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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/19/10 in tutte le aree

  1. Presento qui l'ultimo arrivato in collezione, un giulio di papa Alessandro VIII per Roma coniato durante l'anno I di pontificato e datato 1689. Classificato dal Muntoni al n°23 è coniato con i medesimi coni della doppia in oro (Muntoni 6), presenta al rovescio un'inusuale immagine frontale di S.Brunone. In basso, la data ed al centro l'armetta di Mons. Giuseppe D'Aste, presidente delle zecche pontificie. La conservazione non è eccelsa, e si nota come per via della scelta del viso frontale proprio questo sia uno dei primi punti ad usurarsi : Si tratta di una moneta che compare assai di rado sul mercato, e che personalmente ritengo R3. Tra i giuli dell'anno I è certamente più comune quello del Possesso del Laterano, che ogni tanto passa in asta. Si tratta solitamente delle prime emissioni del pontificato, seguendo la cerimonia del Laterano di pochi giorni l'elezione al soglio pontificio, e se si conta che quella di Alessandro VIII avvenne il 6 ottobre 1689, è facile capire che il tempo per approntare altre coniazioni con questo millesimo non doveva essere tanto....:rolleyes: Ho tentato poi di indagare sulla presenza di S.Brunone, vescovo camaldolese e martire di origine tedesca, su diverse monete di questo pontefice. A volte capita che ci siano "omaggi" a santi ed illustri predecessori dell'ordine ecclesiastico di cui il pontefice faceva parte, ma nel caso specifico la carriera di Alessandro VIII seguì binari più "facili" rispetto alla vita di convento, provenendo dalla agiata famiglia nobile veneziana degli Ottoboni... Alla fine l'unico legame che ho trovato riguarda appunto il giorno di elezione al pontificato, il 6 ottobre era la data in cui si ricordava S.Brunone...;) Nella raffigurazione di questo affresco è facile capire il tipo di martirio che subì il santo, tra l'altro torna l'iconografia del giulio, in cui compaiono la mitra ed il pastorale appoggiati a terra: Ciao, RCAMIL.
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  2. Dalla foto apprezzo meglio il tutto rispetto a quando la vidi a Riccione, ad esempio l'esergo non rettilineo è una particolarità che non avevo notato dal vivo e che non ricordo di avere mai visto prima. Possibile che il CNI citi questo stesso conio riciclato per più sedi Vacanti ? Essendo abbastanza "neutro" si poteva prestare alla cosa, e magari la coniazione di pochi esemplari per ogni periodo ne consentiva anche il riutilizzo successivo... Ottimo acquisto comunque ;) Ciao, RCAMIL.
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  3. Complimenti Rick. Sarà comune ma resta una bellissima testimonianza storica di un periodo molto tumultuoso, quello che seguì la contestata successione di Ferrante d'Aragona al trono di Napoli. L'episodio celebrato su questo tondello, coniato presumibilmente solo a partire dal 1462 ed evidentemente per molti anni a seguire (MEC 14, pp. 358-359) è appunto l'incoronazione di Ferrante d'Aragona. Se si concorda con la datazione di Grierson-Travaini, la sigla M non può ritenersi l'iniziale del Mastro di Zecca Antonio de Miraballe o Miroballis, come precedentemente ritenuto dal Dell'Erba, in quanto questi tenne temporaneamente lufficio solo fino al 1460. La scena presente al diritto commemora appunto l'incoronazione solenne di Ferrante, celebrata nel duomo di Barletta l'11 febbraio 1459 per mano del cardinale Latino Orsini, legato papale a nome di Pio II, successore di Callisto III Borgia che aveva negato il suo placet alla successione, con una bolla del 12 luglio dello stesso anno in cui dichiarava tale successione illegittima, in quanto Ferrante era nato fuori da un unione matrimoniale di Alfonso il Magnanimo, nonostante i suoi predecessori Eugenio IV e Niccolò V avessero precedentemente alla morte di Alfonso ratificato la legittimità di tale successione. Dietro la scomunica dellingrato Callisto, cresciuto negli onori proprio alla corte catalana di Alfonso in cui era stato vescovo di Valencia, c'era in realtà il disegno di favorire un suo nipote, Pedro Luis. Callisto cerca persino di trascinare allimpresa della conquista di Napoli Giovanni dAragona, ma invano. Nonostante lintervento del duca di Milano e del Collegio cardinalizio a favore dei diritti rivendicati da Ferrante, il Pontefice non si lasciò piegare. Fortunatamente per Ferrante, Callisto III muore poco dopo, nellagosto 1458. Il successore Pio II, al secolo Enea Silvio Piccolomini, in cambio dellinvestitura di Ferrante chiederà il pagamento dei censi arretrati (diritti feudali pendenti sui sovrani di Napoli, in quanto vassalli del romano pontefice) e la restituzione di Benevento e Terracina. Per riconoscenza a questo Pontefice, nel 1461 Ferrante ne sposò la nipote Maria Piccolomini. Ma di lì a pochi mesi scoppierà la prima congiura dei baroni del regno, sotto le insegne di un altro Giovanni, duca dAngiò. A tutte queste lotte che Ferrante dovette sostenere prima e dopo la sua incoronazione si riferisce il motto al diritto CORONATUS QUIA LEGITIME CERTAVIT, che è tolto dal Salmo III, 2. Per me è un BB pieno, peccato per un conio evidentemente stanco proprio in corrispondenza del volto del sovrano e dei suoi attributi regali. Per il resto, si vedono benissimo le espressioni del legato papale cardinal Orsini e del vescovo di Bari. La tosatura è assolutamente la norma e bisogna dire che è anche molto lieve nel tuo caso; al rovescio si vede persino per un tratto la perlinatura esterna. Un esemplare quasi identico al tuo, differente solo nella punteggiatura, è quello descritto al n. 6 di pagina 23 della monografia di Mario Rasile (I coronati di Ferrante dAragona e la ritrattistica rinascimentale sulle monete) con modulo di 28 mm e al peso di 3,55 (ma si tratta di un esemplare parecchio tosato, il peso normalmente supera 3,90). Il Corpus ne descrive uno con legenda pressoché identica al n. 206, pag. 107. Le varianti di questo primo tipo di coronato sono pressoché infinite. Si va dall'iniziale apposta a rovescio: M o B (per Benedetto Cotrullo, 1460-68), alla croce potenziata che può essere rigata come nel tuo caso oppure liscia, alle infinite abbreviature e disposizioni della legenda (con o senza croce in avvio, con le A prive dell'asticella centrale, come nel tuo caso; con avvio perpendicolare alla figurazione oppure no, la croce potenziata può essere circondata da un numero variabile di cerchi lineari oppure da cerchio perlinato, etc.). Le figure dei due alti prelati che affiancano il sovrano possono variare moltissimo nell'inclinazione della testa, nei paramenti e nella postura. Si tratta dell'ultimo massimale in argento napoletano di stile perfettamente gotico. La legenda è già in caratteri "romani" ma le figure hanno ancora lo stile e la scarsa espressività degli antichi gigliati. Il collezionismo si orienta più verso il tipo più "raffinato" dei coronati "rinascimentali" (quello con il ritratto o con l'Arcangelo), per cui le varianti di questo tipo sono relativamente poco studiate. Quello che ci hai presentato è certamente tra quelli di più frequente apparizione sul mercato. Gli esperti certamente sapranno dirti meglio. Ciao! ;)
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  4. Buonasera chiedo agli esperti dei riferimenti per una precisa catalogazione di questa moneta
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  5. E' la catalogazione della moneta. Cizicus=Cizico é la zecca. Ciao.
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  6. A me risulta che la ditta abbia sede tra le province di Vicenza e Padova e sia la stessa che allestisce anche i blister e folder per alcune emissioni dell'IPZS (San Marino e Vaticano inclusi). Grazie del contributo Richterian, adesso siamo certi dell'esistenza di rotolini vaticani originali. Infatti se la stessa ditta prepara blister che noi collezionisti riteniamo autentici, lo stesso vale per i rotolini vaticani; perchè non è importante chi crea materialmente i contenitori, bensì chi li commissiona (in questo caso il vaticano). la ditta non prepara rotolini con sole monete vaticane ma raccoglie monete dalla normale circolazione e le riconfeziona inserendo,tra le altre,nel mucchio,anche quelle del vaticano,trasportate probabilmente in delle sacche o in dei vasconi dall'ipzs al luogo di confezionamento,così come le altre. questo perlomeno è quello che credono e prendono per vero le decine di utenti nel forum,poi se tu hai prove contrarie tanto meglio visto che le nostre a ciò che so io sono semplicemente supposizioni :)
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  7. Follis di Licinio I, zecca di Cizico. Al D/ IMP LICINIVS AVG, al R/ IOVI CONSERVATORI AVGG. RIC VII Cyzicus 9. S. Saluti, Fuf.
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  8. Allora...un elenchino per le motivazioni? Eccolo in ordine sparso...così come viene: - la numismatica sistematica una volta era la regola...non lo è più. - Il collezionista sistematico (che pure spendeva...) comprava quantità in qualità medio-bassa e puntava alle rarità...si divertiva a cercare e i circoli ed i convegni erano frequentati, lo splendido era un optional...oggi è quasi il contrario. - Oggi il mercato è spaccato in due: chi compra MB - BB e non vuole spendere troppo, vedi i giovanissimi e i giovani...chi cerca cose eccezionali e intantoche non le trova compra monete splendide. - Questi ultimi non amano girare...e quando lo fanno non amano esporsi...sono alquanto criptati. Chi li conosce li serve a casa o su appuntamento. - Le patacche, le contraffatte e pasticciate o cloni che dir sivoglia sono aumentati e in agguato, più o meno per varie tipologie monetali: chi gira rischia di pescarli. ;) Chi si accorge di averli pescati...non è che ha poi tanta voglia di continuare a girare. B) - Uno dice: te li danno anche in asta o su internet...si! Certo! Può capitare...ma in quel caso le si restituiscono...magari ancora prima di pagarle. ;) - La sensibilità degli umani sta cambiando...tutti vogliono tutto subito, il gusto della scoperta...della frequentazione...della chiacchiera...del rubacchiare un "mestiere"...non è che importi una sega a molti...anzi: qualcuno direbbe: che palle! :D Ma che ti ridi? In verità ci sarebbe da mettersi a piangere. - Ovvio che, su queste ampie e sconsolanti premesse...il computer la vince, sia per le indubbie potenzialità...che per sterile pragmatismo. - Così che succede? Accade che il numismatico perde l'occasione e la sua sensibilità non crece...si impoverisce (non solo di danaro....) laddove la numismatica è un veicolo che dovrebbe condurre naturalmente verso il sapere e la conoscenza. E' un paradosso micidiale...in linea con i tempi. Tutto viene assorbito dal sistema e restituito secondo dati imput e regole. Meno ci si parla...meno si scambiano idee e cultura e meglio è. La velocità e il pragmatismo...dice: e allora? L'importante è quagliare...sapere l'inglese e stare sul computer come degli Dei. Si? Bella minchiata. La sensibilità? La profondità del pensiero? La conoscenza? La capacità critica? Non sevono a niente? Beato chi ci crede. Le sinapsi e la chimica del cervello non vengono arricchite ed espanse dai clic sul computer e dal tutto subito. Al contrario...si atrofizzano in buona parte. E' un dato acquisito. E le monete non sono solo oggetti da possedere come le figurine. Vanno capite e studiate nell'ambiente difficile dove vengono trattate...oltre la mera classificazione: ce l'ho! Non ce l'ho! Quella è più bella...ma è lavata. La mia è quasi uguale ma non è lavata. La mia è in piena satinatura...la tua ha le macchie nerastre. La mia ha la variante. Vabbè! Fate vobis.
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  9. 240 monete...ahahahahhahahaahhahah!!! Forse volevi dire 2400 monete. Sono circa 2 mesi che il venditore tedesco mette in vendita un rotolino al giorno...dal 1 agosto fatti un pò i conti. Poi che i Rotolini non siano originali con il marchio zecca è vero. Ma credere che se li sia procurati in giro, o come mi a scritto l'UFN li ha avuti come resto, credo che sia o da folli o da pretestuosi(cioè che hanno un buon motivo per dire così). Semplicemente il Vaticano li ha dati a una ditta privata per assemblarli in rotolini e questa poi li ha "girati" al commerciante o direttamente il Vaticano li ha "girati" al commerciante che poi li ha fatti assemblare in rotolino. Non vedo altra via d'uscita. Vincenzo.
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