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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/25/10 in tutte le aree

  1. E’ da un po’ che volevo chiedervi come interpretate questa frase: 25 gennaio 1531- "In Cartulario P.mo Numerati li Scuti d'oro a soldi 69 e li Scuti del sole a soldi 69 come in numerato 1531" Questa è una nota di un cartolaio di Genova. Secondo voi cosa significa? Era solo una tabella di “cambio”? Noi sappiamo che nel 1538 lo scudo d’oro del sole valeva 3 lire e 8 soldi, pari quindi a 68 soldi (quindi il 69 è il valore di uno scudo d’oro del sole). Poi sappiamo che il genovino (poi chiamato ducato) aveva il titolo dell’oro a 1000 e pesava fino al 1470 grammi 3,56700 - dal 1470 al 1508 grammi 3, 52728 sempre titolo 1000, mentre lo scudo del sole (decreto 2-2-1508) aveva titolo 937,5 e pesava 3,43112 per cui non credo proprio avesse lo stesso cambio (69 soldi): pertanto deduco che giravano degli “scudi d’oro” senza il sole che noi non conosciamo o avete altre ipotesi? Forse esistevano “scudi d’oro (senza sole)” di qualche altra zecca in quell’epoca dello stesso valore? Ricordo che gli scudi d’oro di Genova cambiano tipologia solo nel 1541 con l’inserimento della data. Questa è la moneta incriminata http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GE1/1 Grazie
    1 punto
  2. Vi svelo un altro segreto, perchè c'entra in qualche modo con "lamoneta", e poi basta se no quello si ritrova la fila sotto casa: fra i "marenghini" che gli ho dato c'era il 20 lire Pio IX (un po' consumato) che mi aveva venduto l'anno scorso Rcamil su Numisbay a 150 euro, il mio amico me lo ha valutato 200. Basta, non vi svelo più niente altrimenti Elledì mi chiede la fattura. Saluti
    1 punto
  3. sono daccordo con te....l'importante e' giungere alla trattativa e farci riconoscere come controparte.poi discuteremo sulle nostre richieste e sulla forma.
    1 punto
  4. Credo che il primo problema sia quello di ottenere un tavolo tecnico sull'argomento. Sulla definizione degli argomenti avremo tempo di confrontarci. Altrimenti si rischia solo di spaccare il capello tra di noi senza approdare a niente. Non abbiate timore: sarà la stessa controparte ministeriale a porre i problemi che evidenziano il dottor Martini e Numizio. Non ci troviamo di fonte a una parte che vuole lasciare le cose come stanno. Ci troviamo di fronte a una parte che, al contrario, trova l'attuale legge lacunosa in quanto permissiva. Non accetteranno assolutamente, di conseguenza, l'assioma "monete bene antiquario". Porranno mille problemi e mille distinguo e starà alla nostra parte al tavolo pilotare la navicella versa una certezza accettabile. Ma prima di tutto occorre ottenere il tavolo. Cioè, bisogna portare il ministero alla trattativa e farci riconoscere come controparte. Per cui su questo concordo con Numizio: meglio coinvolgere le associazioni.
    1 punto
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