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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/17/10 in tutte le aree
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Ciao, inserisco la mia lista aggiornata di doppie. Se qualcuno è interessato mi contatti per MP1 punto
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Salve buonasera a tutti , siamo una coppia nuova di collezionisti del sito e volevamo proporvi degli scambi : noi collezioniamo euro circolante per serie senza badare agli anni ( tranne se cambia serie ) , in cambio offriamo altri euro circolanti e monete mondiali ... di seguito lasciamo la nostra lista di doppi , se siete interessati fateci sapere cosa proponete in cambio ...Grazie ... gentilissimi e buona serataaaaa :D : Euro doppi : - Belgio 1 centesimo 2004 ; - Finlandia 20 centesimi 2001 ; - Grecia 10 centesimi 2002; - Lussemburgo 10 centesimi 2004 ; - Portogallo 2 centesimi 2002 ; - Slovenia 20 centesimi 2007x2 - 1 centesimo 2007. Monete mondiali doppie : Canada 1 Cent 1981 Croazia 1 Kuna 1995 - 10 Lipa 2007 Egitto 1 Piastra 1984 x 2 Germania 10 Pfenning 1971 Giordania 1/2 Dinaro 1992 Grecia 2 Dracme 1976 x 2 Italia 10 Lire 1981 - 1979 - 1953 - 1977 - 1974 - 1975 x 2 - 50 Lire 1979 - 50 Lire Mini 1991 - 20 Lire 1981 - 1988 - 100 Lire 1975 - 500 Lire 1991 - 200 Lire esp.Mond. Filatelia Tematica 1992 x 2 - 200 Lire 70° Aeronautica Milit. 1993 - 200 Lire Centenar.Lega Navale It. 1997 Rep.Ceca 1 Corona 1993 - 1996 - 2000 x 2 - 2 Corone 2003 - 50 Haleru 2003 - 2005 Russia 1 Rublo 1997 - 1998 x 2 - 10 Copechi 2003 Siria 10 Piastre 1973 x 2 SudAfrica 10 Cent 2008 Usa 1/4 di Dollaro 1968 - 1 Cent 2000 Grazie a tutti ancora!!!! e ps mettiamo anche la lista in allegato in xls.1 punto
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Ho a disposizione un rotolino di 10 centesimi italiani del 2004 (40 pezzi) che metto a disposizione del forum. Moneta+sped. prioritaria+busta sono 0,80 cent, ma credo che la ricarica minima di una postepay sia 1,00€ Se qualcuno e' interessato mi faccia un fischio. E' disponibile anche la carta del rotolino con sopra la data 250804......se vi interessa... ;) questa, ovviamente, posso inviarla solo al primo che me la richiedera'. Spero di aver fatto cosa gradita per qualcuno di voi.... :D Di seguito la lista dei partecipanti: Diabolik73 (2 monete, una e' per Cecco74) Mirko8710 Elmetto2007 Democopy Mktgop (2 monete) Legioprimigenia (2 monete) Giampy2004 (2 monete) Osservatore Rorone Saldi Saldi (2 monete) Vincenzo (2 monete) Quasar Maxxi (2 monete) Erdruckt Agos1977 loui (2 monete) uzifox (2 monete) Dimenticavo ...le monete disponobili non sono 40, ma 39....una e' per MEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!! :D Aggiornero' questo messaggio per inserire nuovi partecipanti.1 punto
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55 + diritti equivale a 62,75 circa....cioe', + o - , il reale valore di una moneta ORIGINALE.....1 punto
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La provinciale con il grappolo d'uva è sicuramente di Caracalla da Augusto. Il busto è laureato, corazzato (corazza a squame) visto da dietro e la legenda AVKMA | ANTWNIN. Elagabalo ha invece una faccetta da topo su queste monete (e non ha utilizzato questa legenda di dritto) In allegato un dritto proveniente dallo stesso conio (secondo me). Credo che la moneta, nei dettagli delle legende di D/ e R/ e di tipo di busto, manchi sia nell'AMNG che nel Varbanov (edizione in bulgaro). Luigi PS: la foto è della Prof.ssa P.Lawrence1 punto
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La tipologia testa di Poseidone con tridente sulla spalla (e delfino) vs anfora (con o senza altri dettagli) corrisponde a varie emissioni della zecca di Corcyra. Purtroppo dalle foto non vedo bene i dettagli (ad esempio se è presente un delfino sotto al busto di Poseidone) per dare un riferimento preciso. Ti allego la pagina del BMC (Thessaly to Aetolia) relativa a queste emissioni. La moneta è anche simile a Lindgren (European Mints) n. 1478 (con delfino al dritto) Luigi PS: le dimensioni inidcate nel BMC sono in pollici (sembrano quindi corrispondere grossomodo)1 punto
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Ciao dafu, benvenuta, per comprendere al meglio questo tipo di moneta dovresti dare un'occhiata a questa discussione http://www.lamoneta.it/topic/65798-5-tornesi/ . Il tuo esemplare è in conservazione M ed ha solo un valore storico, dato lo stato di conservazione posso dirti che il valore commerciale è inferiore a 1 Euro. Tanto per fare un paragone, quella illustrata nella discussione che ti ho appena segnalato è in conservazione SPL. La scala degli stati di conservazione è la seguente: M, B, MB, BB, SPL e FDC. Se hai altre monete del Regno di Napoli puoi postarle, sarà un piacere risponderti.1 punto
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In questa discussione sulla scienza (o sapienza) pitagorica dei numeri ho trovato questo: Στο σημερινο ΕΡΜΗΣ, οι Ίωνες θα έλεγαν '' ΧΕΡΜΕΣ'=950-ΗΕΡΜΕΣ', ενώ οι Δωριείς ''ΧΕΡΜΑΣ''=946 -ΗΕΡΜΑΣ (αντικαθιστώντας το Η με το Α). Secondo me significa: Invece dell'odierno ΕΡΜΗΣ gli Ioni avrebbero detto '' ΧΕΡΜΕΣ'=950-ΗΕΡΜΕΣ', i Dori invece ''ΧΕΡΜΑΣ''=946 -ΗΕΡΜΑΣ (sostituendo l'H con l'A). Ma non capisco bene dove avviene questa sostituzione! :wacko: Poi: Hainsworth, J.B., Tituli ad dialectos graecas illustrandas selecti. II. Tituli dorici et ionici, Leiden 1972. p. 33 (in copia, All.1). P.S.: mi sono cimentato col problema anche se non sono "un esperto grecista"!1 punto
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Complimenti a Paleologo per la ricerca della curiosa combinazione HE. Non bisogna però dimenticare, come in parte già adombrato da Piakos, che molti frazionali in argento (mikrà) furono emessi non solo da importanti poleis, ma anche da piccoli centri indigeni, per cui è possibile che degli indigeni abbiano come "orecchiato" una particolare forma per designare Ermes, in ambiente o dorico o ionico-attico. In ogni caso l'emissione sembra comunque circoscritta a un ambiente dove genti doriche e attiche hanno avuto una adeguata influenza. Per inciso a me viene in mente che tale combinazione di HE su monete si riscontra solo ad Enna (un centro interno e con forte componente indigena), con litre con leggenda HENNAION, anche se dovrebbero essere state coniate prima di quelle con Ermes (intorno al 450 a.C.). Il primo problema da risolvere sarebbe quello di scoprire il luogo di provenienza del ritrovamento di queste monetine, considerando che generalmente l'area di circolazione è piuttosto circoscritta. Si tratta purtroppo di un argomento molto delicato e affrontato praticamente solo da accademici che possono accedere a dati provenienti da scavi o ripostigli di loro conoscenza. Nel caso di queste monetine con Ermes non si sa nulla e quindi non è possibile stabilire con sufficiente approssimazione la loro area di circolazione. Le litre che più si avvicinano sul piano tipologico sono quelle, come già detto prima, di Solus, come dal seguente esemplare apparso su un'asta NAC. Ma, come avevo già accennato, Solus è ben lontana dalla zona di influenza appunto dorica e attica. Ha ragione Piakos quando non si deve dare troppa importanza ai pesi delle litre, che presentano in generale una variabilità abbastanza ampia. Solo i nominali maggiori in argento, come i tetradrammi, avevano un peso abbastanza costante. Le monete d'oro poi hanno un peso ancora più uniforme (e vicino allo standard teorico). Se escludiamo che i due globetti non siano segni di valore, possiamo solo formulare ipotes alternativei, più o meno speculative. Una interessante ipotesi è che i due globetti possano indicare una alleanza tra due comunità. Questa potrebbe spiegare da un lato l'assenza dei nomi di città (o comunità) e dall'altro il ricorso ad Ermes, che come è noto aveva tra i suoi requisiti anche quello di presiedere ad accordi. Ricordo vagamente, anche se non ho trovato un preciso riferimento, che truppe ateniesi, prima di effettuare una spedizione o incursione militare, offrivano sacrifici proprio ad Ermes (una divinità allora ancora poco diffusa in Sicilia). E' quindi possibile che tale usanza sia stata recepita da una (o due) comunità indigene, che quindi ancora usavano una forma non molto corretta del greco. Anche questo aspetto dovrebbe fare orientare, in assenza di elementi più concreti, verso un momento subito successivo alla tragica spedizione ateniese del 415-413 a.C. Per provocare i nostro amico Piakos, vorrei richiamare che la testina efebica di Ermes assomiglia abbastanza alla bella testa presente sui bronzi di Piakos (che omonimia!), operra sicuramente del cosiddetto Maestro della Foglia. Magari, se si tratta di un accordo fra due comunità sotto la benedizione di Ermes, esso può riguardare proprio Piakos ed eventualmente Katana. Sia Piakos sia, sicuramente, Katana erano state alleate di Atene e dopo il 413 a.C. subirono violente scorrerie da parte delle truppe siracusane (credo al comando di Ermocrate). Ma appunto siamo nel campo delle sole supposizioni e la fantasia può solo correre.... Ciao a tutti1 punto
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Osservazione molto interessante. La desinenza -AΣ al posto di -EΣ punta immediatamente al dialetto dorico, ma il gruppo iniziale HE- è piuttosto curioso. Dobbiamo necessariamente prendere la H iniziale per il suo valore arcaico di suono di aspirazione e non come la forma maiuscola della lettera "eta" ("e lunga") che darebbe una lettura assurda ("eeermas"). Ma questo, se ho interpretato bene quanto scritto da WIKIPEDIA (da prendere sempre e comunque con le pinze) sembrerebbe un uso ionico-attico e non dorico. Riporto il passo in questione: Ovviamente è possibile che io abbia interpretato male il passo, e che la lettera H avesse lo stesso valore di aspirazione anche nella forma arcaica del dorico. C'è un'altra informazione da WIKIPEDIA che sembrerebbe indirettamente confermarlo: E' possibile quindi che anche in dorico lo spirito aspro fosse reso inizialmente con la lettera H, e questo rinforzerebbe l'attribuzione a una polis di origine dorica, oltre che fornire forse un elemento in più per la datazione.1 punto
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Buona sera a tutti. Questa mattina, incontrando Domenico, si è brevemente conversato sul falso monetario del Regno, prendendo spunto da una Circolare del Ministero degli Interni del 4 ottobre 1866 che lamentava la falsificazione di pezzi di bronzo di valuta papale circolanti in Roma nonchè quella di pezzi da 10 centesimi "all'effige del Re" circolanti nel Regno. Inaspettatamente, in serata, venivo in possesso di un'altra Circolare, sempre emanata dal Ministero dell'Interno ma in data 8.11.1866, destinata "ai Prefetti ed ai Colonnelli dei R. Carabinieri", con la quale si tratta diffusamente della "falsificazione di monete da centesimi 50 circolanti nelle Provincie Napolitane", fornendo anche delle utili indicazione per l'individuazione delle monete false. Si tratta, per l'esattezza, delle monete da centesimi 50 "valore" con millesimo 1863, coniate dalla zecca di Napoli. Ho data un'occhiata rapida al testo di G. Attardi e G. Gaudenzi "Prove - Varianti - Errori - Falsi nelle monete dei Savoia 1831-1900" ma l'unico falso di questa moneta che viene descritto (a pagina 286) è quello relativo al 50 centesimi "stemma" con data contraffatta, per la zecca di Milano. Non si dovrebbe dunque trattare di un falso coevo ma di una falsificazione più recente. Nulla è riportato circa la moneta descritta nella Circolare che, di seguito, Vi posto: Disponete di qualche ulteriore informazione su questo falso "d'epoca"? Saluti. Michele1 punto
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In aggiunta riporto quanto scrive Richard Baker in “The Countermarks Found on Ancient Roman Coins: A Brief Introduction”: la contromarca appartiene alla categoria delle contromarche volte a ampliare l’area di circolazione nella quale la moneta potesse essere accettata come valuta legale. “To extend the geographical area in which the coin would be accepted as legal tender” “Countermarking done in the name of Roman’s governor, Legate, proconsul or prefect in charge of particular province. Whether this was done for officially sanctioned reasons or for personal propaganda is not certain. They generally appear on coins of the first three decades AD (…)” “L. Apronius, proconsul in Africa in 20 AD” A volte appare anche in altre forme (vedi allegato) Luigi1 punto
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Nei marenghi di VE I l'indice di una buona/ottima conservazione è da ricercare innanzitutto nel R ed è rappresentato dalle gemme della Corona, oltreché dalle perline (sempre della Corona) e dalle rose del Collare. Più sono evidenti e più dovrebbe essere elevato il livello di conservazione della moneta. Meno decisivi sono invece i particolari interni dello scudo, soggetti a minore usura. Tutti tranne uno: la croce dello stemma dell'aquila, che se è ben visibile (con i suoi quattro "buchini"), ti dice che dovresti avere in mano un marengo di notevole livello (in conservazione superiore allo SPL). Al D si guardano principalmente i capelli. Meno decisivi sono invece la perlinatura e, più in generale, il bordo (spesso non bello per problemi di conio, ivi compresi i graffi, non così infrequenti). Non dimentichiamoci che il Gigante classifica questa moneta come di 2a classe, per avere molto spesso il "bordo deturpato". Veniamo alla moneta di Rickkk. Il R non sembra male. Le gemme della corona sono ancora distinguibili e così pure, direi, le rosette. Meno le perline. Altri particolari, quali i nodi, risultano ancora ben marcati. Insomma, tenuto conto del fatto che è stata postata una foto molto grande, che ingigantisce anche il più insignificante difetto, direi che il BB+ potrebbe starci (e comunque non lo valuterei meno di un BB). Quanto al D: di primo acchito non mi era piaciuta la parte alta del bordo (tra ore 11 e ore 13, per intenderci), per via di quelli che sembravano dei colpi. L'ingrandimento postato evidenzierebbe, invece, un'anomalia ascrivibile all'incuso (si tratterebbe perciò di un difetto di conio). I capelli mi sembrano ben marcati. Direi, quindi, tra il BB e il BB+. Ricapitolando, collocherei la moneta tra il BB e il BB+. Il giudizio finale andrebbe, ovviamente, dato con la moneta in mano. Una curiosità. La losanga ha la L? P.S. La moneta l'hai pagata poco, fidati. Un caro saluto Giulio.1 punto
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