mercato che "tira" sempre più materiale bello ha stimolo a venire fuori. Mercato alto chiama la roba bella. Viceversa in mercati bassi o di vera e propria crisi la "roba" bella sta al caldo e al sicuro, coccolata e tenuta lontana da livelli di mercato che non le si addicono. E' normale, è logico, è una legge di marcato. Chi ha pezzi straordinari (che siano monete, quadri, mobili, etc.) non le venderà quando i prezzi sono bassi. Aspetterà il livello giusto di mercato che potrà massimizzarne il valore e moltiplicare le possibilità di vendita (grazie alla competizione maggiore tra acquirenti). Ecco cosi che oggi, a mercato sostenuto, tante collezioni e monete importanti sono stimolate a passare di mano. Infine qualche osservazioni sulle collezioni. Anche qui non vale un discorso generale, ma occorre sempre rapportarlo alla realtà che si intende esaminare. In Europa le collezioni hanno un inerzia molto maggiore che, ad esempio, negli USA. Non è raro, in Europa, trovare in vendita grandi collezioni formate sull'arco anche di più generazioni (un esempio per tutti: la Abecassis , favolosa collezioni di greche da urlo esistata da Leu qualche anno fa) . Chiaro che su tali esempi l'ampiezza di visulae, il "respiro" della collezione, la qualità dei suoi pezzi - per non parlare di pedigree, magari alcune monete hanno cambiato tre prprietari in cento anni! - sono straordinari. A fianco a queste esistono raccolte (anche se per numero di pezzi, qualità e conservazione lo meriterebbero, esito a definirle vere e proprie "collezioni" - manca l'approfondimento e il "respiro") altrettanto richhe e fastose, realizzate in meno di 10 anni (alcune in una manciata di pochi anni) da facoltosi, oculati e ben consigliati collezionisti americani capaci di raccogliere delle serie strepitose (pensiamo a quelle degli aurei romani dei quali ne saranno state vendute almeno una dozzina ad altissimo livello negli ultimi 15 anni) messe insieme con muscoli finanziari poderosi e d esitate sul mercato, guadagnando di solito benissimo, dopo appena pochi anni dalla loro formazione. Rarissime sono ad esempio in america collezioni plurigenerazionali, anzi mentre da noi chi colleziona ha , generalmente una visione e aspettativa vitalizia o quasi della propria raccolta, in america ho visto collezionisti fare e disfare collezioni anche "molto" importanti in tre settori totalmente diversi in rapida successione.. Ecco, quindi credo sia corretto indicare nel fenomeno economico (la maggiore domanda che crea la sua offerta) la ragione principale dell'incremento della quantità delle monete da collezione in circolazione. Di conseguenza anche il numero dei falsi è purtroppo aumentato, in ragione dell'aumento dell'interesse del mercato e della maggiore sofisticazione delle tecniche di falsificazione grazie alle nuove teconologie. Tuttavia stando accorti e affidandosi a professionisti riconsociuti si riduce (ma non si annulla :D ) il rischio di incappare in qualche sorpresa non gradita.
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  7. Le prime emissioni di questa moneta hanno la testa di S. Marco glabra. Solo in un secondo momento vennero aggiunti i globetti che rappresentano i capelli o il nimbo del Santo. Altra differenziazione fra le varie emissioni è la leggibilità delle legende soprattutto quella S MARCVS VEN che nelle ultime emissioni diventa una serie di barrette illeggibili. Infine il modulo e il peso. Il primo sirestringe sempre più e il secondo scende da un grammo circa a 0,40 gr. o anche meno. Ricordo che questa moneta valeva la metà di un denaro di Verona, tant'è che la sua iconografia passò poi al bianco che valeva mezzo denaro.
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  8. :) Speriamo presto! Come detto vi terrò aggiornato sicuramente in caso di ritrovamenti "particolari"... intanto sono contento che questa operazione stia procedendo bene, speriamo che anche le ultime buste arrivino in fretta!
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  9. Aggiornamento: Papillon - 4 rotolini - MONETE ARRIVATE! Vincenzo - 2 rotolini - bonifco arrivato -monete inviate 06/10/2010 Saldi-Saldi - 1 rotolino - bonifico arrivato Otrebor - 2 monete - bonifico arrivato - monete inviate 07/10/2010 Giakomo981 - 2 monete (unica spedizione con Ricca81) - pagamento effettuato con ricarica - MONETE ARRIVATE! Nerone69 - 2 monete - pagamento effettuato con ricarica - MONETE ARRIVATE! Batida - 2 monete Ricca81 - 2 monete (unica spedizione con Giakomo981) - pagamento effettuato con ricarica - MONETE ARRIVATE! Topgun2372 - 2 monete - pagamento effettuato con ricarica - monete inviate 05/10/2010 Osservatore - 2 monete - bonifico arrivato - MONETE ARRIVATE! Maxxi: 11 monete + rotolino 10 cent Italia 2009 Entro i primissimi giorni di settimana prossima completo le spedizioni... attendo il riscontro delle buste ancora in viaggio, sperando che arrivino presto!
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